Come riconquistare un amore
di
alessio76
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@Costantino
…anche a me è capitato di lasciare anni fa, una persona…e so che, volendole bene, è stato comunque drammatico anche per me e non sapevo nemmeno come comportarmi per farla stare meno male possibile…
Questa volta, anche ieri sera…ci siamo sentiti al telefono…mi ha trattato peggio di una bestia e quello che mi fa star più male è che mi sta caricando di qualsiasi responsabilità, di non essere riuscito a vendere la casa, per trasferirmi da lei, etc…è arrivata a dirmi: “spero di trovare un uomo che se ne freghi di quello che penso e che mi dica – io faccio così, se vuoi mi segui, altrimenti amen…”
Io le ho risposto che avere carattere, non significa minacciare le persone, metterle nelle condizioni di o questo o quello…in una coppi, si dovrebbe cercare di mediare…e di avere pazienza…
La storia è lunga…ma non mi sono mai sentito trattare così male…quello che ho sentito, in due giorni, è ODIO e RANCORE…e non sono cose che nascono in 2 giorni….a questo punto mi viene da pensare che lei abbia vissuto in un altro “mondo”, almeno per gli ultimi mesi e che di punto in bianco, sia stat morsa da un serpente…è arrivata a dire e a credere nelle bugie che si è creta in testa, forse per giustificare il fatto che non mi vuole…e mi scoccia che non me lo dica chiaramente…dice: “credo che sia la migliore soluzione per entrambi, non è che ti sto lasciando per telefono!”…le ho risposto: “E’ la soluzione migliore per te ed effettivamente TU mi stai lasciando per telefono…alemno dillo, dimmi:Non ti amo piu’ e ti sto lasciando, non chiamarmi, non vediamoci, etc.”
Cavolo, ma se fino a tre giorni fa stava parlando felice del nostro 3° anniversario a settembre???
Scusate…scusa Costantino, mi sono lasciato prendre dai miei pensieri…
Comunque…non è facile rimmettersi in gioco in generale…
Un uomo può avere più difficoltà e questo è vero…anche se io non ho mai vissuto “il trovare una donna”, come un problema, negli ultimi anni…
Ma è vero che è estremamente difficile trovare qualcuno di cui si è innamorati, ricambiati e con la/il quale, poter condividere progetti di vita futuri…a questa età si ha già una casa, un lavoro e parte della vita fatta…problemi che si aggiungono al già difficile compito di instaurare una relazione…
Nonchè, con gli anni, le ralazioni non sono più tra “morosetti”…spesso sono (anche nel mio caso), convivenze…in cui ogni cosa ti fa ricordare l’altra persona…2000 fotografie, calendari, mobili scelti assieme, etc…
…devastante…finire, attendere, ricominciare.
Purtroppo, Costantino, ancora una volta ti devo dare ragione…vorrei non essermi svegliato questa mattina…
Un saluto a tutti, sempre…
@Fabio, ho appena acquistato l’ebook dal sito che menzionavi alcuni post fa, la mia storia l’ho citata brevemente poche pagine addietro. L’ho fatto più che altro per curiosità, ma anche per provare ad inquadrare da un altra prospettva il cavallo di battaglia di questo blog”chi ama non lascia”. Comunque concordo parecchio sul tuo pensiero, ho conquistato le ragazze che mi interessavano realmente, perchè lo volevo e sono stato lasciato in egual modo sempre per mia volontà. Vi terrò aggiornati.
Désirée
mi sembra di averti dato un po’ di fiducia in te stessa! Mi fa piacere 🙂
comunque vedi che anche Costantino mi ha dato ragione.. voi donne avete la vita facile! almeno per conoscere gente nuova, quanti due di picche potete ricevere in percentuale? 1 su 10? per gli uomini è esattamente l’inverso. Certo dovete però stare attente che costui non voglia solo pucciare il biscotto.. ad ogniuno il suo problema.
Ma la mi domanda iniziale?
teoria “vedrete il cadavere passare” Vs “chi ha molta scelta, non torna mai”
?
Il dubbio che mi pongo è che pensare che una persona che ci ha mollato debba per forza tornare e/o autodistruggersi senza di noi, mi sa di illusione e di egocentrismo.
Ciao Capullo,
ho letto la tua vicenda e mi scuso se non ti ho risposto prima.
Da quanto la mia personale sensazione riesce a tirar fuori dalla tua storia, che poi null’altro non si diversifica da quante altre qui sopra sono state dolorosamente scritte, quando accadono simili cose, vuol dire che sì è introdotta, nel rapporto stesso, la famigerata figura del “terzo incomodo”, che nel frattempo e con largo anticipo è già stato sperimentato, avendo così la possibilità di effettuare le relative valutazioni in merito, delineando il tutto verso la scelta, dell’altro, proprio per l’innovazione rappresentata, nascostamente, nella vita stessa di una delle due componenti la coppia ufficiale.
Si resta mortificatamente a piedi, questo è quanto succede e rialzarsi da una simile condizione varia e questo da sempre, da individuo a individuo, in quanto noi non siamo tutti uguali ovvero standarizzati, come invece questa società del pisello, moderna, vorrebbe invece che noi fossimo, fattore che invece caratterizza proprio la maggioranza della gente, che poi vista l’invasione stessa, che questi soggetti hanno nella vita di tutti i giorni, diventano inevitabilmente gli “unici santoni” di quella che sarebbe anche la nostra vita.
A questo non si deve stare ovvero a questa forma di regole, che vorrebbero imporre pure a noi, quest’oggi, di ritenerci e considerarci come “prodotto a scadenza”.
D’accordo per quella che è la scadenza naturale della vita stessa, ma non si può essere invece concordi, per quanto riguardano le scadenze, con considerazioni che cozzano proprio con quello che è il nostro modo d’essere e il nostro vedere in chi ci stà accanto come persona munita di lealtà, serietà e tutte quelle caratteristiche che noi abbiamo ben distinte e forti all’interno di noi stessi.
Adeguarsi ai tempi, se si è veramente nati con determinati principi, sarà impossibile e quindi non realizzare tale trasformazione, così se non ci si adegua, come dice l’antico adagio, si muore.
Ma veramente succede questo?
Non penso proprio, anche perchè succederà che la maggioranza della gente proverà anche timore nell’avvicinarsi a noi, ma di certo svanirà se sarà nostro pari, ma elevato sarà, in modo esponenziale, in base a quale “asino o mucca” ci capiti innanzi e questo è quanto accade nella maggioranza dei casi, proprio perchè questa gente si renderà conto che avrà a che fare con persone diverse da loro, in quanto oneste e serie e quindi, anche se nascesse qualche cosa, poi alla fine le maschere del cialtrone/cialtrona, sempre che di questa gentaglia si tratti, uscirebbero inesorabilmente fuori, perchè “le recite alla lunga non tengono più palco!”
E’ accertato che i rapporti interpersonali siano già complessi fra persone di simili attitudini quindi figuriamoci come possano essere quelli fra una persona seria e un attore o attrice di millesimo ordine! Quest’ultima caratteristica è quella che domina, in questa società odierna, meglio rispettare se stessi per vivere bene!
@ Clintbarton
Sai non saprei…se si vedono sempre passare i cadaveri ma spesso e sovente chi molla una prima volta torna per riprendere e poi tratta maluccio e alla fine molla definitivamente. Quindi quando si viene trattati male bisognerebbe mandare affa…il cadavere che torna ovviamente prima di mollarti/mi definitivamente. Infatti il mio cadavere era tornato contrito e pentito. Io ho perdonato e poi lui sparito . Vedi?
Riguardo al biscotto…boh. Alcune donne cercano solo sesso, altre sesso e altro. Dipende da quel che si cerca. La fregatura: chi cerca solo sesso non lo dice ovviamente….mica scemo ;-). E gioca sporco perché magari gli /le interessa un/una povera bau che invece vorrebbe altro. Questo lo schifo perché al massimo uno paga una professionista del sesso e tutti son felici. Cosa deve rompere le scatole a una non professionista? Boh. Misteri del Sesso. A ognuno il suo Mestiere no?
Io ho abbastanza fiducia in me stessa come persona che si rimbocca le maniche e si dà da fare. Mica sempre sempre ma provo. Senza sport però avrei seri problemi perché non saprei come eliminare lo stress. E al contempo non ho un crollo fisico troppo veloce. Questo positivo. Mens sana in corpore sano.
In merito al mio ex amato…e questo lo dico io…ogni tanto mi torna in mente il suo modo di ridere, piegando un po’ il viso verso destra, il colore degli occhi blu, bellissimi, e il disegno delle labbra. La voce molto bella devo riconoscerlo. Poi penso che mi ha detto che ero come il suo gatto e torno alla realtà. Che dire?
Se consideriamo tutti e tutte le persone singolette ci sarebbe materiale per incontri ad perpetuum, fosse solo per un caffé, un attimo insieme , uno scambio di pareri, una carezza, tre lacrime scambiate vicendevolmente, un bacio se proprio. Invece la Vita spesso va diversamente.
Del resto passa tutto. E bisogna vivere per vivere prima che tutto passi. E anche se si ricevono due di picche amen. Importante riflettere e cercare di capire il motivo. Ovvio che e legnate di qua e legnate di là il rischio è quello di diventare un po’ selvatico/a.
E termino dicendo che quando io ero seduta accanto quella persona (che mi ha paragonata poi a un gatto) ero felice proprio perché volevo stare lì. Bello. 😉
Letto l’ebook, fondamentalmente dice cose giuste, e per provare a seguire il percorso interiore compiuto dal ragazzo servono fede e perveveranza liberandosi da diversi preconcetti. Metterò in pratica i consigli, sperare non costa nulla e la vita è una sola.
@ Capullo :
Il suicida come un vampiro condannato a vivere una maledetta vita eterna. Vivere una non-morte, il senso della esistenza, della non-vita.
Nessuno può dare una spiegazione o mostrare una via. Nessuno!
Il suicidio è una disgrazia o una fortuna e la distinzione è data solo da un senso morale che ognuno deve trovare da sé, dal percorso che decide di seguire.
Il più delle volte il suicidio è la conclusione di un vissuto interiore personale, doloroso e dilaniante, in cui frequenti sono i dubbi sul porre in essere o meno il suicidio.
In realtà l’occasione è solo un pretesto per trovare delle motivazioni etiche al proprio agire disperato.
La morte intesa positivamente. Il suicida è un non-morto.
Suggerire delle ragioni impalpabili per vivere in contrapposizione a molte altre reali e concrete per morire, serve solo a provare che il suicida ha ottime ragioni per morire!
Il suicida non è che non conosce le cose belle della vita: le conosce eccome, e le sa apprezzare! Ma non può o non riesce mai a raggiungerle.
Quindi semplicemente riproporre l’esistenza di “motivi validi” per vivere, tutti noti al suicida non fa altro che riprospettare l’esasperazione di un non-vita condannati a non godere di felicità esistenti, ma da sempre irraggiungibili.
Neppure spronare il suicida a lottare per ottenere la felicità serve più di tanto: il suicida ha già dato tutto in questo intento ed è quello che è perché ormai è stanco. Un ulteriore sforzo improduttivo, porterebbe comunque a ritornare nei medesimi passi con maggiore decisione.
Una non-vita non può diventare vita solo perché ci si convince che è tale. Come il Male non può essere capovolto in Bene solo preché si è speranzosi che è così.
Una strana e serena gioia, quella del vampiro (suicida) che finalmente si libera di una vita maledetta.
“Allora Sansone invocò l’Eterno e disse: «O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o DIO, perché possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei per la perdita dei miei due occhi».” (Giu 16:28)
Saluti a tutti voi.
@ Fabio
Anche se l’altro giorno mi ha detto di chiamare quando voglio (cosa che, appena lasciato, facevo un giorno sì e l’altro pure), ormai non la chiamo da più di un mese ed è sempre lei a farlo per prima. All’inizio pensavo che fosse per sapere se stavo bene, poi ho pensato che chiamasse per qualche senso di colpa affiorato col tempo, ma, come ti ho detto, io ho smesso con la faccia da funerale e le telefonate (o gli scambi di sms) che seguono sono sempre tranquille e parliamo di tutte le cose di cui parlavamo quando stavamo insieme. Io, però, sento che lei non è a posto completamente. Potrebbe essere solo un’impressione, ma a volte mi dice cose che non dovrebbe se solo fosse sicura di sé come lo era subito dopo la rottura. Mi dice di ascoltare certe canzoni, mi dice che sta riguardando i film che guardavamo insieme. Mi ha detto che ha problemi col sonno, e questa, per come è lei, ti assicuro che è la cosa più strana. Ma forse, ribadisco, sono solo impressioni. Io non lo so. Passo il tempo ad immaginare lei che mi dice “ma cosa abbiamo fatto?” ed io che le rispondo “solo un brutto sogno”; solo non capisco se questa situazione di contatto rarefatto sia giusta per me e, soprattutto, per lei.
Grazie e alla prox.
Bravo Andrea sono contento che anche a te sia piaciuto l’ebook che ti ho consigliato.
più che sperare, la giusta parola è “credere” in noi stessi… l’autore ci spinge proprio in questa direzione infonde nel lettore un senso di verità nelle sue parole, ci apre la mente con risultati eccellenti.
spero che anche tu come me riesci a raggiungere il tuo intento.
la mia non è una pubblicità nei confronti di questo ebook ma è solo una voglia di aiutare il prossimo nel non soffrire più per amore.
sono felice che qualche persona su questo forum sia di vedute aperte ma soprattutto che sia pronta nell’abbandonare tutte quelle credenze che limitano la nostra esistenza.
mi sforzo di portare esempi lampanti, link, ebook da leggere, video e quant’altro, per cercare di far vedere a tutti coloro che sono scettici che la vita si può guardare da altri punti e non soltanto dal punto di vista che noi tutti vediamo, cioè: il precariato affettivo, l’amore a termine, il precariato lavorativo ed economico, ma purtroppo mi scontro con i pensieri di alcune persone le quali credenze sono più forti di ogni cosa…
@costantino: se solo riuscissi a fare quello che ti ho consigliato e smettessi di piangerti addosso, vedresti cambiare la tua vita radicalmente, dal giorno alla notte, senza bisogno, forse di aspettare 1 anno per stare di nuovo in uno stato quasi accettabile…
BUON WEEKEND A TUTTI
Fabio, dopo aver letto l’ebook ho capito tanti miei errori, la mia negativitá di base e la mia insicurezza hanno contagiato tutte le mie ex, ed invertendo i ruoli ho potuto cogliere tutti gli aspetti per cui loro sono state indotte a lasciarmi. Da un lato mi ritengo fortunato, la mia ultima donna non è ancora uscita dalla mia vita, e se non le avessi trasmesso la mia insicurezza cronica anche dopo esserci lasciati molto probabilmente non sarei qua a scrivere. Quante volte mi sono chiesto il perchè pur essendo sempre io, la solita persona in apparenza, in alcune fasi della mia vita in cui mi sentivo positivo erano le donne a cercarmi, mentre in altre quando vedevo tutto nero nessuna sembrava accorgersi di mè. Vedró di riscrivere la mia storia partendo da me, e come dici tu, non sperando, ma credendo.