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Il suicidio

di beppino
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 17 Settembre 2005. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 14.902 commenti

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  1. 14591
    Beppino -

    Amici, sto riposando all’hotel. Uscirò solo alle diciannove e trenta, per cenare al ristorante “da Nino”, che si trova qui vicino.
    Sono esausto…

    Sono in periferia di Parigi e mi sembra di essere all’estero, tanto Parigi è una città dove tutti si affrettano, c’è traffico, rumore…

    La giornata è stata lunga. Ora sto per dormire, e quando mi sveglierò sarà notte.

    Un abbraccio a voi.

  2. 14592
    maria grazia -

    Anch’ io Beppino ho una particolare sensibilità verso gli animali, le sofferenze e le morti brutali che a volte sono costretti a patire mi provocano un vero e proprio dolore anche fisico, forse in misura ben maggiore che rispetto a vittime umane, sono sincera.
    So anche cosa significhi convivere accanto a chi è fortemente carente della capacità di immedesimarsi nel dolore altrui. Ti comprendo.

    Anche secondo me Parigi è una città stupenda.

    Un abbraccio a te!

  3. 14593
    Beppino -

    Sì, il dolore animale…lo provo fortemente dentro me, non so perché. Mi fa male. Soffro con la bestia…Mi piace molto guardare i video di “the dodo”, su YouTube, dove animali sono salvati da persone benevoli, eroi umani…
    Ho perso mia nonna ( novantaseienne ) il 14 giugno, e lei era un MONUMENTO per quanto riguarda la bontà, la fede, la generosità…Aveva una personalità forte, e amava la musica nonché le lingue…Grazie a lei ho potuto imparare l’italiano da bambino. Per farla breve, oggi mi manca proprio, e non so se ho realizzato: lei è morta. Per me non lo è, cioè, non era possibile che lei partisse, era eterna, e…non ho afferrato la realtà, finora. Mio nonno ha novantanove anni. È in gamba! Non può più guidare da qualche mese… però ha la piccola macchina elettrica, e può spostarsi con essa, adesso. Anche lui è eterno. Non è possibile che muoia. Lui no. È una rocca, una personalità ricchissima e forte, non può partire.

    Ho un cane, e invecchia ogni anno… Già provo a prepararmi per la sua partenza. Ci penso. Cerco di anticiparla…e lo copro di affetto, di baci, di coccole…tanto io e lui siamo un vero binomio. Inseparabili. Al limite, gli voglio più bene che agli uomini.

  4. 14594
    Beppino -

    Quest’anno il mio cane ha nove anni. Compie gli anni il 24 aprile.
    È un tenerone, un giocherellone, anche a nove anni…Lo vizio tanto…:-) Lui ha tutti i diritti. I miei e mio fratello me lo rimproverano…A volte mi dicono che gli sono eccessivamente affezionato, e poi mi dicono il contrario. Non sono il padrone perfetto, ma faccio di tutto perché Filù abbia una vita felice ( quella che io non ho ).

    Quando andiamo dal veterinario stresso quanto lui…
    Filù è un amore.
    Non ha mai morso nessuno.
    È un poco timido con gli sconosciuti, però se conosce la persona, ci si affeziona subito.
    Mia madre ha detto che “non sono un padrone, per Filù, ma una specie di punto di riferimento, di alter-ego…

  5. 14595
    Beppino -

    Sono esausto…
    Ho incontrato un’italiana, alla formazione.
    L’Italia mi viene sempre incontro, dovunque io sia…
    Non ho voglia di porre un termine alla mia vita, sono certo di avere ancora delle avventure da vivere… però devo riposare, anzitutto. Riposare… perché la vita è spossante.
    Ciò che uccide, è la noia. E questa la incontro al lavoro nonché a casa. Mi annoio, e penso. Questo mi fa venire delle idee tremende sul suicidio, sulla morte, e delle angosce.
    Tre giorni di formazione a Parigi, con una fine pomeriggio calma, all’hotel, mi convengono proprio, perché non mi annoio! Sapete…pur essendo esausto, mi godo la quiete della camera, le cene al ristorante italiano, e la colazione all’hotel.
    A volte…sembra che vivere sia più facile, meno oscuro, e ch’io sia meno depresso del solito.

    So che tra me e l’italiano c’è un nesso. Il destino mi porta sempre vicino a delle persone italiane…e mi chiedo ancora perché. È come se Dio mi orientasse verso una missione legata all’italiano, però non capisco il senso di tutto ciò. Eppure ho fede. Non credo nel caso, credo la mia vita è guidata da Qualcuno, lì sopra…Prendetemi per un pazzo, non mi importa!:-)

  6. 14596
    Beppino -

    L’anno scorso, sono andato a Parigi per una formazione di due giorni. Nell’aula mi sono seduto…accanto ad un’italiana.

    Certi giorni il suicidio sembra essere fuori proposito. Stasera, ad esempio, sto riposando e ho quasi paura di tornare a casa, per annoiarmi di nuovo. È meglio essere attivi, imparare delle cose, uscire… però a casa c’è mio fratello che vive così: si alza alle dieci, fa colazione, poi si rinchiude in camera fino alle dodici e un quarto, per leggere la Bibbia. Pranza, si rinchiude in camera per un’ora, perché fa la siesta, poi fa una passeggiatina fuori, e poi torna da me e ci annoiamo fino a cena. Lui vive con me da domenica sera a venerdì pomeriggio, e fa sempre le stesse giornate. Io cerco di seguire il suo ritmo…e mi annoio da morire, ritrovandomi da solo gran parte della giornata, senza poter uscire…per paura di lasciar mio fratello solo in casa. Lui non sopporta la solitudine…e si apparta per ore, durante la giornata.
    Io resto in casa ad annoiarmi, e sto male.
    Aspetto che mio fratello esca di camera…

  7. 14597
    Golem -

    Hai incontrato un’italiana al corso, mbè? Sei a Parigi, il ristorante “Da Nino” è vicino, hai pure la camera d’albergo, e divertiti no? Dai che lassù Qualcuno ti ama, il tram che passa si chiama desiderio, e October in Paris chiude il cerchio. Forse è quella la missione legata “all’italiano” che ti sta indicando il Presidente Celeste.

  8. 14598
    maria grazia -

    Ciao Beppi, ma questa italiana è carina?

    Anch’ io sono esausta. sto lavorando a nuovi progetti impegnativi e sono abbastanza disperata perchè mi servirebbe un assistente ma al momento non posso permettermelo.

    La riluttanza verso l’ italica realtà penso che possa produrre i suoi effetti a livello energetico con ricadute sul quotidiano solo quando è il momento, quando si è veramente “pronti” a varcare nuovi confini. La penso così. Forse per te quindi non è ancora il momento.

    Se la nostra sorte è guidata da qualcuno la sopra, molto probabilmente si tratta di un angelo in buona fede ma un pò sgangherato e avvinazzato. vabbè, non si può avere tutto, come dice saggiamente qualcuno.

    il tuo cucciolone è arrivato a un bel traguardo anagrafico. è stata una grande fortuna per lui trovare qualcuno come te che gli vuole così bene. quando non ci sarà più, magari potresti prendere un altro cagnolino bisognoso di una casa e di una famiglia accogliente. oppure dedicarti con passione al volontariato di aiuto agli animali abbandonati.

    Pensaci..

    Un grande abbraccio.

  9. 14599
    toroseduto -

    Beppino, questa lettera nonostante gli anni va ancora avanti. Forse è rimasta l’unica che leggo periodicamente. Da estraneo ti dico che hai trovato una persona splendida: Il buon Golem. Tutto il resto è fuffa come dicono i bambini. A parer mio è l’unico che ti ha capito anche meglio di me! Ti ho sempre visto come un’enigma molto difficile da risolvere. Ho i miei limiti e li ammetto tutti.
    Hai il primato nei tentativi di suicidio, fortunatamente. Sapevi già che non avrebbero portato la Notte. Hai un malessere “non” passeggero. Siamo stati in tanti a navigare nelle nere acque della depressione. Nome improbabile che si da ad una patologia per semplificare. Al colmo della tristezza per un caro amico che inaspettatamente si lanciò da un burrone di oltre 60 metri, decisi di sfidare tutti i luoghi comuni, lasciai tutto alle mie spalle, stupidamente volevo capire. Nella solitudine. Riempii lo zaino e misi assieme 400 mila lire ( 1978) andai in Sardegna. Ho vissuto in una grotta, avevo portato con me l’unico libro che mi aveva appassionato; Siddharta di Hermann Hesse. Nella natura e nella solitudine mi sono ritrovato – segue

  10. 14600
    toroseduto -

    Altro che bibbia religioni o cani. Il vero Dio siamo noi, è in noi, non ha un nome, non fa proseliti, nella solitudine ho imparato che la cosa più importante è la LIBERTA’. Leggi questo libro, forse ti aiuterà, a me ha dato il coraggio di capire i miei limiti. Non esiste uomo più saggio di quello che dorme dentro di te e non sei capace di svegliarlo, non ricordo l’autore di questa citazione, ma non ha importanza. Con affetto fraterno, toro

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