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Il suicidio

di beppino
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14.941 commenti

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  • 10821
    Allegra matta -

    Deve essere terribile, qual’ e’ la causa che scatena questo disturbo, voglio dire un bimbo di 13 anni perché invece di vivere serenamente i suoi anni se ne ammala, scusate ma non so nulla di questa malattia se così posso definirla, io ho sofferto di attacchi di panico, e’ qualcosa del genere che arriva in modo incontrollabile?e che sintomi ha?bisogna esserne predisposti o e’ causata da qualche brutto trauma?
    Sono vicino a tutti voi e spero col cuore che troviate la serenità che sono riuscita ad avere io con tanta forza ma anche grazie alle persone giuste e stupende che ho incontrato, non perdete la speranza di incontrarle anche voi, quando meno ve lo aspettate quando ormai non ci pensate neanche più a me e’ accaduto ma ero così demoralizzata che quasi perdevo tutto perché non vedevo nulla vedevo solo il mio dolore poi qualcosa e’ cambiato..

  • 10822
    david -

    Ciao Marquito,possiamo capirci,quanto è terribile e quando sentivo arrivare quella sensazione morivo.ma pensa se dal ’96 è stato facilmente curabile dopo pochi mesi adesso ci sono stati grandi miglioramenti.In realtà un medico incapace è responsabile di tutto questo nel ’90 ha dato il via a tutto questo,lui diceva che quanto stavo peggio,tanto stavo migliorando.bòh…Cerchiamo di convincere Claus,anche a quell’istituto dove ti hanno guarito,secondo me Claus l’hanno sballottato da un medico ad un altro e lui ora è sfiduciato e sfinito,prova a scrivergli,forse a te ti ascolta.E’così vicino alla soluzione.io per quanto doloroso sia il PTSD non tornerei mai all’osses-comp.Ciao carissimo

  • 10823
    silvia -

    Io non sò come altri abbiano vissuto la loro “odissea” ma, dal canto mio, sò bene che se non si ha una famiglia che ti stà vicino e cerca di aiutarti, se ci si è isolati al punto da non avere amici (eccetto alcuni, ma sbagliati) è dura anche decidere di andarci da un medico. Nel momento in cui scegli già decidi di voler tentare… per stare meglio. Poi magari ti capita, come me, la sfiga di doverne passare tanti (troppi per un livello di sopportazione già messo alle corde) prima di trovare quello che ti dà una mano per il verso giusto.
    Claus, spero tu decida di non arrenderti, non adesso, non così.

  • 10824
    david -

    Claus sei tu che devi decidere,ci sono persone guarite dalla depressione ossessiva compulsiva,è molto dolorosa ma appunto anche ossessionante,io quando sentivo bisogno di bere andavo al bar e lo facevo,sbagliando e rovinandomi e rovinandoci la vita.Prendevo una decisione(negativa)e mi decidevo.Tu dovresti prendere una decisione(positiva)e guarire.Però è vero e giusto non diventare ossessivi nel consigliarti,decidi tu,quando,come,dove.Se vuoi,oppure restare così,io ho smesso di bere e di fumare,non è facile…fino ad adesso cmq sono abbastanza infelice,un mio amico è felicissimo di non avere alcuna storia sentimentale,questo a me invece mi rende molto triste.tutto è relativo.

  • 10825
    Marquito -

    @ Silvia:
    Io di psichiatri ne ho conosciuti tantissimi e non credo che questo fatto sia dipeso dalla sfortuna, né tanto meno dalla gravità del mio caso. Purtroppo la maggior parte dei terapeuti non è assolutamente all’altezza del suo compito. Alcuni sono degli autentici cialtroni, incapaci di distinguere una crisi adolescenziale da un disturbo di personalità … altri sono perfettamente preparati dal punto di vista teorico ma sono anche spaventosamente privi di umanità e di empatia … altri ancora sono sprovvisti di equilibrio e sfogano sui pazienti le loro nevrosi, le loro frustrazioni e i loro ripetuti fallimenti professionali. Peggio di tutti sono gli esaltati, i fanatici animati da sacro furore, quelli che si sentono investiti di una missione salvifica e che combattono le loro crociate sulla pelle dei pazienti… Questi psichiatri sono i più pericolosi, perché antepongono i loro dogmi al benessere dei malati, ma soprattutto perché agiscono in buona fede ( i mostri peggiori, lo si sappia, sono proprio quelli che agiscono in buona fede).
    Quanti misfatti potrei raccontarti !

  • 10826
    silvia -

    Marquito, onestamente mi sento di condividere le tue parole. Non sai quanto.
    La cosa buffa è che mi piace pensare di essere stata anche un pò sfortunata, nel senso che certa feccia umana (almeno nell’ambito medico) me la sarei potuta risparmiare… ho conosciuto persone (compreso il mio medico di famiglia) che mi dicevano “vai da tizio che è bravissimo, è un luminare nel suo campo!” e io scema mi caricavo di aspettative e poi rimanevo delusa. Il fatto è che: una delusione chi sta, tutto sommato, abbastanza bene la digerisce senza troppi problemi; chi invece sta già molto male, tanto da cercare un medico e sperarci, sperare che t’aiuti davvero a stare meglio, una delusione è come se ti legassero un macigno (in sostituzione alla pietra che già avevi ) e ti buttassero in un torrente impetuoso. Ogni volta, ogni medico e ogni terapia sbagliata avverti che ti ha tolto qualcosa, e quel qualcosa è la speranza che senti diventare sempre più flebile. Questa cosa può togliere il respiro, il sonno, l’istinto a nutrirsi, … l’istinto a vivere… tanto che dal nuovo medico andrai in condizioni anche peggiori di quelle iniziali. E mentre nuovamente seguirai la prassi e lui raccoglierà elementi con i quali valutarti, magari ti sentirai dire che sei prevenuta, e penserai “anche grazie a voi!” E potrà capitarti di esplodere come una bomba a mano che tocca terra, e ti parleranno del TSO e sei così rincoglionita che nemmeno capisci che non sai cos’è; pensi che è una parola che senti per la prima volta…e come un bambino che impara a parlare, inizierai a familiarizzare con certe sigle di un linguaggio del quale ignoravi l’esistenza. Ad un certo punto ti renderai conto di esser entrata nel vivo di un altro mondo, che ha un altro linguaggio e regole proprie, ma dove c’è del marcio come in tutti i mondi.
    Forse è alla fine che s’impara a scegliere ciò che è più giusto per se stessi, per stare meglio. Certo, col senno del poi, molti medici li avrei proprio evitati….ma in certi momenti non puoi permetterti di ragionare con i se e con i ma, è meglio agire anzichè aspettare… qualcosa ti dice che devi agire.

  • 10827
    alex1 -

    anche io sono al limite..problemi psicologici,solitudine,adesso anche problemi economici,dovrei trovarmi un lavoro ma non ce la faccio e ho una gran paura,paura di stare con gli altri,paura di non essere efficiente e paura di fare ulteriori figure di m….,della serie “appena non non riesci a reggere le difficoltà che si presentano fuggi a gambe levate”,mi sento un peso anche per la mia famiglia,alla mia età dovrei aiutarli e invece..sono una nullità…il suicidio sarebbe l’unica strada orgogliosa che mi è rimasta..perchè non si può scegliere di morire???perchè???Ciao a tutti…sono disperato

  • 10828
    david -

    Allegra matta il disturbo osses-compul.nel mio caso non parlando di scienziati pazzoidi che ce ne sarebbe da dire è legata spesso ad un carattere timido,introverso,semplice anche ingenuo che vede crollare tutto il suo mondo fatto fino a quel momento di fragili certezze,da un comportamento ligio ed obbediente a ciò che ci viene insegnato da sempre,da una sensibilità e senso assoluto del dovere.Il crollo di tutto quello in cui avevi creduto ed attorno al quale ti eri costruito la vita scatena un senso di essere del tutto perduti.Questo mi ha colpito a 20 anni,dopo che per quasi due anni,da 14 a 16 ho subito violenze e torture a scuola all’ITC PEANO,una delle scuole più all’avanguardia di Firenze.L’ossess.compuls.è legato spesso ad un carattere ansioso tenuto sotto controllo che poi finisce per scoppiare tutto insieme.E’ letteralmente una tragedia.Alex figure di merda ne avremo tante ancora,ma quelle sono il meno,la solitudine invece può essere il colpo più duro,solitudine dalla persona amata ancora peggio,per adesso cerca di non bere o quasi per niente.Però ti posso dire che ne puoi uscire con un semplice “Che ho da perdere”e buttarti nella mischia.Se sei molto insicuro fai un paio di sport violenti,troverai nelle palestre più solidarietà e fratellanza che a molti rinfreschi e festicciole fasulle,cortei per la pace(lì ognuno fa il suo altro che pace!)Diventa se ti senti un pò solitario,costruisci la tua vita,non per far piacere agli altri(che aumenta l’ansia)il lavoro sopporta e fregatene dei colleghi,se vedi che nn ce la fai molla e cerca qualcos’altro,il mobbing crea odio,rabbia,ed ansia fortissima per non dire sgomento.Vivi,nella mia esperienza il suicidio arriva quando vuole come lo spettro con la falce,resisti perchè una vita intera te la meriti.Se non hai patologie varie ma ti senti ferito da questo mondo vai avanti!Tutto passerà.Ciao rinasci,adesso o quanto prima.Non hai colpa di niente,sei una vittima di questo luridume di mondo e ne soffri…Hai ragione tu,e allora di cosa ti preoccupi?

  • 10829
    david -

    Chi non riesce ad avere un lavoro normale,sceglierebbe un lavoro di categoria protetta?Io non lo so è molto umiliante,io sono già parecchio umiliato,non so forse un part time.di categ.prot. vi prego rispondetemi è un gran casino,soldi,pochi pochi.il giudizio degli altri incombe,io non direi mai di far parte di una categoria protetta,insomma cercherei di tenerlo per mè.ciao

  • 10830
    Marquito -

    @ Silvia:
    Dopo tante esperienze negative (e dopo tante terapie inappropriate !), il paziente si convince di essere incurabile e di rappresentare, per così dire, un “caso disperato”. Ed è proprio su questo aspetto che è necessario intervenire. Nella stragrande maggioranza dei casi, il fallimento della terapia è da imputarsi soprattutto ad errori dello psichiatra. Non lo dico per fare polemica; lo dico perché ne sono fermamente convinto e perché penso che sia importante restituire la speranza alle persone come Claus. Io stesso, prima di incontrare il medico giusto, ho dovuto consultare almeno quattro specialisti. La maggioranza dei terapeuti è costuita da ciarlatani, da incompetenti, da persone superficiali e profondamente menefreghiste. Non parliamo di tutti quei fanatici che si muovono sulla base di un pregiudizio ideologico ! Dogmatici, intransigenti, presuntuosi ed arroganti … totalmente incapaci di mettersi in discussione, di rivedere le proprie opinioni e di ammettere i propri errori … totalmente e irrimediabilmente privi di elasticità mentale … Una volta che si sia compreso tutto questo, non ci si potrà più meravigliare se la maggior parte delle terapie hanno un esito fallimentare. Ma questi fallimenti (lo dico soprattutto a Claus) non significano affatto che il malato sia incurabile. Significano soltanto che non ha ancora incontrato un medico preparato, competente e capace di ascoltare. Il disturbo ossessivo-compulsivo si può curare. La depressione si può curare. La maggior parte delle patologie psichiche si possono curare. Quando il mio ultimo terapeuta mi ha guarito dai miei disturbi, ho provato due sentimenti fortemente contrastanti. Gratitudine e riconoscenza verso questo psichiatra; rabbia e indignazione verso tutti quei cialtroni che lo avevano preceduto. Sai qual’è l’aspetto più ironico di tutta questa vicenda ? Che per guarirmi dai miei disturbi era sufficiente ricorrere a un farmaco relativamente comune. Più in generale, sarebbe bastato analizzare il mio caso con un animo più sereno e sgombro da pregiudizi.

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