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Era niente

di

Voglio raccontare su questo blog che ho trovato per caso la mia storia, perché tra la noia da quarantena e l’impossibilità di distrarsi… I pensieri si cristallizzano sempre sulle stesse cose.

Ho frequentato per diversi mesi un ragazzo. Non era una cosa seria, e avevamo definito da principio che doveva essere un rapporto completamente incentrato sul piano fisico.

Peccato che questa persona non perdesse occasione per parlarmi di sé, delle sue vicende personali (io ero contraria ad instaurare questo tipo di confidenza, per evitare qualsiasi possibilità di affezionarci all’altro, in modo reciproco). Purtroppo a poco sono serviti i miei silenzi e la mia diffidenza in materia, questa persona è arrivata a spiattellarmi 3/4 della sua vita.

La durata innaturalmente lunga di questo rapporto e il fatto che sapessimo ritrovarci l’uno nell’altra ha alla lunga generato in me un affezionamento, forte del fatto che ci vedessimo spesso e che io fossi controvoglia entrata a far parte in qualche modo della vita del suddetto soggetto.

Provai allora, resami conto della situazione discutibile in cui mi trovavo, a recidere totalmente i rapporti, ma con una scusa banale (auguri di compleanno fatti con una giornata di ritardo e peraltro superflui come mai niente nella vita) c’è stato un discutibile riavvicinamento, che dopo mesi ulteriori di altre ridicolerie (per cause di forza maggiore ci recavamo nei rispettivi posti di lavoro negli stessi orari e talvolta, sentendoci di prima mattina, ci si aspettava per fare colazione insieme).
Di qui un’ulteriore stop, quello definitivo.
Quello in cui ho dovuto prendere atto del fatto di essermi innamorata e di non essere ricambiata, di provare affetto verso una persona che non sapeva niente di me, compreso il dolore che stessi provando.
Ma soprattutto, dopo una discussione in cui lui per la prima volta aveva messo un punto e per la prima volta in vita sua in malo modo.
La cosa, conoscendo la natura contorta ma in qualche modo lineare del soggetto mi aveva sconvolto a tal punto dall’augurarmi di non avere mai più sue notizie.

Questa persona, dopo avermi detto di non farmi sentire mai più, mi ha contattato in periodo di quarantena.
Dico, per far capire a chi sta avendo la pazienza di leggermi che il suddetto soggetto ha 31 anni, quindi ci si aspetterebbe di norma un grado di coerenza con le proprie parole superiore rispetto a persone di più tenera età.

Ho deciso, come mia istintiva e impulsiva natura, di telefonare questa persona per chiedergli il motivo di questo ipocrita messaggio, visto che conoscendomi, sapeva che avrei preferito morire sotto un tram che eventualmente confidare o sfogarmi con lui.
Gli ho anche riferito i retroscena di quello che c’è stato dopo.
Siamo stati a telefono circa 4 ore.
E ora in me regna il niente.
Non esistono motivi, non esistono significati.
Cosa sono? Perché sono così? È colpa mia? Sono sbagliata, ma merito il minimo sindacale di rispetto che merita una persona che te ne ha sempre portato…Giusto?

Lettera pubblicata il 6 Aprile 2020. L'autore ha condiviso 2 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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Categorie: - Amore e relazioni - Me stesso

La lettera ha ricevuto finora 15 commenti

Pagine: 1 2

  1. 1
    Riccardo -

    bho, non lo so, non ti nascondo che la tua descrizione della situazione mi pare abbastanza confusa. inizi con un uomo un rapporto incentrato sul sesso, lui poi ti fa delle confidenze molto intime, tu te ne innamori, lui non ricambia il tuo sentimento allora tu fuggi ma lui ti cerca… messa giù in questa maniera, c’è qualcosa che non quadra. se lui da te voleva solamente del sesso, non ti avrebbe raccontato tante cose su se stesso…

  2. 2
    Jolie -

    Ciao, innanzitutto ti ringrazio per aver letto la mia lettera.
    Purtroppo, la storia che ho riportato non è confusa per motivi legati a miei vuoti di memoria o mie confusioni, ma semplicemente perché realmente in questa storia non si capisce niente.
    In realtà, vorrei anche inscrivere il suo farmi confidenze in modo assolutamente spontaneo e non richiesto in un comportamento egoistico in cui si ha magari voglia di condividere cose con una persona di cui si ha stima ma per cui non si prova nulla di particolare… Ciò che mi fa stare male è l’essere “sballottolata” e cercata senza reali motivi… Vista la situazione, vorrei essere lasciata definitivamente in pace e non temere che ogni tot questa persona possa ripresentarsi… Altrimenti non riuscirò mai a superarla…

  3. 3
    Golem -

    Lui ti cerca perchè gli scappa da sco...., è fisiologico, e vuole solo quello da te. Ha “testato” il terreno per capire quanto saresti ancora disponibile. A proposito delle confidenze che ti ha fatto, non immagini quanti “clienti” fanno la stessa cosa con le “professioniste”. Quindi non dovresti meravigliarti, nè farti più le illusioni che inconsciamente hanno lavorato dentro di te sino a ritrovarti “falling in love” di quel trimone.
    Resta graniticamente scolpito nella pietra il fatto che solo tu puoi sapere cosa sia meglio per te.
    Un caro saluto.
    P.S. ma non potevate restare “scopamantantamici”?
    È così bello e comodo.

  4. 4
    rossana -

    Jolie,
    ovvio che, pur trattandosi di lieve incidente di percorso, a te spetta la scelta:

    1) continuare a portare avanti un rapporto sensuale sbilanciato, che lungo andare non potrebbe che esserti di danno, emotivamente;

    2) allontanarti da questo giovane, che pare decisamente immaturo e bisognoso di costante sfogo verbale, come chi ancora non ben si conosce o come chi ama narcisisticamente raccontare e raccontarsi, in contesti dove l’interscambio sul proprio essere ed esistere è di ben scarso interesse (cosa che talvolta accade anche qui).

    gli hai dato troppa corda, e ora ne paghi le spese, ma sembri ben sapere cosa vuoi e quindi quale delle due alternative sia da preferire per il tuo benessere e la tua serenità.

    appunto: era niente!

  5. 5
    Jolie -

    Golem, diciamo che riguardo al fatto delle confidenze, il mio messaggio di sopra era un modo moooolto edulcorato per esprimere lo stesso concetto espresso da te.

    Dopo nervosismi e dubbi iniziali, ho capito che ci possono essere persone così egoiste da fregarsene del fatto che queste cose possono alla lunga generare legami.

    Anche perché non sono un’addetta ai lavori.

    Ma essere considerata in questo modo e disporre purtroppo dell’intelligenza per capirlo ferisce non poco.
    Compresa la natura molto egoista della controparte e questa sua tendenza all’ignorare totalmente i sentimenti altrui, capisco anche che è una persona che desidero solo tenere a distanza da me.

    Per saziare certi appetiti, non si deve rinunciare alla propria dignità e ai propri principi. Io così vedo la vita e le cose.

    Per cui, preferirei farmi suora piuttosto che tornare indietro a queste condizioni.

    Aggiungo che sono agnostica.

    Grazie per avermi letto e per il confronto :)!

  6. 6
    Golem -

    Jolie, ringrazia la Madonna del Pilar di averlo capito tutto sommato in tempo, sia pure con la rabbia che stai provando. C’è chi per questi soggetti spreca la vita. È estremamente improbabile che una donna non resti “coinvolta” oltre il dovuto quando c’è di mezzo il sesso. Tu hai fatto il percorso inverso rispetto alla norma, che è quella di innamorarsi in seguito a un’attrazione sessuale, ma come sappiamo anche cambiando l’ordine dei fattori il prodotto è sempre lo stesso.
    Ricorda che nel tuo stato non devi farti “prendere” da nostalgie, accettare sue avances per fini “fisiologici” e così precipitare in una spirale perversa che ti distruggerebbe definitivamente. Nei rapporti interpersonali di natura sessuale è necessario essere entrambi nelle stesse condizioni emotive per goderne i piaceri.
    Non esiste essere innamorati di chi non lo è di noi. Bisogna essere proprio alla canna del gas emotivamente per considerare amore una cosa del genere. Chi non ci vuole non ci merita.
    Ciao.

  7. 7
    rossana -

    Jolie,
    “Nei rapporti interpersonali di natura sessuale è necessario essere entrambi nelle stesse condizioni emotive per goderne i piaceri.” – mi pare che nel nuovo modo di usufruire della sessualità, ora liberamente accessibile ad entrambi i sessi, sia ovvia la falsariga di reciproca condivisione di distacco emotivo.

    le deviazioni non sono che incidenti di percorso, a cui il semplice buon senso suggerisce di mettere rimedio il più in fretta possibile.

  8. 8
    Golem -

    “mi pare che nel nuovo modo di usufruire della sessualità, ora liberamente accessibile ad entrambi i sessi, sia ovvia la falsariga di reciproca condivisione di distacco emotivo.”
    Ovvio che sia ovvio. Ma una che si innamora all’interno di un rapporto nato solo per il sesso non è più in equilibrio, quindi è “debole” se non è ricambiata. Se cambia il “registro” cambia la “moseca”. Questo si è detto. “Dipendere” da chi non ricambia il tuo sentimento è una condanna a morte certa.

  9. 9
    Jolie -

    Ringrazio entrambi per l’interessamento e l’attenzione nel rispondermi mostratami.

    Concordo con entrambi, che state giustamente puntualizzando lo squilibrio creatosi che, proseguendo in questo pericoloso gioco, porterebbe danni solo a me.

    Ci tengo a puntualizzare che lo scopo di questa lettera era poter dire ad alta voce quanto io mi sia sentita tradita.
    Tra me e la controparte c’erano degli accordi che non sono stati rispettati.
    Da lui nell’insistere e volere una forma di legame che poi di fatto non voleva approfondire, e da me nell’averglielo consentito e poi aver desiderato un cambiamento radicale del nostro rapporto.

    Concordo con Golem sulla questione “morte certa” e mi auguro di riuscire ad evitarla, perché tra i propri desideri razionali e le proprie debolezze emotive ho tristemente imparato che c’è distanza.
    Vi auguro di essere forti e rispettati, sempre.
    E lo auguro anche a me. Tutto sommato, potrei meritarmelo.

  10. 10
    Golem -

    Jolie, è proprio grazie alla razionalitá che “consiglia” l’emotività sul da farsi che si arriva all’Amore vero, perchè quei due mondi devono essere concordi e “equipesanti” sui due piatti della nostra “bilancia” interiore per vivere bene. Anche perché mi pare evidente che le “debolezze emotive” non possono che portare guai, ricordati cosa fece Ulisse per resistere al “richiamo” delle Sirene. Ma poi, ripeto, che senso ha darsi a chi non ci vuole? È una partita persa in partenza, e la vita è ricerca della libertà, non del contrario.
    Non cedere se non vuoi pentirti.
    Auguri.

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