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Lavoro nuovo e perplessità

di

Caro direttore,

Come dal titolo ho trovato un nuovo lavoro, nella ristorazione, ovviamente orari assurdi per una vita normale, contratto a regola e carino il personale.

Diciamo che è un lavoro di ripiego, dato che non trovo nulla, tutto diverso da quello che ho studiato, e mi sono impegnata tanto, ho 30 anni e mi dicono che sono vecchia, mi sento spompata…

Ci sono cose a cui ancora una volta dovrò rinunciare, sport che non potrò più fare e una vita sociale da dimenticare. So bene che ho un lavoro, per quanto precario ho trovato un lavoro, odio lamentarmi , perchè ora come ora non c’è nulla che mi si offra… Ma mi sento depressa, ho lavorato tanto e studiato per far qualcosa di totalmente diverso?

E’ giusto rinunciare ai propri sogni? Vorrei prendermi una seconda laurea, ma dovrò pur campare in qualche modo…

Mi sento divisa, e la voglia proprio non c’è, ma.. magari passerà.

Grazie dello sfogo

L.

Lettera pubblicata il 25 Agosto 2016. L'autore ha condiviso 14 testi sul nostro sito. Per esplorarli, visita la sua pagina autore .
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La lettera ha ricevuto finora 12 commenti

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  1. 1
    Sirio -

    Ciao Leidia,
    ormai spesso ci si trova a dover scegliere tra le proprie ambizioni e la nuda e cruda realtà.. diventa sempre più complicato e raro riuscire a far coincidere entrambe le cose. Capisco la tua amarezza perchè è un sentimento che ormai circonda molti di noi, ma allo stesso tempo non sapendo nulla di te e del tuo percorso di studi evito volentieri ogni tipo di giudizio in tal senso. Da quanto scrivi percepisco tuttavia che in te vive ancora un barlume di voglia di metterti in gioco, di lottare per quello in cui credi, di sacrificarti per i tuoi sogni. Detto questo, ti auguro comunque di trovare in questo nuovo lavoro, oltre alla mera sussistenza, anche un minimo di soddisfazione.. non sia mai che attraverso di esso riuscirai ad aprirti strade a te più consone, non porti limiti! Un saluto, Sirio

  2. 2
    Nicola -

    Il lavoro deve portare innanzitutto soldi e sicurezza, quel che piace si può fare nel tempo libero, soprattutto migliorarsi culturalmente che è sempre un bene.
    E’ sbagliato lo sfruttamento sconsiderato ed incondizionato del lavoratore; chi lavora troppo e senza una commisurata retribuzione toglie opportunità ai poveri per darla ai ricchi, ma è anche lesivo per la propria libertà perchè impedisce di costruirsi una vita felice e degna di essere vissuta.

    Valuta bene i due aspetti soldi/t.libero e avrai le idee più chiare sul da farsi.

  3. 3
    Yog -

    Beh, il lavoro nella ristorazione é effettivamente una ciofeca, ma dà da mangiare (basta sbocconcellare qui e là). Non capisco la storia della seconda laurea. Non te ne é bastata una? Preservare diabolicum.

  4. 4
    ets -

    Sono daccordo con Nicola, il lavoro deve portare soldi. Se piace poi è anche meglio.
    I sogni sono appunto sogni, la realtà è un’altra. Almeno per noi comuni mortali.

    Parlacidi te, almeno possiamo esserti di più aiuto

  5. 5
    sara -

    Tutti vogliano un lavoro x quello che abbiamo studiato, ma se non c’è devi anche iniziare ad adattarti. Dio grazie che un lavoro ce l’hai!!! Poi si sa da sempre che più si va avanti negli studi, più è difficile trovare nel settore. E ormai visto come è la situazione, devi rassegnarti.
    Anche io vorrei avere un lavoro x quello che ho studiato, ma è già tanto se ho trovato x l’estate con un contratto a chiamata x altro.

  6. 6
    Sofia -

    Ragazza…potresti anche avere la seconda elementare..è uguale! Tutto ciò che hai studiato serve a un c....…come la scuola in generale! Solo un grande spreco di energia vitale…se hai calci in culo..conosci qualcuno di importante…allora…magari potrai fare il tuo lavoro..( dopo esserci andata a letto!)ovviamente….

    Per ora ringrazia di lavorare e guadagnare….e lascia perdere gli studi e sprecare altra energia vitale!

  7. 7
    Angwhy -

    dice bene Sofia.io non sono contro la scuola la ritengo un esperienza unica e irripetibile ma cio che hanno quantomeno cercato di insegnarmi si è rivelato inutile e ormai inattuale,un sacco di regole e remore che nessuno rispetta piu,pena passare per fesso o prenderla nello stoppino dall’ultimo ebete arrivato.la vita e il lavoro sono un altra cosa in un mondo che cambia a cadenza ormai giornaliera.il tempo per fare altro se vuoi lo trovi se ce qualcuno che ti paga a fine mese.

  8. 8
    Nicola -

    La maggior parte di noi sceglie una facoltà in base a qualche forma di passione per certe materie ma con poche idee su cosa il mercato del lavoro ci riserva, e quindi diventa sempre più complicato riuscire a far coincidere cultura e professione.
    La priorità è avere alle spalle una sicurezza economica, ma è anche importante non snaturarsi e prendersi delle pause per reintegrare le energie psico-fisiche, altrimenti si rischia di rimanere spompati e senza più desideri di crescita.

    I soldi sono la giusta frizione tra i due aspetti, se aumenta l’impegno devono aumentare anche le opportunità per si prospettano per il futuro.

  9. 9
    Anna81 -

    ciao, hai mai pensato di andare all’estero? non so tu che cosa abbia studiato… ma è evidente che in italia purtroppo le risorse non vengono considerate. è una solfa vecchia, ripetuta e stra ripetuta, ormai lo sanno anche i muri. in canada ci sono ottime possibilità ad esempio, saresti ancora in tempo per richiedere il visto senza impegno.
    lascerei stare la seconda laurea per il momento e concentrarti di più sul tuo futuro. facci sapere e non mollare!

  10. 10
    Yog -

    Anche in Irlanda c’è un sacco di possibilità e la sera si sfondano di superalcolici. Su internet ho letto di un posto che si chiama Pork o qualcosa del genere, che non so dov’è, o meglio so solo che è in Irlanda, c’è un sacco e una sporta di italiani che lavorano alla grande e pagano poche tasse e quello che risparmiano lo investono al pub e sono sempre allegri e cantano fino a mezzanotte anche perché in Irlanda non c’è molto altro da fare e piove sempre e solo acqua, che non fa bene e infatti fa marcire i tetti. Il lavoro è una gran cosa perché non ti dà solo da mangiare, ma anche da bere.

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