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Un pene piccolo fa godere lo stesso?

di ciabattina
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18.716 commenti

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  • 13321
    fantasma -

    Michele 1991,
    Quello che asserisci è certamente il comportamento più indicato;ma se siamo qui a parlarne vuol dire che qualcosa non funziona nel momento in cui dobbiamo passare all’azione(resistenze psicologiche).
    In terapia ci vogliono anni per riuscire a demolire le resistenze che non si possono abbattere con dei semplici buoni propositi.
    Un tremendo conflitto interiore avviene tra razionalità ed emotività ed in questi casi è l’emotività ad imporsi,spesso in modo scaltro,
    “razionalizzando”,tale da soddisfare il principio del piacere,cioè fuga da una realtà angosciante e dolorosa.
    Ecco perché ritengo che prima di lanciarsi è necessario cambiare qualcosa nella mente,altrimenti si rimane bloccati.

  • 13322
    alberto2006 -

    Michele,giustissime le tue parole.
    Le domande di verifica(dirette o indirette),le insicurezze e le richieste di rassicurazione sono deleterie,azzerano la libido e danno un potere alle donne perche’queste percepiscono la fragilita’ del partner ma creano un problema maggiore nel senso che viene messo in discussione il ruolo dell’identita’ maschile.La donna in questo caso DIVENTA UNA MADRE (e non una compagna)che RASSICURA le ansie non di un compagno ma di una sorta di figlio.Una compagna non puo’ fare la madre e non puo’ avere un rapporto di NATURA PREVALENTEMENTE ACCUDITIVA.O meglio lo puo’ avere ma avendo chiaro che questo puo’ rappresentare uno o piu’ momenti ma non puo’ rappresentare il cardine di un rapporto maturo uomo donna.Si puo”giocare”a rivestire un ruolo protettivo(specie all’inizio dove la donna “consola”l’uomo vittima delle ingiustizie femminili con il pensiero”dove non sono arrivate le altre ci arrivo io”).Ma dopo questo ruolo diventa insostenibile.

    Se infatti si puo’ essere accuditive nelle situazioni forti di fragilita’ oggettivamente motivate(un lutto,una perdita del lavoro)non lo si puo’ essere nelle richieste di verifica di altro tipo(“ti soddisfo?l’ho grosso o piccolo”? e cosi via).Perche’ ti giochi male le tue carte e perche’ la percezione dell’identita’ maschile viene totalmente disattesa con tutti i rischi del caso..
    Questo spiega perche’ alle donne da estremamente fastidio una domanda diretta del partner sul tema di cui si parla da anni..

    Come si supera questa impasse?La via suggerita da Fantasma e’ interessante e anche provocatoria ma non di facile applicazione ovviamente.
    C’e’ una via piu’ semplice(ma non risolutiva) e cioe’ creare un ruolo maschile piu’ spiccato facendo leva sugli aspetti cognitivi e decisionali.Io p.es.un po’ per passione e per studi fatti ho alcune tematiche sulle quali tendo,in gruppo e in coppia,ad avere un ruolo”dominante”(politica,arte,viaggi,storia..).Se si organizza un viaggio ci penso io perche’ gli altri mi delegano ritenendomi piu’ bravo e lo stesso in altri campi nei quali mi chiedono opinioni o spiegazioni e chiarimenti (mentre nel campo manuale sono carente).
    Questo mi aiuta nella mia autostima senza dubbio…
    La sfera emotiva pero’ e’ differente e quindi una frattura o un vulnus creato in passato e’ molto piu’ difficile da togliere.
    Ci sono persone che sono decisioniste e sicure di se ma che poi hanno problemi a livello emotivo spiccati e in contraddizione con il resto(crisi di panico,disturbi fobici disparati)
    E quindi le soluzioni sono piu’ complesse anche se spesso le cause sono endogene

    Insisto da sempre che il vero problema sono le conseguenze di questa fragilita’ emotiva (esterna o endogena)perche’ poi ansie,insicurezze inficiano la qualita’ a livello fisico del rapporto(eiaculazione precoce,proiezioni su se stessi e non sulla compagna,il rapporto come una verifica ecc…).

  • 13323
    Michele1991 -

    fantasma, quale sarebbe la scaltrezza dell’emotivo?
    A cosa ti riferisci con “razionalizzando”? Spiega meglio e nel dettaglio.

  • 13324
    fantasma -

    Michele 1991,
    Noto che mi sono espresso male nell’attribuire all’emotività la scaltrezza.
    In realtà è l’inconscio che realizza i suoi fini per fuggire dall’emotività generata dal conflitto intrapsichico e spesso lo fa in modo scaltro.

  • 13325
    Michele1991 -

    Ad esempio? Sei ancora fumoso a mio parere.

  • 13326
    fantasma -

    Michele 1991,
    Mi metti nei panni del professore.
    Intendo dire che le finalità inconsce quando entrano in conflitto con le aspettative della società in cui viviamo,adoperano motivazioni che possono essere plausibili di essere credute in quanto logiche e razionali(da qui razionalizzazione).
    Esempio: “Io non corteggio le donne poiché essendo il pene troppo piccolo, non sono apprezzato e quindi non vale la pena corteggiarle”.In questo caso posso stare a realizzare una fuga dalla donna così come mi impone una possibile omosessualità inconscia;
    la fuga dalle donne può soddisfare anche la permanenza in casa con mia madre realizzando così un legame incestuoso con essa,senza necessariamente sconfinare nel vero e proprio incesto.
    Potrei razionalizzare asserendo che le donne vogliono sposarsi e io che non lavoro non posso prendere iniziative serie.
    Tutte queste motivazioni sono plausibili di poter essere logiche e razionali, ma sottendono una verità occulta diversa dalle apparenze.
    La razionalizzazione è solo uno dei tanti metodi adoperati dall’inconscio, così come ci spiegano studiosi di fama internazionale che sono certamente più idonei a spiegare queste dinamiche e alle quali si dovrebbe prestare attenzione molto di più che a quello che asseriscono le donne on line intervistate da chissà chi e con chissà quale criterio o finalità.

  • 13327
    Michele1991 -

    Chiederti di spiegarti non equivale a chiederti lumi come a un (peccato per la cacofonia) luminare.

    Sono d’accordo con buona parte di quel che dici, ma è l’impostazione di base che non accetto.
    Qui molti, te compreso, si affannano a dimostrare che è giusto avere questo complesso, che è comprensibile, che ci sta, che chi ce l’ha è vittima e ciò va riconosciuto. E puntate il dito contro donne, società in Generale, mancanza di valori ecc.
    Quand’anche aveste tutti ragione, è sulle soluzioni che bisognerebbe concentrarsi, e non mi pare ciò accada.
    Mi pare anzi che le vostre dissertazioni cristallizzino e diano linfa ulteriore al disfattismo che, mi pare, impera al riguardo.

  • 13328
    fantasma -

    Michele 1991,
    Pragmaticamente ho sempre asserito che bisogna iniziare con un rapporto sul piano umano,nel reale.
    L’approccio in termini di pisello è sbagliatissimo.
    Con la confidenzialità e l’intimità si ha la possibilità di andare molto lontano;
    dato per scontato che il pisello non si può cambiare,l’unica strada che rimane percorribile è quella di un approccio con la persona giusta,iniziando col limitare internet,socializzando nel reale;successivamente si cerca di impostare un rapporto sul piano umano sperando di trovare la persona giusta verso la quale aprirsi. Ovviamente,dai discorsi preliminari e dall’orientamento in fatto di sesso si inizia a capire con quale persona stiamo avendo a che fare ed eventualmente se non ci va a genio manteniamo le distanze.
    Il primo passo deve tendere verso l’amicizia,
    il secondo verso la confidenzialità,
    il terzo verso l’intimità.

  • 13329
    Plinio -

    10mo Complethread.

    Fra ansie inconsulte, orde di trolls, uomini che si firmano con nomi di donna e viceversa (?), ripetuti slanci di incredulità e strenue affermazioni di insicurezza…

    … questo thread è sopravvissuto per 10 anni.

    Alla faccia di tutti quelli che hanno sostenuto che è un argomento del ca..o XD

    Il suo segreto è stato il, per così dire, “ricambio generazionale”. Perché l’unica cosa di cui stare sicuri è che a un certo punto la paranoia passa. E con lei, anche la voglia di ripetere e sentir ripetere le stesse cose.

    Quindi buone paranoie per il prossimo anno a chi resterà a popolare il 3d.

    Ricordate che il mondo vi ama: ogni maschio che si chiama fuori dal mercato lascia posto al resto.

  • 13330
    Golem -

    10 anni. È l’unica cosa che è cresciuta veramente.

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