Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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La maggior parte della gente è stupida. Non si spiegherebbe diversamente l’uso e l’abuso che si fa degli stereotipi per giudicare le cose. Tendenza questa che fa comodo ai grandi demagoghi per pilotare la massa verso i loro interessi.
Non dovete avere grande rispetto del giudizio altrui, ma soprattutto non esserene condizionati.
La tranquilla sicurezza di sè, che in fondo è “accettazione” del proprio essere, è la forza attrattiva più irresistibile che esista. Se è accompagnata dall’ironia lo è ancora di più.
Forza.
ragazzi, il fatto della eventuale derisione non può essere preso come certificazione di una deficienza.
Spesso è solo l’espressione di un adeguamento a una morale comune, a un bisogno di sentirsi forti anche se non lo si è.
Credete davvero che tutte le ragazze si rendano conto di quanti cm è un pene, e sopratutto, che abbiano bisogno di tot cm per godere ?
Sapete quante di loro in realtà hanno problemi col sesso ? Quante di loro esagerano le misure del looro ragazzo solo per sentirsi ” di più ” , come con una borsetta firmata e poi il sesso neanche lo fanno ?
Vi parlo di esperienze pratiche , non di teorie.
Ne ricordo più d’ una che mi raccontavano di misure di ragazzi che io conoscevo e regolarmente erano ingrandite, a me che non avessero ostilità :
Allora, misteriosamente il pene diventava piccolo.
Una cosa la donna perdona : il pene che non funziona, non qualche cm
Poi , quando si dicono queste cose, ti rispondono che la sessualità femminile è complessa, misteriosa, ecc :
palle, è solo più problematica.
Guardate l’attuale isteria sugli abusi sessuali , una pseudoemergenza.
Eppure sembra che l’ Italia sia la terra degli stupri.
Quando la donna è sana e vuole far sesso, non starà a misurare . Altrimenti, è…
Unpic, isteria sugli abusi sessuali? Scusa scusa? Ma che stai vaneggiando?
@ Susanne : esatto. Isteria sugli abusi sessuali.
A parte che c’è anche un libro di un grande psichiatra americano, visto che il fenomeno è comune a tutto il mondo occidentale,, ci sono i dati del ministero dell’ interno, oltre che quelli dell’ ONU.
L’ Italias è uno dei paesi del mondo più sicuri per le donne.
Se siamo uno dei paesi più sicuri per le donne significa che siamo uno dei meno peggio,non certamente uno dei meglio,anche un solo femminicidio o abuso sarebbe di troppo,purtroppo ce ne sono molti di più e a questo non ci può essere giustificazione.
Unpic, sarebbe sempre buona cosa citare le fonti perché, se ti riferisci a Richard Gardner, parla di presunti abusi su minori.
Il tuo ragionamento mi infastidisce non poco perché è molto di tendenza in questo periodo ed è misteriosamente accolto anche da molte donne, punto ancor più inquietante. Quindi, secondo le tue affermazioni, sarebbe tutta una questione di statistiche? Bene, a questo punto non ci si dovrebbe lamentare pressoché di nulla, visto che ci sono Paesi più poveri, più arretrati, più corrotti ecc…
La preoccupazione non dovrebbe riguadare i dati statistici, ma le motivazioni socio-culturali per cui una donna può essere abusata, maltrattata, torturata, uccisa, se solo prova ad esercitare la propria libertà. Per la mia sensibilità un solo caso è già troppo, se voi invece avete bisogno di GRANDI numeri ponetevi due domande.
@ Alessandro : un omicidio , e non un femminicidio ( reato che non esiste nel codice ) è sempre di troppo, ma che mi dici degli oltre 1400 morti annuali sul lavoro tutti uomini ?
Non sono troppi?
Perchè non se ne parla ?
L’ Italia è uno dei posto più sicuri per le donne in tutto il mondo, molto più, per es dei paesi scandinavi
http://www.unodc.org/gsh/en/data.html
@Suzanne : anche tu dovresti postare dei links che dimostrino questa strage che avverrebbe in Italia.
Intanto, per il codice e le leggi, il femminicidio non esiste. Esiste l’ omicidio.
Detto questo :
http://www.unodc.org/gsh/en/data.html
http://www.interno.gov.it/it/notizie/violenza-contro-donne-reati-calo-ma-non-basta.
E basta anche con questa storia del maschilismo : le donne oggi godono di innumerevoli privilegi e ne vogliono sempre di più
http://www.istat.it/it/archivio/24446
L’ Istat per la verità pubblicò anche una statistica che poi fu sbugiardata e fu alla radice dell’ allontanamento della direttrice, la femminista Sabbatini.
Seguo il problema da anni : il presunto femminicidio è una falsa emergenza
Unpic, difficile controbattere ad argomentazioni che non seguono un filo logico e sono semplicemente un “puor parler”.
Punto primo: la lingua italiana, essendo viva, è in continua evoluzione, includendo nel proprio vocabolario neologismi volti a spiegare fenomeni di rilevanza storica e/o sociale. Il termine genocidio è stato inventato nel 1944 per rivolgersi a particolari tipi di omicidi, rivolti ad una specifica categoria o razza umana, come armeni o ebrei. Se parlassimo di semplice omicidio per definire l’olocausto forse gli ebrei se ne risentirebbero un tantino, che dici?
Punto secondo: il termine femminicidio serve proprio per dare una valenza sociale ad un omicidio di GENERE, che nulla c entra con le morti sul lavoro o altri tipi di problematiche.
Punto terzo: 107 donne ammazzate in un anno in quanto mogli, fidanzate, amanti, ex o donne che non ne vogliono sapere mi sembra un numero GIGANTESCO. Senza contare tutte le altre forme di violenza o persecutorie, perpetuate da uomini che hanno una determinata concezione dei rapporti di potere tra i generi.
Punto quarto: non sarai certo tu ( per fortuna) a stabilire quali e quanti debbano essere i privilegi delle donne. Basterebbe partire dal rispetto che manca già da ciò che…
…scrivi, tanto per cominciare.
Ultimo punto: trovo aberrante che si contino numeri e si facciano paragoni tra diversi Stati e non ci si ponga il problema di capire cosa non va in un determinato sistema culturale. Ma comprendo che porsi dei problemi implicherebbe un tentativo di darsi risposte a volte scomode. Veramente triste.