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Autodistruzione dopo la fine di un amore

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Lettera pubblicata il 11 Giugno 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 22 commenti

Pagine: 1 2 3

  1. 11
    glosstar -

    Cara Insensatamente,

    Ho letto le tue lettere e credo che ciò che ti affligga sia il rimpianto per quel che avrebbe potuto essere e invece non è; per i dubbi che ti hanno spinto tra le braccia dell’altro; per le bugie, il troppo detto e quello invece che ti sei tenuta in gola; per il quando voleva lui non volevo io, e il suo viceversa.

    Certo di errori ne hai commessi, ma non sei tu ad essere sbagliata. Tutto questo si chiama mancanza di esperienza, ovvero quel distillato di saggezza che si apprende giorno dopo giorno e che consente di conoscere se stessi e conseguentemente insegna a riconoscere e scegliere persone e situazioni compatibili con ciò che sono le proprie aspettative e i propri desideri.

    Fino ad allora è un continuo rimbalzare come biglie su un biliardo. Ci innamoriamo a senso unico senza essere ricambiati. Altre volte ci si incontra in tempi diversi dove uno e pronto e l’altro no. Mentre altre ancora siamo noi a proiettare sull’altro ciò che vorremmo, ma che in realtà lui/lei non è e non potrà mai essere. Il risultato sono relazioni che nascono e muoiono o che quando continuano non generano un futuro appagante perché fortemente inquinate sin dal loro concepimento.

    Ho molti anni più di te e devi credermi se ti dico che amerai ancora. Amerai intensamente fino a impazzire dalla sensazione di pienezza; amerai da sentirti leggera e galleggiare sull’aria; amerai come non avresti mai nemmeno lontanamente pensato di saper o poter fare…e sarai amata allo steso modo in ritorno. Certo ci saranno altre buche e inciamperai ancora fino a farti male. Ma ogni volta che ti rialzerai, avrai fatto un altro passo verso “casa”, la tua casa, quella dove troverai chi da sempre ti sta attendendo.

    CONTINUA

  2. 12
    glosstar -

    Non c’è fretta e non ci sono scorciatoie perché ogni istante e ogni metro percorso ha la sua importanza. E solo quando sarai arrivata, ti renderai conto che ogni incontro che ti ha aperto la mente, ogni amore che ti ha inondato il cuore, ogni dolore che ti ha piagato l’anima, è stato una tessera che fa parte del tuo mosaico, di quel tuo essere che mai avresti potuto diventare altrimenti. Quel giorno guardandoti nello specchio, scoprirai quanto quelle persone che a vario titolo ti hanno accompagnato in quel viaggio sono tutte ancora dentro te. Sono in un modo di pronunciare una parola, un modo di affrontare un problema, un modo di guardare al mondo e a chi lo abita. Nessuna ti ha abbandonato, perché come ti ho già scritto l’amore non finisce, si trasforma soltanto, e cambia noi di conseguenza arricchendoci.

    Siamo affetti dalla sindrome de “l’amore è…” come se esistesse un modello che tutti possono indossare e consumare nello stesso modo. Io ho imparato che non è importante quanto ami e/o quanto ti amano in ritorno perché quel che davvero conta è quanto bene stai quando sei con quella persona, null’altro. Credo sia questa la sostanziale differenza tra il romanzo rosa e la vita.

    Hai soltanto cominciato a camminare verso casa. E allora abbandona il rimpianto e non preoccuparti delle buche sulla strada, alza lo sguardo, osserva il panorama e goditi questo meraviglioso viaggio che si chiama vita.

    G.

  3. 13
    Insensatamente -

    Essere approdata su questo forum e aver letto te mi ha davvero regalato una certa determinazione e coerenza in quello che vorrei e che voglio. Tutto è nato per caso…
    L’unica cosa che sento di dire a te che non incontrerò mai è GRAZIE.
    L’amore, nelle sue più assurde espressioni, mi ha portata qui e per delle stranissime coincidenze mi ha dato la giusta attenzione per far sì che risalissi un minuto prima dell’impatto.
    Come arriverò all’amore ed amare non m’importa, spero solo di essere capita in questo viaggio. Lo immagino lungo ormai, conosco il mio passato e non voglio più subirlo in questo presente.
    Giovanna.

  4. 14
    StrawberrySpring -

    Ringrazio ognuno di voi per il supporto che mi avete prontamente dato e per i consigli privi di alcun interesse. Mi date coraggio, la voglia di vivere che da tanto manca nonostante la mia giovane età, la voglia di riprendere in mano le redini di una vita che non riconosco più come mia. Mi viene detto che sono il problema, che ferisco irrimediabilmente le persone che amo e che queste a un certo punto del percorso decidono di prendere strade diverse. Io dico che questa persona ha rubato la mia vera essenza, la persona che tutti amavano e desideravano come complice e amica, quella in cui ormai non riesco più a rispecchiarmi. Ho paura di ricominciare e di doverlo fare da sola, di rimanere quella che lui ha fatto di me e ho paura che anche il mio secondo tentativo vada a vuoto. Non sono una ragazza facile, mi fido molto poco e do importanza a ogni singolo gesto: ciò che lo ha fatto soffrire l’ho fatto pensando di fare finalmente la cosa giusta per me, con una persona che mi faceva sentire DEGNA. Ma sono fuggita perchè abituata al peggio ho visto questa relazione sana come qualcosa di paradossalmente sbagliato, non consono alle mie abitudini. Temo quindi che non tornerò più a essere la persona di prima, che si apriva al mondo e dava il meglio di sè, ora so solo piangere sulla lapide della mia vecchia cara anima libera. Sono spenta, ho chiuso tanti di quei bei rapporti che temo di aver perso per sempre, gli anni sono passati e continuo a essere isolata dal mondo. Temo di tornare ad amare e amare nella maniera sbagliata che lui mi ha insegnato e di non avere una relazione in cui riuscirò a lasciare libero il partner, temo lo sguardo della gente, temo di perdere le nuove persone che conoscerò già da ora. E’ assurdo arrivare a questo livello di paura. Io amo questa persona e mai avrei voluto ferirla ma lui continua a rifiutarmi ogni giorno, senza però lasciarmi andare. E non posso vivere così..non più. Ho il terrore di rimanere sola.

  5. 15
    piripicchio -

    Ho letto tutto d’un fiato perchè è come se avessi scritto di me. 25 anni di cui gli ultimi 3 passati a piangere, a disperarmi, a stare male, a sentirmi in colpa per un uomo?!, non so se si possa definire così, comunque per un essere che è stato capace di dirmi che ero libera di fare ciò che volevo della mia vita, in quanto non stavamo insieme, ma che mi rinfacciava ogni qualvolta io stessi, parlassi o conoscessi un altro uomo. Mi ha insultata, umiliata, fatta sentire una mer.., una poco di buono. Lui poteva andare con chiunque e se non gli capitava l’occasione buona, allora tornava dalla sottoscritta. Dal canto mio, posso dire di aver sbagliato alla grande, avrei dovuto troncare tutto sin da subito ed invece l’amore, la paura di restare sola o di non meritare di meglio, mi ha fatto continuare su questa strada fatta di solo sesso. Lui sostenecva che ero la sua migliore amica. Mi ha sempre tenuta in bilico, tenuta lì buona per un possibile ritorno. Io ero quella che c’era sempre a qualsiasi ora del giorno e della notte, io c’ero quando aveva bisogno e anche quando non ne aveva…ero il suo punto fermo. Gli avevo anche chiesto di riprovarci (siamo stati una coppia per un pò di tempo), ma lui non voleva una storia, non se la sentiva. E veniamo ai giorni nostri: una sera mi vede andar via con un ragazzo e lui cosa fa?! si mette a piangere come un bambino a dimostarzione del bene che mi ha sempre voluto. Io gli ridico di riprovarci, ma lui niente. Si vede già con un’altra, tra l’altro più piccola di me (a me ha sempre detto di essere troppo piccola per lui). A quel punto, consapevole di tutte le bugie che mi ha detto e stanca di soffrire ancora per uno che non mi ha mai rispettata, gli dico di non voler più parlare con lui, che voglio chiudere ogni rapporto. Nei 2 giorni seguenti mi dice di ripensarci e m’insulta anche pesantemente augurandomi di morire…ho capito che io merito di più!

  6. 16
    glosstar -

    Cara Giovanna

    Credo che la vita abbia un senso soltanto se spesa in relazione con gli altri. Siamo noi a darle un senso con le nostre decisioni e i nostri comportamenti ma sono gli altri lo sfondo in cui tutto questo si compie. Senza di loro il nostro agire sarebbe privo di significato e d’importanza.

    Per questo credo che regalare un sorriso o asciugare una lacrima sia un po’ come gettare un sasso in una vasca dove l’onda che si genera, raggiunto il bordo ritorna indietro smorzata e dolce quasi fosse una carezza.

    La metafora, a significare che in ogni riga scritta a te ritrovo me stesso. E se dopo aver letto, in qualche modo e a modo tuo, hai sentito quelle parole vibrare, allora forse è vero che sebbene diversi nel pensare, siamo in fondo tutti molto simili o addirittura uguali nel sentire.

    Il tuo sorriso, la tua speranza regala a me il senso di aver senso. E per questo sono io a ringraziarti.

    Buon futuro, mia cara amica.

    Gianni

  7. 17
    glosstar -

    @StrawberrySpring
    “’l’ho fatto pensando di fare la cosa giusta con una persona che mi faceva sentire DEGNA. Ma sono fuggita perché abituata al peggio”. In una frase, la sintesi del malessere.

    Tu ascolti poco il tuo sentire, l’istinto, le emozioni insomma te stessa. La scarsa stima e la conseguente poca fiducia in te stessa, ti porta ad assumere dinamiche comportamentali tese a compiacere chi ti sta intorno prima ancora che te stessa. Il risultato è una personalità che stenta a emergere e che viene castrata nel conformarsi a modelli coi cui poco o nulla spartisce.

    Noi non possiamo essere amici, piacere, e farci amare da tutti. Chi in una sola persona incorpora queste tre cose, o è privo di personalità che lo caratterizza o in realtà non risulta così piacente e amato. Sono infatti le personalità spiccate a stimolare sentimenti forti e autentici.

    Non so quale sia il tuo pregresso familiare, personale e affettivo, ma ti garantisco che la scarsa stima di se stessi è un comportamento appreso e non innato. Non si nasce con la voglia di sputarsi addosso, ma si impara a farlo. Evidentemente, è stato l’ambiente nel quale ti sei formata a determinare un così basso livello di considerazione personale.

    In un tale stato di autoflagellazione spirituale, pensi di meritare poco (il tuo invertebrato fidanzato) al punto di sorprenderti se il nuovo ragazzo vede in te cose che neppure pensi di avere e quindi irrimediabilmente ti blocchi spaventata dal non essere all’altezza di tanta grazia o attenzione.

    Tu sei la causa o la soluzione del tuo problema. E allora scegli di essere la soluzione. Una soluzione che verta su un radicale cambiamento dei parametri che usi per guardarti e considerarti. Comincia da te, inizia a volerti bene, a dire dei no quando lo senti, a fare quel che ti piace e che ha senso per te, e soprattutto ad affermare al mondo che esisti con volontà e individualità unica e propria.

    Il resto arriverà da solo…anche le belle persone. G.

  8. 18
    Insensatamente -

    @glosstar: Prima ti ho ringraziato. Adesso devo passare necessariamente ai complimenti per come scrivi. Ma chi sei per poter girovagare così bene in quegli strani meandri mentali aggrovigliati che ti rendono un esperto nello scioglierli?
    Davvero, è interessante leggerti.
    Fortuna che esisti. Grazie. Complimenti.

  9. 19
    StrawberrySpring -

    Io ho il terrore di dover ricominciare, il terrore di sentire ancora una volta sulle mie spalle il peso del fallimento. Non so come e non so quando, ma mi ha resa consì insicura, mi ha tolto l’amore per me stessa e mi ha resa succube di una relazione che ho cercato di reggere in piedi nonostante lui (cercando di mantenere il controllo per la propria sicurezza personale) facesse di tutto per ottenere il contrario. Con questo non intendo dire che lui ha cercato di distruggerci, ma forse è sempre stato troppo preso da se stesso, dal ricercare in me la stabilità che gli è sempre mancata, dalla gelosia malata che non aveva motivo di provare perchè con ogni sguardo ho sempre confermato di amarlo profondamente, e continuo a farlo tuttora. Il problema è che non mi ha mai esaltata, difesa, fatta sentire giusta e all’altezza della situazione: c’era sempre un qualcosa, anche se piccolo e non degno di considerazione, che mi faceva scendere in fondo alla classifica rispetto al resto del mondo. Che fosse la mia poca cura di me (perchè dedicavo tutto il mio tempo alla sua), o la mia fisicità o il mio sbottare di fronte alle ingiustizie che mi sottoponeva, io non ero comunque abbastanza. Potrebbe ignorarmi per degli anni se volesse, ma io per quanto arrabbiata non rinuncerei a stargli accanto. Mi prende in giro ma pretende rispetto, non mi ama ma vuol essere amato e considerato. mentre io devo sentirmi ai limiti della sua vita e ogni qualvolta mi arrischio a varcare questo confine vengono allontanata come se avesse troppa paura di ricadere nella nostra storia. Credo che lui voglia vivere quegli anni di cui entrambi ci siamo privati e delle esperienze che ne conseguono. Non so cosa fare, non mi vuole ma mi vuole, non mi ama ma non “non mi ama”, non sa cosa vuole fare e mi vuol tenere in sospeso (il punto è che lo fa però bistrattandomi, almeno si comportasse bene)..
    Comunque vi ringrazio, sperando che vogliate supportarmi (e sopportarmi) ancora un pò.

    S.

  10. 20
    glosstar -

    Se fossi IO a scriverti una lettera nella quale elenco le 10 ragioni per cui sto insieme al mio amato, e quel decalogo fosse come quello che segue, penseresti che io sia una persona sana di mente? Esci per una volta dal tuo corpo, entra nel mio e rileggi le tue stesse parole.

    1. mi ha tolto l’amore per me stessa e mi ha resa succube di una relazione…
    2. è sempre stato troppo preso da se stesso, dal ricercare in me la stabilità che gli è sempre mancata…
    3. non mi ha mai esaltata, difesa, fatta sentire giusta e all’altezza della situazione.
    4. c’era sempre qualcosa…che mi faceva scendere in fondo alla classifica rispetto al resto del mondo.
    5. la mia poca cura di me…o la mia fisicità o il mio sbottare di fronte alle ingiustizie che mi sottoponeva, io non ero comunque abbastanza
    6. mi prende in giro ma pretende rispetto
    7. non mi ama ma vuol essere amato e considerato
    8. ogni qualvolta mi arrischio a varcare questo confine vengo allontanata
    9. non mi vuole ma mi vuole, non mi ama ma non “non mi ama”,
    10. non sa cosa vuole fare e mi vuol tenere in sospeso…lo fa però bistrattandomi…

    Dallo Zingarelli della Lingua Italiana. Egoista: Chi tende a seguire esclusivamente i propri interessi e desideri senza considerare quelli altrui.

    La tua è una NON RELAZIONE condotta e gestita da un invertebrato che ti succhia la linfa della vita senza darti nulla in ritorno. Uno che ti toglie la voglia di sorridere spegnendo il sole nei tuoi occhi rendendoti arida e vecchia senza esserti guadagnate le rughe. Un tale omino alla fine farà di te una persona che persino tu odierai e credimi, questo è il danno peggiore, perché mai riuscirai a fuggire dalla tua stessa anima, dal tuo stesso corpo.

    Forse non l’hai capito, ma il tuo problema non è ricominciare, bensì salvarti la vita. E se non scegli ora la vita che vuoi vivere, ti ritroverai a vivere quella che qualcun altro avrà deciso per te.

    G

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