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LAD
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Quando si è viropolitologi col sennò di poi, è tutta un’altra cosa.
Max, meno male che ci sei tu a sdrammatizzare la situazione.
Non ti si sentiva da un po’ di tempo, spero che tu stia bene.
Sono tutto infreddolito, ero fino a poco fa sul marciapiede fuori degli uffici immigrazione in compagnia di Kosovari, Afghani, Pakistani. C’erano anche due Argentini, ho chiesto se gli serviva aiuto per tradurre, visto che conosco anche la variante argentina dello spagnolo, ma parlavano un po’ di italiano.
Mi hanno offerto dei dolcetti ucraini, erano delle sfoglie arrotolate con lo zucchero a velo. Ne ho mangiata una. Stavolta sono io che ho avuto qualcosa dagli stranieri!
Credevo che gli uffici fossero chiusi questo pomeriggio, invece ho fatto bene ad andare a vedere lo stesso. Comunque sia, oggi c’erano pochi stranieri, perché è una giornata prefestiva.
Ciao Trader, eh già, per un po’ sono scomparso, ma ogni tanto ritorno per sentire un po’ come state tutti quanti, lieto che ci si ricordi di me, nonostante tutto. Inizio con l’augurare a te e a tutti coloro che mi conoscono, un anno che spero sia migliore di quello appena trascorso o quanto meno, non peggiore. Io ho trascorso un Natale un po’ malinconico, poiché è stato il primo senza mio padre che, come ricorderai, è mancato agli inizi di settembre. Comunque lo abbiamo trascorso, io e la mia famiglia, insieme a mia madre e a mia suocera e siamo riusciti a far prevalere, se non la gioia, almeno una buona quota di serenità e di giovialità. Quanto al Capodanno, abbiamo avuto ospite in casa nostra una famiglia di amici di mia moglie, che hanno anche dei bambini, per cui le mie figlie hanno potuto svagarsi alla grande. Io cerco di tenermi su con il morale, ma è assai difficile, poiché nonostante le apparenze, il mio matrimonio mi ha riservato forti delusioni e gli anni passano…
Pur tuttavia, cerco di fare affidamento sulle cose che possono confortarmi. La buona musica, il mio lavoro, i miei interessi, il mio lavoro. E comunque alle mie bambine e a mia moglie voglio molto, molto bene e se riesco a far sì che le cose procedano e l’edificio rimanga in piedi con rapporti pacifici e civili e senza scosse, questo è già un obiettivo non da poco. Agli occhi di molte persone combattive io posso apparire come poco determinato, ma il fatto è che io credo che si debba sì far presente in modo chiaro come la si pensa sulle cose, ma sempre presupponendo la buona fede dell’interlocutore, anche quando ci pare che dica assurdità e comunque, nel momento in cui il confronto rischia di degenerare, penso occorra fermarsi prima, poiché quando scoppia una guerra, privata o pubblica, fra persone o fra nazioni, non ci guadagna nessuno, ma ci perdono tutti. è un autocontrollo che ho dovuto imparare in 55 anni di vita in cui le difficoltà e le frustrazioni non sono mancate.
@Rossana, come al solito mi trovo d’accordo con quello che scrivi, forse nel mio “trattato” non si capisce molto, ma in effetti mi ha dato molto fastidio la “parzialità” col quale l’emergenza, che è ancora in atto, è stata trattata, come scrivi tu, ci sono stati dei comportamenti da stadio con chi era magari pro o contro la mascherina o pro o contro il vaccino, ma in effetti, se la popolazione fosse stata più consapevole già da prima, in temi riguardanti la biologia e la microbiologia, si sarebbe verificato questo tifo da stadio? Io credo di no…
Ecco perché ho fatto il focus sulle altre pandemie o epidemie che sono comparse e ciclicamente ricompariranno, poiché rientra nella normalità della microbiologia, tra l’altro agevolata purtroppo dai cambiamenti climatici in atto. Non meravigliamoci poi, se un agente che può causare malattie sia negli animali che nell’uomo, assume dimensioni così evidenti e rischiosi da fronteggiare sia psicologicamente che umanamente.
L’ignoranza dei “saputi” è le sue conseguenze
https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/06/coronavirus-tra-le-cause-della-seconda-ondata-ce-lignoranza-e-tutti-ne-paghiamo-le-conseguenze/5994034/
Gabriele,
“Se la popolazione fosse stata più consapevole già da prima, in temi riguardanti la biologia e la microbiologia, si sarebbe verificato questo tifo da stadio?” – forse no, ma non è detto: gli italiani amano schierarsi, non solo allo stadio… Ma è certo che un miglior livello di cultura avrebbe favorito una campagna vaccinale con minori forzature, per chi non aveva soggettive remore/controindicazioni di qualsiasi genere.
Uno stato che da decenni investe molto poco in istruzione non può aspettarsi che con un 3% della popolazione italiana a cui è noto il metodo scientifico, contro il 78% della Finlandia, ottenga, come lì, l’80% di adesioni al “vaccino”, senza imporre né green pass, né obbligo. – 80%, con una minoranza che, pur essendo mediamente più colta, non ha avuto alcun problema nel non farsi vaccinare. (Dati di qualche tempo fa.)
Non è sempre e solo colpa di chi non ha avuto i mezzi, le facilitazioni o il tempo da dedicare agli studi. A mio avviso, sarebbe troppo facile giudicare pesantemente senza considerare la situazione nei dettagli.
Continua…
Ciao Golem, è sempre un piacere sentirti e ho letto con interesse l’articolo di Furio Colombo da te consigliato, in merito al Coronavirus e all’ignoranza. Sostanzialmente sono d’accordo con quanto scritto, stimo da decenni Furio Colombo e durante tutto il periodo COVID sono stato un ligio osservatore di quanto ci è stato richiesto. Ma qualche “ma…” mi sorge spontaneo. Anzitutto ci si dice: dobbiamo credere alla scienza e alla competenza. Giusto: se debbo scegliere se, in materia sanitaria, credere a un medico o a Vittorio Sgarbi, ovviamente credo al medico. Ma come la mettiamo quando due scienziati hanno pareri discordanti? A quale dei due debbo credere? In materia di COVID, vaccini et similia, ci sono stati scienziati come De Donno, Tarro, Fraiese, che hanno espresso tesi diverse da quelle degli scienziati più ascoltati (Crisanti, Galli, Capua et alii). Ebbene: io, da profano, come faccio a sapere a chi dare fiducia e a distinguere chi sia il ciarlatano e chi quello bravo?
… segue per Gabriele
Mi era chiaro il “focus sulle altre pandemie o epidemie che sono comparse e ciclicamente ricompariranno”, che condivido. Inclusa l’attenzione a epidemie di animali e ai passaggi da questi all’uomo, anche a causa dei cambiamenti climatici.
Per me questa pandemia di Covid-19 non era, e ancora non è, da sottovalutare, ma nemmeno da demonizzare. Come spesso si fa, per vendere articoli su carta o sul web, con la siccità, il caldo estivo o con gli annuali esodi di vacanze di massa. Se si desse retta al 100% a quanto scrivono i giornalisti, si finirebbe per vivere nella paura di continui eventi straordinari, in buona parte ingiustificata.
—
Un caro saluto a Max, che leggo sempre volentieri e che ha tutta la mia stima.
Peraltro, i non scienziati hanno richiamato la nostra attenzione su cose che si son verificate in quel travagliato periodo, che mai ci saremmo aspettati e che hanno spazzato via in men che non si dica principi che ritenevamo acquisiti per sempre. La nostra Costituzione e l’impianto del diritto moderno garantiscono la tutela di diritti umani che erano stati a più riprese dichiarati inviolabili: il proprio corpo, la propria salute, la privacy, il diritto di movimento e il diritto al lavoro. Ebbene: per 3 mesi siamo stati costretti a non muoverci di casa e potevamo uscire solo dichiarando dove saremmo andati e perché. E chi non ha voluto vaccinarsi è stato impedito di esercitare il proprio lavoro, così come senza lavoro e senza reddito si son trovati gli imprenditori e gli erogatori di servizi, nei periodi di chiusura totale. Senza complottismi o frondismi, ma su tutto ciò credo bisognerà riflettere molto attentamente, affinché la tutela collettiva conviva coi diritti individuali..