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Amore clandestino a 50 anni

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Lettera pubblicata il 31 Agosto 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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Categorie: - Amore e relazioni

La lettera ha ricevuto finora 32 commenti

Pagine: 1 2 3 4

  1. 21
    rossana -

    Patry,
    ti senti colpevole di esserti illusa d’amare? pensi che tuo marito abbia fatto altrettanto?

    forse avresti fatto meglio ad attendere il tuo vedovo anziché provare a costruire una tua vita, una tua famiglia e un tuo fasullo amore…

    non credo che sia così. dal mio punto di vista sei stata fortunata e sfortunata nello stesso tempo, per ragioni che non sto ad eplicitare. tanto sei tu che devi purtroppo tirare le conclusioni e prendere decisioni.

    un abbraccio.

  2. 22
    Giuseppe -

    Riflessione laterale: ma a cinquant’anni si perde ancora tempo con ‘ste menate sull’anima gemella?

  3. 23
    Patry -

    Scusate se vi tedio replicando o se sbaglio qlc nome. Spiace che il caustico Walk abbia travisato visto che la mia volontà razionale, pur a prezzo di sacrifici e rimpianti, è quella di salvare la famiglia…c’è da chiedergli se, nella sua aprioristica difesa degli uomini lasciati, abbia avuto un pensiero per l’altro uomo (sempre maschio!) che ha avuto la disgrazia di incontrarmi dopo anni al capezzale della moglie malata di cancro e che sta seriamente soffrendo x non poter rivivere con me…Apprezzo molto le sagge parole di Rossana e Gimmy…solo a qs ultimo vorrei chiedere se considera “smancerie” il dichiarare un “ti amo” alla propria donna (mai successo in 22 anni) o proporle di sposarlo (lo feci io…). Quanto a Golem, di cui apprezzo l’acutezza riflessiva, posso ammettere di aver forse recitato una parte nel matrimonio ma non condivido il principio in generale… una componente “teatrale” è necessaria al mondo (nel piccolo come nel grande palcoscenico) x ragioni di civiltà e pacifica convivenza… rischioso essere sempre e completamente se stessi…saremmo più primitivi e costantemente tutti in guerra, temo! Quanto a Giuseppe (quanti anni hai?), ammesso che meriti una risposta, posso solo dirgli che sono cmq grata al destino di avermi fatto provare, sebbene tardi, l’intensità emozionale che ho vissuto nell’ultimo anno…(c’è chi muore ignorando certe vibrazioni) e gli consiglio leggere almeno un libro che non è di Liala ma del Nobel G.Marquez (L’amore ai tempi del colera), per il resto ho anche molto altro da pensare, oltre che all’anima gemella, gli assicuro!

  4. 24
    Harlock -

    “Mi chiedo invece in cosa davvero consista il consigliato “comportamento da adulti”…”

    Tralascio l’ironia e presto il fianco alle critiche che sicuro fioccheranno copiose, spiego in cosa consiste per me: nel sapere che quando ci si lega in un vincolo come il matrimonio, e che quando da esso nasce un’altra persona, finisce la responsabilità solo verso sè stessi. Si diventa responsabili anche verso il coniuge e verso il figlio.

    L’amore può finire per i più svariati motivi, tu sei libera di fare le scelte che ritieni più opportune per te (e ci mancherebbe!), ma spero tu abbia ben chiaro quello che le tue scelte causeranno in altre persone a cui tu, tempo fa, hai fatto determinate promesse, che non penso sia il caso di starti a ricordare perchè, credo (anzi spero), le ricorderai benissimo da sola. Un matrimonio, in particolare con un figlio di mezzo, non è come comprare un qualcosa su eBay ed esercitare il diritto di recesso perchè si è scontenti o inebriati dalla novità di turno: è molto di più, è un vincolo che vale per la vita, e anche se oggi passa il messaggio che tutto è reversibile, beh, in questo caso non lo è. E’ un impegno che all’epoca è stato preso, vuoi per errore o vuoi per leggerezza o vuoi per quello che ti pare, senza conoscerne appieno le conseguenze sulla propria vita e, in seconda battuta, sulla famiglia che si sarebbe costituita. E questo non è giustificabile in nessun caso per quanto mi riguarda.

    Non conosco la tua condizione, non sono in te e non posso mettermi a dirti cosa è giusto per te: se la tua coscienza ti dice di agire in un determinato modo fai pure, ma spero vivamente che tu abbia davanti agli occhi il dolore che le tue scelte causeranno. E le sofferenze che tu puoi aver provato in anni di matrimonio “finto”, le eventuali “mancanze” di tuo marito, non sono nè una scusante nè un’attenuante. Questo intende il sottoscritto per “comportamento da adulti”, nè più e nè meno che scelta consapevole, basata anche sulla sofferenza e sul danno che la stessa arreca ad altri con i quali, e mi preme ribadirlo, ci si era vincolati con delle promesse. Eh si, per me una promessa è sacra, e quando la si fa ci si assume la piena responsabilità di essa.

    Quando tu hai giurato su “finchè morte non vi separi” e “nella buona e nella cattiva sorte” lo hai fatto. E’ un giuramento, e tu te ne sei presa ogni responsabilità.

    Poi, fai ciò che ritieni opportuno e buona vita, ci mancherebbe.

  5. 25
    Golem -

    Patry, “c’è chi muore ignorando certe vibrazioni “. Lo so, e non da molto. Da quando con mia moglie abbiamo superato una crisi simile alla vostra, parlandone, “guardandoci negli occhi”, e finalmente “comunicando”. Ma lo abbiamo voluto entrambe, lo ripeto.
    Per questo, sentendone il bisogno, dopo aver faticosamente capito le ragioni della crisi, da allora dico “ti amo” a mia moglie tutti i giorni. Per quelle “vibrazioni” che una volte percepite senti essere diverse da qualunque altra mai provata, e ci trovi il vero profumo dell’amore. Un “profumo” che sente solo “quella” coppia e che non conosce parole per essere spiegato ad altri. Ma io quelle “vibrazioni” uniche le ho sentite solo con “lei”.
    Se quella che hai conosciuto è come quella che lega la mia coppia, non credo che potrai rinunciarci. Neppure “recitando” a fin di bene.
    Questo ti direbbe Florentino Ariza.

  6. 26
    Harlock -

    Ho letto ora il commento di Patry

    Che dire, diventa manifesta la vera intenzione con cui a volte scrivete qua sopra. Walk è caustico, Golem non è condiviso in generale, Giuseppe non merita risposta, io mi metto insieme a loro: voi cercate, come ho detto in un’altra lettera, assoluzione. Scrivete aspettandovi già che il grosso dela gente vi dica “si stai facendo bene! viviti la vita!”, perchè ad oggi è questo il messaggio dominante. Non volete discutere realmente e non vi piace chi magari vi “bastona” e vi propone un punto di vista diverso rispetto a quello che vi eravate già fatti prima ancora di pubblicare la vostra lettera, e del quale in realtà volete solamente conferma e non confutazione.

    In questo modo, ogni discussione diventa futile, c’è un errore di comunicazione a priori.

    Buona vita, spero tu faccia la scelta giusta per te.

  7. 27
    gimmy -

    Cara Patry, dire ” Ti Amo ” è il minimo sindacale che ci si aspetta dal rispettivo partner, quando cè un sentimento. Avrebbe dovuto avere le stesse accortezze per te, come il fervore messo per la cura del suo fisico. Lui non doveva far passare un intera vita senza essere manifesto, e tu avresti dovuto comunicargli il tuo malessere, a tempo debito; i silenzi nel rapporto prima o poi creano delle crepe, ed è difficile recuperare successivamente quelle attenzioni di cui si è stati privati. Capisco i tuoi tomenti, e comprendo anche harlock, quando parla di giuramenti; anche io di fatto sono orientato su questa linea, ma non posso fare a meno di pensare che anche lui, ha fatto delle promesse… e non mi sembra che si sia impegnato a mantenerle defraudandoti delle premure di cui una donna necessita, sia in maniera fisica che verbale. E’ naturale aggrapparsi poi a qualcun altro, quando quest’ultimo riesce ad essere in perfetta sintonia, con la propria idea dell’amore che si ha sempre voluto e creduto. Penso comunque, che da qualsiasi parte tu voglia pendere, aldilà delle sfumature confidenziali che ci hai raccontato, sei una donna amata e spero in una tua serenità emotiva ovunque il cuore decida di portarti.
    Auguri Patry.

  8. 28
    Giuseppe -

    Eccone un’altra che parla di “vibrazioni”. Ma cosa vi ha fatto di male d’Alembert?

  9. 29
    Tao -

    @ Harloch

    Mi associo al tuo pensiero.
    Temo (purtroppo) che cio che si e’ perso sia proprio il senso del sacro a cui tu accenni,dopodiché ce un muro insormontabile per costoro che qualsiasi spiegazione gli risulta inconcepibile,talmente il loro orizzonte si e’ accorciato fino all’inverosimile.

  10. 30
    Patry -

    Buongiorno e grazie cmq a tutti! Naturalmente non mi aspettavo un avallo generalizzato come peraltro non mi aspettavo tante risposte (salvo errore) maschili…Harlock, capisco il senso del vincolo, della promessa, delle responsabilità anche se non ho fatto esattamente tutti quei giuramenti nel mio matrimonio civile (sulla cui scelta non mi soffermo) e così però chiudo il discorso sulla sacralità che mi sembra travalicare i più umani limiti di qs confronto…Apprezzo molto la sensibilità che, senza troppi pregiudizi maschilisti x fortuna, hanno espresso Gimmy e Golem…quel che penso farò è di restare al mio posto proprio x il senso di responsabilità che mi impone la coscienza ma penso anche che, salvo un ripensamento radicale e condiviso col marito (finora assai poco propenso vista la sua presunzione e refrattarieta’ ad ammettere qlc colpa…) sarà una vita condita di ipocrisia che cmq non darà una gran soddisfazione al consorte…lui ha sicuramente sofferto ma così finirebbe x accontentarsi di una facciata che semplicemente recupera e suggella la sua “proprietà”… è questo che vogliono gli uomini i quali, colpevoli o meno, non hanno saputo coinvolgere la propria donna con un amore vero e quotidianamente percepibile?

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