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Cuori tristi… datevi una scossa!

Intorno a me ho molte persone che si lamentano del fatto che non trovano l’amore o si disperano per essere stati lasciati… secondo me non è auspicabile cadere in depressione e chiudersi al mondo… si deve andare avanti e godersi la vita, da soli o in coppia.
Perché farsi tanti schemi mentali e fossilizzarsi su una persona?
Il mondo è pieno di belle persone, quindi l’anima gemella da una parte o dall’ altra ci sarà e verrà fuori al momento giusto.
Io nel mio piccolo, sono passata da relazioni importanti e lunghe, a periodi di totale “singletudine”, a semplici storie brevi di sesso, eppure non ho mai perso l’entusiasmo o la positività, ne sono diventata depressa o acida… penso che se capiterà e se sarà destino trovare qualcuno per la vita bene, altrimenti sopravvivrò come fanno tanti… non dico tutti, visti i disperati cronici in giro.
Per quanto mi riguarda ho 31 anni, sono single, e al momento, sto frequentando da un po’ un ragazzo, è un semplice rapporto senza paranoie del tipo stiamo insieme o no… ci frequentiamo e viviamo i momenti come vengono, in modo sincero e schietto, senza tradimenti, gelosie, e invidie (almeno per ora 😉 ), poi quel che sarà sarà, non mi piace imbrigliare le basi di una frequentazione in una definizione, e neanche pensare al domani.
Non so se sarà l’ uomo della mia vita, forse no, forse si… ma che importa?
Se ci saranno i presupposti, si trasformerà in qualcosa di concreto e duraturo, altrimenti, ognuno per la sua strada, e si torna single, ma senza lacrimoni o pentimenti 😉
In fondo, tutto è una ruota che gira e bisogna sempre essere pronti ai cambiamenti;-)
Su con la vita dunque, sempre e comunque!!!

Lettera pubblicata il 13 Marzo 2009. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 6 commenti

  1. 1
    chris80 -

    Ciao Gyakarta32. Io sono single da circa un mese e mezzo. La ragazza con la quale sono stato per circa 9 mesi era la mia prima fidanzata. Ora sono ancora in un periodo di tristezza anche se mi sta passando pian piano. La penso ancora e questo è normale ma non so per quanto andrà avanti. Nel periodo di san Valentino sono andato in depressione anche se riuscivo a calmarmi. Non so cosa mi succederà se dovessi incontrare una ragazza. Sarebbe bello che avesse lo stesso carattere della mia ex (tranne a livello sentimentale dove dovrebbe essere l’opposto). Quindi ora sono indeciso su cosa fare. Dopo aver avuto a fianco una ragazza all’età di 27 anni, ho capito che essere una persona single non è che fa star bene come nel mio caso. Mi piacerebbe in ogni caso frequentare una ragazza perchè ormai ho preso questa “piega” di avere la fidanzata. Sono triste per essere stato lasciato. Vorrei qualcuna vicino a me che sappia rallegrarmi e amarmi. Per me non sarà facile trovarla in quanto nei posti che frequento vedo ragazze molto giovani. Dovrei girare mezzo mondo per cercare l’anima gemella.

  2. 2
    scalamir -

    Cio che dici non fa una piega, pero tra dire e il fare ce di mezzo il mare, tutti vorremmo agire cosi, ma per un motivo o per un altro, la maggior parte delle persone si trovano incastrate in sistuazioni interne da postumi dell’amore. Ci vuole tempo,riflessione e molta molta consapevolezza dell’io e delle cose che avvengono in torno! ciao

  3. 3
    vavava -

    ci vuole soprattutto indifferenza e molto egoismo per autodifendersi e lasciare gli altri prima che lo facciano loro….
    non è bello, ma l’amore è fatto di pochi momenti sublimi e tantissimi momenti di sofferenza e di autolimitazione… l’amore non porta a crescere ma spesso è un interruzione della propia crescita, infatti chi riesce ad uscire dalle delusioni amorose riprende il cammino e scopre le sue potenzialità

    il problema è che non è faciel essere così.. e non è neppure giusto verso gli altri che magari vi amano e che avete usato e lasciato

  4. 4
    Luna -

    Autolimitazione…

    come fa l’amore a farti “autolimitare”?
    Se ti auto-qualcosa vuol dire che lo stai facendo tu, lo dice la parola stessa.

    Le storie d’amore, le relazione, sono fatte dalle persone.
    Due persone ciascuna dotata di paure, aspirazioni, proiezioni, schemi, facoltà di scelta (più o meno sviluppata, più o meno consapevole), di un determinato rapporto con il dare e ricevere e con i propri confini, molto labili o no, ecc.
    Al di là dell’amore, delle pulsioni, dei sentimenti, dei sogni, il punto sta in come le persone vivono queste sensazioni e le relazioni, cosa cercano nelle relazioni.
    Le storie insane producono enormi danni, gli abbandoni e gli imbrogli feriscono, ma la paura di amare e di lasciarsi andare anche.
    Ci sono persone spaventate dalla solitudine, ma anche chi è spaventato dalle relazioni al punto da vivere la sua vita sempre sul chi va là, e di vedere in chi ha difronte qualcuno che, prima o poi, gli toglierà una parte di sè, o un dono fatto, lasciando un vuoto. Ci sono persone che vivono le relazioni come un territorio di sfida, un campo di battagli in cui bisogna andarsene prima di essere feriti, o ferire prima che lo faccia l’altro. E questa, sicuramente, non è una buona partenza per essere felici con qualcuno, neanche se in potenza la possibilità di essere felici ci sarebbe.
    Le battute di arresto nella crescita avvengono sia vivendo storie sbagliate che vivendo male la propria solitudine.
    La crescita personale può avvenire in qualunque contesto.
    Molto spesso le persone evolvono, una volta che una storia è finita, perché il dolore diventa una spinta a guardare dentro se stessi e a lavorare su di sè. Rimasti soli molti non hanno più nessuno con cui prendersela, non possono prendersela con l’amore, come concetto.
    O consapevoli di aver permesso a qualcuno, effettivamente negativo, di entrare con una mazza da baseball nel loro equilibrio decidono di lavorare su di sè per recuperarlo e ricostruirlo.
    O la crescita finalmente avviene perché, interrotto un rapporto di dipendenza verso qualcuno, si recuperano energie che prima venivano sparse in modo compulsivo e sterile.

    A volte le persono si percepiscono parlando di se stessi come “io” nel momento in cui escono dal “noi” della coppia. Ma la verità è – e non si tratta di egoismo, ma di un dato di fatto, che è anche positivo, e comunque reale – che si è “io” anche quando si è insieme a qualcuno.

    E questa, vavava, non è filosofia. Sono dinamiche, prese di coscienza.
    Filosofia è semmai parlare dell’amore come concetto astratto ed entità, dimenticando che l’amore è un sentimento, è un insieme di sensazioni, di aspirazioni ecc, ma un insieme di cose provato da persone, che, nella vita di tutti i giorni, si confrontano tra loro, si incontrano, o si respingono.
    Si amano o si combattono.
    Si accolgono o si feriscono.

    E che le variabili sono tante quante sono le persone.
    E che ciascuno è un io che coniuga i propri verbi, innanzitutto, anche quando sta con qualcuno.

  5. 5
    martina_ -

    Ciao a tutti.. è vero che tutto passa ma per esempio io ho 15 anni sto con un raga di 17 che amo molto e anche lui però purtroppo i miei genitori non vogliono che sto con lui. Ho passato tutta quest’estate dentro casa e vi lascio immaginare come sono stata male.. Io voglio solo avere la libertà di stare con lui e mostrare a tutte quanto sono fortunata.. Pazienza se riceverò una delusione perchè tanto non sarà nè la prima nè l’ultima ma almeno saprò di aver sbagliato con la mia testa.. Credetemi mi sento davvero sola ma nonostante tutto ho ancora la forza di andare avanti e tutto quello che mi dicono i miei cioè di lasciarlo stare ecc da un lato mi entra e dall’altro mi esce.. Spero solo che un giorno potrò finalmente stare libera con lui ed essere una coppia normale.. baci :-*******************

  6. 6
    denis -

    Sinceramente vedo nel messaggio “cuori tristi datevi una scoosa”di sopra una forma di incoraggiamento autocostruito,in cui chi scrive cerca solo approvazione in ciò che dice,anche se è evidentissimo sia un tentativo di consolare più se stessa che gli altri.
    Basta con il mito del super-uomo o super-donna che mai deve soffrire o può vivere da solo senza nessuno….”Uomo e donna li creò”,evidentemente un motivo ci sarà stato o no?
    Non sopporto chi si nasconde dietro il mito dell’anima gemella cambiando e ricambiando patner(manco fosse merce in saldo da riportare in ditta causa danneggiamento )con la scusa…non era lui/lei….Si capisce subito se due persone so compatibili,altrimenti servon max 4/5 uscite e non interi mesi/anni trascorsi nell’attesa che Cupido si ricordi di scagliare sta benedetta freccia.
    La carne infinein un rapporto che deve consolidarsi,fa ai sentimenti ciò che il vino fa alla ragione…capiamolo una volta per tutte.
    Saluti

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