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Non ce la faccio più (2)

di TheIllusionist

Ciao a tutti.

Non ci sono molte parole che desidererei aggiungere a un titolo così eloquente.
E’ difficile trovare un punto d’inizio a questo stato d’animo, per cui tenterò di descrivere come mi sento ora: deluso, amareggiato e stanco…..veramente stanco di tutto.
Chi non ha voglia di leggere un testo lungo non si disturbi…questo con ogni probabilità lo sarà.
Non amo rievocare certe cose, ma fin da quando ho facoltà di ricordare ciò che ritrovo più nitido nella mia memoria è il ricordo di esperienze interpersonali non felici. Dall’asilo alle superiori passando per la scuola media ricordo distintamente i problemi nel socializzare…le prese in giro, i gruppi di compagni di classe che spesso si divertivano a prendermi di mira per il mio aspetto (non sono mai stato obeso, ma grassottello più del consigliabile sì) e per come mi presentavo (non verso in condizioni economiche privilegiate e si rifletteva chiaramente in abbigliamento e accessori).
Ho sofferto, ho sofferto molto e come me altri miei compagni….ricordo che all’epoca ci eravamo avvicinati per forza di cose e allo stato attuale chi non è emerso dall’ombra grazie ai soldi di famiglia è rimasto tappato in casa o fa una vita terribile…
I miei primi anni sono stati così…passati a cercare di fare casino per distinguermi soffrendo ogni volta che venivo preso in giro o messo ai margini per i motivi citati sopra. Va da sè che per le occasioni di vita sociale ho visto gli altri, anche i cosiddetti “amici” fare sempre il tutto fregandosene del fatto che mi accontentavo delle briciole.
Alle superiori ho rinunciato a fare casino (non del tutto) e mi sono messo a studiare…e per amore…il secondo grande amore senza speranza della mia vita dopo il primo alle medie…ho completamente cambiato il mio fisico rimodellandolo con attività sportiva e ho iniziato a fare un lavoretto part time (dopotutto ero ancora studente) cambiando esteticamente e diventando carino agli occhi di molte.
Ma c’era una cosa che non era (e non è) cambiata: la questione vita sociale.
E qui entra in gioco la mia famiglia in cui predomina una figura paterna di padre-padrone che ha sempre preteso (e pretende) di avere l’ultima parola in ogni discussione con l’autorità conferitagli dal fatto di essere l’unico con un reddito. Entrambi i miei genitori poi sono sempre stati molto, troppo, presenti ed apprensivi tanto da farmi spesso vergognare con gli altri ragazzi e di farmi desiderare di essere un pochino più “trascurato”.
Sotto un certo punto di vista questo atteggiamento è stato positivo perchè non mi sono “perso” come tanti ragazzi della mia età, ma ho studiato e vengo considerato da più parti un “bravo ragazzo” ma io ho trovato la cosa molto limitante perchè alcune cose, che le avessi volute oppure no, erano (e sono) proibite come moto e motorini, tatuaggi e piercings.
Molto spesso questi limiti hanno coinvolto le uscite e una volta che inizi a uscire poco o a non uscire…poi non vieni più chiamato.
Non è detto che li avrei voluti ma il fatto che comunque sono preclusi l’ho vissuto molto male.
Ricapitolando: pressioni negative esterne, pressioni che io vivevo come negative all’interno della mia famiglia, qual’è stata la mia reazione?
Ci sono persone che sfogano il loro disagio nella ribellione, io mi sono chiuso a guscio. Ho passato svariate ore della mia vita a leggere, la lettura è diventata il mio rifugio e la mia passione e man mano che crescevo è stata accompagnata da videogames prima e da pc poi (ora passati, solo i libri non passano mai).
Ma proseguiamo…
Anche se ora ero carino, il fatto che non avessi un mezzo differente dalla bicicletta, i soldi per uscire (spendevo in vestiti e altre cose utili) e non mi piacesse la vita un po’ troppo frivola dei molti miei coetanei mi ha complicato molto la vita.
Ho avuto due tre avventure ma finivano non appena le ragazze si rendevano conto che la mia vita era scuola studio sport e basta.
E per il mio carattere di uno che le spara un po’ per farsi notare e un po’ secchione qualche presa in giro arrivava, stavolta alle spalle perchè nel mentre avevo messo su (ancora c’è) un ottimo apparato muscolare.
Mi diplomo con il massimo dei voti e mi iscrivo all’università, materie umanistiche. Qui sarò molto sintetico: ero tra i più bravi, stronzo e un po’ arrogante e la mia vita con i coetanei si esauriva alla dimensione uni.
Dal punto di vista affettivo è stato un po’ strano: ho avuto molte ragazze, all’inizio non belle ma il fatto che finalmente riuscivo a concludere mi faceva stare bene, poi piano piano andavo solo con chi mi piaceva davvero ma appena compariva la mia vita il tutto finiva.
Ora mi vergogno di non essere stato selettivo nella scelta….prendere tutto così è stato immaturo e quando emerge in un discorso mi irrito da morire.
Per quanto riguardava la vita non uscivo e non esco spesso la sera stando fuori mille ore, semplicemente perchè non amo farlo e, anche volendo non avrei il gruppo di amici. Avendolo sarei un piantagrane perchè la mia uscita ideale è cinema o serata al pub o al ristorante a chiacchierare e rientrare all’una massimo, fine. Ora ho 24 anni e mi avvio a concludere gli studi del 3+2, ho una media molto alta, in questi tre anni ho avuto due tre storie durature (mai oltre l’anno) con persone simili a me ma spesso è finita perchè desideravano vivere la vita sociale più intensamente mentre per me l’universo a due va più che bene.
Questo mio modo di essere….genera fragilità, ti vedi sempre qui oggi ma non sai mai se le cose belle che hai dureranno o crolleranno come tutte le altre…
Anche se sono carino e ho degli interessi vedo che la gente preferisce non avere a che fare con le persone complesse come il sottoscritto. Ho il terrore di ritrovarmi solo… e disoccupato (ironia della sorte: ho studiato lingue ma odio viaggiare e non lo farei mai per lavoro) dato l’indirizzo di studi non facile. Allo stesso tempo però non vorrei dover andare contro me stesso….snaturare il mio modo di essere e comportarmi come non sento “mio” per stare in compagnia.
Ora un po’ mi pento di aver pensato solo a studiare e non aver mai lavorato se non cazzatine in nero (non cameriere ne barista) ora avrei almeno qualche soldo in più per poter andare a stare per conto mio…
La mia vita è un groviglio di preoccupazioni e paure…mi rendo conto della mia fragilità di carattere… e del fatto che posso essere bello e intelligente finchè voglio…ma rimarrò sempre schiacciato dalle mie paure e dal peso del mio passato di merda.
Ancora adesso la gente della mia età del posto dove vivo mi saluta ma penserà che sono uno sfigato perchè in giro non appaio mai… anche se molti hanno la terza media e io due lauree…
E la cosa si estende all’uni: avere voti alti in questo paese non serve a nulla…serve esperienza e io non ce l’ho…
Dimagrire 30 kg e fare sempre il massimo senza andare fuori corso e tante altre piccole battaglie vinte mi sembrano non contare nulla allo stato attuale…mi sento sempre un gradino sotto e infatti mi metto sempre e costantemente in competizione con tutti…cerco di mettermi sopra il resto del mondo….
Ma non vivo bene…sono sempre invidioso….e timoroso del mio futuro…. non riesco a pensare alla giornata…. io penso al domani…. vorrei cercare di renderlo meglio dell’oggi…
Ma non ci sto riuscendo….per le persone come me…. non lo vedo un futuro.

Lettera pubblicata il 2 Settembre 2010. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 7 commenti

  1. 1
    Nadia -

    Sai, mi ricordi un ragazzo con cui uscivo, stessa identica storia. E’ durata niente, lui per uscire dallo stato di “povero” non pensava che al lavoro, ma non si vive di solo lavoro, sopratutto se si e’ in due…forse la tua vita ti ha portato a essere un po’ egoista. Credo che anche tu, trovando un lavoro, alla fine faresti come lui, perche’ anche li’ sentiresti di dover emergere. L’unica cosa che mi sento di “consigliarti” e’ di cercare di viaggiare. Comincia con viaggi brevi,all’estero, dove nessuno deve per forza conoscere la tua famiglia,e vedrai che ti cambiera’ la vita.E’ l’unica via per non rinchiuderti ancora di piu’ e condannarti da solo.

  2. 2
    angel -

    ciao.. beh ke dire….. secondo me dovresti avere più fiducia in te stesso perché credo ke 6 un ragazzo fantastico senza nulla da invidiare a nessuno.
    Non guardare solo il lato negativo delle cose perché si sà ke la vita ha alti e bassi ma se ci soffermiamo sulle difficoltà e sulle battaglie perse non andremo mai avanti..
    Per quanto riguarda il tuo passato penso che dovresti lasciartelo alle spalle, non pensare troppo al domani ma vivi alla giornata e pensa a divertirti fregandotene della gente!
    Cmq se le ragazze ke hai avuto si sono comportate così vuol dire che erano superficiali e sinceramente credo k non ti meritavano,, certa gente meglio perderla che trovarla….
    Ank’io ho paura del futuro ma più che altro perché non riesco ad accettare il fatto che si vada avanti senza fare qualcosa di costruttivo….
    Guarda secondo me hai una bella personalità, non crearti troppi problemi..
    La vita cambia in base alle nostre scelte e siamo noi a decidere cosa farne di essa..
    Dovresti farti degli amici, persone che abbiano i tuoi stessi interessi..
    Sò che non è facile ma provaci……ti sentirai meno solo..
    Finisci di studiare e lascia perdere tutto..
    Hai la vita davanti……
    Cmq se vuoi possiamo parlare..=)
    ….kiss..

  3. 3
    Nerve -

    Concordo pienamente con Nadia.
    Credo di essere molto simile a te per quanto riguarda paure e paranoie.
    Il problema soldi è dato dal fatto che quei pochi che frequenti o persone con cui cerchi di rapportarti (coetanei?) sono più ricchi di te e possono permettersi di più. Questa è semplice invidia. Difficile da scrollarsi addosso ma provaci.
    Un’ ottima soluzione che ho intrapreso per un mese è stato un viaggio all’estero. Ho preso un’aspettativa e sono partito.
    Se non provi non capisci. Sei tu e davanti un mondo nuovo. Scordati l’invidia, scordati i soliti posti i soliti amici. Hai sempre qualcosa da imparare e sopratutto non vieni considerato da nessuno.
    Credo sia il tuo ambiente ideale perchè in un posto nuovo non hai un vecchio passato con cui conviverci.
    Ciao.

  4. 4
    hughetta -

    allora ciao..ke dire innanzi tutto complimenti..da come scrivi potresti fare lo scrittore;) o anke giornalista..però devi cominciare a spostarti dalla tua città..dai hai 24 anni..volere o volare i tuoi adesso non possono costringerti a farti rimanere x sempre con loro..è arrivato il momento di crescere..cominciare a farti una vita TUA!! Non quella che comunque ti hanno creato i tuoi..imponendoti determinate cose..o a fare scelte per te.. se hai studiato lingue..(quello ke faccio ankio) sei obbligato a viaggiare..io a differenza tua amo farlo..e tu dovresti cominciare con la scusa di cercarti anche un lavoro tuo..una casa tua..li nessuno ti conoscerebbe e non avresti dei “tabù” ma appariresti ai loro occhi un ragazzo per bene..molto preparato..e anke ingamba..comincerai senza dubbio a fare nuove amicizie..magari nel campo del lavoro stesso..un lavoro che ti piace fare..e penso li trovarai persone simili al tuo carattere..che dirti non pensare al passato..ormai è andato..ma comincia a pensare al TUO futuro..dai una svolta alla tua vita!! ricomincia da 0..imbocca al lupo;)

  5. 5
    Tiffany -

    Quanti danni che fanno alcune famiglie..
    Comunque,ascolta..niente è perduto sei così giovane,è ovvio che non vedi un futuro hai dovuto vivere la vita che qualcuno ti ha imposto,forse non sai nemmeno relamente chi sei,ti hanno sempre etichettato,a scuola,fuori e dentro la tua vita.
    Dunque dici di essere molto bravo negli studi,non è mica da tutti,anzi oggi veramente da pochi.
    Ti sei migliorato da solo,con le tue forze,mi piaci perchè sei diverso dai soliti cretini che si trovano in giro.
    L’unico consiglio che ti do è questo.
    Staccati dal cordone ombelicale di tuo padre,lui non sei tu.
    Le scelte da fare ora toccano solo a te,hai l’età e la maturità per farlo.
    L’unica nota dolente è l’invidia di cui parli,dovresti lavorarci su,è un sentimento negativo che fa male solo a te stesso,e poi invidia di che cosa?
    Ti rendi conto di avere una vita davanti per decidere di essere tutto ciò che vuoi?.
    Continua a leggere,fa bene oltre alla testa anche al cuore.

  6. 6
    Abyss -

    Se ti può far sentire meglio questo è il titolo del mio messaggio: si
    chiama vita solo perché batte il cuore .
    Te lo dico solo perché da un po’ di tempo una delle cose che mi fa stare
    meglio è vedere gente che sta peggio di me(in questo caso sono un
    egoista,lo so).
    Spero che ti faccia lo stesso effetto 😉

  7. 7
    Lulè -

    Io credo che tu ti sia creato un problema in realtà inesistente: se gli affetti non vanno, non è colpa della tua provenienza, ma di come sei diventato a causa del complesso della tua provenienza. Non è vero che tutte le donne guardano lo status di un uomo, ho moltissime amiche che si soffermano sulle vere qualità di una persona. Probabilmente il fatto di essere stato preso in giro da piccolo sia per la condizione sociale che per l’aspetto fisico ti ha creato un costante stato di rivalsa che sei riuscito a soddisfare per tutto, tranne che per la condizione sociale. Finchè non ti emanciperai dalla tua famiglia, non potrà di certo cambiare. Vivi le cose con serenità, tu non sei la tua famiglia, hai una vita davanti, impara ad aspettare, hai solo 24 anni e soprattutto impara che, a volte, nella vita non si può avere tutto e si perde anche. Buona fortuna

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