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Depressione (3)

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Lettera pubblicata il 12 Luglio 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Gay - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 16 commenti

Pagine: 1 2

  1. 11
    trums -

    Ti ho definito e ti definisco paladino dei diritti gay perché mi dispiace, ma mi sembri uno di quegli omosessuali che vedono discriminazione e maltrattamenti appena viene nominata la parola “gay”. Qui io personalmente non ne ho visti in nessun commento. Si tratta di opinioni, nessuno ha detto che i froci fanno schifo e vanno curati.
    La mia vita non gira solo attorno all’omosessualità e questo non è l’unico problema che mi rende triste. Quello che volevo intendere è che in futuro spero, almeno in parte, di risolvere gli ALTRI problemi che mi rendono triste. L’omosessualità, purtroppo, ci sarà sempre e il fatto di non poterla cambiare mi deprime profondamente, ma tant’è; però se almeno riesco a risolvere gli altri problemi (ad esempio decidere cosa fare nella vita, cosa che attualmente non mi fa dormire la notte) forse potrei raggiungere uno stato di tranquillità in cui l’omosessualità mi sembrerà solamente un piccolo inconveniente che posso mettere da parte.
    Quello che non mi è piaciuto del tuo commento è il tono generale “noi omosessuali contro la società che non ci accetta”, che non capisco, così come l’idea che essere omosessuali sia per principio qualcosa di cui andare fieri. Io non sono contro la società. La “società”, per quel che mi interessa, mi ha già accettato; ma, mi dispiace, rimango comunque scontento di essere gay.
    Trovi che sia “giusto” o “meglio” esserne felici? Io personalmente no, o meglio non necessariamente; dipende dalle aspirazioni e dalle sensazioni di ognuno. Potrai farmi conoscere tutti i gay del mondo che vivono felici, ma in me rimarrà sempre quella sensazione di scontentezza che mi accompagna fin da quando ho capito di esserlo. Ognuno ha i propri sogni. Io non volevo questa vita ma me la sono ritrovata: è successo, pazienza, ma chiedermi anche di esserne contento, mi dispiace, non ce la faccio. 🙂

  2. 12
    trums -

    A parte tutto, comunque, apprezzo che tu abbia voluto commentare la lettera.

  3. 13
    Marco -

    Carissimo Trums, non ci conosciamo ma posso dirti con tutto il cuore che ti sono vicino!
    Colgo dalle tue parole una grande rassegnazione ed è questo che mi dispiace. La mia testimonianza personale non è la unica ce ne sono tante altre se ti interessa e basta cercare su internet per leggerne tante.
    La cosa che da fastidio a tanti è che si possano guarire le proprie ferite emozionali e tante volte alla base di attrazione per lo stesso sesso c’è proprio questo: abusi ricevuti (che possono essere fisici o anche solo emotivi) da parte di familiari, amici stretti, o semplicemente un’assenza della figura di riferimento (anche qui può essere reale o semplicemente un’assenza emotiva da parte del padre). Ovviamente di cause ce ne possono essere tante altre. In ogni caso e per tutti c’è un sentirsi diversi dagli altri ragazzi. E’ proprio questa distanza, questo senso di estraneità che viene pian piano colmato e mentre viene colmato cadono di pari passo le attrazioni, perchè non se ne sente più il bisogno. Ripeto tanti possono dare testimonianza, non solo io. Se vuoi contattami e ne parliamo.
    Rimango in ogni caso vicino e prego per te.
    Ps: dimenticavo, le tue aspirazioni sono legittime e nessuno ha il diritto di dirti cosa devresti fare e cosa è meglio desiderare.
    Un abbraccio forte.
    Marco

  4. 14
    trums -

    Marco, purtroppo continuo a credere che non sia il mio caso, guardando la mia storia passata. E poi anche se per caso riuscissi a cambiare passerei tutta la vita con l’angoscia di ritornare come prima e con l’idea che in realtà io non sia cambiato per niente e abbia solo represso quello che provo. E magari poi dopo 10 anni di matrimonio verrebbe tutto fuori all’improvviso.
    Purtroppo è andata così e non posso farci niente. L’omosessualità mi ha letteralmente rovinato la vita e me la rovinerà anche in futuro e a questa si aggiungono altri problemi, che non ho ancora capito se direttamente collegati ad essa oppure no. Ma io so per certo che almeno, se non fossi omosessuale, avrei degli amici.
    Proprio l’altroieri un mio parente ha annunciato emozionato che sua moglie è incinta e presto lui diventerà padre. Io mi sono detto felice per lui, ma dentro di me piangevo a dirotto. Come posso vivere vedendo tutti gli altri che, senza nemmeno sforzarsi, ottengono i traguardi che avrei voluto raggiungere io? Perché tutti ne parlano male, ma alla fine moglie e figli sono ancora il traguardo sociale che la maggior parte degli uomini raggiunge ad una certa età. E come posso vivere senza nemmeno potermi sfogare, perché chiunque ascolti i miei sfoghi non capisce e se ne esce con frasi tipo “vai in spagna, lì ti accettano e potrai adottare”, non capendo che il problema non è la società ma sono io che non voglio essere così? Perché l’omosessualità dev’essere per forza qualcosa di cui essere orgogliosi?
    Non so come uscirne, non c’è via d’uscita. Dal momento che nemmeno gli altri problemi so come risolverli attualmente passo tutte le mie giornate sul letto a pensare, pensare, pensare mentre gli altri vivono una vita che forse senza questo maledettissimo “gene omosessuale” sarebbe potuta appartenere anche a me, chissà.

  5. 15
    Marco -

    Carissimo Trums, mi spiace tantissimo per quanto stai vivendo, vorrei essere lì vicino per abbracciarti e permettere al tuo dolore di uscire e farti sentire amato e compreso!Ma vedi carissimo,tante volte la sofferenza nasce anche da false convinzioni di cui ci convinciamo o ci convincono e che tolgono la speranza. Ad esempio non è mai stato dimostrato che esiste un gene gay, anzi in tutti i famosi articoli scientifici si ribadisce che le prove sono insufficienti e sarebbero necessarie ulteriori ricerche.Il mondo scientifico ha poi aspramente criticato questi lavori come privi di una corretta metodologia scientifica..Lascio a te il giudizio…
    Riguardo poi al cambiamento ti dico che anche io avevo i tuoi stessi dubbi, ma Man mano che il processo va avanti mi rendo conto che non è tanto importante il cambiamento delle attrazioni sessuali quanto piuttosto il mettere mano alle proprie ferite emotive x sanarle! Nell’ultimo periodo infatti ho tolto il coperchio della mia pentola a pressione per lasciare uscire tutto il dolore, la rabbia e la bassa autostima che avevo accumulato in questi anni per sentirmi finalmente amato! E i risultati sono evidenti non solo a me ma anche agli altri (mio fratello proprio oggi mi ha detto che nell’ultimo periodo mi vede più sicuro, più affascinante, più uomo!) Quando tu cambi inoltre cambiano anche coloro che ti stanno intorno perché la tua asprezza si converte in amore ed io ho iniziato letteralmente ad abbracciare i miei fratelli.È l’amore che in ultima analisi guarisce me e coloro che mi circondano. La mia realtà interiore è cosi cambiata che sono arrivato a ringraziare Dio per questa problematica. senza di essa infatti non avrei sperimentato tutto l’amore che sto ricevendo dagli amici e dalle persone che mi stanno aiutando. Carissimo Trums come vedi ti parlo col cuore in mano xkè so che stai soffrendo molto e che io potrei esserti utile, ma sta a te ora decidere se metterti in moto e fare qualcosa x te stesso o lamentarti e lasciare che il tempo passi. Considera che il tempo non risolverà le cose, anzi le acuirà, te lo dice uno che ha trascorso anni dietro a pornografia, incontri occasionali, fantasie ossessive che sono diventate nel tempo una dipendenza. X concludere ti abbraccio forte virtualmente con la speranza un giorno di farlo dal vivo. Ti sono vicino nella preghiera.Marco

  6. 16
    Manu -

    Sembra banale, ma se non stai bene con te stesso automaticamente non starai bene con gli altri.
    Dovresti ricominciare da TE, e allora le cose cominceranno ad andare meglio.
    I tuoi discorsi mi ricordano tanto quelli di una mia ex (che ha 2 anni più di te), che non si è mai voluta migliorare e tutt’oggi vive nel suo mondo perfetto del tutto imperfetto e vomitevole.
    Ma poi tutto sto pessimismo?
    “Se tizio mi conoscesse dal vivo sparirebbe e bla bla”
    Ma tu che ne sai?
    Stai facendo dell’omosessualità una croce.
    La società sarà quel che sarà, ma sei tu il primo a non accettarti e a non volerti così.
    Se non sarai tu a darti una mano, non aspettarti quella degli altri!
    Forse ci sarà qualcuno che te la darà, ma se andrai avanti di questo passo farai prima a chiuderti in un eramo.
    Tu hai paura della vita e della gente, esattamente come la mia ex.
    Te lo dice una più grande di te: SVEGLIATI!
    Che dai 30 anni in poi la vita corre, e tu avrai perso tempo a piangerti addosso e fare la vittima!
    Dopo si che saranno caXXi amari!!!
    Scusami, ma non mi va di essere commiserevole!
    Sei giovane, in salute e ci sono davanti a te milioni di possibilità!
    Essere omosessuali non significa essere malati di mente o handicappati, ma tu la stai facendo davvero tragica, come se fosse così!
    Dopo che trascorri le tue giornate a piangerti addosso e a ripeterti quanto sei sfortunato ecc ecc, cosa risolvi esattamente?

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