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Laurea, disoccupazione e altri problemi

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Lettera pubblicata il 20 Maggio 2017. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 18 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    Mario80 -

    Ora è il momento giusto.
    Non hai niente da perdere non ti serve essere coraggioso.

  2. 12
    Delarge2 -

    Ciao Suzanne,
    Non ho una laurea in ingegneria ma in disegno industriale. Va bene non ni abbatto, grazie.
    Yog,sì ci sto seriamente pensando e ho iniziato già da un po’ a studiare qualche frase in tedesco. Sarebbe un sogno lavorare lì.
    Piccola78 e Mario80,
    l’unica paura è quella di ritornare poi in Italia dopo i 30 e rimanere senza la possibilità di ricevere un conttatto in apprendistato.. La cosa più sicura sarebbe non tornare più. Da perdere ho che sto con una ragazza qui che mi vuole bene nonostante tutto e ho mia madre che è malata ed inizia ad essere anziana.. Certo devo pensare per me, però ho come il terrore che lei possa avere bisogno e io non ci sono..ciononostante senza un lavoro non posso rimamere così. Provo a vedere ancora due o tre mesi se mi riesco a sistemare qui e poi sarò costretto a seguire il vostro consiglio. Grazie a tutti pr i commenti

  3. 13
    Dan -

    Il Dottorato, specie in Italia, e’ una cazzata. Innanzitutto tu non hai ancora 30 anni, e quella fidati e’l ‘eta’ limite se non hai esperienza lavorativa significativa alle spalle per farti assumere, quindi tranquillissimo. Poi superfondamentale: in Italia al momento e’ nera, devi emigrare, sia per una questione di opportunita’ lavorative che in termini di qualita’ della vita.

  4. 14
    Delarge2 -

    Ciao Dan,
    sì hai ragione e mi sento comunque già fortunato a non essere stato preso.. Perchè avrei finito dopo i 30 e sarei stato fottuto.

    In Italia la situazione è nera però quando mi guardo in torno vedo tutte le innumerevoli persone in macchina o sui mezzi pubblici che vanno a lavoro.. Possibile che siano tutti raccomandati, o più furbi oppure che abbiano avuto semplicemente culo? O forse non si sono laureati ed hanno fatto bene? Vedendo come ti schifano ai colloqui o come cestinano i CV non riesco a darmi una risposta..

  5. 15
    Eder r -

    Beh, un dottorato a 1300€ circa al mese fa gola, non prendiamoci in giro. Però poi è vero che a meno che tu non abbia un bel cric per alzare il tuo sgabello, finito il dottorato, ti ritrovi senza un pregresso significativo, né esperienza vera e propria sul campo. E con il mercato che c’è, chi convinci che vali (nel tuo campo come in altri almeno)? Puoi se il tuo mentore ti prende veramente a cuore e ti introduce nel suo ambiente (succede 3 volte su 10 tra la gente in gamba). Io concordo con Piccola e Mario sul partire verso mete “migliori”. “Migliori”, ovvero con più mercato diciamo. Lo farò anch’io tra qualche mese e finirò dall’altra parte del mondo. MA non credere sia tutto rose e fiori neanche quello. Serve una buona base d’appoggio lì, trovare l’opportunità veramente soddisfacente, e capire che l’affitto ti porterà via gran parte di quei guadagni che pensavi ti avrebbero permesso di comprare “la macchina” XD. Oltretutto io stesso son conscio che potrei tornare come un naufrago assiderato se la il veliero su cui m’imbarcherò si dovesse rivelare una bagnarola (metaforicamente parlando). E ci sto pensando da anni, non mesi… Mal che vada penso che se tutto va verso sud bisognerà adattarsi. E per quanto faccia male pensarlo, è quello che ci insegna il mondo quando lo guardi disincantato. Non vorrei pungere nessuno nel vivo, ma non credo che alcuni lavori siano l’aspirazione di una vita. Semplicemente si accettano e si ragiona su come trarne il massimo…

  6. 16
    Delarge2 -

    Gentile Eder,
    Ho avuto modo di parlare con colui che avrebbe dovuto farmi da supervisor e, dopo una mia protesta arrivando a persino denunciare apertamente il concorso/farsa, mi ha candidamente detto che non ero il soggetto giusto per un phD (anzi, non più visto che mi ha tenuto mesi in bilico dicendo che mi avrebbe appoggiato proponendomi un tema). I docenti, da cui magari attingi ispirazione, di cui ti fidi e prendi esempio, si rivelano poi aprofittatori ed opportunisti, parte di un sistema torbido. Grazie per le tue parole, in questo momento, in cui ho da poco trovato un’occupazione, sentire motivi per cui è stato meglio non farlo mi fa senz’altro bene. Buona serata.

  7. 17
    Yog -

    Eder, hai un candore giovanile che disarma: l’unica aspirazione possibile (e plausibile) nella vita è sedersi sotto un albero, lasciare che lo sguardo si posi sull’orizzonte lontano (o sulla marina incantata, dipende dove sei), pensare da dove si viene e dove si è destinati ad andare.
    Questa parentesi però deve durare al max cinque minuti, poi si passa alla fase due, ovvero ci si sbomba di narda, di brutto, e si aspetta che passi a’ nuttata.

  8. 18
    Luca -

    Purtroppo sono scelte che devono esser fatte prima, come ti hanno detto precedentemente, bisogna vedere la Laurea come strumento di cultura, non di lavoro. Il mercato del lavoro chiede altro, ormai i corsi di Laurea che senza amicizie ti permettono di uscire e lavorare sono 3-4, ultraspecializzanti, tipo un paio di Ingegneria (aerospaziale e meccanica) e quelle legate all’ informatica (ormai il futuro), ormai anche le blasonate Medicina, Odontoiatria, Giurisprudenza, Economia ecc. ti rilasciano il pezzo di carta e poi ti devi arrangiare te nel mondo del lavoro, all’inizio metti insieme il pranzo con la cena, poi chi si sa muovere si toglierà alcune soddisfazioni. Tutte le altre, tranne rari casi, sono destinate alla fame, un buon istituto tecnico (geometra, ragioneria, anche liceo linguistico) se ti sai muovere, ti farà togliere molte più soddisfazioni a livello economico, probabilmente anche a livello di stimoli della professione, rispetto all’ 80 % delle Lauree, nate non si è capito per quale scopo.

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