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Il suicidio

Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 14641
    Golem -

    Vabbè Beppino, sarai molto intelligente, ma se non ti togli tutte ‘ste fisime inutili su quello che è peccato, la masturbazione che è vietata, il sesso solo nel matrimonio e la Chiesa dove sei costretto ad andarci (da chi poi?) non ne uscirai mai. Ma fottitene, se il Padreterno a cui credi avesse voluto che non scopassimo quando ci pare, ci faceva riprodurre come fanno i fiori, con l’intervento di qualche tramite che decideva lui quando impollinare la femmina dopo essere passati da noi. Guarda, ti allego la scenetta di Robertino con l’indimenticabile Massimo Troisi, così ti fai pure quattro risate. Ma fanne buon uso. Ciavo.
    https://youtu.be/E75fjbTHEOA

    P.S. Beppo, io rido tutti giorni, tutti, e per mille motivi, compreso per le molte cose che leggo su LaD, ma soprattutto me ne strafotto di tutto, e sto benone. Anche le analisi che ho fatto tre giorni fa lo confermano. Almeno provaci no?

  2. 14642
    rossana -

    Beppino,
    fai benissimo a prenderti cura di te e a regalarti piccoli piaceri, volontariamente e assaporandoli a fondo. quelli sono tutti tuoi e nessuno te ne può privare.

    suggerirei anche, se me lo permetti, una passeggiata di una mezz’oretta, tutti i giorni, a passo svelto, tu e Filù da soli, godendovi libertà e ossigeno. ti assicuro che è molto salutare e spesso rasserenante.

    con questo ultimo suggerimento termino per il momento l’interscambio con te, per rispetto a quello che sento come lo spirito del sito e per evitare di essere molesta ad altri utenti. io stessa amo poco i protratti dialoghi a due, che a mio avviso, meglio si addicono a relazioni in privato.

    buon fine settimana!

  3. 14643
    Beppino -

    Questo pomeriggio sono andato in foresta con Filù. Una passeggiata al sole autunnale…Ora sono stanco. Mi sdraio sul divano…
    La mia depressione viene da tre o quattro cose:
    – il maltempo normanno…
    – la masturbazione…
    – lo stress e l’ansia.
    – il pessimismo che ho riguardo al mio futuro, al mondo, alla società, e alla gente…( Però forse questo è una conseguenza della depressione, e non una causa! )

  4. 14644
    Yog -

    Vabbè, il maltempo normanno non ti aiuta di sicuro. La depressione maggiore trova lenimento nell’esposizione alla luce solare, perciò dovresti valutare se trasferiti alle Canarie, dove i cani sono peraltro ben accetti. La masturbazione evitala perché l’organo della vista si indebolisce.

  5. 14645
    Beppino -

    Mi suiciderò. Non vedo altra soluzione, altra fine, per me. Per anni sono caduto e ricaduto…e fin qui sono sopravvissuto, però con una dipendenza pesante, troppo pesante. Ora…non ne posso più. Ho una certa forza di carattere, ma ora è troppo duro accettarmi così come sono. Non ho voglia di ridere, né di sorridere, non ho voglia di scherzare, né ho sete di leggerezza, di superficialità…Stimo di non poter cavarmela da me. La mia dipendenza dura da troppi anni, sono legato, non me la cavo…Non c’è altra soluzione: la farò finita. Sono già morto, dentro me…

  6. 14646
    Golem -

    “Non ho voglia di ridere, né di sorridere, non ho voglia di scherzare, né ho sete di leggerezza…”
    Ecco il grande equivoco nel quale certe “educazioni” fanno precipitare chi le subisce: far sentire in colpa chi ride e sorride, chi utilizza lo “spirito” per osservare gli eventi della nostra vita e chi affronta l’esistenza con leggerezza d’animo. È il perverso retaggio ereditato “dalla cultura della sofferenza” di impronta cattolica, distillata da quella di Cristo come riferimento autorevole di “superiore levatura”. Persino in questo modesto palcoscenico virtuale possiamo osservare come la “filia” intellettuale al “pathos”, proprio o altrui, appaia ai discepoli di questo “cilicio” dello spirito come portatore di un carisma di autorevolezza che in realtà non è garantita se non da un pregiudizio autoreferenziale.
    Umberto Eco nel suo “Il nome della Rosa” disegna un quadro inequivocabile di come i moti gioiosi dello spirito fossero osteggiati dalla cultura dell’epoca, come ultima pianta di una malintesa “cristianità” tenuta in vita nel chiuso delle abbazie mentre imperversava il Medioevo, e poi divenuto uno dei principi di “estetica morale” nella nuova Europa che si andava formando.
    DEVI “rinascimentarti” Bep.
    Ciavo

  7. 14647
    Beppino -

    Beh stamattina sono andato in chiesa ed è stato benissimo, anche se una volta arrivato, la depressione mi è piombata addosso, come sempre. Sono uscito dalla chiesa, evitando di salutare la gente, però ero contento, mi sentivo molto meglio, e proprio ora sto benissimo. Mi sento come “lavato”, purificato, è straordinario. Vorrei restare per mille anni in questo stato: ho energia, mi sento così bene! Forse non durerà però per adesso, mi godo il benessere!

    Un abbraccio a Rossana.

  8. 14648
    Yog -

    Esagerato. Prova la luce solare, è una veridica teriaca.

  9. 14649
    Beppino -

    Quando sei in depressione, non è che tu abbia proprio la volontà di ridere…e infatti, non rido. E non mi viene dal cattolicesimo dato che non ho mai aderito a nulla che fosse cattolico.
    Non ho voglia di ridere, punto e basta.

  10. 14650
    Beppino -

    Non mi siete di nessun aiuto…con i vostri messaggi stupidi, e fuori proposito.
    La luce solare? Ma dove trovarla? Alle Canarie? Che ottima idea! Andateci voi alle Canarie…!
    Che consigli stupidi…! Che cosa volete ch’io ne faccia…?
    Almeno capisce Rossana…ma voi siete due sciocchi aiuti vani e superficiali, incapaci di serietà.

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