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Solo la sofferenza mi tiene legato a lei

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Lettera pubblicata il 12 Agosto 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 21 commenti

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  1. 11
    Ant062 -

    @Monk, si cerca sempre di scegliere il partner giusto altrimenti saremmo dei masochisti.
    E’ l’evolversi della relazione che porta, a volte, a trasformare il partner “giusto” in “sbagliato”.
    La preveggenza, per fortuna, non è nel nostro dna.

  2. 12
    vincent -

    Si Rebecca credo che tu abbia centrato il punto.
    Il fatto è che i miei sensi di colpa, i se e i ma non mi danno pace.Quando ho capito che lei non mi amava più ho pensato che la mia vita fosse finita.
    Questa è stata la mia più grande illusione come dire tutto è perduto tutto quello che ho fatto non è servito a niente tutt’ora mi sento inutile.
    Ma come fare a lasciarla per sempre adesso che ho perso lei cosa ne devo fare di questo amore anche se lei non c’è.
    La mia è stata una battaglia contro i mulini a vento.
    Inoltre adesso che la rivedo ho notato che lei si è lasciata andare si è ingrassata non si cura piu eppure è fidanzata
    non so cosa dire se potessi fare un miracolo lo farei.
    Ma come si fanno a dimeticare 11 anni assurdo alla fine credo che questa situazione che già mi ha portato dallo psicologo mi farà venire un esaurimento.

  3. 13
    guerriero -

    Rebecca , bel ragionamento.
    ma la dipendenza è reciproca, solo che uno che lascia,ad un certo punto, dopo aver preso le energie dell’altro, crede di essere + forte ed indipendente e va via, ma col tempo si accorge che quelle energie prese, si sono esaurite perchè date da un persosa spesso unica con la quale stare.

  4. 14
    Monk -

    @Ant062: non concordo pienamente. Per tanti motivi si può scegliere il partner sbagliato, oltre al masochismo (che in alcuni casi non manca).

    Pochissime persone sanno osservare ed hanno soprattutto la maturità sentimentale che permette loro di capire oggettivamente se una persona è giusta o sbagliata per loro.

    Le due cose vanno di pari passo. Posso amare come un ventenne, libero e felice (come una farfalla!), credere nella principessa (Zaffiro), nelle favole, negli amori da sogno, nella bontà e nella sincerità dell’universo mondo e di tutti coloro che lo popolano, nelle forti emozioni che ti fanno sobbalzare dalla sedia; oppure rendermi conto che, soprattutto a 30 anni (ops… già me ne sono aggiunto uno… 30 ad ottobre, per ora ancora 29!), bisogna essere un pochino meno sprovveduti, e un po’ più maturi nei sentimenti (me ne sono reso conto ben prima dei 29 anni, ovviamente).

    E’ una consapevolezza, peraltro, che acquisisci anche grazie alle brutte esperienze, d’altronde. Altrimenti, a cosa servirebbe il tempo passato con una persona che non c’è più al nostro fianco? E’ stato solo tempo buttato? Certo che no: almeno ci ha fatto imparare delle cose, se siamo abbastanza bravi da trarre una morale da quello che abbiamo vissuto.

    Io, per quanto mi riguarda, ormai ti faccio le radiografie con gli occhi ed ho un radar al posto del cuore: un radar che spesso inizia a suonare insistente come un cicalino e fa “pericolo… pericolo… allarme rosso… cattivo segnale… pericolo… fuggire… fuggire” ahahah

    E ti dico questo non perchè io sia un preveggente, ma perchè ho lavorato moltissimo sulla capacità di osservazione. Un lavoro che non ho portato avanti da solo, ovviamente: non che prima non sapessi osservare, ma per troppa bontà d’animo passavo sopra a tanti particolari, a piccoli dettagli, cui non passo più sopra ora, nemmeno per un istante.

    Magari rimarrò a solo più a lungo, o per sempre, Ant, per queste radiografie che ormai faccio, ma non ho bisogno di una persona falsa al mio fianco, né di una persona mediocre. Ne faccio volentieri a meno. Anche a vita, se è destino che debba andare così.

  5. 15
    confusione84 -

    infatti monk ho scritto che è stato il più grande della mia vita…la mia vita al momento conta solo 24 anni-perchè ho solo 24 anni!-e dunque fino ad ora lui è stata la persona più importante…l’ho amato e lui mi ha amata di un amore sbagliato,non sano e dunque di un amore destinanto a non durare in eterno…ma il fatto che nei primi 24 anni della mia vita lui sia la persona più importante,non significa che non troverò qualcuno che sia più importante di lui,prima o poi…anzi io mi auguro di trovare l’amore vero…affermare che ad oggi lui è stato l’amore più grande della mai vita non vuol dire essere in antitesi con quello che ho detto nel mio primo commento perchè,ripeto,è si stato il più grande ed importante ma è stato anche un “amore” non maturo,anzi a volte non sano…e dunque sbagliato spesso per me e per lui…quindi io so che non era quello l’amore della mia vita,benchè lui sia stato una persona determinante per me..spero di essermi spiegata ancora meglio…

  6. 16
    Ant062 -

    Monk, probabilmente il mio sistema di allarme è da riparare.
    Hai perfettamente ragione riguardo a ciò che le brutte esperienze insegnano.
    Probabilmente sono duro di comprendonio e le mazzate prese non hanno fatto effetto.
    Questo nonostante sia piuttosto introvertso e particolarmente restio ad aprirmi. Sono corazzato come il mio segno zodiacale (scorpione), ma una volta aperta la corazza divento totalmente vulnerabile. Sono un ottimista (o almeno lo ero) e quando mi accorgo che c’è qualcosa che non va penso sempre che si possa “aggiustarla” parlandone e confrontandosi.
    Solo che, se dall’altra parte c’è un muro, diventa tutto difficile, se non impossibile.

    Dopo 7 anni e tanti sacrifici (da entrambe le parti) io ci credevo davvero.

  7. 17
    Monk -

    @Ant062: capisco come sei fatto, perchè credo che, in fondo, siamo molto simili, anche quanto a sensibilità (il piacere di leggere o di dedicare una bella poesia, che mi sembra tu abbia e ci accomuna, ad esempio).

    Tuttavia, ho un carattere forse meno “lineare” del tuo. Sono molto introverso, come te, ma allo stesso tempo estremamente aperto e socievole; ho una corazza, ma è invisibile e per ciò stesso non si vede, né è possibile intuirne la presenza (moltissime persone credono di vederla bene, quella corazza, ma in realtà vedono solo una corazza più esterna e superficiale che fa da involucro alla prima, più intima); credevo (e qui il tempo imperfetto, volto al passato, è d’obbligo, perchè non lo credo più!) che si potesse aggiustare tutto tramite il dialogo, e che tanti aspetti negativi di una persona potessero essere smussati e limati parlandone, soprattutto – rectius: a maggior ragione – quando di mezzo c’era un profondo sentimento d’amore.

    Anche se sono la persona più schietta che io abbia mai conosciuto in vita mia, l’estrema socievolezza che ho all’esterno mi dà modo di raccogliere quanti più dati è possibile sull’altra persona (osservando ogni suo gesto, parlandoci, ecc.), così da poter poi lasciare che i dati raccolti vengano elaborati dalla vera e più pura parte del mio carattere, ossia quella più introversa.

    Dopo che la parte introversa ha elaborato quei dati (il che richiede soltanto pochi attimi), o scattano i campanelli d’allarme, che non ignoro più, qualsiasi cosa li abbia scatenati (soprattutto se il mio interlocutore è una donna che ho appena conosciuto); o quei campanelli non scattano. In ogni caso, se devo mandare al diavolo il mio interlocutore, ce lo mando apertamente; se gli devo dire qualcosa di sgradevole, idem. I risultati di quella istantanea elaborazione sono perfettamente trasparenti, e ciò per l’estrema schiettezza che dicevo di avere.

    Vedi, anch’io per 9 anni ho creduto davvero in ciò che credevi tu. Ma, come hai constatato anche tu sulla tua pelle, la vita prende spesso pieghe diverse da quella più attesa, e sarebbe dunque un’occasione perduta quella di non adeguarsi a queste pieghe, reinventandosi almeno in parte, lavorando (tanto!) su se stessi e rendendosi persone migliori.

    Le ex, Ant, ci rimettono sempre nell’immediato quando lasciano persone come me e te (e Guerriero, Micione e qualcun altro qui): innanzitutto perchè perdono dei veri uomini, che sanno dare il giusto mix di sicurezza maschile ovvero senso di protezione e di tenerezza (femminile? in parte sì); poi, perchè se si lavora su se stessi – e qui la loro perdita diventa di maggior gravità – si diventa addirittura migliori di ciò che si era, perfezionandosi sempre di più.

    Dunque, lavora su te stesso. Sai di avere l’allarme tarato non al meglio? Taralo al meglio, allora. Ne trarrai vantaggio tu, e sarà l’ennesima soddisfazione su chi non è più con te.

  8. 18
    Monk -

    @Ant062: un piccolo addendum, a ciò che ti ho detto poco sopra, tanto per sorridere un po’, ma anche per rappresentarti i risultati delle mie personalissime osservazioni.

    Ecco, qualora tu ti stia chiedendo quante donne, tra quelle che ho conosciuto in questi ultimi quattro mesi (da quando è finita la mia storia con la ex), hanno fatto scattare il mio sistema di allarme, la risposta è: finora tutte, tranne una.

    Con la conseguenza che, al momento, sono il primo a rendersi conto che, qualora nascesse qualcosa con queste persone, non dovrei riporre in loro alcuna aspettativa, perchè sarebbe qualcosa destinato a morire, presto o tardi. In altre parole, grazie al sistema di allarme ed all’osservazione che lo ha portato a scattare, quand’anche nascesse qualcosa con queste persone e poi finisse (e finirebbe di certo), non rimarrei scottato, perchè so già fin d’ora che sarebbero rapporti che nascerebbero già deformi, o mezzi morti. E questa consapevolezza vale tanto, credimi, perchè mi tutela in anticipo da chi, altrimenti, non potrebbe che infliggermi del male, prima o poi.

    Certo, quell’unica persona, che finora non ha fatto scattare nemmeno un campanello d’allarme (e ti assicuro che sono tantissime le cose capaci di far scattare questi campanelli, dopo una brutta esperienza di 9 anni che hai metabolizzato), non è detto che non ne faccia scattare MAI nemmeno uno (nel qual caso, varrà anche per lei il ragionamento che ho esposto poco sopra). Però, per ora, non ne ha fatto scattare nessuno.

    Che significa ciò? Che, se continuasse così anche in futuro, man mano che ne approfondisco la conoscenza, potrei pensare a lei, razionalmente (nota il “razionalmente”, per ora: ne spiegherò tra poco il perchè), come ipotetica persona “giusta”, ossia una persona sulla quale investire moltissimo e con la quale poter impostare un rapporto importante.

    Ho detto “razionalmente”, perchè è ovvio che poi dovrebbe nascere un sentimento, sia da parte mia sia da parte sua!

    Ma, A DIFFERENZA CHE NEGLI ALTRI CASI, non lo soffocherei, quel sentimento, se mi nascesse dentro: lo lascerei emergere in tutta la sua naturalezza e in tutta la sua “violenza” d’urto sul cuore (sperando, in caso, che fosse reciproca la cosa, naturalmente).

    E ciò perchè, avendo – nel modo appena descritto – qualificato quella persona come ipotetica persona “giusta” tramite il solo uso della ragione, saprei che il RISCHIO di innamorarmi nuovamente in maniera così forte (come so fare ed ho fatto in passato) e di dare tutto me stesso (come so dare ed ho dato in passato) varrebbe veramente la posta in gioco: una probabilissima VERA felicità con qualcuno.

    Spero di esserti stato utile nell’esemplificare come agisco, o quantomeno di averti offerto uno spunto di riflessione (ed anche di “critica” verso la mia forma mentis attuale, nel caso, figurati, anche se non ci sono arrivato – come ti dicevo – a svilupparla da solo).

  9. 19
    ChiaraMente -

    “Inoltre adesso che la rivedo ho notato che lei si è lasciata andare si è ingrassata non si cura piu eppure è fidanzata
    non so cosa dire se potessi fare un miracolo lo farei.” Questa è bellissima! Faresti un miracolo per cosa, per farla dimagrire e rimettere in tiro? Ma lascia fare al suo ragazzo…

  10. 20
    guerriero -

    vincent sii uomo, impara ad incazzarti, lei sa di aver ancora potere su di te.
    fatti vedere con un’altra ehehe

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