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Il suicidio

di beppino
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14.941 commenti

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  • 10841
    tracy -

    chi se ne frega se non siamo validi come la società impone. tra l’altro questi “validi” sono sempre stressati e alcuni perdono i capelli per questo stress che sempre la societâ impone. pensate che ci sono donne che non lavorano sono mantenute dai mariti per via dei figli oppure gente che lavora nel negozio di famiglia insomma persone con tanta…fortuna diciamo che nelle nostre condizioni non so quanto validi arriverebbero ad essere. poi comunque sia..se io lavorassi come valida, e mi è gia capitato, al lavoro c’è anche gente iscritta all’invalidità, io rispetto queste persone che non sono affatto diversi da me anzi…solo che piuttosto che rimanere disoccupate si sono iscritte e hanno fatto bene. chi non gli rispetta è peggio di hitler o come lui.

  • 10842
    giulio -

    caro il mio pinco pallino che ha scritto al direttore, è un gesto che vorrei fare anche io, non vedo l’ora di levarmi dalle p….. sono un bovino adulto di 28 anni che non è riuscito a concludere nulla nella vita……pensa che tra 8 ore devo sostenere un esame all’università…..ultimo appello, ultima opportunità, poche certezze, tanta paura che si mescola alla rabbia di chi sta per sprecare l’ultima chance prima di sprofondare di nuovo nella commiserazione e nello sconforto……8 anni di scelte sbagliate, 8 anni buttati al vento…..i miei coetani vanno avanti e io immancabilmente rimango indietro…… stasera aggiungo altra litigata con la mia ragazza, offese insulti, non vai bene, sei un fallito………molto facile prendere a calci chi si trova già con il c….per terra.La vita è una p…….amico mio, io che pensavo di essere forte di essere pronto, io che ho sempre ritenuto il mio interlocutore non all’altezza di me, tante parole pochi fatti, e mi ritrovo ancora una volta a dovermi umiliare. Cane randagio, lupo solitario non so quale dei due mi si addice di più, un pò dell’uno e un pò dell’altro, solo come un cane per aver perso qualsiasi tipo di contatto con la società amici zero che mi hanno abbandonato, tradito, e se ne sono fott…quando avevo bisogno di loro; e lupo perchè come tale, il vizio non lo perdo mai quando si tratta di cadere in basso, spingersi sempre più giù………sto male, avevo tanti bei progetti dentro di me, tanto amore da dare, ho tradito la mia famiglia involontariamente che mi ha dato quasi tutto….vorrei poter tornare indietro, cambiare le cose gli eventi ma non si può, e allora come si fa?????? farla finita? andare avanti? e come, con un macigno enorme sulla coscienza……mi sento soffocato e senza via di uscita……..solidarietà a tutti quelli che come me si sentono soli, tristi e incompresi.

  • 10843
    Marco -

    Cara Allegra Matta, anche se non sei d’accordo con me, credo davvero di poter aiutare alcune persone esibendo certi toni, ma non posso spiegartene il motivo pubblicamente. Esiste una base scientifica sull’uso di certi strumenti. Ad ogni modo, l’augurio che la sofferenza si allontani dal cuore di una persona credo sia davvero un bell’augurio, valido per tutti. Perchè alla fine chi vuole uccidersi non rifiuta la vita, ma rifiuta il dolore. Credimi non è la stessa cosa. E’ inutile dire che la vita è bella. Chi vuole uccidersi lo sa che la vita è bella. Il problema è un altro. Perchè chi vuole uccidersi scrive qui o altrove che vuole farlo? Te lo sei chiesta? Se la decisione è presa al massimo saluti. Altrimenti significa che esiste ancora un attaccamento alla vita. Sai cosa significa prepararsi al meglio? Io avevo deciso di uccidermi. Ho studiato i modi, perchè la paura peggiore di un suicida è sbagliare e rovinare ulteriormente la propria vita. E credimi, si imparano un sacco di cose sui metodi di suicidio. Perchè non vuoi provare dolore, non vuoi sbagliare, non vuoi accidentalmente ferire altre persone…e questo ti fa studiare molto. Poi magari scrivi lettere di saluto. Poi magari scrivi un testamento. Poi magari inizi a togliere le tue cose da casa, inizi a fare spazio… Fare tutte queste cose richiede un sacco di tempo. Tempo in cui la vita va avanti e magari ti fa scoprire altre cose belle. Alla fine di tutto questo percorso sai cosa ho capito? Che uccidersi non ha alcun valore romantico (valore romantico che sta nel vendicarsi ferendo per sempre gli altri che non ci hanno amato abbastanza; valore romantico dell’uomo che ha una cosi grande sensibilità da essere ammirevole…quanti suicidi nelle opere romantiche?). Uccidersi è solo UNA via. E ti dirò di più. E’ una via come tutte le altre: non ha piu valore di altre. Le altre sono cambiare aspettare, oppure cambiare vita e luogo… E puoi prepararti anche quelle strade… Io l’ho fatto. E oggi so che non potrei mai uccidermi in un momento di disperazione. Sarà, nel caso, una scelta consapevole di cui avrò comunque responsabilità. Si, sono sarcastico. Non sempre per fortuna. Mi permetto solo un’osservazione: è facile sentirsi salvatrici del mondo con chi ti dice che soffre (fa sentire forti, no?)…forse un po meno facile con chi la sofferenza la mostra in un modo che a te non piace. Ecco perchè nel mio caso hai la pala pronta per me e parole di speranza per altri. E’ giusto abbracciare ed essere teneri con chi soffre. Ma anche essere duri e risoluti perchè un cambiamento avvenga davvero. Anche questo è amore. Buona strada.

  • 10844
    david -

    Sì,penso che il vero suicidio sia l’improvvisa disperazione,anche in un momento generale di sconforto.Io sono infelice ma non ho intenzione di uccidermi,ho tentato 3 volte il suicidio senza averne mai parlato con nessuno e non per attirare attenzione ma per andarmene via,quì si parla,cerchiamo di farci coraggio,è una cosa umana,anche se forse non serve,come parlare delle proprie disgrazie ovunque,qualche volta.Non in quello che ha detto Marco non ci trovo niente di sarcastico nè offensivo.Ciao a tutti

  • 10845
    david -

    Forse è meglio smettere di parlare di suicidio…arriva quando non se ne può più,non so se mi suiciderò,pochi minuti prima di tentare il suicidio stavo male ma non pensavo di arrivare a tanto.Secondo me questo blog non deve essere filosofia o contestazione (ed io ho sbagliato a fare tanti discorsi a vanvera)dovrebbe essere costruttivamente un luogo dove ci si può aiutare parlando di medici,medicine,cliniche che aiutano realmente le persone,esperienze passate che ci possono collegare l’uno all’altro,guarigioni,in che modo,insomma una persona espone il suo problema,e,come è già successo parlando di patologie varie,si può dare consigli realmente utili.Inutile dire c’è chi non ha gambe ed è felice,chi si uccide va all’inferno,o qualche stronza come pomodoretto Laura.Fare coraggio,dare comprensione,speranza sono in ogni caso cose importante.Un ultima cosa mi rivolgo a te Claus ascolta i consigli di chi è guarito dal problema che ti rovina la vita.Guarirai sicuramente.ciao a tutti

  • 10846
    david -

    Cioè forse mi sono sbagliato,parlare,discutere,ascoltare…anche avere punti sui quali non si è d’accordo,può farci sentire più vivi,più vicini…mi sento molto più distaccato dal mondo,addirittura giorno dopo giorno,mi sembra più crudele,falso,ingannatore,corrotto,ma dopo aver detto questo cambia poco.ciao

  • 10847
    david -

    Ma allora Marquito se non c’è alcun aiuto per chi soffre di certi problemi che può fare,non avere un lavoro provoca depressione in persone che stanno benissimo,per non parlare della tragica ondata di suicidi.Cosa faccio,porterò i volantini,è gratificante pure quello.Però non lo so,non lo so proprio,credo che fare qualcos’altro,di più costruttivo.bò?

  • 10848
    Marquito -

    Caro david, se mi sono permesso di sconsigliarti il “collocamento mirato”, è semplicemente perché so bene come viene applicata la Legge 68 nella nostra città. L’inserimento degli invalidi è gestito da una banda di mascalzoni, di cui purtroppo non posso fare il nome perché probabilmente mi beccherei una querela. Questi cialtroni equiparano i disabili psichici ai disabili intellettivi, pensano soltanto al loro tornaconto e non hanno il minimo rispetto per le sofferenze dei malati. Sì; david, ci sono passato anch’io, e si è trattato dell’esperienza più traumatica di tutta la mia vita. Le conseguenze sono state catastrofiche, e ti assicuro che le sto pagando ancora adesso.
    A parte questo, devi considerare che i pregiudizi nei confronti degli invalidi sono estremamente radicati e difficili da estirpare. Finché si tratta di invalidità fisica puoi ancora sperare nell’indulgenza e nella comprensione dei tuoi datori di lavoro, ma per gli invalidi psichici non ci sono né comprensione né pietà. Vengono considerati pazzi e idioti, anche se hanno una laurea con 110 e lode come il sottoscritto … Vengono trattati come dei cretini, come dei lebbrosi, come degli appestati … Non farmi dire altro che mi viene da piangere.

  • 10849
    david -

    Grazie Marquito,ma noi quì scusami la domanda…ma quì cosa ci facciamo aspettiamo di andare in una casa famiglia?Io non ho più idee.tu hai un lavoro?Beh spero di sì.Saluti ciao.

  • 10850
    tracy -

    pensano solo al loro tornaconto personale invece di aiutare la gente? che schifosi..spero che non siano tutti cosi.. comunque anche anche chi lavora alla disoccupazione.. dovrebbero aiutare i disoccupati invece pensano pure loro al tornaconto personale. la gente egoista che se ne frega degli altri, non ho parole per descrivere questo tipo di persone…il male fatto gli si ritorcerà contro. sai, anche se sei classificato come invalido mentalmente tu fregatene e si sempre te stesso ma non prendere nessuna pastiglia dagli psichiatri se no ti bruciano il cervello davero tutte quelle pastiglie.

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