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Mea culpa

Ciao a tutti,

sto cercando di pensare da dove iniziare per spiegare quello che sento ma non riesco a trovare un punto da dove partire, allora lo farò da me. Io sono il classico tipo che nelle storie dà molto, forse troppo direbbero gli amici. Colpa di chi mi ha sempre dipinto l’amore come un sogno, qualcosa di unico e per un sognatore come me è certo un gran traguardo vivere una cosa simile. Mi sono trovato però a non essere sempre capito. Ad essere lasciato o come spesso si una su questo sito “abbandonato”, con grande miglioramento per il mio carattere ma grande sofferenza per i miei occhi e per il mio stomaco. E la storia è sempre la stessa. L’equilibrio. In una storia c’è sempre chi da di più e chi servito e riverito si adagia sulle fatiche altrui. E’ un classico. E allora da qui nasce una semplice ma infinita domanda: L’amore è verità o è un gioco di parti? Il difetto secondo voi dove sta? In chi c’è passato accanto e ha avuto la colpa di essere stato solo più forte di noi? O nella natura delle cose per cui l’equilibrio in una coppia è pressocchè impossibile? Sembro Marzullo… però ci penso… come è possibile che tutte le coppie che si sentono si lasciano si sono lasciate si sono tradite hanno incasinato le cose perchè uno ama l’altro no non come vorrei però qua la… Un delirio. Lo spirito di sacrificio per il prossimo è sicuramente scarso e questo già fa rendere le cose complicate. Se deve essere sarà… se va va… sono frasi che sento con una frequenza mostruosa. Ma le cose non vanno da sole… o si? Io credo di no. Bisogna impegnarsi. Spremersi. sanguinare. E poi quando si crede di essere arrivati, riposarsi per il prossimo round. Perchè la vita è dura e sinceramente le cose facili io non le vedo per niente. Forse fare come i pupazzi, tutti uguali, tutti in tiro sempre sorridenti ed evitare di pensare aiuta. Per ora. Per qualche giorno. Anni? Forse si meglio fregarsene. Di tutto. Di lei che non capisco, di lui che non c’è, della società, di chi abbiamo ferito, chi ha bisogno di noi, di chi ci cerca di dare consigli migliori. Fregarcene e divertirsi, distrarsi, non pensare. Un giorno poi sarà un problema mio. Ma ora no. Voglio andare a ballare. Quanti di noi hanno amicizie finte, donne e uomini che tradiscono, situazioni di comodo che è meglio lasciare come sono? Quanti di noi sono genuini. Corretti. Fino al punto di poter erigersi a difensori delle stesse cose che si dicono? Quanti di noi sono coerenti? Quanti di noi sanno mettersi nei panni degli altri e contare fino a 100? Madonna quante domande… davvero Marzullo eh. Non sono pazzo. Sono solo stanco. Sfinito. Arrivato. Io stesso faccio parte del noi… io stesso spesso sono tutto e il contrario di tutto questo. Per pigrizia perchè è meglio così per quello che vi pare. Ma mi sono veramente rotto le scatole. Ci sono molte lettere dell’amore su questo sito. Molti che soffrono per questa cosa. Io sono uno di quelli. Ma se il problema non fosse l’amore ma tutto il resto e l’amore ne subisse le conseguenze? I rapporti personali ne subissero le conseguenze?…. Ho voglia di cambiare le cose. Ho voglia di sorridere di più. Ho voglia di sentirmi …. luminoso. Libero. Me stesso.

Abbiate pazienza per lo sfogo.

Alessandro

Lettera pubblicata il 8 Settembre 2008. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso - Riflessioni

La lettera ha ricevuto finora 46 commenti

Pagine: 1 2 3 5

  1. 1
    guerriero -

    per quel che mi riguarda, posso dire di nn aver mai tradito, ergo chi lo fa mi sta sul..

  2. 2
    afra -

    nemmeno io ho mai tradito, neanche un bacio, mai, niente niente.

  3. 3
    Helmut -

    Carissimo amico,

    MEA CULPA è la mia parola preferita.
    A mio avviso di facile non c’è molto nella vita, soprattutto quando si tratta di AMORE, LAVORO, FAMIGLIA, FIGLI…e tutto ciò che racchiude in sè un valore e non divertimento.
    Il tuo malessere lo comprendo, lo conosco, lo condivido. Rammenta solo che in ciò che si chiama coppia, tutto si deve dividere gioie, sofferenze, incomprensioni, bene e male. E soprattutto le colpe.
    Dal canto mio, credo che se una coppia “sana” non dura si può parlare di incomprensioni e non di chi ha dato di più o di meno, di chi ha sbagliato di più o di meno, di vittima o “carnefice” ma di incomprensioni. Soltanto questo.
    Il tuo dolore si sente a pelle leggendo la tua lettera, oltremodo non affiora mai la parola CUORE. Lamenti sofferenza agli occhi, allo stomaco ma non parli di cuore. Non è che dalla smania d’esser triste, ti sei dimenticato di mettere in moto quello?
    Credimi, non ci sono risposte all’amore ma di una cosa mi trovi PIENAMENTE d’accordo con te:
    “Il problema NON è l’amore ma tutto il resto, e l’amore ne subisce le conseguenze.”
    Hai la mia piena STIMA. Finalmente un uomo che ha capito sè stesso e le donne!

  4. 4
    rexel74 -

    Intensa la tua lettera, profonda di sentimenti e significati ma dura, fredda, passiva. La vita è dura??? No…caro Alessandro, tu sei diventato duro! Gli altri, le altre coppie, loro come vivono…alla fine è quello che vogliono, non credi? Non siamo tutti uguali, ci sono i superficiali e i profondi. Ci sono quelli che vogliono vivere di apparenza e superficialità e quelli invece corretti, leali,dal cuore buono. Non fraintendermi tutti siamo bravi e cattivi… tutti possiamo scegliere! Allora qual’è il punto importante? Come tu dici…EQUILIBRIO! Finchè ogni persona, uomo o donna, non lavora su di se per conoscersi realmente, finchè non analizza i suoi comportamenti, i suoi stati d’animo e non impara a controllare e vivere positivamente le sue emozioni…è un casino!Nella relazione con se stesso e di conseguenza con gli altri. Ci sono poi esperienza di vita, che ci fanno crescere, soprattutto quelle negative, come la fine delle storie. Ogni storia è parte di noi, fa parte della nostra vita, di chi siamo. Ma allora qual’è il punto importante…dopo! Continuare ad aver voglia di vivere con positività, aver voglia di qualcosa di vero e di bello. Il capirsi e capire è importante, il confrontarsi invece di chiudersi, l’esternare le nostre emozioni per rendere partecipe l’altro o l’altra di chi siamo veramente. Il farci conoscere può essere pericoloso tu dirai!!! Ma non tutti vogliono usarci, farci del male, usarci per i loro bisogni. Il capire chi abbiamo di fronte, il dargli la possibilità di esserci amico…e capire se ha quel qualcosa di speciale per il nostro cuore! Il sentire cosa c’è dentro di noi…e non buttarlo via, solo per paura, ma di essere fiduciosi in qualcosa di bello…si perchè dopotutto perchè dovrebbe andarci sempre male??? Hai veramente voglia di niente ora? Hai veramente solo voglia di andare a ballare? Se così fosse non saresti qui a scrivere,non credi? HAI VOGLIA DI CAMBIARE LE COSE! HAI VOLGIA DI SENTIRTI LUMINOSO, LIBERO, TE STESSO!!! E ALLORA VIVI…Sii te stesso, sempre e comunque! Vivi Oggi, perchè il tuo oggi sarà il tuo domani! Sii aperto a prenderti quello che le persone hanno da offrirti… A trentanni ti senti STANCO.SFINITO. ARRIVATO!!! Guardati in giro quante persone in difficoltà, malate…che sorridono speranzose! Lourdes ne è l’esempio…E NOI??? Noi abbiamo il diritto e il dovere di AVER VOGLIA DI VIVERE. DI TORNARE A SPERARE. DI TORNARE AD AMARE! Amare chi merita di essere amato…amare chi ci merita…amare chi ci ama.Solo amando veramente saremo liberi, luminosi, noi stessi………

  5. 5
    rexel74 -

    LA VITA VA VISSUTA IN AVANTI…MA CAPITA ALL’INDIETRO

  6. 6
    Helmut -

    Rexel74:

    I miei complimenti!
    In particolare per l’ultima frase. Credo sia proprio il vero senso della vita.
    Saluto.

  7. 7
    Alessandro -

    Il mio andare a ballare era ironico. Dico appunto che sono stanco di ipocrisia. Della gente che scappa davanti ai problemi alle difficoltà. La vita è dura ne sono certo ma non ho detto che non mi piacciono le difficoltà o che non ho voglia di crescere con loro piuttosto il contrario. Sono d’accordo con te rexel che la vita va vissuta in avanti e sicuramente ci sarà come me qualcuno con dei valori ancora che vuole qualcosa di vero in ogni sua forma e sono contento di conoscervi è per questo che sono qui non per altro. Ti capita mai di voler parlare di qualcosa di diverso che delle solite cose ma non trovi corrispondenza nelle persone? Beh a me si… forse semplicemente le mie compagnie sono diverse da me, non peggio non meglio, solo diverse. La superficialità non fa parte di me è solo un adattamento che ho avuto per mancanza di alternative valide.

    Grazie Helmut per la tua stima è reciproca e sincera…Il mio cuore batte forte ma ascolta in silenzio non parla tanto ma si emoziona con poco, a volte si stringe così tanto da diventare piccolo e fragile a volte è così grande che sembra uscirmi dal petto. E’ pieno di cicatrici ma ha ancora la forza per combattere. E’ stato in ginocchio ma si è sempre rialzato, fiero, sicuro di se. A volte si nasconde agli altri ma io lo sento sempre….

    In fine… il mio era un modo per stuzzicare un argomento che sento dentro e che credo vada preso in senso ampio. Se la società produce questo tipo di persone o situazioni, mi stavo chiedendo se non c’è altro da cambiare o continuare ad adattarsi per cadere prima o poi nel suo vortice. Dobbiamo essere sinceri credo: l’egocentrismo, l’arrivismo, la frenesia, la durezza, l’egoismo non sono figli del nostro tempo?

    Un abbraccio forte

  8. 8
    Spectre -

    Mi hai fatto inc……., ma in senso positivo.
    Hai messo talmente tanta carne al fuoco che non so da dove iniziare.

    […] Ho voglia di cambiare le cose. Ho voglia di sorridere di più. Ho voglia di sentirmi …. luminoso. Libero. Me stesso. […]

    Sai che se ci penso troppo mi viene il magone? Sì accidenti! Sì, è quello che voglio pure io, ma non cerco di cambiare il mondo, cerco solo UNA persona, UNA donna che abbia bisogno della stessa cosa, che si prenda il tempo di ascoltarmi, di guardarmi negli occhi, di capire che con me può eventualmente svestire i panni della consuetudine per mostrarsi com’è.

    L’amore pare sempre più un gioco delle parti, è vero, ma la “seduzione” (non è seduzione è un giochetto da dementi per come gira spesso) raggiunge livelli patetici. Schemi su schemi: “se non mi chiama subito non gli interesso e chiudo”, “se mi chiama subito mi soffoca e non lo voglio”, “se mi chiede di uscire a cena subito, gli dico di no perché sennò sembro facile”, “ma perché non mi chiede di cenare insieme? Cosa aspetta?”, “vuole soltanto portarmi a letto, si vede”, “ma perché non si decide e non ci prova, visto che non aspetto altro”.
    Tutto questo è sola e semplice COMUNICAZIONE DI M***A. Stop.

    Come hai detto? “Ma se il problema non fosse l’amore ma tutto il resto e l’amore ne subisse le conseguenze?” Sì, per me è così e, fatalità, una cosa tira verso il basso l’altra. Solo verso il basso però, perché il peggio ha sempre più spazio del meglio.

    Ancora: “Se deve essere sarà… se va va… sono frasi che sento con una frequenza mostruosa. Ma le cose non vanno da sole… o si? Io credo di no.” Anche io la penso così e mi fa schifo, però tutti parlano di “difficoltà nel costruire rapporti di fiducia e duraturi”. L’ho pensato quando ho combattuto per CONVINCERE la mia ex a farsi amare con sincerità e devozione (ci rendiamo conto ?!?!?), lo penso ora che dico “no le cose non “avvengono”, le cose si fanno succedere, poi avvengono”.

    Quante volte c’è un incontro che accende un fuoco, e poi tutto si spegne? Perché? perché si parla di “equilibrio”, ma non equilibrio in coppia. fa molta più paura anche solo “scalfire” leggermente il PROPRIO equilibrio, come se una relazione fosse una mina vagante. io ora sto cercando di dire ad una persona “ascoltami, prenditi del tempo per me” ma pare una guerra.

    Anche io ho buttato qualche pensiero sparso.
    Come dice un mio compare… “siamo così fragili”.

  9. 9
    Daza79 -

    Magari fossero di più gli sfoghi di questo tipo.
    Fa piacere scoprire che ci solo altri “Marzullo”.

  10. 10
    rexel74 -

    Siamo figli del benessere! Chi è nato nel 60-70-80 ha goduto dei privilegi nati dal duro lavoro dei nostri genitori.Si, perchè erano anni che se ti facevi un gran c… riuscivi a farti una certa posizione sociale. Così i Nostri vecchi, ci hanno dato quello che loro non hanno avuto. Ma questo benessere materiale, l’avere senza sudarlo, ci ha resi da un lato superficiali.Superficiali non perchè vuoti dentro, ma perchè se avevamo bisogno o soltanto voglia di un qualcosa bastava chiederlo o comprarlo. Un gioco,un jeans, una felpa, uno stereo, un motorino, e così via!Non conosciamo la fatica, non conosciamo cosa significa lottare per avere. Questo significa essere stati viziati da piccoli, a non essere poi capaci di diventare grandi. In più poi a volte ci sono esperienze di vita negative, come magari la separazione degli stessi genitori, e allora ti trovi a sentirti grande, forte, e a reagire di istinti. L’istinto, la forza, l’orgoglio e la rabbia sono sentimenti che prevalgono nell’adolescenza. Ognuno combatte contro se stesso e contro la sua situazione familiare, ognuno combatte contro le sue emozioni che spesso non sa capire. E’ per questo che è difficile riuscire in una storia, perchè se non c’è dialogo, se non c’è la voglia di mettersi a nudo veramente, se non c’è la voglia di farsi conoscere chi siamo dentro, cosa proviamo, cosa sentiamo, nessuno potrà mai capirci. E allora torneremo a vivere di istinti, di reagire a comportamenti che non capiamo, a sentirci offesi e non compresi.A sentirci soli. Ma se non ci apriamo veramente, se non diamo fiducia, se non proviamo ad aprire veramente il nostro cuore…che ne sarà di noi???

    Certo possiamo sempre rimanere fermi e osservare come se fossimo in una stazione…ma se al momento dell’arrivo del nostro treno, noi non fossimo pronti, avessimo paura, addirittura scappassimo… che ne sarebbe di noi? Fermi in stazione, quanti treni vedremmo scorrerci davanti immobili? Ma al passaggio del nostro treno, rimanere fermi, immobili, col cuore chiuso o piccolo piccolo…e non saltarci su, non ce ne farebbe pentire per sempre? E magari dopo quanto un altro treno passerà…capitemi non un treno qualunque! Ma il TRENO SPECIALE PER IL NOSTRO CUORE….

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