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Vi supplico, recitate una preghiera per far tornare la mia fidanzata

di Speranza
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5.560 commenti

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  • 4061
    stefania61278 -

    RINO…al cuor nn si comanda nel relativo,se io uso il cervello lo comando,nn ti kiederesti sicuramente lei tra 5 anni guarderà quelli di 30 e a me reputa vekkio???? io con una persona con tanti anni di differenza nn ci so stare,bisogna valutare tante cose,ecco xke poi ci sono tanti matrimoni in frantumi,xke si guardano solo l attrazione,e l estetica,poi x tt il resto c é l avvocato…. e scusami se te lo dico,ma a me ki usa erba,coca,molto alcool,sinceram nn mi piace…sono cose ke puoi fare da rgzino qdo hai voglia di sperimentare e sentirti grqnde,ma nn a certe etá…sarò anormale io,ma nn ho kai fumato erba,ne altro…. ti puoi sballare in altri modi nn x forza cosi!!! visto ke il mondo va cosi,me ne resto zitella ke é meglio…

  • 4062
    angela -

    ciao Rino credo tu abbia ragione su tutto. Dispersione e troppe spese sono una spiegazione…ma alla fonte il lavoro redditizio è diminuito quello di contorno ( ora nn posso spiegare di più) è aumentato in modo esponenziale…poi nn me ne sono accorta in tempo….ero distratta dalle questioni familiari che sapete.
    Il resto lo credo verissimo, anzi mi fa piacere leggere chiaro che c’è chi pensa come me.
    Mi dispiace – come a Stefania – leggere che a volte vivi alla leggera…non mi và giù te lo dico chiaro fa male fare sesso e fumare erba perchè così usi ti usi e ti fai usare….partecipi del mondo in qualità di oggetto e sprechi rapporti umani. Però credo che tu stia per arrivarci a comprendere a livello di sensibilità quello che diciamo la Stefania ed io.

    per BARBARA: e’ bellissimo quello che scrivi del rapporto con il tuo secondo marito…credo stiate vivendo l’amore e sperimentando che esiste davvero oltre ….( non è che con questo voglio dire che il sesso non sia importante o divertente semmai che in certi casi non sia utile a vivere il rapporto un aiuto ecc ecc…un bisogno normale. Insomma non nego niente ma……colgo nella tua esperienza un segno di qualcosa di “superiore” al solito clichè di cui si sente parlare e capisco che l’umanità ha dentro un amore più grande….se riconosce la fonte in sè stessa ce la fa a superare il limite )

  • 4063
    ANTONIO -

    Buon giorno a tutti amici cari!!!
    X favore, non pensiate che RINO sia una persone stravagante e pensi solo al divertimento più trasgressivo tra sesso, erba, ecc. Io stesso odio l’erba e mi da terribilmente fastidio chi fuma nelle vicinanze, ma dobbiamo pure comprendere che molto spesso, quasi sempre, la nostra mente ed il nostro organismo hanno bisogno di cose come fumo, alcool e sesso. Io nei momenti più bui ho mandato giù decine e decine di litri di alcool, e vi posso garantire che ho bevuto tanto, ma mi sono reso conto che questo non era abbastanza ed infatti ho trovato qualcosa di più sano e totalmente “gratuito” e cioè la preghiera. RINO ha tanto sofferto, ma appena si è reso conto che la sua vita sarebbe continuata ugualmente senza la sua Lory, ha cominciato a darsi alla pazza gioia, alla bella vita, come abbiamo fatto tutti, chi più chi meno, ma adesso Rino non ha più bisogno di tutto ció, ha trovato il suo equilibrio, e presto tutto lo raggiungeranno, è inevitabile. RINO, fratello mio, dentro abbiamo maturato un processo di ripresa sorprendente e infatti non ci dimentichiamo mai che a parte la nostra tanta forza di volontà, ha contribuito in maggioranza l’amore del signore. I giorni bui sono alle spalle, ce n’è saranno altri in futuro, ma adesso siamo più forti x affrontarli.
    Amici vi ho scritto tutto questo x dirvi che tutto passa, a volte anche con l’aiutino della trasgressione, l’importante è non pensare che possiamo farcela da soli, Gesù è il nostro salvatore, lui ci chiede soltanto di amarlo e amarci come lui ci ama 😉

  • 4064
    amareggiato -

    Buongiorno a tutti. Devo rispondere immediatamente ad Angela e Stefania61278, perchè ho l’impressione di essere stato frainteso.
    STEFANIS61278
    Ciao. Devo assolutamente spiegarmi meglio. Ho l’impressione che essere sincero, senza essere ipocriti sia un difetto e si viene fraintesi. Comincio dall’inizio. Mi reputo una persona molto responsabile, folle, ma responsabile, non bevo, al limite mi piace degustare un ottimo calice di rosso, e bere quando si sta in bella compagnia dell’eccellente brandy, accompagnato da un ottimo sigaro cubano. Ogni tanto, ma di rado, mi fumo un po di erba, ma certamente non la cerco e sto benissimo anche senza. Fumo circa 35 sigarette al giorno (queste si che fanno male) e mi piace molto il caffè, son capace di prenderne una 15 al giorno. Faccio la professione libera e lavoro 16 ore al giorno, non mi lamento mai, e se qualche cosa va male la colpa è sempre mia, vuol dire che mi è sfuggito qualcosa. Non vado a letto con la prima che capita, francamente non ne ho bisogno e cerco sempre di scegliere, o forse credo che sia più giusto dire di essere scelto. Mi piace ballare, mi piace farmi week-end di bunga bunga, non ci trovo niente di male, non penso di far del male a qualcuno. Amo la mia privacy e rispetto moltissimo quella delle altre persone, ho preso molte batoste nella vita, ma ne sono uscito sempre a testa alta. Guardo sempre il lato positivo di ogni cosa, e ogni problema cerco di prenderlo di petto senza rimandarlo. Oggi sono stracontento di essere single e ancora di più di non dare conto a nessuno. Come vedi non penso di essere una persona leggera, ma soltanto una persona che ama i piaceri della vita. Ti abbraccio
    ANGELA
    Ciao. Per te vale quello che ho risposto a STEFANIA61278, aggiungo solo, che non sono d’accordo sulla tua risposta a Barbara. Il sesso in una coppia è fondamentale, ti accorgi che il rapporto è finito solo quando mancano alcuni stimoli, sfido chiunque a dire il contrario. Un abbraccio a tutti. RINO

  • 4065
    stefania1978 -

    Scusate l’intromissione, quindi io dovrei trasgredire con il ragazzo di 21 anni, e fregarmene della reputazione, e di ciò ke pensa la gente e la mia famiglia compresa?qdi mantenerlo io, magari sposarmi, e poi lui fra qlke anno ne avrà 25/30 anni non guarderà più me,ke ne avrò quasi 45, ma guarderà le sue coetanee e qdi sicuramente mi metterà le corna alte 5km e mi manderà a ql paese???? sarò idiota io ke guardo troppe cose in un uomo, e non solo l estetica o la prestazione sessuale, o il portafoglio…xkè è qsto ke si guarda ormai… la donna cerca l uomo ricco e ben prestante e bello… l uomo o meglio i 20 enni cercano di farsi mantenere al contrario… VIVA IL ZITELLAGGIO!!! forse sono stata fraintesa io nel mio posto ANTONIO E RINO!!!

  • 4066
    lau -

    pensavo a voi…..e gesù mi ha indicato questa lettura. fatene tesoro è Lui che vi sta parlando a ciascuno di voi, vuole dare un messagio unico e personale.
    Parabola del seminatore
    Cap. 4,1-9
    *E di nuovo cominciò a insegnare in riva al mare. Ed essendosi radunata una grande folla intorno a lui, egli entrò in una barca e se ne stava in mare, mentre la gente era a terra sulla riva. *E insegnava loro soprattutto in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: *Ascoltate: Ecco, il seminatore uscì a seminare. *E nel seminare avvenne che parte del seme cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e se lo beccarono. *E altro cadde sul suolo roccioso, dove non trovò molta terra e subito spuntò, non avendo fondo di terra, *ma levatosi il sole, riarse, e per mancanza di radici seccò. *E altro ancora cadde fra le spine; e le spine crebbero e lo soffocarono e non fece frutto. *E altro ancora cadde nella terra buona, e rese, crebbe e granì e produsse dove il trenta, dove il sessanta e dove il cento per uno. *E diceva: Chi ha orecchi per intendere intenda.

    Nella parabola Gesù è di fronte alla folla, nell’atteggiamento del maestro che insegna stando seduto. La parabola del seminatore si apre e si chiude con l’imperativo dell’ascolto, perché ascoltare è insieme sentire e obbedire. “Chi ha orecchi per ascoltare ascolti”, la frase allude ad un ascolto attento, all’orecchio proteso per udire tutto distintamente senza perdere alcuna parola. E suggerisce l’importanza, ma anche la misteriosità di ciò che è detto. Qui “orecchio” sta per intelligenza: ciò che viene detto è, infatti, qualcosa da decifrare, e richiede l’attenzione della mente e del cuore. Disposizione che però non tutti hanno, vale a dire che esiste l’eventualità di non capire.

    La parabola del seminatore è quindi importante, va decifrata, è oggetto di un discernimento: alcuni comprendono, altri no. Le parabole s’illuminano per chi è disponibile, restano oscure per chi ha il cuore indurito.

    La parabola narra la storia di una semina: “Ecco, uscì il seminatore a seminare. E nel seminare…”. Una sola semina, lo stesso seminatore, lo stesso seme, gli stessi gesti, la medesima fatica, e tuttavia gli esiti sono diversi. Ad un’attenta lettura balza all’occhio che non il seminatore né il terreno sono al centro della parabola, ma il seme. Il seminatore compare all’inizio, poi non se ne parla più. E a parte il suo gesto iniziale, di lui non si dice nulla, né una parola né una reazione: sulla sua fatica, le sue speranze, le sue delusioni, la sua gioia per il raccolto abbondante. L’attenzione deve perciò concentrarsi sul seme; non sulle sue qualità, di cui nulla viene detto, bensì sulla sua sorte.

    Tuttavia, sarebbe fuorviante fermare l’attenzione esclusivamente sul seme, infatti, la figura del contadino svolge una funzione assolutamente necessaria alla narrazione. Dicendo “uscì il seminatore a seminare”, la parabola fa subito intendere che le quattro scene di cui si compone non costituiscono quattro

  • 4067
    lau -

    storie diverse, ma una sola: quella, appunto, di un contadino che getta il seme nello stesso campo e nello stesso giorno. Fuori metafora: le quattro vicende del seme rappresentano gli esiti doversi dell’unica seminagione fatta da Gesù.

    La parabola racconta la storia del suo ministero. E’ una parabola cristologia, anche se poi le successive comunità dei discepoli vi leggeranno la propria storia. Ma ritorniamo alla struttura della parabola. I primi tre quadri sono la storia di un ripetuto fallimento; caduto sulla strada o fra i sassi o fra le spine, il seme non frutta. Soltanto nell’ultimo quadro si legge che il seme, caduto sul terreno buono, porta molto frutto. L’evidente insistenza sulla sfortuna del contadino conferma quanto abbiamo già intravisto: e cioè che la situazione in cui la parabola va collocata è quella di una fatica che pare troppo spesso inutile e di un insuccesso della Parola che sembra totale o quasi.

    Tuttavia, le cose non stanno così, dice la parabola. E’ vero che ci sono gli insuccessi, anche ripetuti, ma è certo, sempre certo, che una parte del seme frutta. Quindi, fratelli e sorelle, questo è un invito alla fiducia. In questione non è precisamente la verità della Parola, bensì la sua efficacia. Ciò che fa problema non è la bontà del seme, ma la sua concreta capacità di portare frutto. Non raramente è più difficile aver fiducia nell’efficacia della Parola piuttosto che fede nella sua verità. In un certo senso, possiamo paragonare la parabola del seminatore ad una storia a lieto fine: dopo i ripetuti fallimenti, ecco il successo che ripaga della fatica. In ogni modo di fronte alla ripetuta constatazione che in molti terreni il seme non frutta, sarebbe logico chiedersi per quali ragioni questo accadesse. Domanda importante, alla quale il Vangelo risponde più avanti in 4,13-20.

    Tuttavia, l’interesse prevalente della parabola è un altro, come dicevo all’inizio. Chiedersi perché i terreni non permettano al seme di fruttificare, è questione importante, che però riguarda gli altri. La parabola mira piuttosto non alle ragioni dei molti fallimenti, ma all’atteggiamento di fiducia che l’annunciatore della Parola deve assumere quando li incontra. Sottolinenando per tre volte l’insuccesso, Gesù mostra chiaramente la situazione storica ed esistenziale in cui la parabola va letta: una situazione nella quale il lettore cristiano non ha difficoltà a scorgere l’esperienza di Gesù e la propria.

    Proprio per questo Gesù sposta l’attenzione dell’ascoltatore sull’abbondanza del raccolto: e lo fa con una serie di sottili contrapposizioni. Nei primi tre quadri la sorte del seme è descritta con “gli uccelli lo beccarono, il sole lo riarse, le spine lo soffocarono”. Invece, nel quarto i verbi sono all’imperfetto: “dava frutto, rendeva il trenta ecc…”. In tal modo la parabola invita il lettore a concentrare l’attenzione sul seme che cresce e porta frutto. Non solo, la quantità di seme caduta in terreno cattivo è espressa al singolare:

  • 4068
    amareggiato -

    Buonasera a tutti.
    Antonio, voglio ringraziarti vivamente per le parole spese nei miei riguardi, essere fraintesi o peggio ancora, capire l’esatto contrario di quel che si volesse dire è tremendo. Penso con il mio ultimo post, di essermi spiegato abbastanza bene, francamente penso che alcune persone peccano un po di perbenismo e di ipocrisia. Cercare di rendersi la vita migliore non è un peccato come non lo è divertirsi, spero e mi auguro che questo mio stato di grazia duri il più a lungo possibile. Ti abbraccio forte.

  • 4069
    barbara -

    PER RINO :
    Ti sfido io, carissimo….! forse qualche interrogativo sarebbe il caso te lo ponessi tu sulla tua vita e te lo dico con molto affetto…!
    Quello che tu dici riguardo al sesso e all’amore è vero nella maggior parte dei casi…Chi ti parla è una donna che ha avuto sempre un sano e robusto appetito sessuale, come mio marito…una delle cose buone del ns rapporto ( quando ancora non riuscivamo ad esprimere il profondissimo Amore che ci unisce) era proprio l’attrazione fisica e guarda un po’ il ” fare scintille a letto”!
    Come mai allora? E’ qualcosa che solo chi prova puo’ capire e dalle risposte ricevute da Angela e Stefania vedo che non è tanto difficile quando Il Signore ci fa dono di sperimentare nel ns cuore sentimenti e ragioni che possono andare al di là dei ragionamenti “umani”.
    Il fatto di vivere (Per quanto è possibile- perchè vedi : noi ci desideriamo da morire ma sentiamo di sublimare il trasporto fisico comunicandoci l’amore attraverso ogni gesto, tenerezza, presenza accogliente verso l’altro- ecco perchè non ci pesa !) è partito dal fatto che non volevo più perdere la presenza di Gesù nella mia vita, nè tantomeno “dispiacerLo”… ho chiesto al Signore questa Grazia insieme a quella di ricongiungermi a mio marito.. siamo cattolici e crediamo che fino a quando non c’è un eventuale scioglimento del primo matrimonio….non faccia cosa gradita a Dio avenRE rapporti sessuali.Io non penso assolutamente che chi ha rapporti dopo essersi risposato vada all’inferno o roba simile ma mi è venuto questo grande desiderio di almeno tentare di vivere secondo quello che il Signore attraverso la Chiesa ci insegna…. Parlare quindi di ” grandissimo affetto” mi ha fatto sorridere visto che a 45 anni credo di aver sperimentato la maggior parte della gamma dei sentimenti possibili e so come mai in vita mia, quello che proviamo… con grande affetto ti
    eSprimo la mia sensazione leggendoti e cioè che, forse poco poco dovresti aprirti un pò anche a ciò che esce dalla portata delle tue esperienze fin’ora fatte e accettare il fatto che non solo perchè una cosa non l’hai provata tu non può essere…mi sembra che a volte ti fai misura e parametro di tutto ciò che incontri o ascolti….un pò di umiltà ti renderebbe ancora più “bello” e ricco interiormente di come già sei…Perdonami se ti ho parlato francamente ma credimi con sincero e profondo affetto, ti abbraccio. Barbara

  • 4070
    Max -

    Preghiera fatta e spero presto esaudita.

    è incredibile, parlo senza offesa, come delle situazioni così possano distruggerci in un solo secondo.

    Io sono stato lasciato da un paio di mesi, dopo quasi cinque anni di storia. subito dopo il fattaccio volevo farla finita, sono sincero.
    Poi, alcuni “angeli”, oserei dire, mi hanno preso per i capelli mentre stavo precipitando, riportandomi alla lucitidà. Questi angeli altro non sono che le persone che ci vogliono bene, ma bene davvero. sono coloro che, nonostante le nostra relazione ci tenga lontanii da loro, ti corrono incontro quando hai veramente bisogno.

    con tutto ciò voglio dire che, e ti prego di scusarmi, che quello che più conta sono le cose eterne, come la vicinanza degli amici e dei genitori, persone che ti prendono sulle loro spalle quando sei finito a terra. se una ragazza ti lascia, il vostro rapporto già non è più eterno.

    a tutte le persone che staranno leggendo questi post auguro dunque di circondarsi di persone affettuose e che conoscono l’amicizia e di consolidare questo nobile sentimento anche se impegnati in una relazione.

    e poi, se una donna non è IN GRADO di apprezzare quello che provi per lei, che fai per lei, perchè stai ancora lì a piangerti addosso per una che non ti capisce? stai solo perdendo tempo.

    e poi, come dice la parabola del seme, qualcosa, alla fine, frutterà sempre: ci vorrà dolore, tempo, passione, ma alla fine la persona che capirà il tuo amore arriva e lo ricambierà facendoti scordare quella ragazzetta stupida (per modo di dire, senza offesa) che ti ha mandato a quel paese per qualcosa di leggero, frivolo, come si è dimostrata

    in bocca al lupo a tutti. con affetto. Max

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