Salta i links e vai al contenuto

Le vie per uscirne

Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Ho una curiosità.
La rottura di un rapporto sancisce una demarcazione tra prima e dopo, rompe schemi, distrugge equilibri e impone, alle persone che hanno l’umiltà di capire l’esigenza inderogabile di confrontarsi con il proprio io, di intraprendere un cammino di ricostruzione, meditazione, evoluzione, rielaborazione. Chiamatela come volete.

Che cosa avete fatto per uscire dalla vs. situazione di empasse sentimentale/emotiva/mentale?

Non mi riferisco al classico “ho bevuto/fumato/trombato tutto ciò che si muoveva”, oppure al più normale “mi sono buttato nel lavoro”, intendo qualcosa di più “spirituale” e “mentale” che serva per collegarsi al proprio io. Perché è l’io che si spezza di solito, soprattutto per chi ha buttato tutto sé stesso senza regole, perché magari inesperto, generoso o… suo malgrado “sciocco”.

Senza entrare nello specifico, io ho intrapreso due strade dopo qualche mese di “coma”, che mi permettono, in piena libertà ed autonomia, di ricevere input su cui lavorare per conto mio. Io mi appoggio a due figure. La mia strada è stata la riflessione tramite spinte consce e inconsce, capaci di stimolare riflessioni, smuovere blocchi e aprire finestre su questioni irrisolte. I benefici sono stati evidenti.

Voi che avete fatto?
Lo scrivo pensando anche ad una persona in particolare, che di recente mi ha fatto incazzare non poco, ma anche riflettere, e che spero per il suo bene trovi una strada che faccia sterzare il suo corso personale, che al momento vediamo entrambe come solcato dalla negatività.

Lettera pubblicata il 26 Gennaio 2009. L'autore ha condiviso 37 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
Condividi: Le vie per uscirne

Altre lettere che potrebbero interessarti

La lettera ha ricevuto finora 20 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Gaetano -

    Ma non esiste la via, ogni volta è diverso perchè tu sei diverso. Le variabili in gioco sono molteplici e assumono valori diversi in base al tuo stato d’animo, al momento storico che vivi, ecc…
    E’ palese che comunque tutti sanno che tutto passa, per cui piano piano si vive meglio, sta a noi ascoltarci ed assecondarci verso l’uscita da quella fastidiosa parentesi grigia piena di melanconia.
    Ciao
    Gaetano

  2. 12
    nick -

    Molto bella la tua lettera,
    La mia esperienza:
    Lasciato per un altro dopo due anni.
    I primi due mesi sono stati di dolore e sensi di colpa.
    Ma poi meditazione e riflessione con il mio io a pezzi ed indifeso.
    Ho scoperto meccanismi negativi di me che prima mi sfuggivano.
    La mia ricerca continua ma comincio a guardare la realtà con altri occhi. Un po’ come in Matrix quando Nio prende la pillola rossa ed entra nella realtà lasciando quella virtuale.
    Certo mi fa un po’ paura ma dopo tanto dolore ora sono forte abbastanza da andare fino in fondo!
    Mi sto aiutando con la lettura di libri sul tema.
    Saluti e complimenti per la maturità del tuo pensiero.
    Tutti,al termine di un rapporto d’amore, dovrebbero affrontare un periodo di riflessione.
    E chi non lo fà (vedi la mia ex che ha preferito saltare su di una barca che non affondava lasciandomi da solo a tappare le falle) commette un errore di presunzione!!!
    Ciao

  3. 13
    toroseduto -

    @ bob. (Mi sono solo reso conto che donare tutto te stesso oltre il limite non è un pregio…)
    Questa tua frase mi ha fatto molto riflettere. E non è chiaro un concetto che vorrei approfondire.Dare tutto sè stessi a una persona perchè l’amore ti spinge a questo,è un valore sacrosanto!Anche se esponendoti a questo livello,puoi avvertire che l’altra/o ne approfitta,dà per scontata ogni tua azione o reazione,quindi t’indebolisce.Ma se il rapporto è alla pari,si coltiva in due questo valore,è la chiave per stabilire la bontà del rapporto che si è instaurato. Se è solo uno dei due a usare questo metro,non c’è coppia,e un rapporto destinato ad esaurirsi!Anche se in molte coppie affiatate ho notato un certo dislivello,c’è quindi chi ha bisogno di essere preso per mano…fino a conquistarsi l’autonomia,e bisogna aiutarlo a raggiungerla,senza che se ne accorga,a nessuno piace sentirsi inferiore o manipolato dall’altro.A volte bisogna lavorarci per anni,con l’amore tutto è possibile.

  4. 14
    b80 -

    la via per uscirne? la mia è stata la concetrazione sui miei obiettivi. ho riscoperto me stessa. mi sono rivalutata. ho imparato a volermi di nuovo bene e a prendermi cura di me. ho guardato la mia vita cercando di guardarla dall’esterno e ponendomi nuovi traguardi e ulteriori mete, per premiarmi e per farmi felice.
    la mia via d’uscita ha preso il nome di equilibrio interiore e atteggiamento positivo, di curiosità soddisfatte e fermento mentale. devo dire che per me ha funzionato e mi sta dando grandi soddisfazioni.
    ho capito che avevo perso il centro e che avevo dato me stessa oltre ogni limite ad una persona che, pur amandomi, non stava dando se stesso oltre ogni limite, chissà… per paura, per pigriza, per egoismo… non so.
    oggi lui è tornato ed io continuo a tenerlo alla porta. ho pareggiato il mio conto e non riesco a credere di essere la stessa persona che solo ad ottobre soffriva e si disperava.
    ho bandito ogni pensiero negativo e al momento vivo uno dei miei periodi migliori… soprattutto, uno dei più sereni, forse perché non aspetto che la realizzazione mi venga da qualcun’altro. l’ho trovata in me stessa.

  5. 15
    Spectre -

    Ecco, io fatico a bandire i pensieri negativi, perché per come sono fatto io, sarebbe mentire a me stesso, però fatico ancora un po’ troppo in quel “non aspetto che la realizzazione mi venga da qualcun’altro. l’ho trovata in me stessa”.

    È una questione di carattere, in quanto sn mentalmente “volatile” e nn riesco ad essere sempre fisso, costante e fedele alla linea. Al max riesco ad esserlo per buoni periodi, ma manco di continuità e devo combattere con la mia tendenza a staccare la spina volando con la mente. Nn penso riuscirò mai a superare del tutto questo stato, troppo radicato e presente da sempre. Per fortuna chi mi apprezza sa anche cogliere il buono in questo.

    Un consiglio che mi danno spesso è di rendere produttivi i voli mentali, vivendoli con attenzione e nn cm stato di “stasi”.

  6. 16
    nick -

    @Spectre.
    cosa intendi per volatile…
    Io soffro di continui stati di alti e bassi.
    Passo dall’autostima alla sfiducia in me stesso.
    Dal buon umore alla tristezza.
    Tutto questo ovviamente comporta continui cambi di linea.
    La differenza é che ora mi accorgo che che dipende solo da me stesso.. Prima tendevo a ricercare cause esterne.
    Riesco molto piu facilmente a controllarmi ed analizzare i motivi dei miei cambi di linea.
    Intendi questo?
    Ciao

  7. 17
    b80 -

    @Per fortuna chi mi apprezza sa anche cogliere il buono in questo.
    ma certo spectre che c’è del buono anche in questo! sono convinta che c’è dell’ottimo in te!

    @Un consiglio che mi danno spesso è di rendere produttivi i voli mentali, vivendoli con attenzione e nn cm stato di “stasi”.
    concordo. i miei periodi di volo, effettivamente, sono i migliori. progettando e perseguendo un obiettivo in fondo cosa si fa se non volare? si vola in primo luogo con l’immaginazione, figlia e compagna di ogni cammino.
    secondo me nessuno può essere davvero felice se in primo luogo non si realizza in se stesso.
    forse il nocciolo della questione è qui più che altrove, soprattutto perché quando ci si lascia si perde il centro del proprio esistere, com’è normale che sia quando da una vita si coppia si torna ad una vita da single.
    riuscire a ritrovare il centro è fondamentale per uscirne e, finché non si sta bene da soli, credo che ciò sia una spia che il proprio equilibrio non lo si è ancora trovato.

  8. 18
    paola -

    spectre

    ..essere mentalmente volatile o come li definisco io viaggi mentali.. penso siano nella tua natura anchio sono cosi’, sono un po’ sognatrice, quasi per niente razionale, direi molto piu’ istintiva..nel mio caso e’ la disciplina che faccio fatica ad accettare…. mi impegno, come dici tu, tengo una linea ma solo per un certo periodo , poi mi perdo volontariamente nei miei viaggi..per poi ritornare..forse perche’ e’ la via piu’ facile, a volte piacevole, non mi piace molto la disciplina, cosi’ come la razionalita’ anche se a volte e’ necessaria..preferisco seguire l’istinto..
    quella della realizzazione di se stesso e’ un processo lungo..e penso che ognuno abbia il suo percorso..e il suo momento..e’ importante trovare un proprio equilibrio nella propria situazione magari non perfetta e sempre andare avanti..

  9. 19
    Spectre -

    @ nick
    No, intendo dire che ho la testa tra le nuvole senza volere. Un attimo prima sono focalizzato, un secondo dopo la testa mi tira altrove e mi stacco dalle cose pratiche per finire a vagare coi pensieri su altro, importante o meno. Una cosa che vedo di me è che in linea di max, durante una giornata, produco tantissimo a livello mentale, la differenza la fa solo il tipo di pensieri, se sn ben focalizzati su un obbiettivo o su tanti. Infatti, quando ho delle giornate produttive, diventano addirittura STRAproduttive, perché l’energia normalmente “dispersa” in tanto e vario, finisce solo in un canale.

    @ b80
    […] iuscire a ritrovare il centro è fondamentale per uscirne e, finché non si sta bene da soli, credo che ciò sia una spia che il proprio equilibrio non lo si è ancora trovato. […]

    Infatti, poi ognuno è libero di fare come crede, ovviamente.

    PS. Grazie b80, avessi un’amica come te!

  10. 20
    toro seduto -

    @-b80
    ho bandito ogni pensiero negativo e al momento vivo uno dei miei periodi migliori… soprattutto, uno dei più sereni, forse perché non aspetto che la realizzazione mi venga da qualcun’altro. l’ho trovata in me stessa.

    @-gaetano
    Ma non esiste la via, ogni volta è diverso perchè tu sei diverso. Le variabili in gioco sono molteplici e assumono valori diversi in base al tuo stato d’animo, al momento storico che vivi, ecc…

    @-toroseduto
    Premetto che ti stimo molto. Anche se hai l’abitudine di porre delle domande a cui rispondi tu stesso.

    @-b80
    si vola in primo luogo con l’immaginazione, figlia e compagna di ogni cammino.
    secondo me nessuno può essere davvero felice se in primo luogo non si realizza in se stesso.

    @-guerriero
    concordo.

    Secondo me queste sono le perle del tema di Spectre.
    Punti di vista che si somigliano e danno il senso compiuto, una volta fatto il collage,al nostro amico,che mi cruccio di non fare accenno ad un contributo che possa venir fuori leggendo qualche autore.Ma sappiamo che non a tutti piace leggere…peccato,un vero peccato…mario

Pagine: 1 2

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili