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Mi sento morto

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Ciao a tutti, è la prima volta che scrivo qui. Ho letto un po’ del sito in questi giorni, e mi sembra un po’ il posto giusto, che non ho mai trovato, per scrivere queste cose.
Perché mi sento morto? Vivo dallo scorso anno un periodo di insoddisfazione. Insoddisfazione perché lo scorso anno in seguito a determinati avvenimenti (non sto qua a raccontarli senno diventa un poema), mi sono forse per la prima volta guardato indietro con una certa serietà e mi sono accorto di quanto tempo ho buttato via.
Il problema non è tanto stato quello, del resto quel che è fatto è fatto e non lo si può cambiare, ma piuttosto in quel che è successo dopo quella riflessione fino ad oggi. Ho deciso di provare a darmi da fare per non sprecare altro tempo, ma nonostante gli sforzi fatti mi son ritrovato al punto di partenza. Mi trovo in una situazione in cui non sono appagato nella dalla sfera lavorativa della mia vita, né da quella personale. A livello lavorativo faccio un lavoro che non mi piace e in cui non riesco nemmeno a fare cose abbastanza banali (è un lavoro di programmazione nel campo informatico), cosa che ha pian piano finito di logorare quel po’ di autostima che mi era rimasta. Non ho mai avuto l’occasione di formarmi con corsi e cose del genere, mi sono sempre arrangiato da solo e bene o male sono sempre riuscito, tranne che in questo posto di lavoro (da dove suppongo che tra un po’ mi lascino a casa, sarebbe pure normale). La cosa migliore da fare sarebbe cambiare lavoro, e ci provo… ma il periodo è quello che è e non sono ancora riuscito.
Venendo alla sfera personale, lì è ancora peggio. Ho un carattere veramente molto chiuso che mi rende parecchio difficile riuscire ad avvicinarmi a persone nuove, ho provato in parecchi modi a superare questo limite ma senza successo. A causa di questo e altri fattori ho finito con l’allontanarmi dai (già pochi) ex compagni di scuola. Questo inizia ad essere un problema a causa di alcune scelte che ho fatto l’anno scorso, se prima non mi importava più di troppo ora lo sto vivendo davvero male.
Quindi per fare un sunto mi ritrovo a passare la giornata lavorativa piuttosto male, uscendone con un mal di testa ormai pressoché sempre presente e un senso di inutilità abbastanza forte. Nelle ore extra lavorative sto sempre da solo, salvo qualche serata a mangiare qualcosa con l’unico dei miei amici con cui non ho perso i contatti.

Ho voglia di morire? No, non nel senso stretto almeno. C’ho pensato più di una volta ma ho sempre scartato l’idea, soprattutto per non fare male alla mia famiglia, per mancanza di coraggio e perché non l’ho mai vista come una vera soluzione ma più come una scappatoia. Fatto sta che però mi ritrovo completamente privo di motivazioni per vivere, e non ne vedo neanche una all’orizzonte, il che a 25 anni mi rendo conto essere un bel problema. Sono ormai otto mesi che mi limito a “sopravvivere” andando avanti spinto più dal tempo che scorre che dai miei passi.
Sono quindi un po’ alla ricerca di consigli, avvisi, insulti o qualsiasi cosa riesca a farmi guardare in una direzione che ho forse ignorato, e che forse riesce a farmi smobilitare un po’ da questa sensazione di non-vita. Ho scritto anche perché è un modo di sfogarmi, non ho nessuno con cui parlare di queste cose, e scrivere (anche se parlo di tutt’altro tipo di scrittura) al tempo stesso è una cosa che mi ha aiutato tanto in questi ultimi mesi.

È venuta parecchio lunga, chiedo venia e ringrazio chi ha dedicato un po’ del suo tempo per leggerla.

Lettera pubblicata il 30 Marzo 2009. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    toroseduto -

    @ moramora
    Hai postato su una lettera “vecchia” di 9 mesi, probabilmente ti sei
    sentita ispirata dal titolo. E forse non a caso, nel periodo delle feste. Immagino che come tanti anche tu, vivendo un periodo critico,
    durante le feste si acuisce il senso di frustrazione.
    Purtroppo anche per me è così, per altri motivi. Ma tu sei giovane, devi reagire! “e vedo tutti che sono felici” mi sai dire dove si trova questo posto? Le uniche persone che vedo sorridenti e felici sono i nostri politici. Potresti provarci anche tu, ti iscrivi ad un partito,uno qualunque, ormai si passa da una parte all’altra senza remore.
    Ho una figlia che ha la tua età e per lavorare dopo la laurea, è andata a Milano, io sono di Napoli. Sono 4 anni che tra un contratto a progetto, un contratto a tempo determinato, riesce appena a sopravvivere, l’ho riabbracciata dopo 6 mesi, però lei che sa benissimo che qui non troverebbe lavoro, con tanta grinta, sta continuando a studiare, per arrivare ad arricchire sempre più il curriculum, io devo ancora aiutarla economicamente, domani va via, due giorni è stata a casa, io devo sforzarmi di mostrarmi contento, anzi la sprono a qualificarsi sempre più, con la speranza che un giorno
    finalmente trovi un lavoro fisso. E’ così per tutti, non ti sentire sola in questa situazione, rimboccati le maniche e pensa prima al lavoro, l’amore arriva quando capita, e se è vero amore sappilo riconoscere.Lascia perdere le domande che ti fanno,sono anche poco delicati. Fregatene… Coraggio, i tempi sono bui, ma possiamo fare uno sforzo e sperare. AUGURI per tutto. Ciao

  2. 12
    Unlovable81 -

    Anche io mi sento morto.

  3. 13
    Luca -

    Io non è che mi sento morto…semplicemente lo sono. Ho 42 anni,da quando ne avevo 15 ho sempre e solo lavorato,lavorato,lavorato…mi son formato una famiglia e poi l’ho persa,anche grazie a tare che mi portavo dietro da sempre e che non ho mai avuto il coraggio di affrontare. Sono stato dedito all’alcool,alle droghe,a qualsiasi cosa mi portasse via dalla realtà. Ma la realtà non ci ha mai nemmeno pensato a levarsi di torno. Ora sono disoccupato,sopravvivo di lavoretti occasionali e dell’aiuto che ricevo dal mio compagno. Sì,le tare di cui parlavo erano semplicemente difficoltà di accettazione. Ma nemmeno l’amore in questa altra forma è riuscito a guarirmi. Dentro mi macina sempre una specie di vuotoqualcosa che non riesco nè a identificare nè a colmare,e l’andamento politico-culturale di questo nostro paese non facilita certo le cose. Non riesco a provare gioia di vivere…anche nei momenti più ilari c’è sempre qualche ombra,nonostante abbia qualche amico davvero fidato non riesco ad aprirmi e recito la parte del cinico che se ne frega di tutto e tutti. Mi è stato detto molto spesso che sono una persona forte…sono fintamente forte,recito la mia forza e sono bravo nel recitarla. Ma non sono forte. Piango,a volte,da solo,lontano da chiunque possa vedermi. E non ne vengo a capo. Continuo così anno dopo anno,aspettando una svolta che non arriva mai. Ed essendo convintamente ateo,non ho nemmeno l’illusione che qualche divinità possa intervenire e guarirmi da questo male di vivere. Ti capisco e mi dispiaccio per te,anche perchè non ho argomenti per “tirarti su”…

  4. 14
    anonimo -

    ti capisco mi sono ritrovato nella tua stessa situazione… 2 anni fa quando terminai la scuola, mi misi a cercare un lavoro x la professione che avevo studiato, ma niente, grazie a mio zio entrai a lavorare in cucina come aiuto cuoco e x 2 anni incominciai a lavorare dalle 15.00 a mezzanotte.. all’inizio ero tutto fantastico avevo la possibilità di svegliarmi presto e di fare tardi.. ma col tempo mi accorsi ke la mia vita si stava limitando sempre di piu.. alzandomi tardi la mattina tempo ke mi svegliavo mi ritrovavo a lavoro e diventò una routine.. casa-lavoro; per di piu a lavoro venivo umiliato e la mia autostima mi rese una persona nervosa e piena di odio.. x non parlare degli amici di cui persi completamente i contatti iniziando a lavorare… quando smisi di lavorarci, dopo 2 anni volati come niente, mi stupii come il tempo fosse volato velocemente e di quante cose erano cambiate… le uniche persone ke ritrovai furono i veri amici d’infanzia 2 o 3, gli altri nn li rividi piu. E adesso mi ritrovo a 22 anni sentendomi privo di voglia di vivere…privo di sentimenti e di voglia di fare qualkosa che possa aiutarmi a tirare avanti

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