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di LAD
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 14 Gennaio 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 21.484 commenti

Pagine: 1 964 965 966 967 968 2.149

  1. 9651
    rossana -

    Suzanne,
    grazie per il riscontro.

    visto che Golem ha inaugurato la modalità di parlare/sparlare in chat di utenti che hanno scritto lettere/post anche dopo anni dalla loro presenza, approfitto di un’attitudine che non amo per puntualizzare che nemmeno io potrei mai essere in sintonia con Sentenza (con cui mi sono pure urtata) o, tanto per non far altri nomi, con Gaudente…

    come tutti, scelgo con chi interagire mentre, in altri casi, mi limito a leggere. per il mio benessere psico-fisico ho bisogno di tranquillità, per cui raramente mi lascio andare al conflitto verbale, che fra l’altro non cambia quasi mai niente per nessuno. più piacevole per me scambiare di tanto in tanto due parole con chi sento affine.

    “l’altra utente” ha accennato a una reciproca psicanalisi, e non mi sembra sia troppo lontana dall’interpretazione dell’annoso dissidio. in un articolo su “Odio e amore” Galimberti suggerisce sia ragioni di vendetta che denigrazione costante pur di non perdere il contatto (cosa ormai purtroppo insperabile).

  2. 9652
    Golem -

    Se è il “Sentenza” di qualche anno fa, (e lo è. Chi sceglie un nick così evocativo di uno stato mentale), nell’archivio digitale, sotto la lettera S, “temo” di possedere qualche smentita riguardo la dichiarazione “sentenziante”. Ma è meglio soprassedere. Avere una buona memoria è sempre importante. In certi casi è fondamentale.

    Per restare genericamente (GENERICAMENTE) sul tema a me caro, il fatto è che tutti abbiamo “un’ombra”, ma il problema è vedere che rapporto abbiamo con questa ombra, conoscerla. Se invece non vogliamo farlo, (lasciandola…nell’ombra) si rischia che una parte della nostra personalità si identifichi con questa, come accadde al dottor Jekyll. Lo stesso Jung riconosce che l’integrazione “dell’ombra” è un passo fondamentale del personale processo di individuazione del sè, che poi è alla base delle psicoterapie.>

  3. 9653
    Golem -

    In fondo è quel processo che Nietzsche aveva sintetizzato con “diventa te stesso”.
    Noi invece tendiamo a rappresentarci ostentando unicamente i nostri aspetti positivi e nascondendo con cura quelli negativi che non accettiamo. In questo modo non offriamo agli altri quel che davvero siamo, ma unicamente una nostra falsificazione, che prima o poi qualcuno riuscirá a smascherare, ferendoci.

    Questo lo scrive -di recente e riassunto da me- proprio Galimberti. Ma non dirò dove l’ho “leggiuto” (ogni tanto tradisco i miei “three little pigs). Solo se non mi credete lo farò.
    Diciamo che se non di Willy, qualcosuccia di Umberto l’avevo intuito pure io, perfido robot di terracotta senza un cuore che non sia un coccio nel quale cuocere fave e piselli. A fuoco lento, come si deve fare coi legumi. 🤟

    P.S. non capisco cosa c’entri l’Odio/Amore. Proprio non ne riconosco la presenza in questa ricerca.

  4. 9654
    rossana -

    Golem,
    la spiegazione dell’ “ombra”, che secondo te mi caratterizzerebbe come un’adolescente quasi del tutto inconsapevole di sé, mal si concilia con i miei sei anni di psicanalisi e con i successivi continui studi/approfondimenti psicologici ad ampio raggio. Visione unilaterale la TUA, per niente BIUNIVOCA.

    Potrebbe anche avere una relativa credibilità di base, SE non fosse stata preceduta e accompagnata, a rotazione negli ANNI, da almeno una DOZZINA di altre diverse critiche. Qualcuna abbastanza centrata, nell’entità di circa un terzo.

    Dal mio punto di vista, VALIDO quanto il tuo, la ferita che nel tuo inconscio non si rimargina consiste nell’abitudine a essere sempre approvato e mai contraddetto, che ti ha reso impossibile assorbire senza reagire una negazione da chi abitualmente comprende e convalida quasi tutto.

    Per me, il nostro annoso dissidio ha a che vedere sia con il binomio amore/odio che con… la dignità virtuale, che, nel suo ambito, ha valore quanto quella reale.

  5. 9655
    Suzanne -

    Bé Golem, mi sembra palese di chi l’utente sia la reincarnazione verbale. Comunque, gli esempi che riporto sembrano casuali e buttati lí a caso, ma non lo sono mai. Non è mio interesse però valutare se sia meglio essere quasi sempre in sintonia con gli utenti o quasi sempre in disaccordo; probabilmente occorrebbe una sana via di mezzo…
    In ogni caso, mi domando davvero come sia possibile che il repertorio maschile più giovane sia in questo contesto cosí desolante e se si possano azzardare effettivi riscontri con il tessuto sociale. Personalmente, fatico a trovarli, ma potrei essere particolarmente fortunata, oppure gli sbandieratori dello squallore e del degenero femminile potrebbero essere nella realtà più dimessi e meno spacconi di come amano apparire qui.
    Qualora fossero la risposta adattiva ad un cambiamento della percezione e del ruolo sociale della donna contemporanea, bé mi duole constatarne la disarmante disfunzionalità.

  6. 9656
    Golem -

    Suzy, dovresti sapere (e lo sai) che conosco bene le ragioni che ti spingono spesso a far sembrare “casuali” certi tuoi interventi, anche se non mi trovano concorde. Anzi, credo che qui, in luoghi come questo, bisognerebbe davvero dire quello che si pensa veramente, senza ulteriori filtri, che già l’anonimato e l’assenza di interazione fisica impongono. È anche una catarsi personale in fondo. È un pò come liberarsi con soddisfazione di certe formazioni aeriformi che in altri momenti sono trattenute per “decenza”.
    Mi sorprende invece la tua sorpresa sulla qualità della squadra maschile. Sono quasi tutti falliti nelle loro precipuità tradizionali, e sono qui per sfogare una rabbia incolmabile. Senza MAI tenere presente che se hanno un problema che li affligge gran parte di quel problema è fatto DI loro stessi.
    Sono moderni “dinosauri”, che stanno “morendo” a causa dell’impatto di una nuova femminità che ne ha cambiato l’ambiente.
    Tra qualche generazione si troveranno esposti nei Musei della Scemenza e della Tecnica.

  7. 9657
    Sentenza -

    Golem non ha particolarmente offeso, mentre invece cara susanne A me pare desolante che tu non sia stata capace ogni volta che te ne sia presentata L opportunità di rispondere con un ragionamento logico razionale sulle dinamiche evidenziate e BEN supportate da statistiche Matematiche e miliardi di prove continue , Che pure voi potete consultare ogni giorno persino in questo spazio .

    Continui a puntare il dito (tipico atteggiamento femminile), offendere personalmente , insinuare … o rispondere per luoghi comuni derivanti dal dogma patriarcale , che ti ricordo è quello detestato dalla emancipazione femminile, ovvero :
    – “obbligo” di sposarsi
    – fedeltà o peccato mortale
    – famiglia unita
    – chi non si sposa e’ depresso o incapace O zitella
    – single = i,solitudine e manovelle
    – incapacità di comprendere parole come libertà individuale ed autosussistenza emotiva

    non sai entrare nello specifico delle questioni poste, ti rifiuti di contestare un dogma superato nonostante la realtà mostri continuamente il contrario

    Confermi quanto io mi aspetti di sentire da una donna

  8. 9658
    Golem -

    Rossà, a me non frega niente nè di essere approvato nè contraddetto, non so più come dirlo, così come per altri aspetti del mio modo di essere. Io non sono in gara con nessuno. Non ho bisogno di essere “concordato” essendo presuntuoso per natura. E per la stessa ragione le critiche non mi sfiorano per niente.
    Se ho riportato quella lettura galimbertiana (sulla falsariga di altre che hanno riguardato a suo tempo la mia contestata soluzione della crisi familiare) è perchè vi sono più “GENERICITÀ” comportamentali di quello che le nostre indivualità VOGLIONO vedere. Nel caso specifico, è vero che per caso ti conosco, ma SOLO per il tuo vero nome, per il resto sei “anonima” come qualunque altro utente. Di cui però cerco di valutare le VERE ragioni che lo spingono su queste pagine, al di là di come le dichiara. I 12 extra di cui parli sono il corollario caratteriale di quelle “ombre”. Ma nè odio nè né amore muovono il mio intento ma solo la “scientia”. Che per essere oggettivata chiede di essere letta come si fosse robot. E io quello sono. Ma di creta.

  9. 9659
    Sentenza -

    L amore romantico che tanto piace loro L hanno inventato i maschi in patriarcato

    La famiglia patriarcale e’ stata per secula seculorum la cellula fondante della società

    la religione e la morale hanno innalzato dei valori, delle regole morali, che venivano cukturalmente impartiti e tramandati e che garantivano , nel bene o nel male, il funzionamento del tutto.

    Ok ora siamo liberi…tutto sta cascando giù..

    ..ma alle donne la galanteria, il corteggiamento, L uomo che paga, il pater familias che risolveva problemi finanziari e domestici, la donna sempre vittima, sono questioni che andavano benone tanto che le PRETENDONO ancora oggi (“fai l’uomo”), pur odiando il resto (la dolcezza, la famiglia cristiana , la comprensione, la fedeltà pena lo svilimento in società )

    Oggi tantissime tradiscono, rubano i figli, mandano in malora finanziaria, son superficiali e pensano solo Ad apparire, bugiarde , arroganti, cattive dentro, traditrici, volgari…ma ESIGONO i privilegi di prima FREGANDOSENE dei doveri

    Infine le ritrovi su tinder che cercano di appioppare figli altrui

  10. 9660
    rossana -

    Golem,
    se è vero che non te “ne frega niente” di essere approvato, dai dati qui verificabili non sembra però si possa dire che accetti di essere contraddetto (vedi psicologi, scambio di coppia o dibattito con Markus).

    NON molli l’osso finché non porti l’avversario allo sfinimento o non è lui che, più intelligentemente, ti manda a quel paese, come ha fatto Adam.

    Non ti piace nemmeno trovarti in posizione di pareggio e di rispetto delle diverse visioni: tu DEVI sovrastare, guardare tutti dall’alto in basso!

    Se si può concordare che esistano ‘più “GENERICITA’” comportamentali di quelle che le nostre individualità VOGLIONO vedere’, buona parte di tali “GENERICITA’” si applicano anche a TE.

    Se vuoi buttare veleno/discredito su qualcuno, perché non ti limiti a farlo una-due-tre volte ma lo ripeti all’INFINITO, come un disco rotto?

    Il tuo corollario di critiche è troppo vasto e troppo ripetitivo per non essere OSSESSIVO, imposto da un RECONDITO ingiustificabile bisogno.

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