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Un vestito scomodo

Le cose alla fine si ripetono sempre. Tutto è come una ruota che continua a girare ma sempre nello stesso verso. Non so quante volte dopo aver raschiato il fondo, ho tentato di risalire seguendo la strada impervia del cambiamento. Sorriso sulle labbra, battuta sempre pronta, spalla su cui poggiarsi mano sempre tesa. La domanda che frulla nella testa è sempre la stessa. Cosa c’è che non va in me?
Troppo alta, troppo grassa, troppo forte, troppo fragile, troppo sicura…troppo insicura. Una parla “troppo” che ha segnato una vita.
L’inadeguatezza è come un vestito cucito addosso.
Alzare lo sguardo, riempire di aria i polmoni e semplicemente vivere diventa una lotta continua che prosciuga forze e volontà.
Dove trovare quell’energia necessaria per trasformare il sopravvivere in vivere? Si dice che l’Amore sia il moto che muove tutto, quindi io sono destinata a rimanere in questo stato?
In momenti come questi il vuoto rimbomba ancora di più e le frasi fatte rimangono tali soprattutto quando ti rendi conto che la gente intorno a te è sorda.
Sii te stessa, tutto passa, le cose cambiano, quando non cerchi trovi, non c’è nulla in te che non va, sii positiva tutto arriva, la vita è bellissima etc..Quante volte ..quante volte, ora basta.
Quando manca la cosa di cui senti di più il bisogno sembra che manchi tutto e quel che hai perde di valore.
Cammino con le mie gambe da quando avevo 18 anni. Ho sconfitto una insidiosa malattia della mente, ho raggiungo le mete sociali che mi sono prefissata, godo di una modesta ma sicura situazione economica, ho un bel tetto sulla testa…ma manca la materia di cui sono fatta. Non voglio più sentire che da soli si sta bene…non è vero..almeno per me..Provate a stare soli contro la vostra volontà e nonostante gli sforzi e le energie impiegate. Sono stanca di sentirmi inadeguata perché sogno una famiglia, il vagito di un bimbo, un cammino fatto tenendosi per mano. Tutti si lasciano? E allora? Io non sono tutti..io voglio provare..io voglio la mia possibilità. Voglio correre per stare dietro a tutto, voglio un progetto a lungo termine, voglio costruire un futuro non fatto di particelle al singolare..io ci credo ancora..e allora? Non sono alla moda? Non vivo il mio tempo? Non sono una donna moderna? E allora?
Voglio un libro che mi spieghi tutto, voglio finalmente essere libera di amare ed essere amata..voglio sciogliere queste catene che mi soffocano..Sono ancora qui per la forza che ho in me..ma non basta..non per me…

Lettera pubblicata il 24 Gennaio 2013. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 23 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 1
    katy -

    Leggendo il titolo ho subito pensato a problemi di peso/alimentari.

    E siccome mi ci sono aggrovigliata per tanti anni,
    in problemi di peso/alimentari,
    ho letto tutto d’un fiato.

    Copio e incollo
    “Non voglio più sentire che da soli si sta bene…non è vero..almeno per me..
    Provate a stare soli contro la vostra volontà e nonostante gli sforzi e le energie impiegate.”
    Avrei potuto scriverla io, IDENTICA!!!!
    E sai cosa mi rendeva furibonda?

    Che tutti quelli che mi dicevano
    “Ma dai….da soli si sta bene”
    eran tutta gente in coppia da 10/20/30 anni o felicemente fidanzati.

    COme quelli che mi dicevano che ero carina, così grassottella.
    “perchè mai sei dimagrita?Eri tanto carina, cicciottella!”
    detto da gente che portava la 38.

    COndivido tutto.

    Tranne il libro. Perchè mai dovresti leggere un manuale “TROVAMORE”?
    Non serve.
    Leggi piuttosto “La figlia dei Ricordi” (Sarah Mc COy”): è bellissimo!

  2. 2
    katy -

    Anzi,
    già che ci sono
    (tu magari dirai “ma chi è questa, una libraia??? A me non piace manco leggere) 🙂

    Io ti scrivo qualche libro recente che a me è piaciuto un sacco,e secondo me, la “libroterapia” non è così da buttare.

    -L’amico Immaginario (matthew Dicks)

    -mancarsi (Diego de Silva)

    -Piccolo Manuale della Speranza (carlo M. Martini)

    A leggere i titoli, sembrano deprimenti 🙂 però son bei libri,secondo me molto positivi.

    ciau

  3. 3
    Loredana -

    Grazie Katy,
    me li sono segnati..a me piace tantissimo leggere e scrivere. Quando ho momenti veramente brutti mi ci butto a capofitto! Hai mai letto “La principessa che credeva nelle favole” di Marcia Grad Powers..molto bello..e significativo.

    Come te…anche io ho lottato tutta la vita con problemi legati al cibo e al peso..Sono riuscita piano piano, da sola a sconfiggere la bulimia quando ancora non se ne parlava..quando chi mangiava era solo un goloso senza auto controllo!

    E’ vero che la forza è dentro di se..ma non è una fonte inesauribile, siamo esseri umani, abbiamo bisogno per natura di un compagno/a, di sentirci amati, voluti..Bastare a se stessi è una forma di inganno della mente per non cedere al vuoto che ci circonda.
    Io non voglio rinnegare la mia parte più umana, non voglio diventare una sterile pietra solo per resistere alle tempeste.
    Katy..sai anche di cosa sono stanca? Di vedere le persone che hanno la fortuna di essere amate buttare tutto via per noia..per la ricerca di altro..Sono stanca di sentire litigi stupidi minare le famiglie, di vedere quanta poca volontà ci sia nelle persone, quanta superficialità nel trattare il prossimo anche quello che ci sta piu vicino..che ci ama..

    Ci vorrebbe così poco..eppure tutto rotola via quando ci sono persone che darebbero anni di vita per stare al loro posto..

    Cerco di essere positiva, ottimista…di sperare che il meglio deve ancora venire …ma quasi non riesco più..

  4. 4
    luna -

    katy, grazie per i titoli. Io sono una taglia 40 a cui la gente scassa i maroni da anni con frasi tipo “ma sei anoressica?!?” (come fosse una battuta….che pessimo gusto. se non lo sono usi a sproposito un termine su cui sei ignorante come una capra, se lo sono sei deficiente a spararmelo in faccia), “ma sei dimagrita tantissimo! stai male?!? non farai mica una dieta?!?” (se ho perso mezzo etto o qd avevo preoccupazioni serie), “ma mangi?!?!?!” o “ma quanto mangi?!? e non ingrassi???” (ma come fosse una colpa, un insulto volontario). Un giorno vado in un negozio e la commessa mi dice, passandomi i pantaloni della mia taglia: “si, ora sei magra, ma dopo i 26 anni (perche’ proprio 26??? boh!) mi saprai dire! Qti anni hai?”..”31″.

  5. 5
    luna -

    Questo per dire che la gente se e’ idiota o semplicemente proiettiva lo e’ e basta. Son consapevole che le battute sulla ciccia (vera o presunta) possono fare piu’ male di quelle sulla magrezza e a me non fanno male. pero’ l’aggressivita’ della gente, a gratis rompe e l’ignoranza sui disturbi alimentari, pur non essendo anoressica, mi infastidisce. forse anche perche’ di anoressiche di 30 kg ne ho viste e ne so il dramma. e trovo penoso usare il termine a chi sta sulle palle, indistintamente, chi ha la taglia 40. E PER FORZA dev’essere fissata col peso o non avere un problema al mondo. Katy, ovviamente non dico di te! Prendevo spunto da cio’ che dicevi tu, e da cio’ che scrive Loredana. Per dire che 1) dalla gente che ti rinfaccia inadeguatezze anche totalmente inesistenti spostarsiii! e anche da chi spara cagate per ragioni sue ecc 2) Loredana, e’ vero che da soli si puo’ star bene ma e’ altrettanto vero che la solitudine forzata e’ un’altra cosa

  6. 6
    Helena6 -

    Cara Loredana se dovessi ascoltare tutte le critiche ricevute, potrei buttarmi giù da un precipizio! Anch’io sono magra (taglia 40) ma le persone non fanno altro che chiedere anche a me se io non sia anoressica o se magari sia a dieta perenne! Faccio sport e mi mantengo in forma e allora per alcuni sono troppo fanatica, troppo snob…..
    Il punto è questo!! Ci saranno sempre persone che avranno sempre da ridire, che ti diranno cattiverie sempre e comunque. Il perchè? Perchè criticando gli altri non saranno costretti a guardare i propri di difetti
    Anche a me non piace star sola. Mi piacerebbe trovare l’uomo giusto e crearmi una famiglia. Ma questa persona non c’è e non so se ci sarà mai!
    Ma vado avanti. Io adoro legge…. Ho comprato proprio in questi giorni “L’ultima riga delle favole” di Gramellini. Qualcuna di voi l’ha già letto?

  7. 7
    Heavy rain -

    Ti dico 2 cose

    1)Hai talento. Devi scrivere. I tuoi pensieri sono articolati e limpidi allo stesso tempo. Non annoi (questo è davvero raro credimi)

    2)Si vede che hai le palle e questo rende insicuro il prossimo. È più facile conquistare una gatta morta. ride per qualsiasi cosa tu dica ti fa gli occhi dolci e ti dice tutto quello che vuoi sentirti dire da una donna. forse voli più alto ma non devi cambiare tu devi aspettare qualcuno all’altezza.
    Più ti distingui più rimani solo. Condanna o dono??? Non lo sò …

  8. 8
    Loredana -

    Buongiorno ragazze,

    parlo sempre per esperienza personale. Quello che ho scritto non riguardava il discorso fisico di per se (concetto introdotto da Katy).Personalmente, infatti, di quello che dice la gente ho imparato a fregarmene. Vengo da un paese, con tutte le dinamiche che ne conseguono. Ero una adolescente/ragazza grassa…ma grassa sul serio. All’epoca di psicolgia se ne faceva veramente poca, soprartutto in casa e nella famiglia. Sono stata oggetto di derisione, offese, persecuzioni. Ho passato la mia adolescenza in solitudine a sognare di scappare da quella realtà che se da un lato mi aveva negato una crescita “normale”, dall’altro mi aveva fortificato!Così a 18 anni sono andata via di casa, mi sono messa a studiare..piano piano con grande sacrifici e difficicoltà sono andata da una psicologa e ho cominciato a dimagrire. E’ stato un percorso lento, difficile, a tratti drammatico. Oggi, a 36 anni posso permettermi di guardarmi allo specchio senza avere voglia di piangere. Sono una di quelle donne che gli uomini si girano a guardare, oggetto di “caccia”..Spesso si pensa che sia il giudizio degli altri a condizionarci la vita..Ma, almeno per me, il peggior nemico sono stata IO stessa. L’inadeguatezza è qualcosa che ti porti dietro, dentro, infilata come come un chiodo, che trova conferme nei comportamenti degli altri. Ogni fallimento, ogni dolore, ogni rifiuto porta ad affondarci dentro sempre di più.
    Il lungo cammino di solitudine e amarezza che ho percorso, mi ha consentito, da un lato, di lavorare su me stessa, ma dall’altro..ad ogni risultato raggiunto..ad ogni passo fatto, a chiedermi perchè fosse così impossibile amarmi. Questa ricerca di una spiegazione spinge verso una illusoria ricerca della perfezione. Ogni sforzo è una propensione all’eliminazione di quelli che si individuano come gli ostacoli da eliminare…
    Così la tua testa continuamente ti dice..”non sei abbastanza brava, non sei abbastanza dolce, non sei abbastanza portata alla cucina, alla casa, alla battuta…etc..”.
    Tutto diventa una lotta, una meta da raggiungere..così ad oggi mi ritrovo senza forze, svuotata..senza risposte..e solo con il mio abito scomodo cucito addosso..

  9. 9
    katy -

    @loredana: condivido tutto, ripeto 🙂 anche sull’osservazione perfetta che un tempo chi aveva strani comportamenti alimentari era solo un “goloso senza autocontrollO”. VEROOOOOOOOO non posso aggiungere niente hia centrato il punto!
    PS: andrò a cercare “La principessa che credeva nelle favole” sabato. grassie…. un bacione

    @luna:
    oltre che scrivere bene e essere magra sembri anche una ragazzina 🙂 ma avrai qualche difetto, no? non è giusto.
    🙂 un abbraccio

  10. 10
    katy -

    @Loredana:
    è vero, il concetto di difetto fisico è solo una parte di quello che volevi dire. Ed è chiarissimo.
    Io ho voluto però condividere quello perchè l’idea di essere inadeguate fisicamente si cristallizza.
    Ovvero:
    X a 15 anni era “cicciona”:
    Magari a 30 è una silfide, però la sua inadeguatezza di fondo è collegata all’aspetto fisico che AVEVA.

    Ha successo in molti campi, però in fondo il fallimento è sempre sotto i suoi occhi. Immobile e immutato

    Detto questo, un bel post e bei commenti….ciau

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