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Perché nella coppia adesso tutti fuggono alle prime difficoltà?

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Lettera pubblicata il 16 Maggio 2008. L'autore ha condiviso 7 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Attualità - Famiglia - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 26 commenti

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  1. 21
    Isis -

    Certo che non va bene, Silvana, ma penso, che se la persona che porta i soldi poi manca in casa per motivi vari ( seri ma anche no), poi litigi non ce ne sono…cmq l esempio ceh portavo eradi una donna che nonoatsante tutto ha resistito per i figli, e non è facile, io l ammiro, e onestamente mi chiedo
    perchè la gente, di ora, invece scappa sempre, anche per le cavolate?
    NOn dico che bisogna fare come lei, ci mancherebbe, ad ognuno le sue scelte, ma…perchè…nei casi non gravi, non ci si sforza di venirsi incontro?
    Perchè si pensa solo a se stessi….non is pensa in due ma io per me tu per te, poi se i nostri pensieri s incontrano bene, sennò…ciao…
    Ma è normale? a me sembradi no…su che base si vive? Su che base si formano le coppie?
    Convenienza, attrazione fisica e???
    Altro ultimamente non vedo….

  2. 22
    guerriero -

    Isis si Convenienza, attrazione fisica, nient’altro

  3. 23
    lipsia -

    Non penso sia questione di”tempo” in senso lato, ciò che serve per comunicare e trasmettere ai figli i propri valori e insegnamenti.
    Prova ne è che io coi miei fratelli (come altri milioni di vecchi bambini del resto)siamo cresciuti soli e ci siamo sempre arrangiati, perchè madre e padre lavoravano, eppure siamo venuti su “bene” e così si può dire dei miei figli e dei miei nipoti e di altri giovani che mi stanno attorno.
    E’ che purtroppo oggi, ci si sente troppo in colpa per troppe cose: essere costretti a lavorare ci toglie del tempo da passare coi nostri figli e, allora crediamo di ricompensarli comprando loro di tutto di più.
    Non sapendo in realtà di creare in loro un senso sempre più radicato di noia e di disprezzo verso quanto ricevuto che, male che vada verrà degnato di uno sguardo e poi accantonato.
    Ma ci siamo mai chiesti davvero il perchè di tutti questi sensi di colpa? Io ho lavorato per mandare i miei figli alle superiori e me ne vanto, quindi credo che chi lavora per garantire una vita migliore alla famiglia merita solo rispetto.
    Il problema sta nel saper discernere, dove finisce la “vita migliore” e dove inizia tutto il superfluo, che siamo noi adulti per primi a desiderare, per premiarci di tutte le frustrazioni che ci portiamo dentro.
    Nel mio girovagare ho notato che in altri paesi europei c’è una inversione di tendenza, la donna in carriera è un modello in disuso, ora le donne stanno volentieri a casa a badare alla famiglia e ho conosciuto persone molto serene e capaci. In un paese della Svizzera in un pomeriggio ho contato 15 ragazze in attesa di un bimbo. Meraviglioso no?
    In confronto a quello che si sente qui da noi: che si deve abortire perchè non si è in grado di mantenere un figlio.
    Ma questa è un’ altra storia che ci rimanda al grave momento di crisi che attraversa il nostro Paese.
    Cara Isis, cos’è la felicità? Vorrei tanto saperlo spiegare per prima a me stessa….Oppure rubando una frase al solito attore famoso dirò che la vera felicità sta nell’ apprezzare le piccole cose quotidiane. Ma guarda….ci volevano proprio loro ad insegnarcelo, l’ avessi detto io chi mi avrebbe cagato?
    Scusate!

  4. 24
    Isis -

    😀
    Lipsia sei troppo forte…
    Infatti si…ci voleva l attore famoso…. ihihihii
    Tutto cio che hai detto, lo concordo in pieno…come ho scritto in un alra lettera sulla felicità…una volta certe esigenze non c erano perchè si avevano problemi maggiori da affrontare ( non parlo di noi ma è un discorso generico), inoltre crescendo nell era del consumo…ormai è tutto necessario, anceh quelle cose, che in realtà necessarie non sono perchè ti creano loro a comando il bisogno, partendo da desideri che neppure sapevi di avere…che caos…
    Eh vedi in Svizzera che roba….ed io che ho sempre sostenuto meglio povera ma dietro i figli sempre….mi prendevano per matta…eheheh…

  5. 25
    Tiziana -

    E’ che oggi si è troppo idealisti. ci si sposa convinti che sarà sempre tutto rose e fiori, senza rednersi conto che essere fidanzati8 e tonrare ognuno a casa sua)e vivere insiema una persona SEMPRE, cindividendo casa , spazi, momenti no …non è affatto facile!ma così è la vita, d’altronde.Si è convinti che l’amroe da solo basta a tutto e rimepei la vita ma non è così.L’amore vuol dire anche rispetto, cercare di venire incontro all’altro, fare rinunce a volte anche pesanti per costruire qualcosa..Capire che non saranno sempre rose e fiori, non saremo sempre , nè noi nè la notra dolce metà, al top dei top, sia fisicamente che mentalemnte.che i momenti di crisi ci saranno, e non sarà facendosi l’amante o mollando tutto -magari per ricostruire una nuova famiglia “allargata”!- che si risolvono i problemi.Bisognerebbe rendersi conto prima che tutto ciò comporta anche sacrificio, il sapersi accontentare, il non essere a volte al top della contentezza, i momenti di frustrazione che sono inevitabili.Ma no si preferisce ancora credere che la vita scorrerà come un romanzetto rosa…

    Tiziana

  6. 26
    Monk -

    @Tiziana: giusto, brava, condivido in parte però. Perchè solo in parte? Perchè secondo me il problema è più profondo. Tu parli di “amore”. Ma tu sei sicura che tante coppie si amino? Io credo di poterti dire, da persona che osserva molto e alla quale ne sono state raccontate tante, come esempi psicoterapici che dovevano servire a me per capire alcune cose, che il 90% delle persone che stanno insieme e si dicono “ti amo” non si amino veramente. CREDONO di amarsi.

    Della serie, “pensavo fosse amore, invece era un calesse”. Solo che le persone sono talmente tanto immature coi sentimenti che non si accorgono del loro calesse mentre tu, tante volte, che sei maturo sentimentalmente, te ne accorgi al posto loro (e ridi sotto i baffi). 🙂

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