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Il suicidio

di beppino
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14.941 commenti

Pagine: 1 1.018 1.019 1.020 1.021 1.022 1.495

  • 10191
    Mafalda -

    Buongiorno a tutti.
    Entro per la prima volta a scrivere pur avendo letto da qualche giorno.
    Non entro nel merito di giudizi, solo rifletto su quanto sia difficile, sempre e per ognuno, spiegarsi per intero e, quando poi i problemi ci soffocano, saper mantenere la pace con gli altri quando è già difficile mantenerla con se stessi.
    Quando si soffre ci si attorciglia la visione dei fatti; le parole, i toni o le espressioni, talvolta impercettibili, ci esasperano come fossero armi puntate a noi.
    Particolari che assumono un peso insostenibile, polvere che in qualunque altro momento ti scrolleresti di dosso con gesti meccanici, e che ora, invece, infetta le tue ferite all’anima…

    Come vorrei ci fosse un pò più di quiete per cancellare parole ribelli “scappate” per dolore…perchè, alla fine, è tutto e solo per dolore….
    E provare a starci vicini contro quel dolore…??

  • 10192
    david -

    Vabè mi dice malato di mente,pazzoide ecc almeno trenta volte chi non gli avrebbe detto “ma vai crepa!!!”.anch’io ho le mie ragioni.

  • 10193
    Ele -

    @ Mafalda: il tuo paragone con la polvere che di solito ti scrolleresti di dosso e invece quando stai male, infetta solo le tue ferite, è azzeccatissimo.
    È vero, il dolore esaspera ogni cosa e ingigantisce anche il senso di solitudine e di inadeguatezza. E ti sussurra che non puoi farcela, non tu.
    (parlo di me…)
    Buonanotte.
    Ciao Marina!

  • 10194
    Mafalda -

    David, per quanti motivi ogni giorno che si vive “il mondo”, “nel mondo”, quando stiamo male ci sentiamo schiaffeggiati ingiustamente, quasi perseguitati, puniti, ma di chè?
    Pensa ad un semplice blocco stradale che ti impedisce un appuntamento; pensa ad un acquazzone proprio mentre sei fuori casa e non hai proprio di che riparati: non sono fatti che accadono contro di noi, ma ugualmente ci possono rovesciare come un guanto, spiazzarci e farci alterare (potrei pensare ad esempi un pò più eclatanti, ma era solo un superficiale esempio…).Spesso ci accorgiamo di dire ” Ma proprio oggi che….! Ma perchè non ieri che io…” …magari solo perchè “ieri” noi non possiamo sapere cosa è accaduto ad altri che, comunque, non sarebbe piaciuto succedesse a noi…è semplice, disarmante ma semplice, è la vita, normalissimo che sia, ma ciò che cambia è che è in quel momento che noi siamo particolarmente “doloranti” nell’anima….

    Quando stai male, pensa persino ad un giorno piacevole del passato… magari ti accorgi che anche quello, quando ti senti sfondato, fatichi a riconoscerlo “bello”…
    Perchè?
    Perchè “accidenti!” se tutto ti sembra inabissarsi, non riesci a credere possibile a qualcosa che si possa salvare…e allora ti sembra giusto trascinarti tutto….anzichè aggrapparcisi…
    Ma in questo tortuoso saliscendi della vita, sarebbe bello fossimo “sempre” e “tutti” in grado, per più tempo possibile, di scansare le frane e gli ostacoli, anzichè soffermarci ad analizzarli o voler per forza rimuoverli da soli…eh, da soli, spesso, propio non si riesce.
    A quel punto possono esserci altri che ti raggiungono e qualcuno spavaldamente scavalca e prosegue, qualcuno, qualcuno addirittura lo fa correndo ignorandoti, un’altro rallentando, chiede se occorre un aiuto, altri si fermano a guardare, altri ti porgono la mano…in ogni caso, ognuno di loro, può, involontariamente, fare comunque una cosa sbagliata…o l’unica cosa giusta.
    Càpita…!
    E càpita a più di quanti si sappia, e più ancora a chi nega che certe cose possano mai essere accadute a loro…!
    David, quando leggo chi sa esprimere tanto (al di là di condividere o meno ogni parola espressa), provo il disagio di non saper spiegare come sarebbe “fantastico” convertire tutto quel bagaglio di sensazioni in FORZA, consapevolezza del proprio contenuto, che non deve necessariamente essere riconosciuto dagli “altri”, ma prima di tutto da noi…
    Hai vissuto, patito, gioito di sicuro, accumulato, protetto, conservato, amato, voluto, avuto, selezionato…da tutto questo, davvero non senti forza?
    Per favore, raccogliti più ricordi che puoi, oggettivamente, di quelli che si raccontano sorridendo (e non di sarcasmo, neh?!!…:))
    Guardati sorridere….

    Buona giornata con tutto il cuore a questo forte/delicato angolo di riflessioni

  • 10195
    david -

    Mafalda,no ormai io sono “orso” e tale resterò.Ma che significa?No io non sorrido e perchè dovrei farlo.Sì l’ultima parte la condivido un pò,nel passato ci sta la nostra vita,abbiamo combattuto,amato,sperato,gioito,sofferto…Sì però la mia teoria sta agli antipodi della tua,io aspetto il grande giorno,l’illusione di questa vita presente deve sgretolarsi del tutto.Questa non è la mia vita,è un guazzabuglio di nulla,deve arrestarsi,sparire…USQUE AD MORTEM ET ULTRA.

  • 10196
    david -

    Il presente è pura illusione,lo dicono per primi gli sciamani indiani d’America

  • 10197
    Mafalda -

    David, volevo comunque aggiungere che, per quanto valga ciò che scrivo, ho apprezzato tanto che tu ti fossi esposto con un timido commento “Vabè mi dice malato di mente…..anch’io ho le mie ragioni”… Vero! Ognuno ha la ragione di ciò che stà affrontando e di come e quanto può sopportare al confronto del “mondo”…ma il “mondo” non può saperlo, talvolta non può capirlo.
    Mi convinco che tu abbia una volontà impaurita da accompagnare per mano(all’inizio, poi…avrai da correrle dietro!), e alla quale mostrare altri aspetti della vita, nuovi…incuriosirla, attrarla.
    Mi spiace che Alessandro abbia preferito ritirarsi, a meno che questo lo abbia fatto stare decisamente meglio, e nel caso è stato giustissimo.
    Alessandro l’ho “guardato”, dal momento che ho letto io, come un piccolo groviglio di tante cose da dire, forse troppe per una volta sola, e con alcune che, nella foga del racconto del passato battevano malamente con il male del suo presente. Mi è sembrato trasformarsi in una valanga di terra e piante, di radici e di storia, travolgere se stesso e chi altro sino a valle, e lì, accorgersi…quanto altro nuovo male addosso derivante dalla sua stessa caduta. Qualcosa doveva farlo fermare, non piccoli cespugli nel pendio, ma un pò di comprensione di sè a se stesso.
    Mi mancava il fiato a leggere le sue storie, non tanto per il contenuto, ma per come descriveva i passaggi, mi sembrava di sentire il suo fiato grosso, di qualcuno che DEVE assolutamente finire di raccontare, come fosse inseguito dal “ripensamento”, o volesse finire di raccontare prima che si interrompa il collegamento…
    Sono impressioni mie, scusatemi, ma aspetti ai quali dare valore ce ne sono sempre in ognuno di noi, e sono da riconoscerli, addirittura “salvarli” da noi stessi ed elevarli a nostri compagni di un altro nuovo viaggio in questa vita.
    Sono solo parole?
    Avete ragione, quì scritte sono “solo parole”, ma dentro di noi c’è molto di più.

  • 10198
    david -

    Il PTSD il mio problema.C’è poco da dire,secondo Alessandro avrei dovuto sorbirmi tranquillo i suoi continui e pesanti ed insulti,senza reagire.mi sono scusato bò,non so perchè,già…acqua passata

  • 10199
    Mafalda -

    David, la teoria dell’orso è spesso assai confutabile (chiedilo allo stesso orso se si sente di essere tale come noi lo definiamo….), e tu non dimostri affatto, comunque, di volerti rintanare al buio, perchè alla luce, per fortuna, ti ci esponi, anche solo nel bagliore di questi nostri schermi che leggono di te….
    Ed è una fortuna, lo sai, che tu sia così!
    Gli sciamani, come altre culture del passato, di realtà ne interpretano una, la loro, fedele a circostanze, situazioni usi e abitudini che in minima parte noi conosciamo e/o comprendiamo.
    Lo Sciamanesimo intende accompagnare all’abbandono dei nostri ruoli abituali; conduce verso l’integrità dell’essere; insegna il potere dell’amore, della conoscenza, della visione e il potere della guarigione.
    “Guarire è un’arte. Superare le maschere dell’ego ci riconduce alla nostra anima: “La nostra anima, il nostro vero io è la dimensione più misteriosa, fondamentale e magica del nostro essere……………..ogni anima è unica e noi siamo chiamati ad evadere dalla prigione di minima sicurezza del conformismo e della mediocrità per poter sperimentare la vera magia e il vero potere della nostra anima. La nostra anima è la fonte di tutta la nostra energia guaritrice” (Gabrielle Roth)
    La vita è sacra. La vita è un’arte. La vita è un’arte sacra”….
    Mi avevi incuriosito (così come curioso sembra sia tu, e ciò è già un magnifco segnale di riscossa di te stesso…), e le frasi virgolettate non ho fatto altro che stralciarle da un testo…
    Come vedi, ogni lettura, ogni interpretazione interessa vari aspetti delle sofferenze umane, se le vuoi contrastare e non affiancartici.
    Io lo credo che tu, anche se per sforzo, possa sorridere per un pò, almeno fin quando ti si tireranno i muscoli mimici del volto, e poi possa anche ridere o deridere (va bene lo stesso) questa sciocca che dall’etere un pò misterioso ti irrita con questi compitini…danne qualcuno anche tu a noi, perchè di cose, lo dimostri, tu ne sai…
    Generosamente, parlane allo scopo di interessare noi…
    Buona serata a tutti

  • 10200
    Mafalda -

    David, riporto velocemente (ma non per semplificare…) ciò che ho trovato a proposito di ciò che hai detto:
    ” E’ essenziale che le proprie emozioni riaffiorino, è essenziale uscire da quel passato, per poterci riappropriare del proprio presente, e da lì cercare spazio per la propria vita, non più solo fatta di passato, ma di futuro. Ma, per superare il passato, è necessario rivivere quel passato ed ammetterlo nella propria vita, e riportarlo alla consapevolezza della nostra coscienza… Se ci alziamo da terra, se volgiamo lo sguardo da dove provenivamo, e viviamo quell’evento e sublimiamo il nostro dolore, magari, con un pianto o un singhiozzare liberatorio, staremo poco a valutare, poi, dove vogliamo andare, e successivamente staremo poco, a voler volare via, se troveremo in quel presente, che ha, già, in se, i germi del nostro futuro, elementi che ci portino a vivere, ancora, una nuova vita.”
    Tu hai gia fatto una giustissima e sana affermazione, propositiva per andare avanti:”…acqua passata”
    Dunque, ora, tutto segue e prosegue, e il convoglio lo guidi tu…

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