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Lettera pubblicata il 26 Maggio 2018. L'autore, Dreamer.dreamer, ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Abbandono, nostalgia e carriera
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Eccomi ragazzi, provo a rispondere a tutti.
Dunque. Abbiamo condiviso quasi 11 anni della nostra vita ed è stato un amore che non so spiegare, una relazione senza eguali, un sentimento cosí forte che ci ha reso l’uno il centro della vita dell’altro fino ad un anno fa. Quando ho deciso ciò che avrei fatto della mia vita, tutto è cambiato. Era chiaro che non avrei potuto intraprendere quel percorso al sud Italia, necessario sarebbe stato un mio trasferimento al nord. E ragazzi, non è che dalla sera alla mattina gli ho detto “Ehy, o mi segui o fatti la valigia”. La scelta pareva , e dico pareva a questo punto, condivisa da lui, a causa dalla sua insoddisfazione lavorativa. Credo che lui abbia avuto timore di mettersi in gioco, e non lo biasimo. Non è un super titolato con molte esperienze sul Cv, per cui avrá forse avuto timore di lanciarsi. Per intenderci, io rischio perchè non ho nulla da perdere ,lui si. Poi aggiungi l’attaccamento alla propria cittá, le insicurezze…
Per Gabriele. Si, forse hai ragione. Non abbiamo avuto il coraggio di dirci, con assoluta sinceritá, come stavano le cose. Lo abbiamo fatto, ma troppo tardi. Quando abbiamo capito che la mia realizzazione avrebbe comportato azzerare la sua persona e viceversa. Forse siamo solo cresciuti ed abbiamo preso strade diverse, abbiamo dato prioritá a cose diverse e non viaggiamo piú sullo stesso binario. Forse so che è stata una decisione giusta, ma la spina al cuore insiste e lacera.