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Come si smette di lottare?

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Lettera pubblicata il 2 Novembre 2018. L'autore ha condiviso 12 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 30 commenti

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  1. 11
    Angwhy -

    Discorso condivisibile ma un po estremo,come dire chi non ha una disabilità o una malattia terminale dovrebbe saltare di gioia ogni giorno della sua vita.la realtà è diversa e abbiamo visto persone ricchissime che si sono autodistrutte o suicidate.Saggio,un consiglio te l’ho dato approcciati alle cose in maniera meno categorica,cerca qualche distrazione senza aspettarti sempre e solo cio che reputi perfetto per te,puo anche succedere che quando arriva (se arriva)si riveli una mezza delusione

  2. 12
    ILSaggio -

    Carissima Annalisa, ti rispondo in tono affabile.
    Non sono d’accordo con te, ogni persona vive il proprio malessere, ed è giusto così, come ho scritto proprio nelle prime righe ci sono persone che vivono in condizioni ben più critiche della mia, ma anche della tua sai?
    C’è qualcuno che in questo momento ha 20 anni o 10 magari ed è in un letto paralizzato o sta per morire di un brutto male, quindi che facciamo, ci ridiamo su ai nostri problemi “falsi”? Non credo.
    La nostra percezione dello stare male è direttamente collegata alla nostra vita, non a quella degli altri, ora se tu mi venissi a dire che uno a cui non manca nulla e gode di buona salute, frigna perchè non ha i soldi per muoversi in Ferrari beh convengo con te non sia un vero problema.
    Ma non è assolutamente questo il caso.
    Mi spiace per il tanto male che c’è in giro ma la vocazione della mia vita non è il plagio di Madre Teresa di Calcutta, bensì la ricerca della mia felicità o quantomeno fino a poco tempo fa, ora…

  3. 13
    ILSaggio -

    È questo il motivo della mia richiesta di aiuto ragazzi.
    Il mio carattere.
    Credo proprio che qualsisi cosa mi possa capitare, anche la più dolorosa, ma che di certo non vorrei mettere alla prova come è stato per Annalisa (mi dispiace) non cambierebbe nulla nella mia vita e del mio modo di affacciarmi a questa.
    Il carattere mi hanno detto essere una forma banale della vita “tu non sei il tuo carattere sei molto di più” (boh?) ma è il carattere che ci forma e per quanto lo si possa modificare quello è.
    Un cinico rimarrà tale, al massimo lo sarà un po’ meno col tempo e basta.
    Mi sono sforzato tanto, ho praticato tanti esercizi per imparare ad apprezzare quello che ho, a non farmi false illusioni a ficcarmi in testa l’idea che perfetto non esiste ma non mi è mai servito a nulla.
    È servito solo per mascherare il mio malumore e illudere la mia mente per un limitato periodo di tempo, ma lei è troppo più intelligente di me ed anche il mio corpo. Tornano ad avere la meglio prima o poi.

  4. 14
    ILSaggio -

    Se non posso ottenere quello che sogno, se non riesco a cambiare me stesso, mi piacerebbe almeno imparare a smettere di elucubrare su come tentarci ad ogni costo.
    È possibile accettare la rassegnazione? O forse è proprio questo il problema, perchè vorrebbe dire aver trovato la chiave di svolta?
    Angwhy vorrei tanto che tu mi insegnassi il segreto per imparare a prendere il tutto in modo meno categorico, più ci metto tutto me stesso per prendere le cose come vengono, più sento un vuoto dentro perchè non è come le immaginavo, non riesco ad apprezzare i miei 26 anni perchè ho fatto delle esperienze ed ora mi ritrovo solo e con questo senso di vuoto.
    Come posso essere felice per questo?
    Forse la psicologia deve ancora arrivarci a una soluzione per casi come questo, o forse no, forse sono solo cazzate, forse chi ci ha davvero creduto e ne è uscito grazie alla psicologia non aveva tutta questa volontà, forse è riuscito ad accontentarsi.

  5. 15
    Angwhy -

    Guarda che ho capito,non ti accontenti della banalità e vorresti delle risposte convincenti,solo che non esistono o meglio le puoi trovare solo dentro di te ma alla fine la tua vita non si sposta di un metro.e allora ci vuole il sistema opposto che è proprio quello che indichi nel titolo,ovvero distrarsi e non pensare.come si fa?dipende dalle occasioni che ti capitano.io sono uscito da momenti di crisi nera facendo delle cose apparentemente semplici che però hanno funzionato in quel particolare momento,sono uscito con persone nuove che li per li mi sembravano anche un po degli stronzi,e infatti lo erano,ma l’ho fatto e cosi ho conosciuto altre persone,fatto cose nuove ecc ecc.sono paliativi ma non c’è nulla come tenersi impegnati e trovare nuovi interessi per non farsi assalire dai pensieri anche se ti sembrera stupido.pensa che una volta mi ero perfino convinto di essere malato,ne sono uscito perche mi sono fatto convincere a praticare uno sport che nemmeno mi piaceva,ma era…

  6. 16
    Angwhy -

    ..di un iniezione di fiducia che avevo bisogno in quel momento,dopodichè ho ritrovato la forza e la sicurezza per praticarne un altro che mi garbava di piu.purtroppo arriva di nuovo il momento in cui uno si ferma e si lascia travolgere dai pensieri,anche perche il mondo fa schifo,ma quello fa parte della propria personalità e del proprio carattere che come ti ha detto Annalisa non cambierà mai.io non ho molto altro da dirti,fattene una ragione sul fatto che sei cosi e non ti andrà mai bene nulla ma prova a fare qualcosa di diverso, senza pensarci troppo su,vedrai che qualcosa si mette in moto,ricordati che un azione anche piccola vale piu di mille milioni di parole

  7. 17
    Annalisa -

    ILSaggio ..io di anni ho doppio di te, ho sempre lottato per rimanere in piedi,unica cosa che posso dirti e prendilo come un consiglio da una persona che ha sempre vissuto il tuo stesso malessere e questo:circondati sempre di gente allegra,positiva ,non farti coinvolgere da situazioni in cui tu devi dare tutto te stesso,dove tutto e dovuto .Cerca di volerti bene ,pensa al tuo benessere,poi se hai tempo e voglia vengono gli altri.Bisogna essere egoisti e volersi bene . Io non sono riuscita a metterlo in pratica e con il segno di poi l’ho farei adesso ma e un po’ tardi . La mia bontà,disponibilità e stata sempre sfruttata al massimo da persone che hanno solo preso da me ,senza ricevere nulla in cambio. Ho pagato a caro prezzo questa mia insoddisfazione incurabile verso la vita ,ma anche perchè nessuno si e mai preoccupato per me .Mi auguro che tu hai delle persone che ti stanno vicino e ti vogliono bene.In bocca al lupo.

  8. 18
    Yog -

    Senti (relativamente poco) Saggio, ma con qualche 100 euri puoi andare a Villach e fare una terapia d’urto in un ambiente sotto stretto controllo medico. Perchè trascinarsi tra accidia e psicoterapia? Villach alla fine costa meno e mal che vada ti gonfi di bratwurst e canederli.

  9. 19
    ILSaggio -

    Angwhy ti ringrazio, più di tutto per spendere un po’ del tuo tempo per leggermi e rispondere, così come Annalisa, grazie.
    Per il distrarsi non hai idea di quante cose io abbia provato a fare, ho tanti di quegli interessi, dai più quieti ai più adrenalinici, qualcuno sono riuscito anche a provarli, altri da solo non ce la faccio.
    Il problema è che per quanto mi incuriosisca e mi interessi delle mie passioni a lungo andare perdo lo smalto nel portarle avanti, sempre per il solito motivo, per la mancanza di condivisione, ma non di quella passione in quel momento, ma del dopo.
    Cosa me ne faccio di farmi da solo una passeggiata nel verde, di andare in giro in scooter, di andare al cinema, di viaggiare se poi mi tengo tutto dentro per me perchè non sento il desiderio di condividerlo ad una persona qualunque?
    Perchè è toccato proprio a me (o noi se volete) essere così, con un pizzico in più di superficialità probabilmente avrei vissuto meglio, triste ma vero.

  10. 20
    ILSaggio -

    Cara Annalisa non ho nessuno a parte i miei genitori, che ringrazio di avere e ringrazio che siano come sono, ma che genitori restano.
    Un domani sarò ancora più vuoto quando non li avrò più, mi dispiace più per loro che per me in un certo senso, perchè so quanto soffrono per me.
    Sentire le vostre parole mi spezza in due, mi viene da piangere, non è giusto tutto questo, tutti dovremmo avere il diritto di essere felici e invece ci ritroviamo qua a scriverci senza nemmeno conoscerci con un dolore comune.
    Non è come qualcuno forse pensa fare le vittime, è un male vero, realistico che mi pervade la testa ogni giorno e a cui non esiste rimedio definitivo.
    Terrò comunque a mente i vostri consigli.
    Di nuovo grazie.

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