Un pene piccolo fa godere lo stesso?
di
ciabattina
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Roland Fantasma e Maria Grazia
Il discorso va sfumato.O meglio va distinto tra ELEMENTI IN PARTENZA IMPRESCINDIBILI che si cercano nell’altro( p.es.bellezza o attrativita’,carattere,visione della vita)ED ELEMENTI AUSPICABILI(posizione economica,prestanza fisica,vita agiata ecc…).
Tra i primi e i secondi esistono delle variabili assolutamente soggettive.Inoltre ci sono persone che mettono paletti sui primi e sono pragmatici nei secondi,e persone che invece mettono paletti su entrambi(piu’ rare) e persone che hanno un sano realismo per entrambi.
Il problema e’ che il sano realismo(che e’ il piu’ frequente)non implica un venir meno a quello che si vorrebbe.Ci si adatta ma dentro si vorrebbe altro.Questo per un discorso complessivo.Si vorrebbe un milionario e ci si adatta a un partner con il mutuo.Si vorrebbe George Clooney ma ci si adatta a un partner con la pancetta.Idem al contrario.
Per il “nostro tema”vale lo stesso ragionamento.Difficilmente diventa un elemento ostativo vero perche’ entrano in gioco mille componenti.Specie se c’e’ un sentimento vero.Credo che si siano poche donne che in partenza si defilino per questo.Ci sono pero’ altre donne (la maggior parte)che si adattano.Il problema e’ capire se “l’adattamento”prosegue nel tempo senza scossoni e capire quello che pensano.Se e’ ben supportato dalle altre componenti ok.Se le altre componenti scricchiolano allora per trascinamento “l’adattamento”diventa insoddisfazione che prima era forse malcelata.
Il problema secondo me e’ (inconsciamente) dover far girare molto bene il resto e questo provoca “ansie” relazionali non da poco(specie se la donna manifesta ,tra le righe,di accontentarsi ).Per cui il problema si sposta dal lato fisico.
Questo vale per una vita di coppia CONSOLIDATA con la quale si inizia una storia SENZA sapere all’inizio gusti preferenze o altro ovviamente(che magari si capiscono con il tempo)
Piu’ complicato e’ il caso in cui SAI IN PARTENZA che la donna ha preferenze di un certo tipo.E qui la cosa si complica.E’ un caso di una mia ex collega che dopo il fallimento matrimoniale si e’ divertita alla grande e per la quale,a detta sua,”il tema”conta eccome.Tuttavia se la storia la coinvolgesse allora la cosa non sarebbe importante.Il trasporto e’ cosi’ forte da bypassare il resto?Pare di si.
Resta il fatto che approcciare una donna della quale sai i gusti non e’ facile.Ma questo e’ un altro discorso.Il discorso pero’e’ un altro e cioe’ quello di”dover”giocare al meglio in altri modi.
roland,
Hai detto bene,non sappiamo come la pensano, per questo il rapporto va impostato con un approccio sul piano della conoscenza della persona prima ancora delle doti fisiche più intime.
Se incontri donne che hanno specifiche esigenze che tu non puoi soddisfare può essere che quelle donne non siano adatte per te;del resto anche a noi capita che per un motivo o un altro tante donne non ci attraggono.
Semmai il tuo errore è credere che dato che in base alla tua esperienza sono tutte così, allora sono tutte così. È un sillogismo fallace, forse prima o poi lo capirai.
Alberto, ottimo post come sempre. Comunque mi sorprende che neanche tu abbia capito una cosa, e che cioè il dottore in questione (pur riconoscendo il possibile plus delle dimensioni) in realtà fa due discorsi diversi ma convergenti.
Quando dice che molte rifiutano i poco dotati, si riferisce chiaramente allo standard che ha espresso dei < di 8-9 cm, e intende che la maggioranza delle persone che essi incontrano creano problemi nell'ottica di una relazione.
E questo purtroppo accade perché sotto quelle misure esiste un problema oggettivo.
Qui però abbiamo gente che con 13-13,5 cm, quasi il doppio del limite minimo, sostiene che la lunghezza sia insoddisfacente. E questo è falso.
Domandatelo alla tizia se 13 vanno bene, vedrete che la sua risposta sarà priva di ombre.
L'intervista è a tratti sfumata perché lei a volte parla di coloro che sono "menodotatideisuperdotati" (tantissimi, per definizione la stragrande maggioranza) altre volte degli oggettivamente poco dotati (<8 come lei stessa ha detto).
Michele sei sempre acuto e intelligente.Leggere tra le righe non e’ mai facile,ammetto,e si interpreta quello che si vuole.Resta il fatto che la D.ssa non appare del tutto convincente(e’ come se volesse apparire politically correct).Il fatto che molte”rifiutano” implica che la casistica delle insoddisfazioni che lei per professione deve affrontare non sono rare(ovviamente legate anche ad altri fattori).E per una legge statistica mi sembra strano che tutte abbiano incocciato quella ridottissima percentuale di uomini sotto una soglia minima. Come ultima cosa che mi rende perplesso e’ la parte finale dove suggerisce posizioni piu’ adatte a seconda della caratteristiche fisiche(per me,e non solo per me,e’ l’esatto contrario per una questione logica)..
Comunque non cambia poi di molto i termini.
Resta infatti sempre piu’ forte la convinzione che “catalogare” soglie ,cm..ecc e’ quanto mai uno sforzo inutile perche’ tutto e’ profondamente soggettivo.E non ne verremo mai a capo.
Molto piu’ importanti sono le implicazioni psicologiche collegate ,quelle si che sono subdole e su quelle bisogna parlare senza facili battute o qualunquismi ..
Alberto, tutto sta a passare quel famoso step cui accenni nella tua ultima frase: riuscire ad attrarre l’ altro/a anche quando non si possiedono le caratteristiche oggettive che predilige in un potenziale partner. ci si può riuscire, così come non ci si può. è chiaro però che nella prima ipotesi, la presenza ( ad esempio ) di un pene piccolo a fronte della predilezione della donna in questione per le misure “abbondanti”, a quel punto non avrebbe più alcuna importanza, come non l’ avrebbero altri eventuali “elementi mancanti”.
non bisogna però confondere l’ attrazione che può nascere per una persona non corrispondente ai nostri standard, con l’ “accontentarsi”. sono due cose diverse! e come tali, determinano nella coppia risultati completamente diversi.
michele, a parte che non ce l’ho di 13 ma almeno 1-2,5 cm in meno. A te e Fantasma vorrei rendere partecipi di un fatto accadutomi stasera. Non mi dilungo anche se richiederebbe, però ho conosciuto una sigonra, diciamo un po’ “datata” in chat e ci siamo portati su skype. signora sulla 50ina piuttosto scafata, che ha avventure extramatrimoniali ecc. Siamo anche stati in cam e (non mi dilungo e arrivo al punto) a un certo momento con me in mutande, mi ha domandato quanto lo avessi. IO ho glissato per vedere la reazione. Quando poi gli slip li ho tolti e ha commentato, fa “e’ piccolo”. ma nonostante questo avrebbe voluto che ci giocassi ecc. Io ho fatto mille domande (Da ansioso) e lei si è stufata e ha chiuso.
ora a parte la mia ansia. Vedete? signore di uan certa eta’ ma anche giovani per cui le dimensioni sono importanti (altrimenti non me l’avrebbe domandato). E dove vogliamo andare?
Ora mi direte che questa donna magari è una a cui piace il sesso e non si fa mancare niente, e quindi considera importanti certe cose. Ma quante donne ci sono cosi?
Boh, sbaglierò anche io, ma di fronte a queste cose la speranza alla fine se ne va via.
roland,
Se una va in cam a guardare i piselli punta al meglio che può trovare ed è abbastanza ovvio che chiude e se ne va.
La realtà è diversa poiché intervengono altri fattori che nel loro insieme possono anche valorizzare un pene piccolo,ma da questo orecchio tu non ci senti.
Maria Grazia
Puo’ essere come dici tu.Io penso che piu’ spesso ci sia una vasta zona”border line”negli approcci e nelle conoscenze.Difficile trovare da subito la persona dei tuoi sogni.A volte ti piace fisicamente ma appena la senti parlare ti cadono le braccia.O a parti inverse una mente intrigante ti fa passare in secondo piano il resto.Ci sono poi situazioni sui generis.Ho conosciuto la mia donna su un forum femminile(dove sono capitato per caso)parlando di viaggi(la mia vera passione).All’epoca avevo un’altra storia.
Scrivi di qui,scrivi di la..nasce qualcosa di virtuale.Molto forte per entrambi.Poi ci si sente e la cosa cresce.Poi ci si vede e c’e’ il botto.Da parte soprattutto mia.Da lei meno.Non sono affatto sgradevole( la maggior parte lo dice) ma non sono il suo tipo(lo intuisco).Lei pero’ AVEVA DECISO di continuare perche’ a livello di testa era presissima. Quindi si finisce dove si poteva finire ma sarebbe andata cosi’ a prescindere(per me)perche’ la testa era andata.Difatti chiudo l’altra storia.
E’ evidente in questo caso che la peculiarieta’ della conoscenza,il modo in cui si e’ sviluppata, e’ stato”un motore trainante” per parecchio.Pur stando a 150 km c’erano persone di conoscenza comune(e li vedi il segno del destino).
Tutto questo per dire alla fine un concetto:non sono mai stato fisicamente il suo tipo(e l’ha detto piu’ volte)e quindi un compromesso e’ stato fatto.Ma il fatto di non esserlo e’ stato compensato dal resto all’inizio e questo resto comunque E’ SEMPRE DOVUTO ESSERE PRESENTE IN MODO INCISIVO.
Perche’ se il carattere o qualsiasi carenza nel tempo “annacqua”i lati positivi o li riconduce in un alveo di normalita’(se non altro perche’ tutto diventa piu’ prevedibile)quello che all’inizio faceva storcere il naso o che non era all’altezza delle aspettative e che veniva ampiamente compensato dal resto puo’ diventare un limite o un elemento negativo..(vale ovvio per tutto)
Alberto..mariagrazia…
secondo me sono discorsi (non i vostri, ma in generale) aleatori. Interessante pero’ l’appunto che Alberto fa al discorso della Dott.ssa (la stessa percezione ce l’ho anch’io).
Focalizzatevi su due punti fondamentali: percezione “oggettiva” (scientifica) e percezione “individuale. Il medico ha una percezione oggettiva, e se hai un pene di 10-12 cm ti dice che sei – ovviamente – nella normalita’. La donna, con cui ti relazioni che non e’ un medico, ha una percezione individuale data da variabili fattori (come sostiene Alberto). Ma alla fine, come dice sempre unpic, e’ con lei che ti rapporti e vai a letto. Se vogliamo essere espliciti, se hai un pene che è piu’ corto di una penna bic (che corrisponde a circa 15 cm), come è possibile che una donna, specialmente (cosa che pochi tengono conto) se ha avuto esperienze solo con normo-lungo dotati, non si accorga della differenza? E non la sente tale differenza? Per me e’ impossibile, e da li nascono i condizionamenti.
ovviamente se uno e’ minidotato ed e’ sotto la soglia della norma, e’ anche peggio. ma quanti uomini vi sono con peni in erezione di meno di 10 cm? Le statistiche parlano chiaro: 1 su 5. Va da se’ che i meno dotati che le donne incontrano, sono quelli con misure “orientali”, che in oriente sono la media, in occidente si sta sotto.
Ecco che, facilmente, le esperienze che riporta la dott.ssa forse si riferiscono a donne che hanno avuto uomini ipo-media, ma non ipodotati nel senso clinico del termine.
Comunque, che queste cose le dica una responsabile a livello nazionale di sessuologia applicata, e’ tutto dire. Vuol dire che in maniera silente, nel sottobosco, tante cose stanno cambiando. Ed io ci ho sempre creduto all’idea che molte donne lasciano il proprio uomo quando non e’ dotato. sono gli ottimisti che pensano che questo non avvenga. Secondo me quando qualcosa a letto non va bene, questo e’ uno dei motivi principali di rottura. Ecco perche’ sono ancora…
voglia di creare delle opportunità di incontri ecc. Poi teniamo conto anche di un’altra cosa (e chiudo). E’ vero si dice spesso che non bisogna farsi condizionare, ne’ essere ansiosi quando ci si rapporta intimamente a una ragazza. Soprattuto a livello di chat, mi e’ sempre stato fatto notare quanto sia ansioso e attraverso le solite domande (per capire il punto di vista sulle misure) si lascia intendere il proprio livello di insicurezza, che poi stanca la persona con cui stai parlando. Ma e’ anche vero che (e vorrei lo si comprendesse) se io mi rapporto in maniera serena, questo non mi da’ la garanzia che la stessa persona che mi sta giudicando “ipodotato” poi non si allontani x la stessa ragione. Se io mi sono comportato bene, ho fatto quello che dovevo e non ho mostrato insicurezze e crepe non servira’ comunque, se la persona ha già stabilito che gli ipodotati non le vanno bene, a farla rimanere accanto a te (contrariamente a quanto dice maria grazia).
E cara mariagrazia e’ così, che se ne dica. Al limite la donna ti concede una occasione, se le tue caratteristiche e il tuo modo di fare (Certo conta anche quello) non l’hanno accontentata, non c’e’ una seconda opportunita’ (e a me e’ andata anche cosi)