Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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Alberto2006, di questo passo farai in modo che chiunque oltre ai 15/16 cm incominci a farsi i complessi! sarebbe alquanto paradossale ribaltare la situazione. Le mie misure sono quelle sopra descritte, non sono scontento di ciò, ma certo avercelo un pochino più grosso mi farebbe piacere, altro che!
Io spesso leggo e sento che un pene di 14/16 viene considerato, talvolta, piccolo o corto.
Ma allora chi ha un pene di 10/12 è minidotato?
La minidotazione, scienza volendo, vuol dire avercelo meno di 9 cm (in erezione).
Mi sa che ci si gioca un pò troppo con questi numeri e non ci si trova veramente più.
dunque. Un pene piccolo dà senza dubbio meno piacere di uno lungo/grosso, su questo credo che tutti si sia d’accordo. Sarebbe a dire che un seno grande è piu’ eccitante di una prima.
Penso sia scontato come il fatto che al mattino sorga il sole.
Non è detto però che non esistano donne che possano vivere serene relazioni d’amore con uomini dotati di peni al di sotto della media.
Evidentemente per queste il sesso non è importante o non determina il giusto andamento del rapporto.
Come spiegavo appena piu’ sopra, se al mondo ci sono 4 miliardi di donne, mi sembra al quanto difficile che tutte esigano uomini con peni al di sopra di tot. cm altrimenti non allacciano relazioni amorose.
Sicuramente sono parecchie quelle che vi danno importanza, ma altrettante che possono andare oltre.
Alberto, tu che ne pensi con estrema sincerità?
Ragazzi personalmente ammetto che a me i peni lunghi e grossi fanno godere mooolto di più, ma solo per una mia questione psicologica, perché è vero, non ci sono differenze! E comunque esistono tantissimi altri elementi che rendono unico l’atto sessuale, basta scoprire le fantasie che il/la nostro/a compagno/a ha..
X Normodotato
Non voglio ribaltare la questione e dire che oltre una certa soglia un pene piu’ lungo e’ un handicap.Nel caso che pero’ ho citato in effetti puo’ essere un problema perche’ per quanto la vagina sia elastica c’e’ sempre un limite,E la mia donna ne ha parlato come un vero problema ammettendo solo che in certe posizioni (p.es.di fianco)dove c’e’ ampiezza di penetrazione ci possono essere vantaggi.Ma il resto e’ imput visivo e poca sostanza..
X Emilox
Se il tuo ragionamento fosse esatto tanti rimarrebbero a spasso.E non e’ cosi’ per fortuna.Ti racconto il mio caso.ho una storia da 7 anni e sono grossomodo in un range”normale” sui 14,max 15 cm.”Recupero” forse sul diametro(4,5)e su una buona circonferenza(sui 13 + o -) ma sempre nella norma..Tu mi dirai “sei a posto” .Io ti rispondo che dipende sempre dalla percezione soggettiva”di sentirsi normale”e dalle esperienze altrui.Ma ti faccio un es.concreto.La mia donna ha avuto per molti anni una storia con un superdotato(in lunghezza)(il primo tra l’altro).
Diciamo che dopo pochi mesi mi aveva confidato la cosa ma con il tono giusto quasi paradossale e con molta ironia”non sai che roba era.. ma non sai anche il fastidio che avevo:dolori sino al giorno dopo,un tot che doveva rimanere fuori ecc..”.”voi maschi vi fate paranoie ma la realta’ e’ diversa”.
Ogni tanto la cosa veniva fuori finche’ 2 anni fa “specifica”.A domanda diretta “ma cosa aveva,20 cm?”lei dice con fastidio e imbarazzo”no,di piu’23.Lo aveva misurato con me vicino x gioco”.”Ma x me era troppo,lo ripeto..adesso niente paranoie ora che lo sai”.
Gioco,verita’,esagerazione,approssimazione?Non lo so ma ovvio ci rimando di m….Lei se ne accorge,cerca di minimizzare”adesso non ricordo con precisione”…pero’ la frittata e’ fatta.Passo 2 mesi che proprio “non tira”poi piano piano mi riprendo.Alla faccia di tutto e tutti.
Ma caro Emilox qual’e’ il senso?Se la mia donna avesse applicato un criterio di un certo tipo,mi avrebbe scartato subito.Quanto “e’ scesa”con me?7,8,9 cm?Eppure continua a stare con me.Quindi “un passaggio”a un pene di 10,12 cm sarebbe molto meno avvertito..
Con cio’ non voglio dire che 10,12 cm sia proprio l’optimum ma ti dico un’ultima cosa.
In estate si scherzava sull’argomento e mi disse”il tuo e’ perfetto:normale e largo.”.Forse in parte era un piccolo bluff ma comunque in parte penso che fosse vero proprio per come e’ stimolata lei(per strusciamento):un pene troppo lungo puo’ essere un handicap e con me non corre nessun rischio..
Questi sono tutti dettagli ovvio perche’ conta sempre e molto di piu’ tutto il resto.Ma visto che il blog e’ specifico a volte si deve anche specificare certe cose e certi dettagli..
Il vero discrimnine delle donne e’ un uso corretto e soddisfacente del tutto,non qualche cm in piu’ o in meno.A quello si puo’ ovviare con qualche piccolo accorgimento nelle posizioni..il vero problema sono le solite 2 cose:DURATA E DUREZZA.Il resto fondamentalmente sono dettagli..
ALBERTO
quel che dici è vero… il discrimine è l’uso. ma se il loro partner avesse un pene di 10/12 credi che il discrimine continuerebbe ad essere l’uso?
Voglio dire… se una è clitoridea, che tu lo abbia di 10 o di 20, cambia poco, perchè lei viene solo stimolando quella parte che è esterna. ma se già trovi una che è clitoridea e anche vaginale o solo vaginale, credi che con una misura di quel genere si sentirebbe appagata sempre? non penso
Quasi tutte le ragazze con cui ho affrontato l’argomento, mi hnanno detto che anche un dito può essere stimolante nella vagina, e un dito non va oltre 10-11 cm… mentono? dicono il vero? come mai allora , poi , di fronte a peni di una certa consistenza il discorso cambia? entrano in gioco fattori mentali?
Il mio urologo dice che con quello che ho posso avere tranquillamente un rapporto soddisfacente, ma se leggo qua e là (e non sono molte tra l’altro) esperienze di donne con uomini che hanno peni al di sotto della media classica (13 cm) , scopro che non sempre è rosa e fiori, che penso? che forse il mio urologo non può dirmi che la mia dotazione non è sufficiente, perchè sa che non c’è una soluzione e io cadrei in depressione? o forse che in fondo se è stimolante un dito può esserlo anche il mio pisello?
non so che pensare onestamente.
l’unica cosa è spero che nessuna donna, o quelle piu’ intelligenti, arrivino a lasciare un uomo per le sue scarse misure, anche se questo dovesse signficare non sempre orgasmi esplosivi.
anche perchè non è che lo si può trapiantare… quello che hai ti devi tenere e per tutta la vita.
salve a tutti,ho letto parecchi dei vostri commenti e credo che bisognerebbe dare piu ascolto alle donne quando ci viene detto che la lunghezza puo essere relativa (anche 10-11cm forse) se compensata da una buona circonferenza.ora io scrivo e spero di avere una risposta anche dalle ragazze del forum(anche se so che quantificare e capire la circonferenza puo essere difficile)proprio per un dubbio sulla circonferenza:ho 20 anni e non l’ho ancora fatto,le mie dimensioni sono 14cm di lunghezza e 11cm di circonferenza(o 3.5cm di diametro,ma è sulla circonferenza che in genere si giudica)…devo preoccuparmi di una circonferenza del genere?
Mannaggia! i vostri commenti hanno del logico certo, ma…..io credo che si debba fare anche un certo tipo di ragionamento, cioè quello logico per eccellenza…provo a spiegarmi: la natura ci ha fornito di organi sessuali che in primis, al di là di ogni piacere e sensazione, servono per procreare e produrre altri individui… poi per stimolare le creature, e fare in modo che tali riproduzioni fossero molto frequenti, quindi all’abbondanza di popolazione, vi ha applicato il piacere che ne deriva dall’atto stesso, quasi a trarre in “inganno” in modo astuto l’essere vivente, e a spingerlo a fare sesso spesso. Viene spontaneo allora, pensare che le misure alla fine non contassero, già ai primordi: basta che l’organo di riproduzione sia funzionale, in modo da garantire la penetrazione e quindi l’eiaculazione del seme nell’organo femminile, tutto quì! in fondo l’obbiettivo prefissatosi dalla natura è stato questo ma……credo che abbia tralasciato qualcosina, cioè che dotandoci anche di pensiero e consapevolezza, potessimo avvertire i vari stadi di piacere che di certo non è assoluto, ma bensì progressivo, a scala graduata: si parte da quello preliminare, quello che si avverte al solo pensiero di fare sesso, per finire a quello estremo, dopo il quale si avverte disagio o addirittura dolore. A determinare tale graduatoria di piacere credo ci sia propio di mezzo la misura del pene, al di là di ogni concetto razionale o di sentimenti, forse sbaglierò nel pensarlo, anche in considerazione del fatto che le caratteristiche sessuali della femmina variano da soggetto a soggetto, ma se ci si pensa bene, tali differenze non potranno mai essere così marcate come possono esserle quelle tra un maschio ed un’altro, capito? quelle differenze che vedono diverso un pene largo e corto da uno lungo e sottile, o entrambi le combinazioni…tra un pene di 12/13cm e uno di 18/20 la differenza è marcata! provate ad infilarvi un coltello nelle carni, maggiore sarà il suo grado di penetrazione, maggiore sarà il dolore avvertito, quindi alla fine è sempre dolore, ma diverso nei vari stadi…. pensate che una vagina possa differire così tanto da un’altra o che sia tanto più larga o stretta? avere ben 8cm di differenza come succede a noi uomini? io non credo propio.In conclusione credo che il sesso sia al di là dell’amore, quest’ultimo è un sentimento che non può essere completo senza dare al sesso la sua parte, e quella migliore anche! apriamo gli occhi e non facciamoci abbindolare da chi vuole consolarci per non essere capaci di dargli la completezza estrema…..se quando si hanno tutti i requisiti e tra due persone non funziona, i motivi sono da ricercare in altre cause….non ho mai sentito dire ” ti lascio perchè hai un pene bello grosso”.
delusa ha detto di essere riuscita a superare il problema, la ciabattina della lettera pure…. molte altre hanno detto di avere avuto figli da mariti con peni piccoli e di avere una vita soddisfacente…..
che dire forse è solo frutto della nostra debolezza e insicurezza
Emilox tu ragioni bene fratello, ma credi anche a chi come me ha avuto diverse esperienze, l’amore non basta a tenere legate due persone, anche se mi ripeto nel dirlo, questo sentimento è solo il principio di un rapporto, è solo quello che ci inizializza al sesso.
Sembrerò banale e cinico, ma non è così: la donna può SOPRATTUTTO lasciarti per non sentire quello di cui fisiologicamente ha bisogno, l’amore si corona in fine col sesso…..non volermene ti prego, non voglio nè attaccarti nè demoralizzarti, ma è realtà……se poi trovi quella che accetta tutto e per tutto allora ti prego di farmi un fischio! è inoltre inutile che ste fanciulle ripetono e straripetono che non importa, non è VERO! anche loro sanno benissimo che ci vogliono le qualità per farle completamente felici, o quasi, loro sanno benissimo cosa vogliono, tutte loro lo sanno, ed è per puro spirito di solidarietà quale le distingue che dicono il contrario. Pur avendoci messo tutto l’amore e la passione, il meglio di te e pur sfruttando tutta l’esperienza possibile, quando una donna non è appagata lo si avverte a pelle, nonostante abbia anche finto di avere un’orgasmo, lo si capisce comunque, siamo noi a minimizzare per esorcizzare il problema e cercarlo di tenerlo lontano da noi… e credimi questo è un problema serio in un rapporto….allora secondo te dove potrebbe stare l’intoppo se non in una scarsa potenzialità penetratoria? non ti ha “sentito” fin dentro di lei dove credeva si potesse arrivare…non ha potuto finire di innamorarsi ulteriormente di te perchè su quel piano non le dai quel che vuole, e se vogliamo, quello di cui ha BISOGNO veramente, oltre tutto… e quì parlo in generale, per tutti e per tutte……ancora una volta, vi invito a spiegarmi il contrario….ciao.
Normodotato, allora, io non ho assolutamente detto che tu hai torto.
Io ti ho spiegato quella che è la mia idea, cioè come dovrebbe funzionare un determinato meccanismo, ma so da me che spesso la realtà non coincide.
Io, emilox, penso che lasciare un uomo perchè questo non ti appaghi totalmente a letto, se c’è un rapporto sentimentale di contorno, sia squallido. Ovviamente non pretendo che tutti (e tutte) la pensino come me, ma mi auguro anche non siano poche e pochi.
E’ assolutamente ovvio – come io dico spesso – che le dimensioni del pene, se non sono la prima cosa, sono tra le prime cose che appagano in un rapporto sessuale.
Quando senti una donna ansimare forte , o addirittura urlare, durante un rapporto, per cosa si crede che lo faccia, per l’idea stessa di fare l’amore? no… lo fa perchè sente il pene dentro di se, e probabilmente la grossezza di questo, andando a stimolare le pareti, fa aumentare il piacere che trova sfogo nell’esternazione mediante la voce.
Se dici questo a una ragazza ti prende per scemo e ti risponde che non è quello o che la penetrazione non è fondamentale per una donna.
sono palle ovviamente.
Certamente i preliminari sono più importanti perché ‘preparano’ il campo a quello che viene dopo, ma è quello che viene dopo che completa l’ “opera” e che le fa sentire totalmente soddisfatte (per il principio stesso che ho spiegato prima).
E nella penetrazione, che cosa, se non la dimensione del pene (in larghezza e in lunghezza) genera appagamento?
Ma un altro discorso ancora è quello per cui non è detto che sia SOLO la dimensione del pene a contribuire al piacere femminile.
Alcune godono anche se penetrate da un dito, per cui credo che qualche meccanismo entri in gioco.
Probabilmente la mente gioca un ruolo molto importante nell’eccitazione e nel piacere, come anche hai detto tu, oltre alle misure degli organi.
Comunque, detto tutto ciò, io la mia opinione su come bisognerebbe relazionarsi al nostro problema e alle possibili conseguenze quando si approccia alle donne, l’ho spiegato tempo fa; la via migliore è quella del libertinaggio: se sai di non essere dotato di un pene nella media e questo potrebbe costituire un problema, evita di costruire relazioni che si presume siano rette da sentimenti oltre che da rapporti fisici, altrimenti il tutto si può rivelare doloroso e difficile da superare (credo che un uomo che prenda consapevolezza di non essere in grado di dare piacere alla propria donna, ne verrebbe segnato a vita) qualora dovesse finire; meglio vivere rapporti fugaci e leggeri; un erotismo appagante ma passeggero, dove è prioritario indirizzare il tutto principalmente verso il proprio piacere.