Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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No vabbé Alessandro ma hai visto che risposte dementi ti danno? Come se ci fosse un motivo valido per ammazzare una donna…ma come si può dialogare con persone di questo calibro? Meglio che unpic continui ad osservarsi il pisello che rimane il suo problema minore…
@ Yog : ottima risposta, sintetica e chiara
@ Suzanne : non ti preoccupare per il mio pisello, non sarà mai per te.
@ Roland : ci hai capito qualcosa nella prolissa risposta di Suzanne ?
unpic: onestamente no. cioè, apprezzo la sua buona fede, ma sono cose che ho sentito e risentito migliaia di volte.
Pensa cosa succederebbe se al posto di due pirla come Trump e Kim ci fossero due donne. Non ci sarebbero le guerre, ma solo nazioni che non si parlano più.
Golem ha ragione, non a caso la Thatcher era soprannonimata la “lady coccolona”. Quando i maschi giocavano con i soldatini, lei pettinava le bombe.
Ma come Unpic, non lo sai che le femministe sono come i comunisti, solo che invece di mangiare bambini si nutrono di piselli? 🙂
La Tathcher era un “maschio”. E alle Malvinas ci sarei andato volentieri anch’io, con in mano un Harrier.
Unpic,
grazie per le precisazioni del post 14654 su Simone de Beauvoir, che ho sempre molto apprezzato, e che continuo ad apprezzare.
è la perfetta dimostrazione di ciò che mi orienta in tutti i concetti e in quasi tutte le opinioni: cioé che non c’è luce senza ombre e che non c’è mai un’unica assoluta verità. sempre, comunque, possibile anche l’opposto: tutto dipende dai punti di vista, cioé da cosa si conosce, da cosa si vuole vedere, ovvero da cosa si è in grado di vedere/comprendere.
concordo anche sul “clima antimaschile” che pervade la società. ha radici millenarie, che in Italia avevano ragione di essere fino a mezzo secolo fa ma che, a mio avviso, è ingiusto far scontare alla maggior parte degli uomini attuali. purtroppo, resta evidente che il più forte del momento tende a imporsi sul più debole (tragica legge di natura, che allontana dall’armonia in generale, non solo fra i sessi).
ti puntualizzo, però, per amor di chiarezza, che il femminismo della prima ora, che aveva ragione di essere, mirava all’uguaglianza/parità nella DIVERSITA’, non alla competitività in tutti gli ambiti.
Alessandro,
per me, è una questione di mix additivo, che inizia con la sanità mentale (una decina d’anni fa uno studio serio indicava come malati o temporaneamente psichicamente instabili più del 30% degli europei), prosegue, poi, con l’ormai assurda ma persistente cultura del possesso maschile di un corpo di donna, per evolversi in leggi ora tremendamente ingiuste nei confronti degli uomini (in termini di separazioni, alimenti e uso dei figli a carattere punitivo). se ci aggiungi la possibile aggressività verbale di alcune donne, magari in rivendicazione di giuste istanze, come può tutto questo non dar luogo a perdite di controllo di maschi a danno di donne, e talvolta anche di figli e di se stessi?
non che il fenomeno del femminicidio, sempre esistito, sia da sottovalutare. si dovrebbe, però, evitare di farne un cavallo di battaglia per distogliere da altre osservazioni forse anche più incisive, come appunto i morti sul lavoro oppure i suicidi di persone annientate dalla crisi ecnomica da anni in atto. esiste anche la violenza sui maschi, solo meno nota perché, per vergogna, sono i maschi stessi a non volerla pubblicizzare.
@ 14665 beetlejuice : Kim è un criminale e Trump è tutt’altro che un pirla. Come mai scrivi di “donne” e ” maschi ” ?
@ Roland . con la buona fede non si mangia, ammesso e non concesso che ci sia.
@ Suzanne : le vere femministe sono allergiche ai piselli
Accidenti, perbacco, accipicchia, Unpic, non vorrai mica per caso dirmi che non sono una femminista??? ?
Rossana, sono rimasta letteralmente senza parole, ma non posso esimermi dal ritrovarle anche solo per pochi istanti.
Punto primo: non esiste nessun nesso logico tra femminicidio e femminismo, né tantomeno tra il lesbicismo ( tra l’altro usato in senso denigratorio), pedofilia e femminicidio. Ergo, Unpic è andato completamente fuori tema.
Punto secondo :non vedo cosa possa c’entrare la vita privata di Simone de Beauvoir con questo discorso; del resto, non mi sembra si ponga in discussione il valore del pensiero di grandi filosofi greci, nonostante la loro comprovata pederastia.
Punto terzo: l’aggressività verbale femminile o presunte leggi ingiuste a danno di uomini non mi sembrano motivo per giustificare perdite di testa. Tra l’altro, le persecuzioni reiterate, gli abusi psicologici, lo stalkeraggio perpetuato non fanno parte di perdite di senno.
Punto quarto: le morti sul lavoro o per depressione nulla c’entrano col femminicidio. È come dire che parlare della disoccupazione in Italia distoglie dai problemi di corruzione: non c’è alcun nesso logico.