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LAD
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“Ma era difficile vincere le proprie paure.
Quelle indotte dalla televisione e dall’intero sistema complice dei più grandi criminali della storia.
E ancora oggi è difficile vincere il proprio orgoglio ferito e umiliato”
Ma quali paure. I no vax hanno paura di una punturina. Guardate che l’ago è pic-indolor.
Hai deciso che il nostro orgoglio sarebbe ferito e umiliato, ma è una tua fantasia. Persone che non si sono vaccinate mi raccontano rabbiose che hanno vissuto malissimo il periodo della green card, non potevano fare niente, nemmeno prendere un caffè al bar, hanno rischiato il posto di lavoro. Dovevano trapanarsi il naso continuamente. Mentre io facevo la mia vita senza problemi. Mi si aprivano tutte le porte esibendo il green pass. Era pure un periodo in cui i mercati finanziari salivano. Ho fatto ottimi affari. E adesso dovrei sentirmi umiliato, ammesso e non concesso che il vaccino fosse uno scherzo?
Francesco Servadio intervista l’avvocato penalista Alessandra Devetag del Foro di Trieste
– Le intercettazioni ai politici e agli esponenti della Sanità, unitamente ai documenti segreti sui vaccini, svelati da “Fuori dal Coro”, rivelano un quadro di inaudita gravità: non c’erano prove scientifiche – né sufficienti – per imporre le misure restrittive; mancavano dati e sono state occultate informazioni sull’efficacia e la sicurezza dei prodotti somministrati.
Avvocato, se tutto venisse confermato, potremmo assistere a una nuova Norimberga?
“Se tutto venisse confermato ci troveremmo di fronte a ipotesi di reato molto gravi. È tuttavia fondamentale appurare l’atteggiamento psicologico di chi li ha commessi, per capire se si può configurare la colpa o il dolo eventuale. In quest’ultimo caso verrebbe accertato che chi ha agito, imponendo un trattamento sanitario non sicuro, l’ha fatto accettando il rischio di uccidere. Dalle intercettazioni emergerebbe, comunque, una consapevolezza nell’agire, perciò si tratta ugualmente di reati di estrema gravità”.
Non c’è dubbio che il Pierpaolo Sileri che cazziava tutti i critici della gestione pandemica per non essere medici, né esperti, né informati e che quando messo alle strette rombava paonazzo “LEI NON SA NIENTE!!!”, minacciando i renitenti vaccinali di “rendergli la vita difficile”, quel Sileri dev’essere un semplice omonimo del Pierpaolo Sileri che oggi spiega compunto che al CTS non gli dicevano nulla, che l’AIFA non gli forniva i dati, che non gli rispondevano neppure e anzi che – senza dubbio nel superiore nome della Scienza – lo minacciavano con dossieraggi.
Deve trattarsi di omonimia perché altrimenti come spiegare che tutti i mille dubbi,le mille richieste di chiarimento di cui ora Sileri ci dice esser stato latore venivano trattati coram populo dal medesimo come analfabetismo funzionale, se pronunciati da altri.
Se omonimia non fosse quali opzioni ci rimarrebbero? Sdoppiamento di personalità?
Paraculaggine di sesto grado?
Comunque non un bel vedere per le istituzioni di questo paese
Anò, ma allora io, e come me milioni di polivaccinati, siamo certamente “muorituri”? E come mai io sto bene, e così pure i miei e tutte le mie conoscenze. Ma tu che sai tutto, informato come sei da fonti così straordinarie, sai dirmi quando muoriamo? Eddai, dimmelo, non vivo più con questa attesa di muerte di mammeta.
Itto Ogami, ci sei?
Vorrei chiederti una cosa, tu sei l’unico che può aiutarmi.
Anonymous,
avevo notato un cambiamento di pensiero e di attitudine in Sileri.
Non sapremo niente di certo e comprovato per almeno una decina d’anni. Dopo, non importerà più niente a nessuno.
Contenta di non aver ceduto a imposizioni per me inaccettabili e di non aver infettato nessuno.
Ho sperimentato il Covid a metà novembre dello scorso anno, dopo essere stata abbracciata e baciata più volte al bar da un vecchio amico, mentre bevevo un caffè.
Poche linee di febbre un per un paio di giorni. Non ho nemmeno disturbato il medico di base, per un malessere meno pesante di un raffreddore.
Di sicuro c’è gente che continua a morire CON il Covid ma il cambio di governo ha ribaltato la comunicazione di stato e tutto si è fatto più “leggero”. Basta non strombazzare il numero dei morti ogni giorno!
“non c’erano prove scientifiche – né sufficienti – per imporre le misure restrittive; mancavano dati e sono state occultate informazioni sull’efficacia e la sicurezza dei prodotti somministrati.”
Quali dati, informazioni e prove scientifiche mancherebbero?
Dice che queste informazioni MANCANO, non che ESISTONO e sostengono la pericolosità del vaccino. È diverso dire che non è stato fatto un accertamento, che avrebbe potuto dare un risultato positivo o negativo, dal dire che un accertamento ha dimostrato la pericolosità del vaccino. Insomma, mancano delle informazioni, ma non ci sono informazioni negative.
“When the reality of the world turn around my world”.
Interessanti e illuminanti i commenti degli infettati con poche linee di febbre. Chissà di cosa casso sono morti i 150mila infettati con tante linee di febbre. Non lo sapremo mai. Mancano i dati scientifici, ma per alcuni bastano quelli “emporici” della propria convinzione.
Un caro augurio a tutti i papà con la “P”maiuscola.
Ovviamente escluso(o esclusi!?🤔)quello/i in relazione con la madre perennemente incinta degli stolti,cui la”p” è così microscopica da renderlo Insignificante !!
PS:tengo a precisare che non c’è riferimento a chi scrive su Lad(con le dovute eccezioni). Basta tener conto dei fatti di cronaca compiuti dai soggetti in questione negl’ ultimi giorni,tanto dentro quanto fuori al nostro Bel Paese!
Anch’io sono contenta di non aver ceduto a un ricatto per me inaccettabile, e ho rinunciato PIÙ CHE VOLENTIERI a cene, bar, serate in discoteca o incarichi lavorativi in determinate aziende.
E per quanto riguarda la mia influenza, non so se fosse covid ma l’ho curata come faccio sempre: a casa a riposo, aspirina e brodo di pollo.