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Gli sguardi della gente

Salve a tutti. Sono felicemente sposata con un uomo disabile in carrozzina; stiamo insieme ormai da 6 anni di cui un anno di matrimonio.
Non ci sentiamo inferiori a nessuno nonostante le innumerevoli ed inevitabili difficoltà che andiamo incontro o meglio come chiama mio marito le “piccole battaglie quotidiane” ma che affrontiamo, SEMPRE, a testa alta e con la forza dell’amore, eh già, perché l’amore è in grado di scalare montagne.
Mi sono scontrata persino con miei genitori affinché accettassero questa mia scelta, perché di scelta si tratta e che rifarei altre 1000 volte e tutto questo, SOLO PER AMORE che è ovviamente ricambiato alla grande da mio marito.
Ma c’è una piccola cosa che ancora non sono in grado di gestire ma che non lo faccio notare; ovvero, gli SGUARDI della gente, quando si esce in luogo pubblico, pizzeria, pub etc… mi danno fastidio, mio marito se ne frega ALTAMENTE, e giustamente, ha imparato a conviverci ma , ripeto anche se non lo da vedere, mi danno fastidio e non poco, e penso tra me e me “cosa cavolo hanno da guardare?? “. Preciso anche che dell’opinione della gente non me frega NULLA ma gli sguardi mi danno proprio fastidio; poi quando capita di darci un bacio o un abbraccio in pubblico (siamo entrambi riservati ma ogni tanto ci scappa hehheh) perché un bacio tra cosiddetti “normo” uno non ci fa caso ma un bacio tra un uomo disabile ed una normo (la odio sta parola!! ) si?

Lettera pubblicata il 10 Febbraio 2011. L'autore ha condiviso 13 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

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  1. 1
    maya354 -

    Ciao Annette,
    Ti capisco, eccome, da fastidio a me che sono “normo” come dici tu, figurati a te, purtroppo qui in italia è così, la gente non ti guarda, ti fissa, ti scruta, giudica, e non lo fa affatto con discrezione…tutt’altro. Ho viaggiato molto, e questa cosa l’ho riscontrata solo qui, che amarezza.
    Temo che anche tu dovrai convivere con gli sguardi insistenti delle persone del resto , è più facile deviare il corso di un fiume o spianare una montagna che cambiare l’ animo di un uomo…
    un saluto.

  2. 2
    Daniele -

    Pensa che hai davanti a te la persona più bella che conosci, tuo marito. Pensa che,
    con tutto l’amore che sento uscire dalle tue parole, vivete di una vostra luce, è per
    questo che tutti vi guardano, siete fantastici.
    Dani

  3. 3
    Anonimo -

    Perche’ quegli sguardi ti mettono a disagio? Penso che a chiamare l’attenzione non sia la sua disabilita’ ma l’amore che ha trovato, nonostante la disabilita’, e che tanti normo solo sogniamo.

  4. 4
    T.D._ -

    Cara Annette,
    se non sbaglio non è la prima volta che scrivi e che ti rispondo, forse con nickname diverso.
    E’ comprensibile il disagio che tu vivi nel subire quegli sguardi commiserevoli, stupiti, stupratori della propria intimità.
    Forse l’avrò già scritto, forse no. Ma sono cresciuta vedendo la gente che li appiccicava addosso a quella che era una delle persone più importanti della mia vita. Non sedeva in una carrozzina, ma si trattava di un altro tipo di “problema” (ci tengo a virgolettare la parola). E io, bambina, reagivo nel mio silenzio. Non pronunciavo parola, ma puntavo i miei occhi quasi neri dentro quegli sguardi invadenti e superiori, immaginavo di colpire come una lancia appuntita. E funzionava, anche oggi funziona. Le persone quando si accorgono di essere state smascherate, se ne vergognano e se hanno un minimo di pudore non hanno più il coraggio di voltarsi. E si proteggono dietro quella finta indifferenza, ma io continuo a guardarle severa e fredda, senza smorfie, ma con durezza. Ogni volta che si rigirano io sono lì, con la mia lancia silenziosa. Se ne vanno. Quasi sempre se ne vanno. E ogni volta io resto con la speranza che quando incontraranno qualcun altro che reputano “diverso” non si permettino di umiliarlo con la sfacciataggine che è propria di chi si permette certi comportamenti, se non per buonsenso proprio, perlomeno ricordandosi di quella che gli ha puntato la lancia addosso e che ha fatto male, anche solo un pò, non agli occhi, ma all’anima.

    Devi solo essere FIERA di te stessa, orgogliosa del tuo matrimonio fatto d’amore. Perchè, se ben ci pensi..quegli sguardi insistenti ci sono evidentemente perchè si chiedono come sia possibile che una ragazza “normale” stia con un “diversamente abile”. E quando provano a chiederselo, non possono che darsi una sola risposta: per amore. E da lì quel “Ah, sì? Ma davvero? Wow” Sì, l’amore esiste eccome. Forse non l’hanno mai incontrato, forse sì ma l’hanno evitato preferendo agi, benessere, tornaconti di qualsiasi materia siano. Si sono fatti abbagliare dall’aleatorietà dei piaceri immediati, poveri illusi che quella fosse la via per la felicità, per la piena completezza ed espressione del sè, per la libertà. Guardali tu una volta, solo una e poi non perderci più tempo, guardali bene, studia i gesti, gli approcci, la mimica: ti sembrano felici? Ci vedi la limpidezza in loro? Li invidi? Io sinceramente no, hanno bisogno del “peggio” (presunto!) per sentirsi “meglio”. Quanta povertà!

  5. 5
    Annette85 -

    Preciso che quello che provo quando sto in mezzo alla gente con mio marito,non è disagio o imbarazzo è SOLO FASTIDIO,mi dico sempre che devo fregarmene,che sara’ sempre cosi’e come mio marito, mi ci devo abituare…proprio per sconfiggere questa cosa(gli sguardi) ho incominciato a prendere per mano mio marito come TUTTE LE COPPIE insomma come vedete non è disagio quello che provo, ma fastidio.

  6. 6
    Annette85 -

    Dimenticavo…concordo con il primo utente;questa cosa la si nota solo qui in Italia,quando siamo andati a Vienna o Berlino cioè ci sembrava essere nel paese delle meraviglie…ma tantissime cose!!!
    Hanno un’altra mentalita’,molto piu’ aperta della nostra.

  7. 7
    sisley-68 -

    anche mio marito era stato nella carozzina per diversi mesi. lui si sentiva del imbarazzo e io nn capivo il suo disagio. io nn capisco perche telo prendi cosi! la gente guarda e allora? e lascia che guarda e anche tu devi guardare se vedi che ti guardano. nn abbasare lo sguardo. e nn sentirti arrabiata con loro. nn per malizia lo fanno credimi. anche mia figlia un periodo rifiutava di uscire con noi dicendomi: mi vergogno! la gente ci guarda…al che io gli risposi: secondo te la gente devi girare e scappare solo perche’ vedono arrivare il tuo padre in carozza?! fatti forza. ciao

  8. 8
    T.D._ -

    Una precisazione: con “disagio” non intendevo il senso stretto della parola, bensì un significato più allargato. Il fastidio è una forma di disagio, inteso come non serenità.

  9. 9
    Annette85 -

    Per TD:io per fortuna sono serena,e sottolineo,per fortuna!!
    E poi come ti spieghi che questa cosa l’avverto solo in Italia all’Estero è un’altra cosa…i disabili non vengono visti come “alieni” ma come persone PUNTO.
    Ma è anche vero che qui non si è abituati…cioè forse perche’ coppie come la nostra se ne vedono poco e niente,questa è la triste verita’.

  10. 10
    sisley-68 -

    x T.D. ho letto il tuo commento 4. e ti dico che sei nn meglio di quelli che l’hai descritto come fossimo le persone senza cuore, adirittura descrivi come strupratori di propria intimita’…perche’ ti riteni meglio di noi? perche’ se tu ti trovi nella situazione di limitazione delle tue capacita’ motorie hai diritto di giudicare? tu sei cristiana? sei credente? e’ capitato a te e ce un perche’ e meglio che lo trovi prima che tardi. e nn devi giudicare noi che per oggi possiamo camminare con le nostri gambe, io nn ho colpe perche’ tu ti trovi in quella condizione. e ricordatelo che ci sono tanti che stanno molto peggio di te e nn hanno perso la capacita di sorridere.

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