Salta i links e vai al contenuto

Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
L'autore, beppino, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.

14.941 commenti

Pagine: 1 986 987 988 989 990 1.495

  • 9871
    gio -

    il problema del suicidio fa parte della società moderna. ed è sempre piu’ in crescita, da cosa è portato dai canoni che ci impongono quei quattro pagliacci che stanno tutto il giorno ha inventare cose,mode e modi di essere per distruggerci ed isolarci nell’essere. Noi nn dobbiamo cadere in questo tranello siamo unici e meravigliosi per questo e c’è qualcuno ke ci ama per la nostra diversità..nn dobbiamo pensare ke se abbiamo solo poke amicizie su fb siamo nessuno e ki invece è gettonato vale piu’ di noi.Perdere la maskera è un gran privileggio anke se ti ritrovi solo in questo mondo cieco ke non ti vede e ti skiaccia.Io ho rispetto di ki vuole suicidarsi e anke di chi prende psicofarmaci per sottrarsi al male di vivere. Ma proviamo a spogliarci davanti a dio delle nostre debolezze forse qualcosa cambierà dentro di noi.

  • 9872
    alessandro -

    Quale Dio? Il Dio del Vaticano e della sua Chiesa? Il Dio dei fanatici di Medjugorje? Il Dio dei Chiara Amirante e dei Davide Banzato e dei ‘cavalieri della luce’? Il Dio dell’8 per mille? Il Dio dell’esenzione Ici ai beni ecclesiastici? Il Dio degli stupri e degli abusi? Il Dio dello Ior e dei preti manager e bancarottieri? Il Dio delle cliniche private gestite coi quattrini pubblici e col paravento delle Ave Maria e dei Padre nostro? Il Dio di Giovanni Paolo II, di questo ‘santo subito’ che ha insabbiato stupri e stupratori, che ha sostenuto massacri e massacratori (contro la Teologia della Liberazione in America Latina, contro uomini che davvero cercavano di essere partecipi delle sofferenze estreme di un popolo e di una terra disertati dal Dio e del Vaticano!), che ha ricevuto in udienza privata lo stupratore seriale Marcial Maciel, fondatore dei Legionari di Cristo, insieme ai suoi sette figli avuti da quattro donne diverse da lui ripetutamente abusate? E’ davanti a questo Dio Onnipotente che ha permesso tutto questo e permette altro ora e permetterà ogni nefandezza futura oltre ogni sopportazione che ci si dovrebbe spogliare delle proprie debolezze e genuflettersi?
    Per favore va, per favore davvero…non bestemmiamo veramente!
    Io rispetto la tua fede di singolo credente, e ti auguro di viverla con coerenza, ma se il tuo Dio è quello di questa Chiesa…

    @ Marquito
    Concordo su ciò che dici: nessuno ha la verità in tasca, certamente.
    Ci sono impostazioni diverse ed è un bene che sia così, ma una cosa è certa: come ho detto, il cervello è plastico, cioè modifica la sua risposta alla realtà in base ai condizionamenti che da questa gliene vengono. Questo può comportare produzione in eccesso o in difetto di serotonina (per limitarci a questa ovviamente), e va benissimo, per quanto mi riguarda, che una persona che possa ricorrere all’aiuto farmacologico per lenire le sue sofferenza. Il mio ‘puntiglio’ è su altro: cioè che si riconosca che nulla avviene spontaneamente a livello endogeno, così, di colpo, senza una ragione precisa, senza una causa certa. E’ su questa mancata ammissione di un dato scientifico (il che è assurdo) che le case farmaceutiche proliferano speculando sulla sofferenza di milioni di esseri umani. Vanno benissimo i farmaci (col consenso del paziente, sempre!) per lenire le sofferenze di chi soffre, per carità, ma bisogna evitare, necessariamente, di ridurre questa sofferenza a null’altro che a disfunzioni del sistema neuroendocrino, questo è inaccettabile.
    Ben vengano (più o meno) i farmaci, ma non come sostitutivi del riconoscimento del proprio sé, ma come rafforzativi di questo riconoscimento che non passa attraverso la chimica, ma, anche se la parola può sembrare abusata, passa attraverso l’amore. E questo finché l’uomo avrà ancora fattezze umane e non sarà ridotto, dalla fredda qualità dello sguardo scientifico e tecnico che impera in medicina ed anche nella clinica psichiatrica, a semplice laboratorio chimico.

  • 9873
    Eme -

    “Ma proviamo a spogliarci davanti a dio delle nostre debolezze forse qualcosa cambierà dentro di noi.” 1) Cosa significa “spogliarsi delle proprie debolezze”? In cosa consiste? Cosa vuol dire? 2) A cosa porterebbe questa “spoliazione davanti a Dio? Cosa cambierebbe? Cosa? …….Se una persona riesce a spogliarsi delle proprie debolezze risolve il 50% dei propri problemi. Stop! Con o senza Dio presente. Se lo fa davanti a Dio in privato (come dovrebbe essere) buon per lei. Se lo fa facendosi fagocitare da qualche gruppo di preghiera rischia grosso. Rischia di incrementare una strabiliante macchina infernale di soldi, businnes, abusi, estorsioni, riciclaggio, manipolazioni mentali, violenza. I credenti innocui e convinti sono pochi. E il più delle volte non sembrano neppure né preti né predicatori di altre religioni.

  • 9874
    Marquito -

    @ gio:
    Ormai questi riferimenti a Dio sono diventati un vero e proprio tormentone. Vi prego di considerare che molti di noi sono atei, agnostici o seguaci di altre religioni … Massimo rispetto per la vostra fede ma secondo me, considerando la delicatezza del tema affrontato, sarebbe meglio lasciare la religione fuori dalla porta. Lo dico anche nel vostro interesse, perché ogni volta che venite qui a farci la predica suscitate puntualmente delle reazioni infastidite.

    @ alessandro:
    In effetti l’approccio materialistico può essere molto de-responsabilizzante, perché se si riduce tutto a una questione di chimica non vale più la pena di mettersi a indagare sui fattori ambientali. I progressi delle neuroscienze sono impressionanti, e non possono in alcun modo venire trascurati, ma comportano anche questo rischio terribile. Per una madre che ha traumatizzato il proprio figlio è estremamente consolante sentirsi dire che la causa del disastro sono soltanto delle disfunzioni organiche…
    A me comunque premeva sottolineare il fatto che in alcune circostanze gli psicofarmaci sono assolutamente indispensabili. Io avrei fatto volentieri a meno di assumere tutte quelle sostanze, ma purtroppo, in quel particolare frangente, non esisteva più nessun’altra alternativa.

  • 9875
    Piergiorgio -

    Io credo molto in Dio e poco negli uomini. Nessuno mi toglierà mai dalla testa che Dio è Santo, gli uomini clero compreso sbagliano e peccano. Speriamo che Dio non si stanchi di noi, sarebbe la nostra rovina.

  • 9876
    carlo -

    Alessandro è stata molto affascinante la tua requisitoria spietata contro la chiesa.
    La condivido in tutto!

  • 9877
    Ele -

    Ciao a tutti, leggo ora di fila tutti i post del we. Ringrazio Eme per i suoi post che mi fanno sentire meno “sbagliata” e credetemi che questo mi aiuta tanto, specialmente per ora che mi sento un’ aliena.. Invece sui psicofarmaci volevo raccontarvi la mia esperienza: durante il mio primo ciclo di psicoterapia cognitiva (durato un paio d’anni) c’è stato un momento in cui ero diventata tristissima, andando a smuovere certe cose del passato e in seguito ad una concomitante delusione. Piangevo sempre, da mattina a sera, non riuscivo a vedere via d’uscita, non avevo alcuna forza perché tutte le mie energie andavano via per disperarmi. La mia dottoressa mi diede un antidepressivo. Smisi di piangere, ma anche di ridere, sorridere, ascoltare e interessarmi di altro. Però era quello che ci voleva per superare quel momento di grande dolore. Toglierli però è stato difficilissimo, mal di testa, vertigini.. Ci ho messo un sacco, con dosi sempre più piccole, comunque con un tempo superiore a qualsiasi statistica.. In questo attuale secondo ciclo di terapia ci sono momenti in cui sto anche peggio del 2007, e quindi avevo chiesto alla dottoressa di ridarmi i farmaci. Li ho presi per due giorni, mi sono sentita immediatamente stanca e senza voglia di fare nulla e ho deciso di provare a fare senza. Vi dirò la verità.. Avevo paura che questa spossatezza mi potesse far allontanare dalla piscina, luogo in cui sto bene (non sono affatto un master, ma mi rilassa), e quindi ho lasciato perdere. Ho fatto bene? Boh.. La mia terapista non è proprio portata verso i farmaci, quindi se le chiedo di darmeli, cerca di convincermi del contrario o comunque cerca di capire se è veramente necessario. Se le chiedo di smettere, mi dice subito ok. Però il mese scorso sono finita in ospedale per un tentativo fallito di farla finita, e lo psichiatra quando mi ha dimesso, mi ha dato degli antidepressivi da prendere. Non lo sto facendo,principalmente perché mi hanno tolto qualsiasi medicina da casa, nessuno si fida più di me e non vogliono che io abbia neanche un’aspirina.. Ma anche perché la mia dottoressa dice che possiamo farcela con la terapia. Io non ne ho idea. Comunque finchè riesco a contenere la mia tristezza e le mie manifestazioni di disperazione dentro il mio mondo, magari ne faccio a meno. Ma se comincio a piangere in mezzo alla gente o a disperarmi come una matta in luoghi diversi dalla mia casa, allora forse dovrei prendermli, quanto meno per annullare tutti i miei picchi e per salvare il salvabile (penso al lavoro…). Non so se il mio racconto sia servito a nulla.. Mi pare di aver detto (e quindi fatto) tutto e il suo contrario.. Una buonanotte a tutti.

  • 9878
    Eme -

    Hai ragione Piergiorgio, è il clero che pecca. Peccato, però, che l’unico Dio a disposizione (comunque lo si chiami) passa attraverso gli esseri umani e non colloqui direttamente con noi. Io non riesco a credere in qualcuno o qualcosa che mi pare faccia ben poco per dimostrare la propria esistenza. Ma è una mia personale presa di posizione. Infatti rispetto chi ha fede. Con un’eccezione: quelli che con la scusa dei miracoli si riempiono le tasche e quelli che, con i gruppi di preghiera, fagocitano, manipolani e spennano disperati e disadattati.

  • 9879
    gio -

    Io nn credo in nessun dio sopra elencato.Se tanta gente se ne servita per abusare e commettere porcherie lui lascia fare altrimenti saremmo tutti suoi burattini. Sta nell’animo di ogni singolo uomo la scelta di fare bene o male.Credo in un dio che sta al di sopra delle nostre piccole menti e che governa tutte le leggi dell’universo,perchè il caso nn esiste.Spogliarsi delle debolezze vuol dire aprire la porta a colui che ci ha creato e nn davanti a nessun alro, perchè ci faccia vedere le cose sotto una luce nuova. ma meglio credere alla scienza che prima avvelena la tua mente e poi ti vende l’antidoto

  • 9880
    Marquito -

    @ Ele:
    Ciao Ele. Se hai dato un’occhiata ai miei post saprai già come la penso su questo argomento. Gli antidepressivi non devono essere mitizzati ma neppure demonizzati. In linea teorica dovrebbero servire a sbloccare certe situazioni di stallo particolarmente dolorose e particolarmente invalidanti, innescando quel proverbiale “circolo virtuoso” di cui parlavamo io ed Eme nei nostri precedenti interventi. Io non so quale sia la terapia più appropriata alla tua situazione. Posso solo consigliarti di rifuggire dai due estremi e di ascoltare anche qualche altro parere. Io per individuare la terapia giusta ci ho messo circa tre anni e di psichiatri e psicoterapeuti ne ho dovuti consultare tantissimi.

Pagine: 1 986 987 988 989 990 1.495

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili