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Mia figlia non è accettata dai compagni

di

Buongiorno Direttore,

Le scrivo per parlare di un problema che ormai ci portiamo dietro da diversi anni.
Ho una figlia di 10 anni, che fa quinta elementare.

E’ una bambina molto bella che porta anche ottimi voti da scuola ma con la classe non lega.

Le spiego meglio: nella sua classe c’è un altra bambina che fa un po da Leader coalizzando praticamente tutti contro lei, a volte capita che non venga invitata a qualche compleanno , su qualche gruppo di WhatsApp, perché lei non vuole.Ha una sola amichetta ma spesso anche questa le volta le spalle perché sente le pressioni .

Spesso rimane isolata anche nell’intervallo, rimenendo al banco. Ho provato a parlare con le insegnanti e mi hanno detto che molto spesso viene scartata… ma non hanno fatto nulla nemmeno loro.

Non puo’ capire il mio stato d’animo mentre le scrivo e mentre lei e’ a scuola. Non so come mi devo comportare, a volte provo a dirle di cercare di essere più gentile,di non rispondere.. altre volte mi verrebbe la voglia di dirle di prenderla a schiaffi… ma in realta’ mi faccio solo raccontare.

Lei sembra serena.. non la vedo mai piangere.. non dice mai che non vuole andare a scuola.. ma non credo che dentro stia tanto bene.

Oltretutto è ora di iscrizioni alle scuole medie e mia figlia vuole andare nella stessa scuola di quella bambina.

Dovrei accontentarla? oppure optare per un altro indirizzo?

Sarebbe meglio iniziare un percorso con qualche psicologa?

La ringrazio in anticipo.

Lettera pubblicata il 24 Gennaio 2017. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amicizia - Famiglia - Scuola

La lettera ha ricevuto finora 38 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 1
    Rossella -

    Secondo me non lega perché ci sono bambini che vivono il percorso scolastico come un cursus honorum e altri che lo interpretano come un gioco. Si tratta di comportamenti innati. Io non rientravo in nessuna delle due categorie, ma facevo parte della “casta”. Le mie compagne di classe si sono portate avanti negli studi perché nel frattempo avevano messo radici nelle istituzioni. Quando la maestra scoprì la mia vena poetica, in quel preciso momento, lo ricordo come fosse ieri, le mie radici vennero recise. Le insegne hanno questo genere di controindicazioni. Questa tua attitudine ti porta a voler vivere sopra le cose, perché trovi la tua gratificazione nell’analisi – spesso impietosa- della realtà in cui ti trovi immerso. Se vuoi procedere nel tuo percorso devi imparare a stare nelle istituzioni, a sentirle come una sorta di famiglia. Le medie non fanno testo, si tratta di un mondo che rispecchia la confusione di quegli anni. Anche in quel caso le amicizie non mi sono mancate… il ricordo è positivo, ma forse a quell’età non sei abbastanza umile da riconoscere il valore delle piccole cose,anzi: della liturgia delle piccole cose. Ci si perde di vista. Io, a dire il vero, non ho mai diviso la realtà dell’anima da quella dei fatti. Mi sono allontanata in tutti i sensi dalla religione, anche perché non riuscivo ad avere una continuità di rapporti con ragazzi che, avendo una sensibilità diversa dalla mia, riuscivano a razionalizzare l’individualismo, creandosi una loro religione all’interno del quadro dottrinale tradizionale. Lo considero un mio limite. La persona che non sperimenta questo disagio fa bene a restare.

  2. 2
    Suzanne -

    Gentile signora, mi permetto di rispondere alla sua lettera esprimendo il mio personale parere. Essendo un’insegnante, mi ritrovo quotidianamente ad affrontare simili problematiche relazionali poiché la scuola, oltre ad essere luogo deputato all’acquisizione di competenze, risulta il campo privilegiato in cui sperimentare le proprie abilità sociali. Sono assolutamente contraria a qualsiasi forma di intervento da parte dell’adulto nei rapporti tra bambini, salvo casi conclamati di bullismo o di gravi emarginazioni. Ritengo che sia un diritto di ogni individuo scegliersi le proprie amicizie in base a simpatie o preferenze personali e sia pertanto lesivo della libertà individuale intervenire forzando rapporti fasulli. Ovviamente, compito dell’insegnante è anche quello di creare un clima cooperativo e rilassato in classe, evitando di favorire la competitività o il raffronto continuo. Mi permetto poi di farle notare che lei ha espresso un suo disagio, che non necessariamente coincide con quello di sua figlia, visto che non ha manifestato particolari forme di chiusura o avversione alla scuola. Posso infine consigliarle di iscrivere la bambina in una scuola diversa da quella scelta dalle compagne, affinché possa liberarsi da eventuali meccanismi sociali “inefficaci” e sperimentarne di più proficui in un gruppo nuovo.
    Cordiali saluti

  3. 3
    Itto Ogami -

    Scusi, ma chi le ha detto che sua figlia deve per forza “legare” con i compagni di classe ?
    A mia memoria nei tempi delle medie io non ho mai legato con loro, e non me ne pento nemmeno adesso (e sono vecchio).

  4. 4
    Vic -

    Comincio subito col consiglio,
    cioè di iscrivere la figlia ad una scuola diversa.
    Questo smonterà eventuali meccanismi
    di dipendenza o sudditanza psicologica.
    Questa leader che la emargina, lo fa per
    una forma di gelosia, cioè si sente inferiore
    a sua figlia.
    La maggior parte degli scolari si accoda vuoi
    per paura, vuoi per convenienza con chi detiene il potere.
    Succede così verso i “primi della classe”, nulla di strano, nulla di nuovo.
    Io che ero uno di quelli, comunque aiutando
    i miei compagni nei compiti, soprattutto durante i compiti in classe , talvolta
    persino facendo qualche errore per non apparire
    troppo “perfetto”, e qualche volta “sfidando l’insegnante” mi sono guadagnato il rispetto
    dei compagni e perfino del leader, che pure un pò a denti stretti alla fine ha dovuto accettare la situazione.
    Il fatto di ripartire con le medie in una nuova scuola le darà la possibilità di ripartire da zero,
    in quanto ad interventi di adulti solitamente
    meglio evitare.
    La scuola è anche una scuola di vita ed è meglio
    che impari a cavarsela da sola.
    Un ultimo suggerimento col nuovo anno per sua figlia:
    Non dare mai l’impressione di darsi arie proprio per non restare sola, imparare a scherzare coi compagni.

  5. 5
    Biblos -

    vi ringrazio infinitamente per l’aiuto e i consigli…

  6. 6
    Yog -

    Già già. Prova a immaginare una che ha già difficoltà sociali ad essere trapiantata di scuola. Minimo la fanno nera.

    Dato che non viene accettata dagli altri, basta convincerla che è bene che nemmeno lei accetti loro. Occhio per occhio e dente perdente. Non verrà fuori un bel gruppone di classe, ma almeno la forma viene fatta salva.

  7. 7
    Sofia -

    Biblos non so se sei maschio o femmina perché con sto nick non si capisce per niente …ti parlerò come se fossi stata la mamma a scrivere….

    Purtroppo al giorno di oggi ci sono tre
    enormi e gravissimi PROBBLEMI..che sono anche la rovina del paese…

    1) il 90% dei genitori valgono un c.... come genitori..sono totalmente incapaci di allevare i figli..farli crescere dargli dei valori..educarli…sgridarli..il 90% di loro andrebbe meglio ad allevare maiali invece fanno disgraziatamente figli…( anche i dementi sanno fare i figli) e sia chiaro…A LEI CHE SCRIVE LA LETTERA NON LA INCLUDO AFFATTO IN QUESTI GENITORI…in questi genitori si include quelli di questa merdosetta leader e quelli di tutti gli altri..

    2) secondo gravissimo PROBBLEMa..LR insegnanti di adesso valgono una merda anche loro…patetiche e mollaccione…incapaci di prendere decisioni o di farsi e far rispettare..incapaci di educare e trasmettere valori…solo brave a dire due stronzate sulla lezione e via..basta..il resto non conta più..

    3) terzo enorme problema…lo stato! E i politici..! Due pagliacci demenziali in grado di non fare un c....! Ne di aiutare ne di far rispettare le regole e ne soprattutto di disciplinare!!

    Con queste gravi pecche si creano “mostri” in grado di filmare una compagna di scuola che sta subendo una violenza sessuale e ridere e poi mettere tutto su internet..mostri che a soli all’età di 12 anni picchiano una loro compagna per poi postare il video su you tube!
    Mostri che usano la loro malvagità innata per schernire infangare prendere in giro offendere gratuitamente altre loro coetanee solo per il puro piacere di farle star male!
    Capisce quanto tutti quei tre PROBBLEMI creino mostri che non pagheranno mai che sanno che la faranno sempre franca! Perché qui c’è il mrnelcazzo totale di tutto!

    Un esempio lampante lo abbiamo da tutti questi dementi squallidi genitori..che difendono i loro figli assassini..l’ultimo solo di questo caso di quei due che…

  8. 8
    Sofia -

    Hanno ucciso con l’accetta i genitori dell’amichetto..l’ha vista la faccia demente di sua madre..? Di Manuel? Quello che ha in pratica usato l’accetta? Ha visto lo squallore e il fallimento come genitore che avava in viso mentre piagnucolava e diceva che lei e suo marito non avrebbero mai abbandonato il loro figlio…i genitori sono i primi responsabili se i figli diventano mostri!

    Arrivati a questo punto io la capisco benissimo.. Perché la sua situazione come genitore non è facile..non ha nessuno dalla sua parte..ci siete solo lei e sua figlia!
    Io sono stata presa di mira alle elementari..non riuscivo a difendermi all’inizio..e neanche le maestre lo facevano..poi è andata mia madre a parlare un po di volte a scuola.e mi creda mia madre come carattere e’10 volte ancora più di me…dopo aver urlato e sputtanato tutti persino il preside le cose sono cambiate!
    Lei dovrebbe fare così tirare fuori le palle per difendere sua figlia e farlo fare dagli insegnanti..se non lo fanno..lo fa lei di persona..aspetta fuori dalla scuola questa ragazzina e le fa passare 5 brutti minuti oppure chiama i suoi genitori e le dice due paroline!
    Tutte balle che i genitori non si devono immischiare…lo DEVONO FARE ECCOME! INOLTRE INCOMINCI A EDUCARE SUA FIGLIA A DIFENDERSI..se le altre la attaccano lei deve rispondere e attaccare peggio di loro..non deve mai farsi mettere i piedi in testa!
    Io sono cambiata tantissimo..tanto è che mi picchiavo con le compagne alla fine rispindevo al preside e maestre…da li tutti hanno iniziato a rispettarmi e ad avere anche paura di me..signora non c’è posto per i deboli e fragili in questa vita! Faccia cambiare sua figlia e soprattutto non permetta che vada assolutamente nella stessa classe di quella altra merdosetta…
    OK? Bene!

  9. 9
    Biblos -

    Probabilmente l’ errore che faccio e’ quello di paragonare le sue esperienze con le mie.. ho sempre provato piacere ad essere circondata da amici.. ricordo che era una cosa che proprio mi gratificava.al contrario dovrei accettare il fatto che lei e’ per pochi.
    Sicuramente ha ragione l’insegnante quando dice che ognuno ha diritto di scegliere le proprie amicizie.
    In effetti io non la vedo cosi triste, al contrario molto determinata.. forse e’capitata con persone con zero interessi in comune.
    Vi ringrazio infinitamente per I consigli e sicuramente iscrivero’ la bambina in un altra scuola

  10. 10
    Suzanne -

    Certe risposte non si possono proprio leggere.
    Stiamo parlando di bambini di dieci anni e di normalissime relazioni sociali tra coetanei, caratterizzate da simpatie e antipatie, caratteri differenti, dinamiche di gruppo. Cosa c’entrano gli episodi di bullismo o i politici non lo so. In effetti parlare di educazione e poi inneggiare a “far paura” agli altri è un grande esempio di coerenza. Il rispetto duraturo e profondo non si ottiene mai attraverso la stupidità reiterata.
    Signora, lasci la libertà a sua figlia di esprimersi seguendo le proprie inclinazioni, e non cercando di adeguarsi agli altri, né tantomeno imponendosi con modalità aggressive.

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