Il suicidio
di
beppino
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Ele, io non ti conosco, nel senso che mai ho dialogato, seppure virtualmente, con te, però permettimi solo una cosa, sulla scia di quanto tu giustamente affermi: ho dato il mio contributo a farti sentire ancora più male e ancora più giù, o a farti ricadere nella sofferenza nuovamente con questi litigi ai quali non ho saputo sottrarmi.
Ecco, non è più il caso di dire ha cominciato lui, è andata così ecc…non serve a nulla e a nessuno, sta di fatto che qua si è esagerato e io tra questi, punto!
E seppure c’è ancora chi tenta di farlo, e di andare avanti fra polemiche e litigi bene, io mi taglio fuori…non era mia intenzione scatenare alcunché, è successo, pazienza…
Non sto qui a dire dei problemi che io affronto ogni giorno, e che non ritengo né più gravi né più lievi di quelli di chiunque altro scrive qui sopra, diversi e basta…chi ha i suoi disagi psicologici, chi le sue incomprensioni familiari e sociali, chi, come me, un tumore da combattere, ma la prognosi…insomma siamo messi bene…che fare? Ecco, direi questo, sperando che qualcuno capisca, io per primo: almeno evitare di litigare! Posso essere poco simpatico ad alcune persone ed io posso proprio fare fatica a sopportarle queste persone, ma ci si può ignorare e basta, senza rivendicare antipatie e risentimenti, credo sia saggio farlo, poi ognuno decida come meglio crede.
Scusate e scusami tu, se vuoi, da parte mia posso dire solo questo, augurandoti ogni bene.
@ Ele:
Cara Ele, mi dispiace moltissimo che i nostri sciocchi diverbi ti abbiano allontanata momentaneamente dal forum. Io avevo visto subito la mala parata, ed è per questo che avevo consigliato a alcuni utenti di assumere un atteggiamento un po’ più tollerante. Purtroppo i miei consigli sono stati interpretati erroneamente come attacchi personali ed hanno suscitato un rancore e un risentimento del tutto immotivati.
Inutile dire che mi fa molto piacere riaverti fra noi. Mi fa un po’ meno piacere sapere che non stai bene, ma spero che d’ora in avanti non si verificheranno più situazioni sgradevoli e che la nostra compagnia ti possa essere nuovamente d’aiuto. Questo forum deve rimanere un punto di incontro, di dialogo e di assistenza reciproca fra tutti gli utenti. Nessuno è indispensabile ma tutti sono utili. E anche tu, senza nemmeno rendertene conto, hai sicuramente aiutato qualcuno a sentirsi meno solo.
Cara Ele volevo solo dirti che cose che non vanno a livello psicologico ne ho anch’io. Ho la depressione che tengo sotto controllo con i farmaci. Ho dei blocchi e delle fobie che mi danno non pochi problemi. Per esempio quando vado in giro in macchina faccio fatica a memorizzare le strade nuove. Ho paura delle superstrade e delle autostrade. Al giorno d’oggi è molto importante saper andare in giro in macchina, prova a pensare quindi quanto questi miei blocchi e queste mie fobie mi limitino e mi facciano star male. Te l’ho detto perchè forse il sapere che non sei l’unica ad avere delle caratteristiche psicologiche negative possa farti sentire meno sola. Però io non mollo, continuo a lottare e a cercare di migliorarmi. Negli anni ho fatto anche alcuni progressi.
Spero di esserti stato di aiuto. Se hai bisogno di parlare conta pure su di me. L’importante è che non molli; fallo per te stessa o fallo per Dio perchè ci ama e ci vuole vivi (nel mio caso io non mi arrendo per il secondo dei due motivi). Ci sentiamo su queste pagine amica mia. Ciao
@ Piergiorgio:
Lo sai che io ed Eme non guidiamo la macchina per lo stesso motivo ? Io, ad esempio, vengo colto da un’ansia irrefrenabile al solo pensiero di ritrovarmi bloccato in mezzo al traffico, con centinaia di automobilisti incazzati che mi bersagliamo con i loro clacson …
Nonostante alcuni evidenti disagi, questi piccoli handicap sono sicuramente tollerabili. Molto peggiore è la sensazione di inadeguatezza che ne può derivare, ed è contro quest’ultima che ci dobbiamo impegnare con tutte le nostre forze.
Cara Ele ,dai scivolono ci si rialza!! Tu dici che non ci hai dato nulla ?? ti sembra nulla la tua presenza quì in questo forum? Anche io ho paura Ele ,paura di ricadere di non riuscire più a contrallare questa mia nuova vita,ma vado avanti .scrivi più spesso nessuno quì ti giudica un bacio tesoro .
Grazie per le vostre risposte.. Volevo tranquillizzare qualcuno però: non sono stata male per le discussioni lette sul forum, mi sono soltanto allontanata.. Il mio recente scivolone è tutto mio! Solo che non me la sono sentita di condividere con voi questa terribile ricaduta perché non mi sono sentita temporaneamente a mio agio in quel flipper di post.. Una fortuita coincidenza di tempi.
Leggendo delle paure di Piergiorgio, Marquito (ed Eme) e Marina ho pensato che potrei elencarvi le mie e magari un giorno lo farò, ma intanto ve ne dico una: ho principalmente paura della gente.
Che possa farmi male con la sua superficialità, a volte purtroppo con la sua cattiveria voluta, spesso con la sua distrazione. Ma sono io ad essere troppo vulnerabile, mi fanno male un sacco di cose (ehm… Anche irreali, cioe che vedo solo io o che interpreto a modo mio) e la mia paura di stare in mezzo a tanti potenziali latori di dolore mi sta portando a chiudermi sempre di più in me stessa. E ogni giorno mi sento sempre più disadattata, o comunque non adatta alla vita di tutti i giorni. Post macigno.. Scusatemi.
Cari tutti,
Mia madre mi ha detto ieri:
” Devi mettere Dio al primo posto nella tua vita, altrimenti farai fatica a trovare una formazione, un mestiere e tutto andrà storto nella tua vita…”
Io le ho detto che la mia vita “spirituale” era distrutta e la mia fede scomparsa…e interpreto le sue parole così: “Se non preghi, leggi la bibbia, e ti affezioni di più a Dio, la tua vita sarà rovinata. Lotterai per trovare la giusta formazione, e non guarirai dalla tua depressione…perché Dio è il solo che ti possa guarire.”
Dopo questo dialogo con mia madre, ho pensato di nuovo al suicidio perché sono stanco di essere destabilizzato in questo modo. Dio, non so dove sia…Non riesco a seguirLo, a trovarLo, ad amarLo. Allora come faccio !!!!? Non ho voglia di leggere la Bibbia dato che quando la leggo ci trovo solo delle cose impossibili da fare…e non riesco a pregare, la mia mente è troppo confusa…Dio è a mille anni luce da me…è una specie di cosa immateriale, inafferrabile…e sono stanco, proprio stanco di vivere quessti tormenti dentro me.
Ciao…
@ Ele:
Può darsi anche che mi sbagli, ma ho la sensazione che molti di noi si riconosceranno in quello che hai scritto. Io, per quel che mi riguarda, mi sono sempre sentito un po’ “disadattato”. E’ una sensazione che ha avuto inizio quando ero ancora un bambino e che mi ha sempre accompagnato durante tutto il corso della mia vita. Di motivi ce ne sono tanti, e non ho materialmente il tempo per elencarteli tutti, ma l’ipersensibilità di cui parli è stato sicuramente uno dei più importanti (quante volte ho avuto la sensazione di essere un vaso di coccio circondato da vasi di ferro ! ). Il nostro problema è che la gente non viene vista quasi mai come fonte di gioia e di piacere … viene vista prevalentemente come fonte di sofferenza e di dolore . “L’inferno sono gli altri”, scriveva un noto pensatore contemporaneo e per molti di noi questa frase terrificante è divenuta l’espressione di una dura realtà psicologica.
Questo senso di disarmonia fra l’individuo e la realtà circostante può essere estremante doloroso e estremamente invalidante. Certe volte ci si convince che fra noi e il mondo non potrà mai esistere alcuna comprensione. L’incomunicabilità appare insuperabile; la solitudine si configura come un destino inevitabile. Ed è in quel momento che comincia a farsi strada l’idea del suicidio.
Mi riallaccio a quello che hai scritto per approfondire un concetto che ho già formulato in altre occasioni. E’ possibile che alcuni di noi siano personalità evitanti; sicuramente molti di noi sono persone introverse, e la nostra società nutre un evidente pregiudizio nei confronti delle persone introverse. Avete notato con quanta enfasi la gente si definisce “aperta”, “solare” ed “estroversa” ? Avete notato che il termine “introverso” viene utilizzato prevalentemente in un’accezione negativa ? Io credo che questo fatto abbia contribuito ad accrescere il nostro senso di disagio, di solitudine e di disadattamento. Le persone introverse non sono né migliori né peggiori di quelle estroverse. Hanno semplicemente un modo diverso di porsi di fronte alla realtà. Possono avere una vita interiore ricchissima, ma il loro approccio alla realtà esterna è sempre mediato da una specie di filtro. Ed è’ per questo che in moltissimi casi vengono guardate con diffidenza e con sospetto.
Ele, a volte le paure vanno assecondate. Perché, a modo loro, ti difendono da un mondo che non sopporteresti. Le persone che descrivi (superficiali, cattive, distratte) ci sono sempre state e sempre ci saranno. Prendi le tue paure come segnali, come allarmi, come campanelli che squillano quando rischi di addentrarti tra persone che non fanno per te.
Si, lo so, a volte questi campanelli suonano sempre facendo traballare la fiducia nella loro validità. Ma, credimi Ele, a volte quando si è troppo fragili, troppo sensibili e finchè lo si è (spesso si tratta solo di periodi benché lunghi) è meglio avere a che fare con le proprie paure immotivate ed irrazionali che con gli esiti disastrosi del contatto con persone-mostri.
Fermo restando il concetto: non è detto che tu sia disadatta rispetto agli altri. Potrebbero essere gli altri ad essere disadatti rispetto a te…. 🙂 …..o la superiorità numerica attribuisce automaticamente la ragione? O il fatto che gli altri stanno (quantomeno apparentemente) meglio di te fa di loro automaticamente i migliori?
Vedi Ele, tante persone vanno in terapia sperando di trovare la soluzione adattarsi al mondo e vivere serenamente. Ma alcune (tra queste tante persone) traggono più sconforto da un adattamento forzato che da un disadattamento naturale.
E, spesso, il disadattamento naturale è vissuto male quando si vive un pessimo rapporto con sé e gli altri, la vita degli altri, la vita con gli altri sembra la panacea di tutti i mali.
Insomma si è ciò che si è e non è detto che si sia necessariamente sbagliati solo perché si è diversi da chi ci circonda.
Cerca di stare bene con te stessa, credimi. La gestione dei rapporti con gli altri verrà da sé.
ciao Marquito, io sono stata ” estroversa, solare ed aperta” per anni, ma che fatica. facevo la splendida perchè così avevo tanta gente intorno, tutti a dirmi che l’energia che riuscivo a trasmettere in tutte le situazioni possibili era meravigliosa. poi mi sono rotta, nel senso si è rotto qualcosa nel mio meccanismo di atteggiamento verso gli altri. ha cominciato a farmi davvero fatica rapportarmi con gli altri nel modo in cui tutti si aspettavano che facessi. ho cominciato ad essere più chiusa, più silenziosa, e gli altri a chiedermi cosa avessi, cosa fosse successo, perchè fossi diventata grigia e musona. io stavo semplicemente facendo quello che sentivo più consono alla mia persona, senza mascherarmi più.
adesso sono diventata quella “che sta sempre male, che balle..”, quella “che non vuole fare niente”, quella “che non capisce che si vive una volta sola, basta stare chiusi in casa”.. già.. non capisco e mi trovo male quasi con tutti. devo dire con l’amarezza del dopo, che negli anni passati pur di piacere ho fatto e mi sono fatta fare di tutto, per non allontanare nessuno. ho permesso anche a gente cattiva di avvicinarsi a me e servirsi a piene mani. non mi sono protetta, nè difesa in nessun modo. anche per questo ora mi sento una stupida.