Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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in un Paese che sta naufragando in un un mare di merda siamo qui a parlare del centimetro in più o in meno..ieri ho visto un telegiornale e in silenzio mi sono messo a piangere..ci stanno fottendo tutte le libertà ad una ad una..fra un mese o giù di li nuova legge sul testamento biologico: se avrete un incidente con morte cerebrale resterete attaccati ad un sondino in eterno e col vostro eventuale testamento biologico ci si puliranno il culo
X ROBIN
Ottima analisi.complimenti..
Puo’ essere che il mio vero timore sia quello di apparire fragile.
Ma nessuno o quasi vuole essere masochista.
E’ un discorso molto complesso.
Il fatto gia’ di espormi in questo forum significa raccontare esperienze,esternare sensazioni,condividere impressioni in un contesto dove la”fragilita” viene esorcizzata e non viene in qualche modo manipolata.E’ una sorta di lettino virtuale dove scrivo quello che penso.Per certe cose e’molto piu ‘facile perche’ anche si articolano meglio certe riflessioni.
Esternarla a una donna(la tua) e’ negativo.Non solo perche’ puo’ essere usata o manipolata.,ma anche perche’ e’ un tema che irrita in quanto visto come un retaggio adolescenziale.Urta perche’non e’ quello che una donna vuole da un uomo.Sicurezza.E’ disposta a tollerare ma non a capire certi temi.
Parlarne a cuore aperto significa non avere timore di esternare la propria fragilita’.Il fatto e’ che parlandone questa aumenta.Perche’ qualunque risposta non va bene.Se si sminuisce il problema da parte della donna pensi che sia una risposta interlocutoria e non vera.Se la donna conferma che in qualche modo ha una qualche importanza i tuoi dubbi vengono avvalorati.
E allora parlarne puo’ essere inutile perche’ tanto hai gia’ la risposta..
Per Esterno92:
Io ho 15.5 cm per 14 di circonferenza… non siamo messi così male credo 😉 Poi posso sbagliare.
X emilox,
Ti faccio una sintesi di quello che mi è successo.
Come tutti i ragazzi ho cercato,a suo tempo,di corteggiare le ragazze sia pure con molta timidezza a causa del complesso in oggetto.
Vivendo all’estero in un contesto culturale che facilita enormemente l’approccio(provincia americana) ho fatto le mie esperienze.
Ragazze che stavano con me una sola sera,sparivano.
Altre ragazze “cieche” al pene piccolo perchè innammoratissime,
finivano la storia per motivi più disparati.
Diciamo che ho pasticciato un pò come fanno tutti da giovanissimi.
Le cose si sono complicate(in Italia)quando è entrata in famiglia una specie di “strega” complessata per la mancanza di pene;mancanza intesa non come assenza di partner sessuale,ma come organo parte integrante del proprio corpo. Questa donna ha scaricato su di me i suoi complessi focalizzando l’attenzione sulla mia scarsa dotazione(scarso volume che mostravo dal pantalone all’altezza dei genitali)e con una impressionante serie di pettegolezzi coi quali ha carpito la suggestionabilità,l’ignoranza e la buona fede della gente mi ha presentato come uno che non aveva completamente nulla come dotazione sessuale.I miei problemi hanno avuto inizio lì.
Sono stato aggredito(e lo sono tuttora) da una serie di ingiurie,provocazioni,umiliazioni,risate spontanee senza motivo apparente,diffamazioni di difficilissima dimostrabilità in quanto espressi con sistemi di comunicazione extra-verbali o para-verbali,fisiognomici,gestuali,metafore,allegorie,punzecchiature e pugnalate varie..ecc.
La gente tende ad essere fedele al pettegolezzo.Tutti ascoltano,ma nessuno sa.
Intimidito,traumatizzato da questa vile aggressione di massa mi sono chiuso in me stesso da anni e mi sono allontanato dalla società.
Ovviamente l’esser rimasto solo senza donne conferma apparentemente il pettegolezzo.Però c’è da dire che io non ho più potuto stare in società come avrei voluto e non ho più potuto corteggiare almeno quelle donne che mi avrebbero ispirato più fiducia.
Questo è il motivo che mi fa dare sempre importanza all’aspetto sociale anzichè al fatto prettamente sessuale.
Lo sappiamo che con le nostre dimensioni possiamo essere facilmente rigettati,ma se possiamo continuare a stare in società ed essere rispettati,possiamo trovare quell’una su dieci con la quale si va d’accordo.Oggi,complice la mia età, ho tirato i remi in barca,ma chi è ancora giovane dovrà non arrendersi e tenere presente che esiste sempre qualche donna che vale quanto noi.
Potessi tornare indietro negli anni,andrei da un legale e racconterei tutto, mettendo in evidenza la violazione della riservatezza,le diffamazioni e tutto il resto e mi farei consigliare,ma oggi vorrei solo stare tranquillo.
X alberto2006
Premetto che non è mia intenzione fare analisi.
Non potrei anche se lo volessi.
Solo l’analista può fare analisi,a condizione che il paziente collabori rispettando le regole.
Io mi ispiro solo vagamente a concezioni di matrice psicoanalitica.
Devo dire che tutte le complicanze che tu presagisci
nell’esternazione verso la tua donna possono essere possibili;
ma sembra di vedere in te un ostacolo che consiste nell’aver alzato una struttura difensiva in termini di razionalizzazioni che ti impedisce di fare progressi. Scrivere un post non è la stessa cosa che stare su di un lettino dall’analista o parlare ad una persona in carne ed ossa.I concetti espressi servono a poco se non sono accompagnati dalle relative componenti emozionali che possono essere anche dolorose. E’ lì il fatto terapeutico da cui noi tutti fuggiamo senza mai fare progressi.
Io ritengo che il tuo intoppo con la tua donna sia lì,
ma non posso insistere perchè potrei anche sbagliare anche in considerazione del fatto che non ho titolo per poter parlare di queste cose dandole per scontate.
X ROBIN
Tutto giusto quello che dici…ma rimanere condizionati nell’aspetto sociale inteso in senso ampio mi sembra non giusto.
Pettegolezzi?Chissenefrega?Tuttalpiu’ per pochi intimi(meglio intime).Il resto del mondo ne sa qualcosa?No
Certo l’essere stati umiliati o solo oggetto di battute o qualsiasi altra percezione che puo’ essere bloccante puo’ inibire il desiderio verso altre donne e far scendere la volonta’ di una relazione con altre Ma e’ piu’ un problema relazionale che sociale.
Se vivessimo in un piccolo paese,allora la censura o il pettegolezzo sociale potrebbe avere un qualche peso:ma se vivi in altre realta’ …chissenefrega,ripeto!!
X m
Giusto cosi’
il problema per cosi’ dire e’ un po’ un tarlo.A volte dorme per anni,a volte un particolare momento di iperstress lo fa venire a galla.
Come ho sempre detto dipende dalle donne:se certi principi sono in testa(in primis quelli morali)il “problema”per loro viene agli ultimi posti.
Le nuove generazioni,ahime’,schiave dell’apparenza e dell’ostentazione o della visibilita’ad ogni costo,sono piu’ sensibili al tema.
Bisogna vedere se pero’ lo sono per cliche’ e stereotipi senza sapere quello che dicono o se invece ne parlano a region veduta.
Credo che NELLA REALTA’ siano POCHE che assumino il problema delle misure come qualita’ in qualche modo discriminante.Al massimo 10% credo
Il problema semmai viene dall’esperienza che in qualche maniera comunque puo’ condizionare.Se una donna a 40 anni ha avuto 30 o 40 uomini questo deve fare pensare:non solo(in primis)per l’instabilita’ sentimentale ma quanto dal fatto che sono donne per le quali il fatto fisico puro e crudo ha qualche importanza.
Ed e’ ovvio che nel carnet delle conquiste abbiano sperimentato (per la logica delle probabilita’)il pene xxl.Ecco,in quel target e’ probabile che la percentuale del 10% salga.E che siano attente a tutto.
Il problema e’ un altro(ed e’ li’ il nocciolo del tutto):se chi ti ha preceduto aveva un pene “tot” scatta inevitabile un meccanismo di paragone.Conscio o inconscio.Ma c’e’ anche un’altra questione:a livello fisico puro e semplice,come si puo’ quantificare la percezione maggiore o minore del piacere per una donna?Sono vantaggi o a volte sono svantaggi avere una dotazione extra?
Bisogna distinguere:a livello fisico il troppo stroppia.Una mia collega navigatissima ed esperta era una sostenitrice dei calibri di un certo tipo,ma con un collega dopo una volta si era rifiutata perche’ lui era “esagerato”.
Un pene poi troppo lungo e’ dannoso e inutile.
Ma se nei racconti tra donne e anche con uomini il passato viene ostentato ,credo che l’aspetto mentale sia non secondario.Puo’ essere un elemento di ostentazione,di ricordo o di malcelata spavalderia verso l’uomo.
Bisogna sempre dare il peso per quello che e’ e il modo in cui si dice.
Ed e’ li che scattano i malintesi e le cattive o giuste percezioni
Proseguo il ragionamento.
Se una donna e’ innamorata,le misure del pene passano sempre in secondo piano.Ma non c’e’ contraddizione se le stesse dicono
che in astratto un pene piu’ grosso non e’ comunque disdegnabile.La stessa mia donna non e’ indifferente a un diametro “importante”.Le cose vanno pero’ relativizzate e valutate in un contesto piu’ ampio e sfumato.
Se p.es.la Bellucci fosse piatta,non me ne fregherebbe un tubo.Ma in astratto, di fronte a una donna con 5 di reggiseno in topless non potrei fare a meno di voltarmi.Mi focalizzerei pero’ sul particolare in se,in questo caso il seno,piu’ che sulla persona.Nella relazione il seno e’ un dettaglio come lo e’ il sedere.
Non mi da certo fastidio vedere un seno leggermente cadente o un filo di cellulite se la persona mi va a genio.Anzi,non li guardo neppure se sono innamorato.
Certo,il paragone in senso stretto con il pene non e’ del tutto pertinente se non altro per la valenza simbolica che sta a monte.
Il senso di quello che voglio dire e’ che le parole vanno contestualizzate.
I vecchi lettori del forum si ricorderanno la mia storia e le mie esperienze .
Sto da tempo con una donna che prima di me ha avuto poche storie ma di lunga durata.La sfiga ha voluto che il suo primo uomo fosse della lunghezza uguale al Rocco nazionale.
Proprio perche’ era una cosa fuori dal comune me ne ha parlato in chiave quasi iperbolica ma qual’era la valenza che ne dava?La cosa iperbolica in se stessa.
Anzi,secondo lei,era piu’ un problema che un altro.
Il ricordo certo la colpiva.Ma bisogna valutarne la valenza:era un rimpianto in termini qualitativi(oltreche’ quantitativi..)come di primo acchito ho voluto interpretare oppure una boutade fine a se stessa che non era malevola?
Il preconcetto ha optato per la prima impressione.Forse non era cosi’ ma la mia sensazione era questa.Forse la verita’ stava nel mezzo?
Con questo percio’ non dico che le donne siano indifferenti. I ricordi rimangono e forse nell’immaginario erotico hanno un ruolo ma cosa si dovrebbe fare?Un’interrogatorio preventivo e a seconda delle esperienze fare un calcolo di probabilita’ e levare il disturbo?.La realta’ e’ che noi uomini aggraviamo il problema con blocchi,complessi,fughe,sensi di inadeguatezza ecc..e allora li’ siamo fottuti.Perche’ se scattano dei meccanismi ansiogeni(eiaculazione precoce p.es.)o le erezioni vanno e vengono…la donna dopo un po’ scappa.
la donna s’incazza se vieni dopo un minuto o se non la cerchi..
Insisto sul fatto che l’unica chiave di soluzione ,oltre a parlare a cuore aperto e senza pregiudizi,sia di lavorare sull’aspetto mentale.
Sull’autostima,sullo sdrammatizzare dove si puo’ ecc,sulle tecniche,prendendo suggerimenti ecc..
Insomma la chiave di volta e’ la qualita’ di come si fa sesso.
Se siamo convinti che invece tanto e’ inutile allora ci si continuera’ a fossilizzare sugli stessi problemi.Ovvero che tanto e’ un elemento discriminante assoluto e che qualunque cosa si possa fare e’ inutile
X Alberto2006
Sul fatto dei precedenti ho qualche dato certo che può essere utile. Tra i miei amici più stretti due sono xxl. Uno di loro ormai da qualche anno sta con una ragazza e tutto va bene. Quindi (seppur non ho la certezza assoluta) dedurrei che qualora si lasciassero non so se lei sarebbe soddisfatta da un pene molto più piccolo sia in spessore (più determinante) che in lunghezza. Un conto è qualcosina in meno ma qui si parla da un estremo all’altro.
L’altro mio amico invece ha avuto una storia di circa due anni con una ragazza con cui mi ha confidato non è riuscito ad avere rapporti per circa un anno e mezzo perchè lei sentiva dolore. Poi qualcosina sono riusciti a combinare ma la storia è finita principalmente per questa ragione.
Nonostante questo entrambi non hanno avuto mai problemi con le ragazze più disinibite (per essere educato). Anzi spesso sono stati cercati per queste ragioni. Ma alla fine non si sono mai fidanzati con questo tipo di donne. Confermando che questo tipo di donne vanno bene solo per rapporti sessuali ma su cui non si può costruire un rapporto serio, di fiducia etc. etc.
Su questo quindi siamo nella stessa barca. Poi ovviamente loro sono più sicuri, più disinibiti, etc. però anche loro cercano nella donna qualità importanti in un ottica di serietà relazionale. E ripeto di donne cosi ce ne sono ancora tante. Ci vuole solo più pazienza e più selezione. E ricordiamoci sempre che tutto è relativo.
X Robin
Certamente io non identifico una persona per il proprio pene o seno o per qualsiasi altra caratteristica fisica. I miei parametri sono ben altri. Come è giusto che sia. Però qui stiamo parlando di una cosa ben definita. Ma anche se rientriamo tutti nella definizione di piccolo è oppurtuno fare delle distinzioni. Io che sono sui 14 cm non posso certo condividere le problematiche che ha una persona con 9 cm. Per ovvie ragioni.
Ragazzi, un pò di grinta serve, e servono modelli diversi dai soliti (grosso pene/pacco ecc compreso): guardate Russel Brand, per chi non lo conosce faccia qualche ricerca, è un comico, attore, musicista, scrittore, conosciuto come incredibile donnaiolo (oltre che ex malato di sesso …), che recentemente si è spostato nientemeno che Kate Berry. Niente da stupirsi, se cercate un pò di sui video: guardate l’intelligenza e, anche se non capite l’inglese, lo charme e la grinta che ha.
Ok, ora guardate queste sua foto di qualche anno fa
http://img156.imagevenue.com/galshow.php?gal=gallery_1285214553818_479lo