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Voglio morire, ma non posso

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Lettera pubblicata il 14 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3.401 commenti

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  1. 3221
    mario -

    è stata l’opera di Dio in me.non volevo dilungarmi, ma ho fatto un papiro come al solito, non riesco proprio a regolarmi 🙂 . In fine quelle parole esprimevano da una parte la profonda ricerca di una identità, dall’altra il bisogno di nascondermi e cercare sicurezza che non avevo negli altri, in qualsiasi persona. Stimavo tutti e tutto più di me. Ho trovato la mia identità al 100 per 100. E sto lavorando e migliorando molto sulla sicurezza in me stesso. Che poi è quest’utlima cosa che serve a tutti ! se riuscissimo a essere sicuri di noi stessi gli errori avrebbero un valore diverso, da disastri diventerebbero eserienze eccezzionali da cui imparare a conoscerci e migliorare, o anche solo riderci su. I problemi della vita devono essere affrontati con il sorriso sempre e comunque, respirare e non arrivare a delle conclusioni affrettare del tipo : voglio morire. Ma distrarsi e dopo poco la soluzione arriverà. Ciao ragazzi, non lasciatevi spegnere il sorriso .. quello interiore cioè la serenità. ANIMAVOLA il dolore torna ma impara a vincerlo, ti sembrerà assurdo ma caccialo via, digli ” non mi appartieni e non mi interessi non voglio ascoltarti” e se sei credente caccialo Nel Nome di Gesù Cristo. Combatti in poche parole, contro te stessa anche. cerca di far tacere i tuoi pensieri negativi ed esalta quelli positivi. Spero nel mio piccolo di averti dato un aiutino.

  2. 3222
    mario -

    Niko, Fabrizio e tutti voi io sto bene e leggendo il post che ha detto Rossana( dove pregavo che Dio aiutasse tutti noi e mi ricordo le notti in cui pregavo per noi tutti.. quanta sofferenza), devo dire che sentendovi meglio vedo che Il Signore Gesù ha ascoltato le MIE e LE VOSTRE preghiere ed è sempre fedele, se chiedi ti aiuta, e sono felice che stiate meglio. Quindi pregare è una medicina invincibile, non smettiamo mai perchè alla fine si raccolgono i frutti.
    VIOLA non ti fidare di nessuno… confida che gli altri cambino ma non ti fidare.. ogni volta che lo faccio io ci rimango malissimo, sai cosa dice La Bibbia? Maledetto l’uomo che confida nell’uomo.. e credimi è proprio vero, noi esseri umani sbagliamo sempre e comunque, Uno solo non delude mai. Se questo ragazzo non ti considera non è la persona giusta. vai avanti chiedi una persona che ti sappia apprezzare davvero, sono convinto che arriverà se ci credi e abbi solo pazienza che credimi ti capisco, per quanto tutto sembri buio arriverà la luce. A presto

  3. 3223
    animavola -

    Anche oggi mi ritrovo a fare i conti con me stessa. Un’altra persona se ne è andata dalla mia vita. E non è facile dire “addio” ma stavolta sono pronta.

  4. 3224
    Golem -

    Adesso l’ho letto. Altra botta di retorica da coma glicemico. “Saró amico di tutti senza che nessuno mi conosca, per un momento con gli occhi scruteró una luce di una casa e abiteró lí. In un altro momento osservando il ruscello saró un pescatore. Saró come il vento che entra in ogni fessura. E come il vento non saró mai nessuna forma.” A sì? Sarai informe?
    Che bello sognare neh? Ma vivere semplicemente coi piedi per terra, invece di immaginarsi in quella maniera, suggestiva ma improbabile? Ma chi potrebbe mai essere in quel modo. Neanche san Francesco.

    P.S. Comunque io ho il salsicciotto contro gli spifferi.

  5. 3225
    Mario -

    ANIMAVOLA il messaggio del post numero 3222 era per te. Ho sbagliato a scrivere VIOLA anziché ANIMAVOLA. Comunque io sono un tipo ansioso, mi preoccupo troppo. Sto imparando a non dare retta alle preoccupazioni e alle emozioni. Non voglio ascoltarmi;) penso sia l’unico modo per superare queste cose. Vai avanti e vedrai che usando questo metodo piano piano ti dimenticherai o almeno allontanerai questo dolore. Un caro saluto

  6. 3226
    rossana -

    ciao Mario,
    mi ha fatto piacere trovare i tuoi recenti post e soprattutto sapere che sei più sereno. secondo me, già eri sulla buona strada per migliorare il tuo stato di generale benessere interiore e ora puoi essere fiero di esserci riuscito.

    tu hai trovato la tua identità mentre io negli ultimi sei-sette mesi ho la sensazione di doverla considerare in sfacelo. solo nei momenti peggiori ricorro alla poesia, che su di me credo abbia l’effetto della musica. è l’unica a consolarmi quando niente altro più riesce a farlo.

    oggi mi hai restituito l’attenzione che a suo tempo ti avevo rivolto, e te ne sono grata. siamo stati e restiamo in sintonia, in un particolare aspetto che ci coinvolge al di là del tempo e della distanza.

    un abbraccio.

  7. 3227
    zefiro -

    Animavola,
    da più di un decennio convivo con il dolore. ho imparato a tenerlo sotto controllo e nella maggior parte dei casi a non renderlo troppo evidente ad altri, a non lamentarmene.

    ma esso è sempre lì, lo riconosco al risveglio e lo respingo a fatica nel suo recinto quando mi guasta il sonno in piena notte. a differenza di quello fisico, di solito localizzabile, è pervasivo, come se si fosse gravati da un masso, così pesante da rendere di consueto faticoso l’agire ma anche, in alcuni momenti, da azzerare quasi il desiderio di vita. in altri, invece, è solo come una spina aguzza, accantonabile giù nel profondo, di modo da poterla quasi ignorare…

    se si è ricoverati in un ospedale italiano con il codice 048, tutto diventa semplice e veloce; medici, infermieri e operatori ausiliari fanno a gara in gentilezza e disponibilità. negli ascensori, i parenti in visita a determinati reparti spesso si sorridono, si salutano e si scansano rapidi, a favore di una carrozzella o di una barella. una minima parte di questa comprensione per il prossimo potrebbe rendere parecchio migliore anche il mondo all’esterno, poiché, nonostante le apparenze, in realtà nessuno sa cosa alberga nella mente e nel cuore di sconosciuti.

    per me la sofferenza non sta solo in questa indiretta contingenza. non è che un’aggiunta al carico abituale. per molti, forse per troppi, imparare a vivere significa essenzialmente imparare a non farsi sommergere dallo sconforto o dal senso d’impotenza.

  8. 3228
    animavola -

    Caro mario, cari tutti.. la luce la aspetterò per sempre… e quando arriverà sarà il momento in cui lascerò questo mondo e tutto il dolore terreno che solo la vita sa dare…ma che sa dare nel contempo anche attimi meravigliosi. A volte ciò che ci fa male è proprio questo.. la tendenza a volere sempre qualcosa in più, qualcosa di meglio e che ci renda migliore, ma il non raggiungerla, ci rende triste. Mi rende triste. Ora sto nervosa, sarà un periodo in cui sarò nervosa, che posso scriverlo qui.. perché diciamolo chiaramente, nessuno è pronto davvero ad ascoltarti per capirti… nessuno. E le persone preferiscono vedere sul volto altrui stampato un sorriso. Punto. Allora quando soffro, quando ho quei momenti in cui mi sembra che tutto vada male… mi chiedo.. ma ne vale la pena? Io nelle persone ho smesso di crederci, ho smesso di aspettarmi qualcosa di diverso, per me le persone sono tutte uguali, con modi differenti, ma l’essenza è la stessa… a volte mi sembra davvero di essere una spettatrice di un’opera teatrale che però già conosce la trama; e fidatevi, questo fa male.

  9. 3229
    animavola -

    Zefiro, sono d’accordo con te.. spesso quando stiamo male è a causa di persone, e per stare bene abbiamo bisogno proprio di quelle persone. Il male interiore non è un male evidente e quindi meno difficilmente comprensibile. Riguardo all’esempio che hai fatto.. non so se si riferisce a te o a qualcuno che conosci vicino o lontano.. ma non paragonerei niente con ciò.

  10. 3230
    mario -

    ROSSANA, ANIMAVOLA vorrei potervi aiutare in qualche modo, almeno pregando per voi e lo farò.
    ANIMAVOLA la maggior parte delle persone è così, è vero. Ma non lo sono tutti. Credo che le persone sincere esistano anche se sono poche. Ma si possono trovare, persone certo non perfette ma sincere. Come perfetti non lo siamo nemmeno noi alla fine. ANIMAVOLA ti faccio una domanda: ti è mai capitato di deludere qualcuno? immagino di si. Non solo veniamo delusi ma anche deludiamo noi gli altri spesso. E sai perchè? credo perchè siamo impegnati ad aspettarci troppo dagli altri, a volte anche da noi stessi. Dovremo capire che siamo esseri umani, limitati. Le persone vogliono da noi un sorriso, ma credimi, è perchè sicuramente loro stesse, spesso non riescono a risolvere ed affrontare i loro problemi; come potrebbero fornire una soluzione ai nostri? e allora resta solo la leggerezza di un sorriso per affrontare.Nessuno può in qualche modo veramente aiutare un altro, almeno a livello delle cose importanti come in amore. Sai perchè? secondo me perchè, è vero possono darci un consiglio, ma alla fine saremmo noi a scegliere. Spesso scegliamo di soffrire e percorrere la strada sbagliata. Sai da dove vengono le nostre sofferenze ? dal poco rispetto verso noi stessi: accettiamo situazioni che non dovremmo accettare.
    ROSSANA grazie a te. Sai anche la preghiera è una forma di poesia, a mio avviso la più bella: l’amore tra Dio e l’uomo. Spero tu possa trovare sollievo anche nella preghiera.

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