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Mi sento in colpa

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Lettera pubblicata il 1 Agosto 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Famiglia - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 31 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 11
    rossana -

    Ets,
    hai ragione con quanto affermi nel tuo post n. 9 ma… se puoi, tieni presente che Confusa ha affermato: “ho commesso l’errore più grande della mia vita”, che lascia immaginare che quanto è successo non avrà a riptersi più, nonostante che questo possa essere nella sua indole naturale, visto che già era successo in precedenza.

    il perché l’ha fatto ancora non lo sa bene nemmeno lei, e secondo me qualcosa significa, anche se magari non è così facile da capire e se lei soltanto, volendo, ci potrà arrivare a chiarirlo a se stessa.

    l’unione familiare è già incrinata: spetta a lei rinsaldarla o metterla a repentaglio, arrecare un’immane sofferenza a un uomo che forse non la merita e creare traumi o serie difficoltà ai loro figli. tutto per una sco....? per dei principi?

    se davvero questa lezione le servirà, secondo me, dirlo o meno al marito potrebbe significare rinegoziare un rapporto o distruggerlo. solo lei può scegliere cosa fare, a seconda del suo temperamento. avrei espresso lo stesso parere, a favore della famiglia, se a tradire fosse stato un uomo.

  2. 12
    666 -

    che schifo di commenti! Vergognatevi.
    Confessa e subisci le conseguenze di ciò che hai fatto.

  3. 13
    Harlock -

    Ok, hai tradito, sai anche il perchè

    Dici di avere il “marito perfetto”, e io non ho motivi di dubitarne, ma sei sicura che tu vuoi quello? Il tuo tradimento potrebbe essere una debolezza di un attimo, e in quel caso perdonatelo, siamo tutti fatti di carne e ossa e abbiamo il diritto di inciampare qualche volta, oppure potrebbe essere il sintomo di una monotonia che non tolleri più, la punta di un iceberg di insoddisfazione più profonda. In quel caso prendilo come tale e, anzichè demonizzarlo, cerca di capire cosa rappresenta e se, piuttosto, è una spinta verso il cambiamento.

    Sia chiaro, io non lo so cosa effettivamente sia per te, non posso certo dirlo da quattro righe scritte qua, ma tu devi saperlo. Ed agire di conseguenza.

    E non starti ad insultare troppo. Me++a è chi violenta un bambino, non chi alla soglia dei 40 cede ad una scappatella ed ha la coscienza per mettersi in discussione…

  4. 14
    Golem -

    Quello di proporre come soluzione alla cazzata che ha fatto Confusa che il marito possa aver fatto la stessa cosa, è veramente di uno squallore che dice tutto sulla personalità di chi la propone. Uomo o donna che sia.
    Dimostra quale livello di “moralità e “amore” puó avere nei confronti della persona con la quale avrà deciso di vivere la vita e fare dei figli a cui dare un’educazione onesta e non IPOCRITA.

    Credo che Confusa, nonostante la stupidaggine, debba essere lei a dare consigli questi signori, e non riceverli, visto il suo stato d’animo e la “coscienza” che dimostra.
    Confusa, ti dico la mia, sapendo che non utilizzeresti MAi una scusa cosi volgare per metterti la coscienza a posto. NON dire niente a tuo marito, e cerca di capire che hai cercato una soluzione “illusoria” ai problemi che tutti incontriamo nella routine quotidiana. Tu non hai fatto l’errore che credi, quella è una stupidaggine degli istinti. Il tuo vero e grave errore è stato quello di non affrontate con lui, per tempo, le difficoltà della relazione, cosa che ti ha portato a cercare un’evasione che come vedi invece di “liberarti” ti ha “incarcerata” ancora di più. Non dire niente: gli rovineresti la vita, e a quel punto le vite rovinate sarebbero due, e forse più se ci sono i figli. Questo è un sacrificio che devi fare da sola. Se sei credente, trova un prete giovane e confessati come se fosse tuo marito. Se non lo sei fatti il percorso da sola, ma non ucciderti. Questo tuo senso di colpa è già il prezzo che stai pagando, e ancora non sai quando finirai di pagarlo. Cerca di capire che è stata un fuga dalla realtà, ma ti sei accorta che non ci sono scorciatoie per aggirarla. Va solo affrontata. E ora lo stai facendo, anche se non come non avresti dovuto.
    Stai tranquilla: non sono questi i tradimenti. Tradimento sarebbe stato non riconoscere A TE STESSA l’errore.
    Un sincero saluto.

  5. 15
    ets -

    Secondo me non avete centrato il problema, Confusa probabilmente l’atto del tradimento lo ricommetterà tra qualche tempo, magari più o meno lungo.
    I malesseri che ti logorano dentro non passano così tanto per, e la insoddisfazione personale credo sia il malessere che maggiormente ti devasta.
    Bisognerebbe capire i motivi di tutta questa insoddisfazione. Provo a tirare nel mucchio:

    1) è una bella donna che ha bisogno di sentirsi dire che è belle e attraente perchè così è stata educata fin da piccola, a ricevere cioè complimenti
    2) è una bella donnna che non ha una soddisfazione lavorativa propria e si sente inferiore al marito che magari è brillante d aquel punto di vista; lo odia per questo e lo ricambia con un dispettuccio quale quello di essere bombata da altri
    3) non è la vita che sognava, nè lui è l’uomo che sognava. Aveva altre aspettative sia di posizione che di scalabilità sociale. Anche in questo senso ricambia l’odio verso il marito e la sua famiglia cornificandolo.

    Può essere una delle tre o una loro combinazione, fatto sta che è un bel casino. Ma ha 37 anni non è una bambina per cui dovrebbe dirlo al marito e assumersi le sue responsabilità.

    Confermo sul fatto che certi commenti sono proprio vergognosi. Poi sta storia del “riconoscere l’errore” scusate ma fa un sacco ridere.
    Lei sapeva che stava facendo,e sapeva che sbagliava ma lo ha fatto lo stesso. Il riconoscimento a psoteriori dell’errore è una grane mega ipocrisia.

  6. 16
    rossana -

    Confusa,
    trovo interessanti i commenti in sequenza di 666, Harlock e Golem, che non cessa di bacchettare, da buon maestrino, chi non pensa come lui, che ancora crede ai rapporti illusori da Mulino Bianco anni ’50.

    ti danno in pratica tre punti di vista diversi: a te la scelta, com’è logico che sia! anche se sarebbe sufficiente esprimere la propria opinione senza denigrare quella di altri. non è che dissentendo si cambino eventuali realtà, solo ipotizzate, non concretamente riscontrate. spetta soltanto a te trarre conclusioni da quanto ti è stato scritto, in perfetta buona fede.

  7. 17
    maria grazia -

    rossana
    se fosse per te, la maggior parte delle coppie fidanzate e sposate si lascerebbero! sei tu l’ unica che continua a denigrare chiunque non si allinei al tuo pensiero.
    detto ciò, per me in queste situazioni c’è un solo e vero agente propulsore: l’ istinto carnale-passionale, esaurito il quale subentra il senso di colpa verso il partner tradito. credo che la decisione se dirlo o non dirlo spetta solo alla diretta interessata, così come l’ accollarsi il rischio di veder distrutto per sempre il suo rapporto con il partner.

  8. 18
    Golem -

    E così sono io l’illuso. Fantastica dimostrazione di rivoltamento di frittata con doppio avvitamento carpiato. Rossana si è votata al realismo di circostanza. Pur di galleggiare.
    Falle conoscere quell’uomo apprezzatissimo. Magari le può dare qualche consiglio.
    Che roba ragazzi.

  9. 19
    Kid -

    L’ha cercato e voluto . Chissà chi era l’amante, sarei curioso di conoscerne età e descrizione fisica. Il resto è fumo negli occhi.

  10. 20
    Tao -

    ovviamente ci sono solo due ipotesi:
    – dirlo
    – non dirlo

    nel primo caso dipenderà tutto dal marito,ma per quanto uno possa pure arrivare a comprendere non so fino a che punto la fiducia che vi poteva essere era prima non si trasformi direi quasi inevitabilmente in qualcos’altro,che se pur in buona fede credo non possono esserci dubbi sul CAMBIAMENTO che porta con se.
    potrà il marito d’ora in poi guardare la moglie ESATTAMENTE come prima? (a meno che non sia un santo!!! il che nell’ipotesi decisamente improbabile susciterebbe a sua volta un altro corto circuito,visto che i santi sono decisamente poco stimolanti nella vita di coppia e per la donna in particolare 🙂

    nel secondo,potrà salvare il salvabile,ma la domanda e’; a quale prezzo?
    se fosse stata una persona che non gliene sarebbe fregato nulla in partenza,non si sarebbe nemmeno posto il problema ma e’ pur vero che d’altra parte non avrebbe certo avuto quel rapporto che fino a quel momento dice di aver avuto con il marito,basandosi appunto sulla FIDUCIA e la VERITA e di conseguenza il marito stesso non avrebbe avuto le stesse qualità che tale rapporto comporta…
    dunque si diceva che,a meno che una parte della sua personalità presa qui in esame venga rimossa completamente,poi pero si potrà continuare a dire che la persona in questione sia la stessa di prima?..e non vi sarebbe il rischio che questo omettere una parte della sua personalità pregiudicherebbe implicitamente quel rapporto di TOTALE apertura e fiducia come vi era prima del fatto?
    perché omettere,e a qualsiasi livello,significa semplicemente non essere se stessi al 100%, e vorra conseguentemente dire in quel caso che sarà comunque qualcosa di “MENO” rispetto a prima..e questo a sua volta potrebbe trasformarsi nel tempo in un incognita ben peggiore

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