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Concetto di amore astratto

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Salve a tutti,
è la prima volta che scrivo quì dopo aver letto numerose lettere riguardanti un pò quello che era una situazione somigliante alla mia e ne ho tratto molto, ho potuto arricchirmi.
Sono un ragazzo di appena maggiorenne, che non sa cosa sia fondamentalmente l’amore, ho un’idea grossolana.
Vedo molte coppie a cui io non vedo il minimo segno d’amore negli occhi, vedo molte coppie che ormai non si amano più, e vedo single con il cuore pieno di qualcuno.
Sono un tipo molto orgoglioso, che capisce di essere affezionato a qualcuno solo dopo che è andato via dalla mia vita.
Non so se mai sono stato innamorato, forse perchè non vorrei somigliare a quelli che al primo abbraccio dicono di essere innamorati di qualcuno, forse perchè non ho un concetto dell’amore e , anche se sono stato innamorato, non potendo averne idea di cosa sia, la mia psiche mi spinge a credere che non lo sono mai stato.
Sono un ragazzo che vede l’amore, o quel sentimento che si avvicina, dietro l’imbarazzo di un complimento che fa spuntare un sorriso. Vedo quel sentimento dietro due occhi che ti guardano oltre la superficie, vedo quel sentimento lungo le emozioni di un brivido di un semplice sfiorarsi di mani.
Ho avuto moltissime amiche, di cui molte sono andate via lasciando spazi vuoti che non colmerà nessuna. Tutte le ragazze che ho conosciuto, mi reputano un ragazzo molto romantico, dolce, sensibile e alcune hanno anche osato di dire ‘perfetto’.
Ciò di cui non riesco a trasformarne motivo per finire la guerra che c’è dentro me, è vedere che uno come me, ormai a quest’età, pur romantico, dolce, ‘perfetto’, quanto sia… non ha mai fatto innamorare nessuna ragazza.
Mi concedo ogni tanto, qualche pizzico di sicurezza di me stesso nel parlare, non sono mai indeciso, e alcuni a volte vedono arroganza nelle mie parole.
Vedo invece moltissimi maschi poveri dentro, ignoranti, stronzi, che riescono perfettamente a far innamorare una ragazza dopo l’altra. Cosa ci troveranno mai in loro? Le cose sono due. O loro hanno ciò che io non riesco ad avere, oppure hanno ciò che basta per fare innamorare delle ragazze anch’esse povere dentro.
E noto anche un loro senso di sconforto, nel sentirsi sempre non abbastanza per loro, nel credere di sbagliare sempre anche se abbiano ragione.
E sono capaci di piangersi addosso per anni, mentre io mi chiedo come possa essere successo che si siano innamorate nonostante il loro trattarle in modo pietoso o non trattarle affatto.
Con me non provano interesse, o quantomeno all’inizio si, ma poi si stufano e perdono quell’entusiasmo alle stelle che avevano. Figuriamoci in che situazione mi potrei ritrovare se mi comportassi da stronzo.

Non ho mai visto una ragazza che mi faccia “le feste”, come solitamente una ragazza innamorata manifesta alla visione del ragazzo a cui ha dato il suo cuore…
Le cose sono molte, e questo mi porta a pensare di non essere abbastanza.
Forse perchè non ho un concetto ben concreto di amore? Probabile, ma molti episodi di cui amiche innamorate mi raccontano, li sento come se fossero miei, come se in qualche modo io sapessi di cos’è che si parla. E riesco a dare consigli e fare ragionamenti giusti, in modo da stimolare quella persona. Ma si sa che “è meglio bersi l’oceano con un cucchiaino piuttosto che discutere con un innamorato” .
Mi chiedo , ogni ragazza con cui ho parlato, è sempre rimasta colpita dal mio essere un pò diverso dagli altri. Ma non capisco cos’è che non le spinge a volermi prendere, a fare di me una facilissima preda mangiabile da tutte.
E non ditemi la tipica frase, alquanto irritante, che prima o poi arriverà.
Tutto questo che ho scritto, mi spinge ad una situazione di puro sconforto e tristezza, il non sentirmi abbastanza da essere un soggetto di cui innamorarsi. E la questo va in netto contrasto con quello che mi dicono la maggior parte delle ragazze, perchè se sono davvero come tutte dicono, dovrebbero un pò provare interesse no?
E’ veramente sconfortante.

Preferisco notare cos’è che non va in me, piuttosto che sentirmi dire questo.
Io avrei molto altro da scrivere, devo solo trascrivere i pensieri in parole, magari lo faccio successivamente.

Spero in una vostra riflessione che mi stimoli a scrivere quel pezzo che mi manca…

Saluti.

Lettera pubblicata il 5 Gennaio 2013. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 2 commenti

  1. 1
    Rossella -

    Per me l’amore è una cosa concreta. Infatti nei mesi scorsi mi è capitato di fare un sogno che mi ha dato la forza per fare considerazioni che non sono da me. Non voglio parlare neanche di stile, visto e considerato che la mia libertà ha un prezzo… il prezzo di tutti gli scrupoli di coscienza che mi faccio quando devo prendere una decisione contraria ai miei valori che tuttavia difende non il mio ego, ma va nella direzione di quei principi che a parole sembrano sempre non negoziabili… mi costa anche perché con la mia determinazioni mi sento spesso superba, non nei confronti degli uomini. Semplicemente non mi sembra di ricambiare l’amore immenso di Dio, che nella vita non mi ha mai fatto mancare la luce della Sua grazia, sia pure nella tribolazione e nella prova. Certamente non voglio negare che di pancia nascono le prime impressioni… però, soprattutto quando ti trovi davanti ad una persona che non rappresenta sé stessa non ti sembra ragionevole metterla sul personale. E’ una persona con le sue idee… poi ragionandoci meglio (quando hai modo di soffermarti sul lato umano) cominci a maturare una tua idea. Uno ne ha una e tu un’altra… boh! Sinceramente io non interpreto la chiesa come un chierico… nel sogno questa persona stava sull’altare. Si tratta di un sogno… magari solo una forma di difesa elaborata in chiave onirica. Però se ci pensi ti viene la domanda… da dove nasce questo zelo?

  2. 2
    Rossella -

    Io lo apprezzo, anche se tra il silenzio e il consenso, quando di mezzo c’è la dignità della persona umana non ne faccio una questione di casacche… d’altro canto si è sempre detto “l’abito non fa il monaco”. Questo è quello che non capisco di molte persone che frequentano la chiesa… la difesa di un principio. Ma allora non viene chiesto di amare? Io non vengo a chiedere amore… però si capirà bene che per me questa è una storia da raccontare. Senza infamia e senza lode. Non mi aspetto le scuse. Per cosa? Io nella vita ho le mie sicurezze. Non ho le stesse certezze di tanti altri perché probabilmente sono più debole.

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