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Ma che problema ho?!

Ciao a tutti,
sono venuto qua a scrivere la domanda che vedete nel titolo perchè non saprei a chi altro rivolgerla. la rivolgo a me stesso molto spesso ultimamente, ma siccome non riesco a trovare una risposta nè tantomeno una soluzione non so proprio come fare e, anche se con poche speranza di trovare un’illuminazione, ho deciso di provare a porre qua il quesito. premetto che vi sembrerà un problema da quattro soldi rispetto ad altri che vengono scritti qua, e sicuramente lo è, però se sono arrivato a porlo qua significa pure che per me ha una certa importanza, oltre al fatto che non ho una persona con cui poterne parlare.

Il mio problema è che ho problemi a relazionarmi con la gente. cercherò di spiegarmi quanto meglio posso: ho notato, negli ultimi 2-3 mesi ma anche negli ultimi anni, che ho uno spiccato talento per risultare antipatico alle persone. è una tendenza generale e le eccezioni sono davvero poche. diciamo che delle persone nuove che ho modo di conoscere quasi sempre, e non esagero, sono solo quelle che mi conoscono superificalmente o addirittura in via formale che mi ritengono una persona simpatica o piacevole. quando un rapporto si fa un poco più amichevole o anche solo meno formale, io tendo molto a scherzare, a fare dell’ironia anche sulla persona stessa, senza risparmiarmi battute anche pungenti. mi rendo conto però dalle reazioni delle persone che risulto tutto fuorché simpatico, anche se la battuta in sè magari è considerata divertente.
a questo punto la soluzione alla domanda che problema ho? sarebbe semplicemente che devo evitare o limitare le battute di questo tipo. in primo luogo questo è un lato di me e mi riesce difficile limitarlo. e poi mi rendo conto di non sapere essere simpatico in altri modi se non facendo dell’ironia, su tutto, su me stesso, ma anche sull’altra persona. sono così o comunque lo sono diventato. in secondo luogo il mio problema purtroppo non si risolve così in fretta, perchè ho notato che anche quando evito di fare battute non risulto più simpatico. devo proprio avere una faccia del cavolo perché vedo che se rimango serio la gente pensa che io sia triste (a volte è davvero così, ma non intendo comunque mostrarlo), mentre noto che altre persone che si trovano magari nella mia stessa stanza nello stesso momento, e che pure non scherzano e ridono come loro solito, non gli viene posta la domanda cosa c’è che non va? ma perchè allora a me viene chiesto cos’ho che non va?! sono così diverso!?

Non so davvero che pesci pigliare con questa faccenda. se scherzo (a modo mio, d’accordo) risulto antipatico, se rimango serio risulto triste.
voglio concludere dicendo solo che i termini del problema sono questi: il mio modo di essere, ironico o serio che sia, è per me un problema nei limiti in cui vedo che non mi permette di sviluppare rapporti piacevoli e non superficiali con le altre persone. per esempio il fatto che io non abbia nessuno con cui parlare di questo problema è almeno in parte legato al problema stesso, cioè che non ho una persona con cui abbia un’amicizia profonda che mi permetta di condividere queste cose. riesco sempre a sbagliare qualche cosa, a lasciare che qualche lato del mio carattere rovini tutto. come disse una ragazza che pur conoscendomi poco si era dimostrata molto arguta, sono una persona che riesce a reprimere negli altri ogni slancio sentimentale verso di me.

Se qualcuno sapessi aiutarmi non dico a risolvere il problema ma almeno a identificarlo gliene sarei davvero molto grato.

Buona giornata!

Lettera pubblicata il 28 Novembre 2011. L'autore ha condiviso 5 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 3 commenti

  1. 1
    Andrea -

    Secondo me hai troppa paura dell’opinione che una persona può avere di te. Stai più tranquillo e cerca di essere più naturale possibile (ovviamente cercando di renderti conto per tempo se stai dicendo una minchiata). Se hai voglia di fare battute falle (nei limiti di decenza), se non vuoi farle fai a meno e fregatene di quello che pensano gli altri. tutto qua. Tanto le persone veramente importanti per ciascuno di noi si contano sulle dita di una mano, gli altri possono pensare quello che vogliono…. E comunque, se posso dirla tutta, anch’io facevo ragionamenti molto simili ai tuoi (anche leggendo le altre tue lettere), ma da quando ho cose più importanti a cui pensare non li faccio più.

  2. 2
    Clara -

    Ciao Asterix!

    Secondo me il problema non sei tu, sono gli altri! E’ molto difficile capire cosa passa per la testa alla gente. Da quello che posso capire non capiscono il tuo modo di scherzare che, se non è pesante, non dovrebbe essere “fastidioso”. Per “pesante” intendo che fai sempre la stessa battuta ogni volta che incontri la stessa persona, che offendi la gente per qualche difetto… Ma quando capisci che risulti antipatico? Fanno qualche faccia particolare? Se si, nel momento in cui cambiano espressione, chiedine il motivo. Aggiungi un “guarda che sto scherzando” accompagnato da un bel sorriso. Se non dicono niente (e non ridono alla tua battuta) chiedi se si sono sentiti offesi in qualche modo (evita il “non ti sarai mica offeso?”, nessuno ti direbbe di si), se ti rispondono spiega che non volevi essere offensivo, che quello è il tuo modo di scherzare e che non lo farai più (non scherzare, ma la battuta… dovresti aver capito in cosa hai sbagliato…).

    Spero di averti aiutato!

    Clara

  3. 3
    asterix -

    Ciao a tutti e due che avete risposto! scusate il ritardo ma l’ultimo mese ho avuto dei problemi di vario genere, oltre a non aver avuto internet per le ultime due settimane!

    Innanzitutto grazie per l’attenzione. procedendo con ordine:

    Andrea: in che senso facevi ragionamenti del tutto simili ai miei? e, se posso chiedere, quali cose più importanti ti hanno distolto dal farli?
    io non li faccio abitualmente ne’ ho una paura di conoscere persone per timore di risultare loro antipatico o cose del genere… ma a mente lucida, valutando le varie reazioni e osservazioni che mi hanno fatto, posso dire che ho una spiccata tendenza a risultare antipatico. e se in parte posso capirlo, da un’altra parte non ci riesco molto…

    Clara: grazie anche a te per i consigli! io francamente non penso che siano gli altri ad essere sbagliati, non sempre almeno! diciamo che capisco di non risultare simpatico da commenti o reazioni, ma capita che mi venga detto chiaramente (magari a posteriori da chi si è ricreduto). penso che il problema sia dato dal fatto che il mio modo di fare, cioè ironia con battute spesso anche pungenti, risulti antipatico perchè poi mantengo comunque un atteggiamento di distacco… non per scelta quanto per indole… magari non è il motivo di tutto ciò, però ho idea che le due cose associate possano essere la base del mio problema…

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