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Ratzinger pro domo sua

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

“CITTÀ DEL VATICANO (27 agosto) – Una ferma condanna di ‘ogni attacco alla vita umana’ è stata espressa da Benedetto XVI in un appello riferito alle violenze contro le comunità cristiane in India: ‘Ho appreso con profonda tristezza’, si legge nell’appello letto da Benedetto XVI dopo l’udienza generale, ‘le notizie sulle violenze contro le comunità cristiane nello Stato indiano dell’Orissa, scoppiate in seguito al deplorevole assassinio del leader indù Swami Lakshmananda Saraswati. Sono state finora uccise alcune persone e ne sono state ferite diverse altre. Si è avuta inoltre la distruzione di centri di culto, proprietà della Chiesa, e di abitazioni private. Mentre condanno con fermezza ogni attacco alla vita umana, la cui sacralità esige il rispetto di tutti’, prosegue l’appello del Papa, ‘esprimo spirituale vicinanza e solidarietà ai fratelli e alle sorelle nella fede così duramente provati. Imploro il Signore che li accompagni e sostenga in questo tempo di sofferenza e dia loro la forza di continuare nel servizio d’amore in favore di tutti’.” (Messaggero 27 Agosto)

Questo grande attaccamento di Ratzinger alla sacralità della vita umana non si è manifestato però in migliaia di altre occasioni riguardanti persecuzioni, stragi, violazioni abnormi dei diritti civili e religiosi, dalle emergenze in Sud-America a quelle in Africa a quelle dei Tibetani, mentre risulta che i monaci buddisti siano stati capaci di darsi fuoco di fronte alle medesime istanze.

Tanto per dovere di cronaca, perché solo i sassi non sanno cosa sia la Chiesa cattolica romana!

Lettera pubblicata il 28 Agosto 2008. L'autore ha condiviso 55 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    filippo -

    Allora dovresti ricordare che il Cristianesimo paolino era scismatico nei confronti di quello di Gerusalemme (Pietro e Giacomo) e Alessandria (Marco), che Paolo fu salvato per il rotto della cuffia dal linciaggio e a salvarlo furono i romani.
    Il Cristianesimo Paolino non è affatto il “Protocristianesimo”, a meno di definire Cristianesimo lo scisma paolino e gesuitismo il protocristianesimo di Gerusalemme, ma questa è questione di lana caprina.
    Ora, siccome quando si parla di cristianesimo imperiale, in realtà stiamo parlando di quello paolino e delle sue emanazioni successive, va da sé che il cristianesimo originale non ha nulla a che fare con le prese di posizione politiche successive, cose con cui, del resto, la predicazione originale non aveva nulla a che fare, essendosi occupata esclusivamente della Riforma religiosa del mosaismo canonico, ormai diventato sterile liturgia clericale.
    Quanto al passo sulla castità, risalente al primo secolo, è chiaro che puoi interpretarlo in bianco o in nero secondo come la pensi ed è appunto quello il problema, che ci riporta agli scopi dell’Istituzione.Si potrebbe infine ricordare che Francesco, interpretando correttamente il “gesuitismo”, non imponeva la castità.
    Il Buddismo, nella stessa maniera, non impone la castità, ma è intuitivo che la devoluzione dell’energia sessuale a più alti scopi di evoluzione ha la sua importanza tecnica; non a caso esistono da una parte il culto di Dioniso, lo Shivaismo, o le stesse orge Voodoo, che sfruttano l’energia sessuale attivamente, oppure, dall’altra, Taoismo, Buddismo, RajaYoga, Kundalini, o il passo di Giovanni in cui Ieoshua spiega a Nicodemo che devi superare le passioni “per rinascere dall’alto”, cosa che è invece Kabbalah (la Sefiroth Iesod), etc.etc…, nel senso del non disperdere la medesima energia ma devolverla in altro modo.
    Quando la castità non è attitudine, ma solo politica, si esce dal contesto delle Metafisiche e da quello delle Religioni positive e si entra in quello delle Religioni politiche, i cui scopi sono ben altri.
    Il contesto delle Religioni politiche è molto ristretto e
    su questo particolare tema ribadisco che non c’è peggio che la Chiesa cattolica, essendo quella Protestante ben più aperta e non consentendo l’Islam, altra religione politica, “neanche l’intenzione” della castità, poiché il Corano considera il matrimonio “santo” per costruzione.

  2. 12
    luc -

    farnetichi! l’islam adesso sarebbe una cultura sessuo-positiva? ma vai in arabia saudita e vediamo se riesci a perdere la verginità prima di esserti comprato una moglie! il tuo problema (grave) è che identifichi sessualità con matrimonio (dando perfino ragione alla chiesa che tanto attacchi) mentre il matrimonio monogamico è solo l’1% della sessualità (per me è una perversione della sessualità naturale). se è vero che islam ed ebraismo non vedono di buon occhio il celibato, questo non toglie che siano e siano state le culture più antisessuali della storia. e dopo di loro il buddismo, con la sua psicotica “ascesi”: guarda i costumi sessuali dei popoli da secoli dominati dall’ideologia buddista! il cattolicesimo, proprio grazie al suo buttarsi in politica, è diventato un’ideologia ipocrita, nel senso che ha lasciato degli spazi di libertà e naturalità, predica di non fare ma poi lascia fare (tanto c’è la confessione!). in asia, qual’è il paese più sessualmente libero? le filippine, cattoliche. e poi, che differenza c’è se sono sfruttato da un’imperatore laico o da uno con la mitra in testa?

  3. 13
    filippo -

    Non hai capito un tubo!

  4. 14
    manlio -

    scusate se intervengo in questo “dibattito”, ma credo che l’anticlericalismo, che qualcuno di voi non esita a dichiarare, giustamente in ossequio alla libertà di opinione,non vi permette però di vedere,o meglio di sentire il papa quando condanna qualsiasi episodio di violenza,commesso verso qualsiasi etnia o gruppo religioso. non dimenticate che in italia,dove esiste la chiesa,e quindi il vaticano, al contrario dell’iran o dell’arabia o di nazioni simili, che voi rispettate,per vigliaccheria,c’è spazio e rispetto per tutte le opinioni, religiose e non, quindi anche per voi. io non credo che le cose siano così catastrofiche come le descrivete, anche perchè. lo dimostra che pur avendo usato dei toni poco diplomatici nel descrivere il capo della chiesa, che è un capo distato, non siete stati raggiunti da nessuna fatwa o condanna, nè morale, penale o religiosa. e nel concludere di essere più sobri e meno categorici nel dare giudizi, e vi auguro buona giornata.

  5. 15
    colam's -

    Bravo Manlio

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