Il suicidio
di
beppino
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Oggi trascinarmi pesa particolarmente.. Ancora più vulnerabile.. Alcune frasi, immagini, sensazioni mi hanno ferito più del solito. Non so il perchè.. sono stanca però. Un abbraccio a tutti voi.
io anch’io come voi mi sentivo stanco della vita e ho tentato il suicidio la solitidune era pesante con una madre malata di cancro, poi mi sono iscritto a un forum e ho trovato conforto e amici adesso sono passati 2 anni mia madre lotta ancora ma io con i miei amici ci vediamo tre volte al mese e abbiamo creato un gruppo musicale e insieme stiamo combettendo la solutidine,e ci sentiamo come fratelli perchè non fate lo stesso incontratevi qualche volta e in quelle ore la vita vi sembra meno dura.vi aiuterà come sta aiutando me a uscire dalla depressione, perchè il mio psicologo mi ha detto che più dei medicinali serve crearci amicizie e un ambiente di solidarietà, che ci faccia meno soli, io cosi sto facendo e la terapia sta funzionando e mi sento meno solo.Spero che seguirete il mio consiglio, intanto auguri e felice anno nuovo.
Per me è sempre stata una vita di solitudine. Anche con tante persone intorno, se non ce n’è una con la quale nasca un vero legame, resta sempre il vuoto opprimente della solitudine. E una volta desideravo davvero morire. Fino a quando qualche anno fa un evento, da un giorno all’altro, mi portò via anche il desiderio di morte, lasciandomi solo il vuoto puro. Adesso desidero la morte razionalmente, ma emotivamente sono solo apatico. È devastante. Solitudine senza alcuna luce all’orizzonte, senza speranza di cambiamento, senza amore per la vita e senza desiderio di morte. Anche se mi tengo in attività e intorno a me c’è sempre un fiume di persone ed eventi che scorre, accanto a me continua a non esserci nessuno, e dentro il vuoto. Un logorio privo di senso alcuno, inflitto senza appello dal sadico destino.
Ecco e il primo dell un anno nuovo! Nuovo anno e nuove speranze! E per chi gli ha gia esaurite da un po? In diversi momenti come unica soluzione di porre fine della mia soferenza e stata quella del suicidio! L’unico problemma e che non riesco ad avere il corraggio di farlo! Sono stanca della soferenza nella vita che ho avuto. Ho avuto momenti bellissimi e altri che mi hanno fatto sofrire e stare cosi male. Sono caduta e rialzata tante volte e ho sempre trovato la forza di cominciare tutto di nuovo. Ora invece che confortarmi con questo, non ho voglia di farlo piu! Mi sento stanca e consumata! 6 anni fà dopo l’enesima ricaduta e ripresa, dove la mia vita era vissuta giorno per giorno, anche pericolosamente, avevo gia disegnato il mio percorso. Volevo vivere cosi, alla pazia fino i miei 40 anni e poi farla finita! Poi lo anche raccontato al mio attuale compagno che si e sentito in dovere a togliermi di questo percorso scelto da me che alla fine mi faceva finita e consapevole del poco che avevo e contro la mia volota che espressi nei diversi modi ha voluto creare anche famiglia con me. Tante promesse, tante parole che io cedessi e ho deto: forse dovevo provare anche un’altra volta e magari la famiglia sia la cosa che mancava nella mia vita e forse in me poteva cambiare qualcosa? Ma dopo 6 anni io sono convinta che allora avevo visto giusto e che quello che mi avevo predestinata era la cosa giusta. In quei 6 anni ho avuto le mie piu grandi delusioni: il tradimento di mia madre che ho amato tanto e protteto sempre e la illusione che con il nuovo compagnio sarebbe stato diverso. La cosa piu bella e stata la nascita di mio figlio che ora ha tre anni. Dopo altre delusioni vissuti da parte di mio marito che non mi ascolta per niente e vuole sempre combattere con me per ogni cosa, ho consumato le energie. Ma questa volta non ho la voglia di ricominciare piu niente! Sono amaregiata, svuotata e stanca di vivere che questo non voglio trasmettere a mio figlio e deluderlo. Non ho la forza di essere la mamma perfetta, ho provato, ho dato tanto amore, cosi tanto che non ne ho lasciato per me! Voglio farla finita, perche ogni giorno e una soferenza che devo soportare e convivere. Vorrei trovare qualcosa di rapido e sicuro che non mi fa sofrire. Una morte dolce, dove mi addormento e basta. Non voglio sofrire anche nel mio ultimo respiro, almeno qui mi posso regalare qualcosa di gentile. La mia paura e anche di non fare qualche tentativo in qui resto viva e magari invalida e poi essere un cadavare vivente! Io ho tanti amici, posso avere tante distrazioni, ma quell male e sempre dentro di me. Per unattimo mi posso distrare, mi posso illudere che sto bene, ma dentro di me ce sempre questo peso, questo marciume che non guarisce e non mi lascia in pace. Mi sento consumata! E la cosa che mi pesa di piu e affrontare sempre la gente con un sorriso e fare finta di niente! Finta che sto bene e che ho sempre qualche bella parola per il prossimo e questo mi pesa tanto!
sena pressi su destinu meo arribba a sa fini sua, in su puttu de sa vida leggia, entru a s’abba marigosa chi curret in sa laras mea. abarru morrendimi ‘e su dispraxeri mannu. seu accorrau aintru sa mala terra de custa mala Saldigna, in custa mala bidda, in una dommu de inferru, aintru custu apposentu marigosu,aintru de mimmi, chi no xiu chi ni seu. Afforzasa unu maladittu da su babbu mannu suu e tottu. a sa malaora, cumpanzoso de dolori mannu.
Ma che lingua è, sardo?
@Claudio..potresti indicarmi quel forum per favore..? Io ormai sono allo stremo delle forze…non so più cosa fare..sono oltre la disperazione..
Buon 2012 a tutti voi nella speranza ke possiate stare meglio in tutti i sensi…
@MrDwight nn disperare una via d’uscita c’è sempre credimi, se vuoi io ci sn questa è la mia mail karmy81@live.it un abbraccio a tutti….
@Carmen non vedo vie d’uscita,sto cadendo in un vortice senza possibilità di risalita..adesso è dolore tenere gli occhi aperti…fatica il solo respirare..è un supplizio,è atroce,perchè non possiamo spegnerci serenamente,premendo solamente un pulsante nel nostro corpo..ma poi che sto dicendo,nemmeno me ne rendo conto.Ormai vedo solo buio.
E’ simile al sardo. In fin dei conti i miei mali sono iniziati presto perchè sono nato in una famiglia di orgoglio italiano, ma in una grande terra Sarda. E prima di capire, avevo 17 anni. Diciasette buttati e inutili, condannato a essere un estraneo senza casa, a far finta che và bene,che studio, che lavoro, che è regolare, e regolare non è mai stato. Amo questa terra, ma lei non ama me, perchè non capisco veramente la sua essenza, non sono nella sua anima. Seu unu mustaiioni, uno spaventapasseri italiano. Li santo parlare, li capisco, giocano a morra, gridano KIMBE, cinque, si accoltellano, si aspettano all’alba nascosti dieytro ad un cespuglio con la doppietta in mano, non dimenticano di fartela pagare, o stai chiuso nei muri della città, e a volte non basta. KENZE NECHE, sena nudda, senza niente, tremila dialetti, berlinguer e presidenti. Il mio cuore muore. Su core meu este morinde. sono un fantasma. Vado di quà, vado di là…….Avete per caso un consiglio che vi avanza?????