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LAD
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“Indipendentemente da te, sono e resto me stessa, quella qui ti conosce meglio di chiunque altro.”
Sì, resti le tante “te stesse” che si sono mostrate su questo palco, e che comincio a pensare hai “interpretato” tuo malgrado.
Il che da un certo punto di vista renderebbe il tuo stile forse solo “colposo”, per quanto ti sono naturali le camaleontiche metamorfosi osservate, ma non ne cambierebbero le finalità.
Quanto ai fake, e alle loro reali identità, come vedi con le tue dichiarazioni mostrano come sia facile l’aleatorietà delle assegnazioni che si fanno. Che secondo te sarebbero solo a mio appannaggio, ma, per qualche ignota ragione, non tue nè del nuovo Shemock Holmes laddiano.
Ciavo
P.S. “Mai avuto bisogno di fake per controbatterti e, tanto meno, per farmi dare sostegno nel difendere le mie opinioni”
La battuta del giorno. Soprattutto la seconda parte. Ma il bello è che so che ne sei convinta.
Trader, non vedo che utilità possa avere sciorinare fin nei minimi dettagli la mia vita lavorativa e personale, comunque non si trattava di limitarsi a prendere le ordinazioni, ma di lavorare in un chiosco di piadine come tuttofare nel primo caso, e di fare l’ aiuto cucina nel secondo.
Per quanto riguarda tutto il resto, non serve che io ti spieghi cos’è:
Un blogger
Un nomade digitale
Uno scrittore/sceneggiatore
Un content creator
Un informatico/sviluppatore
Basta che fai una breve ricerca su Google e amplierai un attimino i tuoi orizzonti, che sono fermi al secolo scorso.
Principalmente mi mantengo facendo la consulente ( cioè colui/e che viene pagato/a per svolgere delle consulenze ). Non voglio andare troppo nei particolari perché questo sito è letto anche da persone che vorrebbero distruggere la mia reputazione sociale e professionale, facendomi terra bruciata intorno e condannandomi alla miseria e all’ emarginazione.
Ti è chiaro?
Non faccio l’ autista. Con LA musicista ( è una donna ) si parla di collaborazione artistica.
Saltuariamente mi capita anche di sistemare qualche giardino in cambio di un ottimo compenso.
Appena mi sarà possibile prenderò una laurea in psichiatria forense.
Ho soddisfatto la tua curiosità ossessiva verso la mia persona?
Comunque vedo che tendi a sminuire chi fa certi lavori ( cameriera, addetto alle pulizie, ecc.. ). Non ci fai una bella figura.
maria grazia
non farmi fare la parte del femminista…non sono capace!
se dici che il lavoratore da un prezzo al suo copro quello ha tutto il diritto di offendersi,soprattutto in una discussione che è partita dalla prostituzione.uno usa il corpo per svolgere il proprio lavoro e l’altro usa il corpo come fonte di lavoro e guadagno.non credi sia sufficiente tutto questo?
che le prostitute siamo importanti mi sembra di averlo gia detto avendo definito il loro lavoro”socialmente più importante di altri”resta il fatto che fanno qualcosa che la maggior parte delle persone reputa offensivo.
compri un panino e lo mangi,paghi una prostituta e ci fai sesso..qual’è la differenza?forse il prezzo..
sono d’accordo sul valore del denaro però prima di perdere questa libertà devi averla conquistata altrimenti è materialismo.un ragazzino con la paghetta è oppresso economicamente ma sa riconoscere solo il valore materiale del denaro.per lui libertà significa comprare la cosa x non”l’ho…
comprato con i miei soldi”è questo fa tutta la differenza del mondo.una casa frutto del lavoro di papà è materialmente importante quanto quella che hai pagato con un mutuo ma quella sudata la senti più tua.
i soldi facili sono quelli guadagnati usando la scorciatoia,se io guadagno facendo quello che mi piace sono solo più forunato di altri.
Credo sia evidente a tutti che J.J Bad e Passante sono più machos di Golem e Trader.
Lo dico e anche questa volta ci metto la faccia.
Ma certo, Ano, a tuttissimi, figurati, come è altrettanto evidente che tu di tutti sia il più collione.
@Anonimo, però intanto Golem e Trader non mollano, e poi almeno argomentando al contrario di loro che tu definisci “machos” senza nemmeno vedere che c’è una grossa differenza tra essere dei machos ed essere intelligenti e colturati, puoi essere machos ma se sei una scimmia non pensante credo proprio che non puoi andare molto lontano perché sei limitato caro.
Prestarmi la faccia, dai… Che devo fare brutta figura! 🙂
Caro anonimo che ci metti anche il codice fiscale, ci vuole ben poco ad essere più civili di questo branco di rincoglioniti.
Nell’ordine:
– un asociale disagiato millantatore talmente attaccato a questo sito, che ormai ci manca solo che se lo trombi (almeno quello!) LOL
– un asociale disagiato e allocco che pensa che conversare sul web con anonimi sia la medesima cosa di conversare dal vivo guardandosi in faccia
– una esaurita pazza che non si prende nessuna responsabilità, capace di negare un delitto anche quando tiene il coltello insanguinato in mano, perché la colpa è sempre “degli altri”
– una allocca asociale che cerca disperatamente le grazie del tossico di cui sopra, anche quando rimane fregata lei stessa dalla sua squallida “banderuolità”
Si ingannano tra loro e si rinfacciano di tutto, per poi tornare compagni di merende come prima.
Qua non si tratta nemmeno di ipocrisia, ma proprio di incapacità di stare al mondo!
Davanti a tali sfigati che ripongono cotanta importanza nella comunicazione anonima, c’è solo da farsi delle risate grasse. 🙂
Si giangi, ma prostituirsi non è una scorciatoia, come affermi tu. È solo un lavoro come tanti altri, che può piacere o non piacere a chi lo svolge. A me risulta che la maggior parte delle prostitute sarebbero ben felici di fare altro, a differenza di quanto dicono i loro clienti. Dove sta la verità? Probabilmente nel mezzo, come per tutto il resto.
Alla fine chi ricorre a certi sistemi per guadagnare cerca solo di evitare situazioni ben più sfavorevoli per se stesso, ciò non vuol dire che quello sia il sogno della sua vita.
Qui non si tratta di fare il femminista, ma di riconoscere la realtà.
In che modo la prostituta offenderebbe gli altri con quello che fa? Non capisco.
Che c’è di male nel materialismo? Se ci si vuole arricchire occorre essere materialisti, altrimenti si va a vivere in mezzo a una foresta allo stato selvaggio. Alcune persone hanno fatto questa scelta e io le apprezzo. Non si lamentano della loro condizione e non accusano chi è ricco. Vivono in pace.