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Lettera pubblicata il 18 Maggio 2015. L'autore ha condiviso 3 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore Michelle86.
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso
Ragazzi lo so che non posso pretendere che una persona si prenda cura di me e che accetti i miei problemi e il mio passato difficile, pero` non voglio neanche nascondere queste cose e non voglio sentirmi inadeguata. Del resto dalla persona che dice di amarci ci aspettiamo di poterci aprire senza venir giudicati ne` abbandonati cosí, da un giorno all’altro.
Capisco che siamo umani e abbiamo tutti i nostri limiti, ma io nelle relazioni che ho avuto ho sempre cercato di capire l’altra persona e di non abbandonarla per i suoi problemi. In questo caso, ad esempio, lui non riusciva a trasmettere molto l’affetto e le emozioni; ne abbiamo parlato dopo pochi mesi perché per me quello e` un aspetto fondamentale in una relazione, e mi ha detto che per lui e` molto difficile, ma che avrebbe provato a migliorare. Io ho scelto di dargli una possibilita`, non di abbandonarlo per i suoi limiti!
Quindi non mi sembra giusto che quando poi e` toccato a lui cercare di comprendere i miei di limiti, ci ha messo un attimo ad allontanarsi, senza nemmeno parlarne apertamente con me.
Quella telefonata di cui parlava per ora non e` arrivata, ma sinceramente preferisco cosí piuttosto che farmi del male di nuovo ascoltando lui che probabilmente mi direbbe che non puo` funzionare (implicando che sia colpa mia).
Cerchero` di lavorare piu` che posso su queste cose con lo psicologo, che ha gia` capito molto di me e delle mie dinamiche, e spero col tempo io possa ad arrivare a “resettare” (come dice Maria Grazia) queste convinzioni limitanti che continuo a confermare con le storie che scelgo.
Probabilmente, una volta fatto questo, non scegliero` piu` persone che confermano il mio sentirmi sbagliata e incapace di coltivare una relazione di successo, perché sono convinta di aver scelto sempre persone del genere, che peccano di insensibilita` e amore profondo.
“Del resto dalla persona che dice di amarci ci aspettiamo di poterci aprire senza venir giudicati ne` abbandonati cosí, da un giorno all’altro.”
purtroppo Michelle ci sono cose che non tutti riescono ad accettare e a rielaborare con serenità, tante volte pur amandoci. a mio avviso, sarebbe opportuno aprirci totalmente con l’ altro ( senza però caricarlo troppo delle nostre ansie, delle nostre aspettative e delle nostre angosce ) dopo che si è preventivamente stabilito un rapporto di autentica fiducia e di reciproca stima. a quel punto potremo praticamente dirgli tutto.
questa regola vale in particolare verso gli uomini, che rispetto a noi sono meno psicologicamente strutturati per “sopportare” il peso e l’ influenza dei “limiti” e dei problemi dell’ altro.
@Michelle86 in realtà se di amore si tratta, dovrebbe essere naturale pretendere comprensione dal partner. Altrimenti che ci stiamo a fare in una coppia?
Il problema è trovare quella persona in grado di comprendere; ti garantisco che non è da tutti. E le persone più pericolose, da questo punto di vista, sono appunto quelle che sognano, che dicono di saper amare, che vivono per l’amore.
Sono appunto persone in realtà con manie di vario tipo che cercano solo un’ancora di appoggio sulla quale scaricare le loro insicurezze. Ma attenzione! A loro non interessa la condivisione, interessa solo il loro sostentamento psicologico, la risoluzione dei loro drammi.
I tuoi non servono, non interessano, come se tu fossi d’acciaio Appena anche tu, cerchi aiuto o quantomeno comprensione, ecco che il loro punto fermo viene meno e perciò ti mollano per cercarlo altrove.
E noi persone che da fuori sembrano di metallo ma che dentro sperano ogni giorno di trovare qualcuno o qualcuna comprensiva a volte diamo tutto noi stessi a certe persone con la speranza che poi loro possano prendersi cura di noi.
Ma puntualmente questo non accade.
Io ho detto pochi “ti amo” nella vita, si contano su una mano e le ho dette a due sole persone: ma erano veri e di fatti non sono mai scappato.
Mica come i ti amo spiattellati ogni giorno che in verità significa “che palle anche oggi ti ho davanti agli occhi, ma vabè, facciamo finta di niente e per quieto vivere ti do la pillola giornaliera”.
@Ets infatti io non capisco che senso abbia dire “ti amo” quando poi non si e` disposti ad aprirsi davvero e a donare cio` che viene naturale donare quando si ama.
Alla fine la chiamata l’ho ricevuta, ieri sera, ma non ho risposto.
Anche se dovesse dirmi che vuole rivedermi, per me non sarebbe piu` abbastanza sapendo che non sa nemmeno lui cosa prova per me. Non voglio perdere altro tempo per qualcuno che non puo` amarmi, mi farei solo del male da sola.
Da questo punto di vista per fortuna sono forte e quando mi rendo conto di come stanno davvero le cose non mi volto piu` indietro.
Una parte di me ovviamente spera che lui faccia qualcosa per dimostrarmi che mi sbaglio, perché comunque di lui mi ero fidata e non pensavo saremmo arrivati a questo punto da un giorno all’altro.
Diceva sempre che sa bene che le relazioni hanno alti e bassi, e che non sono facili.
Diceva che vedeva un futuro insieme.. Ma leggendo altre lettere vedo che tutte le “vittime di abbandoni” hanno sentito l’amato dire queste parole, per cui inutile prenderla sul personale.
Che ci vogliamo fare, la vita e` cosí. Non sono né la prima né l’ultima, e almeno ora ho una casa, degli amici, un lavoro, e me stessa su cui lavorare.
All’amore ci credo ancora e probabilmente non smettero` mai di crederci, anche se quella storia che tanto vorrei potrei non averla mai.
Sai com’è, a volte nelle relazioni si seguono dei copioni già scritto e quindi si arriva ai “ti amo” perchè così recita appunto il copione. Ma è una parola non pesata, non ponderata, non significativa.
Brava Michelle, il primo passo è prendere con filosofia la cosa e porsi un obiettivo.
Tutto il resto verrà da se, confidando ovviamente sul fatto che gli unici che possono aiutarci, purtroppo, siamo sempre noi stessi,
Grazie ets 🙂
“Non voglio perdere altro tempo per qualcuno che non puo` amarmi, mi farei solo del male da sola.”
Il miglior consiglio che potresti dare a te stessa Michelle.
Il sentimento “nasce” dal cuore ma deve essere “allevato” dal cervello, altrimenti combina disastri che ci lasciano cicatrici indelebili. Gli illusi che vanno solo dove li porta il cuore spesso si perdono nella foresta delle loro stesse illusioni.
Ets dice bene: non pronunciare il nome di Amore invano. Termine “contenitore” nel quale ci infiliamo tutte le sensazioni che assomigliano spesso a qualcosa che… non abbiamo MAI visto. Quando lo conoscerai – e lo conoscerai, ne sono sicuro, proprio per la tua frase che ho riportato nell’incipit – vedrai la differenza tra il prima e il dopo. E ne sorriderai.
Ciao.
e di che? 🙂