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La vita è sfuggevole

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Lettera pubblicata il 21 Aprile 2016. L'autore ha condiviso 4 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 28 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    Sandro82 -

    Domani farò un’altra visita e cercherò di farmi dare una stima sul decorso della malattia e sul tempo che mi rimane prima di accusare i sintomi peggiori. Solo allora i miei familiari sapranno del problema. Spero che il tempo sia sufficiente a fare un viaggio, qualcosa che non ho mai fatto. In realtà ci sono molte, moltissime cose che mi sarebbe piaciuto fare ma che non riuscirò a fare.

  2. 12
    Cassandra -

    Io ho lavorato con i malati terminali, quindi la Morte l’ho guardata per anni negli occhi.

    Tra tutti i miei lavori questo è stato quello che mi ha donato di più perché la Morte insegna a Vivere, non c’è niente da fare.

    La società moderna l’ha nascosta, celata e disinfettata. Perfino negli ospedali la morte spaventa.

    E’ un fatto, questo, che mi ha dato molto da pensare, nel passato e che mi ha permesso di rimanere, con la mente, nel presente.

    Ogni giorno mi chiedo: cosa farei OGGI se morissi domani? E mi rispondo sempre allo stesso modo: sto facendo esattamente ciò che voglio fare.

    Credo sia questo l’insegnamento della Morte.

    Fai tutto ciò che ti riesce, Sandro!

    Ho letto le tue lettere… la tua ragazza che ti ha lasciato e… cosa c’è dopo?

    Ti dico la mia opinione. Qualche anno fa ho sognato un uomo che è morto ammazzato. Un uomo che era esistito davvero! Non ne sapevo nulla, non lo conoscevo ma l’ho sognato, mi ha portato al suo funerale ed a vedere tutti i suoi cari nell’intimo delle loro emozioni.

    Il tizio in questione mi diceva, mentre mi mostrava tutta le scena facendomi vedere chi si disperava davvero e chi no: IO NON SONO MORTO.

    Durante tutto il sogno, me lo ripeteva continuamente e nei suoi occhi vedevo l’Infinito, le Stelle, le Galassie…

    Che lui fosse morto non c’era dubbio alcuno, è stato ammazzato tramite incaprettamento per una faida tra massonerie… ma questo signore voleva comunicarmi anche qualcosa d’altro.

    Voleva comunicarmi che la Vita è sempre, che la Morte è solo una soglia, un passaggio, verso una vita differente e che si può anche ritornare.
    Lui mi disse che sarebbe tornato per fare giustizia di questa sua morte assurda, non cercata, non voluta, da innocente.

    Ecco, ogni Vita ha un proprio senso, anche nella Morte. Ogni vita è un Continuum di qualcosa che si svolge eternamente.

    Chi vorresti essere ancora? Vorresti tornare e come? La tua psiche, i tuoi pensieri non muoiono mai, formula dei precisi DESIDERI e ritorna.

    Quel signore che ho sognato, prima di morire, fu avvisato che sarebbe stato ammazzato, da suo padre, innanzitutto. Ha avuto svariate ore a disposizione prima di fare quella orribile fine.

    Fece in tempo di indignarsi, di terrorizzarsi e di pentirsi di certe scelte… ma tutto ciò gli servì anche per formulare dei DESIDERI che potessero rimanere VIVI e che potessero ridargli la vita.

    Pensaci.

    Ti abbraccio.

  3. 13
    maria grazia -

    Sandro, dopo aver letto la tua toccante testimonianza, non rimane molto altro da dire e qualunque discorso può sembrare inopportuno. perciò intervengo solo e unicamente per manifestarti la mia solidarietà e la mia vicinanza in un momento come questo. Tutti qui ti abbiamo conosciuto come un ragazzo intelligente, educato e sensibile, sempre rispettoso con tutti e mai aggressivo, pur nel raccontare i tuoi dispiaceri. Spero che utilizzerai queste tue meravigliose doti per fare tesoro ( nei modi che riterrai più opportuni ) del tempo che ti rimane, poco o tanto che sia. Ci tengo sopratutto a sottolineare che, pur trovandoti a vivere in questo momento una situazione terribile, sei comunque riuscito a risollervarmi! a fare tu qualcosa per me, e non il contrario. quando hai detto che ti sta aiutando molto il ricordare le cose belle che la vita ti ha dato, accantonando quelle brutte. E’ quello che farò anch’ io Sandro, d’ ora in poi anche più di prima, dopo averti letto. Forse i miei sogni si realizzeranno, o forse no. ma tu con il tuo bellissimo commento mi hai fatto capire che comunque la vita mi ha già regalato tante cose meravigliose, e non solo schifezze. Ed è su quelle che mi concentrerò, qualunque sarà il mio destino, qualunque sarà la quantità di tempo che mi rimane.
    Oggi sono una donna di 41 anni, e sono tornata a vivere con la mia famiglia di origine dopo 20 anni di esistenza solitaria lontana da casa. Lo trovo meno sgradevole di quanto avessi immaginato, non mi spaventa l’ idea di invecchiare – meno di quanto avrei creduto, almeno – e devo dire che sono più felice di quanto non lo sia mai stata. Forse sto diventando vecchia, forse per qualcuno lo sembro, o forse no.. non lo so. Io non mi ci sento. Il problema dell’ arrivare a 40 o 50 anni è che DENTRO non “invecchi”, ti senti sempre un pischello.
    Ma non glielo dirò a quegli sbarbati e sbarbate che girano in scooter, “whatsappano” tutto il tempo, fanno tante stronzate e qualche volta hanno bisogno di una “tirata di orecchie” o di buoni consigli.
    Mi sono resa conto che tutto quello che mi serve per essere felice era lì, davanti a me, E’ SEMPRE STATO LI’. ma io non lo vedevo. Come ora non lo vedono quelli che passano l’ esistenza a maledire tutto e tutti.

  4. 14
    maria grazia -

    Ti ringrazio veramente di aver condiviso con tutti noi questa tua esperienza, e spero che molti di quelli che passano la vita a lamentarsi e ad alterarsi per cose futili e inconsistenti ( compresa tanta gente che viene qui ) possa davvero comprendere il senso delle tue stupende parole.
    Capisco e condivido anche la tua scelta di non perpetrare inutilmente un’ eventuale futura sofferenza oltre il dovuto. Ti capisco benissimo e io farei altrettanto.
    Se dovesse capitarmi quello che è capitato a te, ripenserò a te e forse mi sentirò meno spaventata. Ma non mi sento sola. E spero che non ti ci senti nemmeno tu.
    NOI comunque per te ci siamo, per quanto può valere.
    Un grande abbraccio, a nome mio e di tutti quelli che amano la VITA!
    Se la cosa ti fa piacere, fai conto che io sia lì con te. ciao.

  5. 15
    Sofia -

    OK Sandro…miraccomando tienici informati su tutto quello che ti dicono alle visite e confrontati con noi sempre!
    Chiedi a loro chiarimenti più che puoi!
    Davvero sei certo che non si possa fare più nulla?
    Vorrei che avessi davvero la certezza di questo e andassi da più specialisti ad avere conferma..

    Scusa se te lo dico ma in questo momento mi ritorna alla mente la storia di una ragazzina che avevo saputo dalla madre ( che io conoscevo) che anche lei le era stato detto che era inoperabile in quel punto e non c’era più nulla da fare,poi loro hanno girato altri 4 specialisti finché ne hanno trovati due che le avevano detto tutto l’incontrario del primo…
    La ragazzina è stata operata e ora sta bene….

    Scusami se ti dico questo…ma è solo perché vorrei che te davvero avessi la certezza che non c’è più speranza capisci?
    Per quello che ti ho detto..non fermarti a un dottore…

    Tienici informati su tutto…e appena puoi scrivici!

  6. 16
    rossana -

    Sandro,
    mi dispiace per la seria malattia e per tutte le sofferenze che comporta. spero che una sana reazione vitale t’induca a combatterla. non indugiare oltre…

    “sono contento di averla avuta, almeno ho provato cosa significhi amare veramente (ma non essere amato, non si può avere tutto).” – è bello che tu possa valorizzare sia te stesso che l’importante parte di conoscenza di cui hai potuto beneficiare. a volte, anche in vite lunghissime non c’è di meglio o di più…

    un abbraccio.

  7. 17
    Golem -

    Sandro, la tua è la testimonianza più importante e seria da quando frequento LaD, e sei tu che stai dando delle lezioni di vita a molti di noi. Persino a chi attraverso le tue esperienze vorrebbe dare un senso alle proprie.
    Io e tutti coloro che stanno partecipato al tuo dramma ti sono molto vicini umanamente, e vorrei che questo riuscisse a non farti sentire solo, non più di quanto lo siamo tutti, anche quando siamo alle prese con problemi più banali ai quali spesso diamo importanze che non meritano.
    Ti mando un grandissimo saluto. Ciao

  8. 18
    maria grazia -

    “Persino a chi attraverso le tue esperienze vorrebbe dare un senso alle proprie.”

    Ho capito a chi ti riferisci Golem, e sono d’ accordo con te: è nauseante! ma che ci vuoi fare..

  9. 19
    Cassandra -

    Vi riferivate a me????

    Ma io attraverso TUTTO ciò che analizzo do senso alle mie esperienze, perché no?

    La Morte l’ho valutata molto da vicino facendo volontariato in ospedale in lungodegenza e lavorando con i malati terminali, di notte, nelle case di riposo, negli ospedali ed a domicilio.

    Ho iniziato ad interessarmi di malati terminali quando si è ammalata di cancro mia nonna, che abbiamo tenuto in casa finché è morta.

    E da lì ho iniziato a lasciare il mondo della moda ed a valutare un ambiente totalmente differente.

    La Morte insegna moltissimo, è stata mia maestra perché ho potuto assistere anziani e giovani portandoli fino all’ultimo respiro.

    Capisco quello che scrive Sandro perché l’ho provato sulla mia pelle.
    Quando muore qualcuno dopo giorni di sofferenza e tu gli tieni la mano… quando esci per strada e osservi il resto del mondo ti fai delle domande precise.

    Chi sono io? Cosa VOGLIO? Perché VIVO?

    Quando vedi che per una banale incidente puoi perdere la vita in un battito, ragioni meglio sul tuo cammino.

    Io i vostri commenti, Golem, e maria grazia, sempre che steste parlando di me (e non vedo altri), li comprendo poco.

    Sto scrivendo la mia esperienza, si può sapere perché vi brucia il culo?

    Mah, io non lo capisco mica…

    Racconto un fatto che mi ha sempre lasciata abbastanza stupita: quando qualcuno moriva in ospedale, il cadavere lo si lavava e lo si faceva sparire abbastanza in fretta.
    Se la stanza era grande o doppia, si metteva un divisorio per non turbare la sensibilità degli altri ospiti.

    Tutto ciò veniva fatto con una velocità non naturale, secondo me.
    La Morte terrorizza parecchio le persone, anche chi lavora con essa.

    E proprio per questo anche Vivere spaventa.

    Sandro, scrivo a te, oltre le facili parole compassionevoli: i misteri legati alla Natura, al ciclo delle stagioni ed alla Terra, un tempo ci avvicinavano alla Morte con maggiore serenità e più accettazione.

    Ora la “civilizzazione” ci ha impoveriti, distaccati, separati da questo Utero Cosmico che dona Vita e Morte.

    Ad Eleusi Vita e Morte si incontravano durante i riti di iniziazione ai misteri segreti ed ancora oggi è possibile ripercorrere questi sentieri…

    Io mi permetto di darti uno spunto: perché non utilizzare il tempo che ti resta, vivendo in mezzo alla Natura, gustando odori e sapori nuovi e confrontandoti con nuovi amici?

    Non dovresti spendere nulla. Se vuoi ti lascio la mia mail, pensaci…

  10. 20
    Golem -

    Cassye, no. Però abbiamo letto con piacere le tue confessioni.

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