Salta i links e vai al contenuto

Siamo ragazzE di oggi

di Roberto Rusconi
Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 22 Novembre 2014. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
Condividi su facebook: Siamo ragazzE di oggi

La lettera ha ricevuto finora 667 commenti

Pagine: 1 8 9 10 11 12 67

  1. 91
    Golem -

    Grazie Glosstar, ho apprezzato anch’io le tue considerazioni al riguardo. Hai correttamente parlato dell’amore genitoriale come, forse, l’unica forma di relazione che potrebbe fregiarsi di quel termine, e di cui ricordo di aver accennato tempo fa, che in realtà e’ spesso abusivamente utilizzato in molte manifestazioni di natura emotiva legate all’attrazione sessuale, di cui molto si è trattato mesi fa su queste pagine, con un acceso dibattito che ha spaccato in due fazioni i partecipanti alla discussione.
    Il caso di quel ragazzo è emblematico di come un bisogno venialmente egoistico viene scambiato per amore. Ma anche se quello è un caso limite paradossale, molti altri gli assomigliano per la mitizzazione dell’oggetto “dell’amore”, più somigliante al bisogno del riferimento genitoriale nel partner che non ad una visione oggettiva dello stesso come individuo. Cosa possibile a tutte le età se non si è vissuto quel passaggio dal “mito” al reale al momento giusto.

    È stato un dibattito acceso e combattuto, al quale, leggendo le tue considerazioni, mi sarebbe piaciuto avessi potuto partecipare. Ma vedrai che ci sarà un’altra occasione.
    Ciao

  2. 92
    rossana -

    Glosstar,
    “passaggio attraverso ognuna delle 3 le fasi e pero condizione indispensabile alla maturazione emotiva e necessaria alla costruzione di relazioni autentiche e appaganti, siano amicali o amorose.” – come non concordare… anche se, non è che dando botte in testa a chi ancora non è emotivamente abbastanza maturo lo si renda improvvisamente capace di esserlo. a mio avviso, gli si fa soltanto del male, facendogli presente che NON è come dovrebbe essere, in base a parametri assoluti, da applicarsi a soggetti di cui poco o niente si sa (a volte nemmeno l’età).

    a torto o a ragione, ognuno ha i suoi tempi di maturazione e passa attraverso molteplici fasi di scoperta di sé, anche attraverso temporanee relazioni amorose con il prossimo. non mi sembra giusto uniformarle tutte a schemi standard quando invece gli esseri umani sono tanto diversi fra loro e possono aver bisogno di abbeverarsi via via alle fonti più adatte alla loro crescita. chi può sapere, e giudicare, le ragioni per cui ci si lascia coinvolgere in un certo tipo di scelta sentimentale? se questa è positiva per chi la desidera, le ragioni per opporvicisi sono oggettive o soggettive? nessuna esperienza avviene per caso: fa sempre parte del proprio percorso evolutivo.

    i punti interrogativi servono soltanto a evitare affermazioni perentorie, trattandosi unicamente di dubbi suffragati da opinioni personali.

    buon pomeriggio!

  3. 93
    glosstar -

    @andrea (post 50)

    “
E l’evoluzione cosa porterà? Famiglie iper allargate con 10 padri e 10 madri?
…
In un mondo in cui si invoca la parità tra i sessi ma in cui è palese un’asimmetria del potere sessuale, non riesco a immaginare un futuro in cui gli uomini non saranno sempre più deboli e superflui.
”

    Sono davvero poche le specie animali monogame. Spesso il maschio e’ solo un seme utile alla riproduzione, donato il quale sparisce ed e’ la femmina a occuparsi della nutrizione, protezione, e crescita dei cuccioli. Nel mondo animale, la struttura “famiglia” e’ virtualmente assente e quando presente e’ di tipo allargata dove e’ il gruppo di femmine a prendersi cura della prole.

    Alla sua comparsa sul Pianeta il genere umano non faceva differenza. Poco piu che animali, maschi e femmine si accoppiavano seguendo la naturale inclinazione alla promiscuita. Rimasta incinta, dopo 9 mesi, la femmina partoriva ed era alquanto difficile stabilire la paternita del nuovo nato. Ben lungi il prendersi cura di una qualsiasi prole e men che meno quella altrui, il maschio se ne andava esattamente come avviene tra gli animali. In un mondo ostile era pero necessario trovare una struttura sociale che proteggesse e perpetuasse la specie. Fu quindi inventata la “famiglia mononucleare” dove in cambio della protezione dell’uomo veniva imposta alla donna subalternita e monogamia, monogamia peraltro valida solo per lei.(continua)

  4. 94
    glosstar -

    La famiglia non e quindi una caratteristica innata nel genere umano ma una costruzione sociale, in cui la donna, suo malgrado e’ rimasta imprigionata per secoli. Il progresso l’ha portata alla consapevolezza del suo ruolo sociale che va oltre quello di madre e sposa assegnatole dall’uomo e da decenni rivendica parita di opportunita. L’uomo al contrario ha assistito immobile alla costante erosione della propria supremazia di genere e oggi si trova impreparato e impaurito di fronte al cambiamento. Nei casi peggiori, vorrebbe persino tornare a modelli obsoleti che relegano la donna tra pentole e fornelli.

    Vedi Andrea non sono dire quale tipo di famiglia avremo nel prossimo secolo, o anche se ce ne sara una. Credo tuttavia che il futuro della specie passi necessariamente attraverso l’accettazione del cambiamento in corso e la costruzione di un modello di relazionale uomo-donna che sottolinei e esalti le differenze di genere, garantendo pero a entrambi parita di opportunita.

    “Sì, secondo me la donna e l’uomo, sono destinati a rimanere assolutamente differenti. E contrariamente a molti io credo che sia necessario mantenerle se non addirittura esaltarle queste differenze. Perché proprio da questo scontro incontro, tra un uomo e una donna, che si muove l’universo intero. All’universo non gliene importa niente dei popoli e delle nazioni, l’universo sa soltanto che senza due corpi differenti, e due pensieri differenti, non c’è futuro.” — Secondo me la donna, Giorgio Gaber

    https://www.youtube.com/watch?v=ppd9WumDk6M

    @rossana.

    Le fasi bambino-adulto-genitore sono la parte inderogabile del processo evolutivo di ogni individuo e quando questo non si completa, abbiamo la nevrosi (individui biologicamente adulti che interpretano la vita come bambini). Sono d’accordo che esperienze personali, luoghi e incontri hanno un impatto su tale evoluzione e rappresentano il palcoscenico in cui essa si compie.

  5. 95
    maria grazia -

    glosstar
    mi associo al tuo intervento e penso anch’ io che la famiglia tradizionale così come noi la intendiamo, altro non sia che una costruzione sociale per motivi di comodo e di sopravvivenza a un mondo ostile. I sostenitori della cultura patriarcale promuovono ostinatamente l’ amore esclusivo e monogamico, teso al totale controllo dell’ altro. ma è ovvio che si tratta di una condizione di “cattività”, che va contro natura. E più ci si libera da condizioni pratiche disagiate, più si è liberi di seguire i propri istinti e il proprio reale volere. Ecco perchè si è sempre temuto e si continua a temere la liberazione della donna da una condizione di subordinazione, continuando a frapporle mille ostacoli nel suo cammino verso l’ autorealizzazione. L’ uomo si è reso conto che l’ unico mezzo che ha davvero a disposizione per assoggettare la donna al suo pieno controllo è la supremazia economica, e di conseguenza le pari opportunità specie in campo economico e lavorativo, sono viste con il fumo negli occhi da chi cerca una compagna per la vita per la costruzione di una famiglia. La donna indipendente, MENTALMENTE MATURA, consapevole e volitiva stimola ed eccita l’ uomo, ma al tempo stesso egli ne è TERRORIZZATO. e quindi, passata la fase iniziale di seduzione, tenderà ad umiliare e allontanare questo genere di donna, sostituendola con figure più “gestibili” e più scontate.

    “Le fasi bambino-adulto-genitore sono la parte inderogabile del processo evolutivo di ogni individuo e quando questo non si completa, abbiamo la nevrosi”

    Molte persone che hanno subìto violenze e traumi nell’ infanzia o nell’ adolescenza, non sono poi in grado di compiere tale percorso, e questo si ripercuoterà inevitabilmente sul resto della loro esistenza e sulle relazione umane ( specie quelle sentimentali ); a meno che l’ individuo interessato non sia disposto a compiere un grande sforzo per rielaborare il suo trascorso e giungere così a un ritrovato EQUILIBRIO.

  6. 96
    Golem -

    Glosstar, mi dispiace davvero che tu sia comparso da poco, visto che hai riportato, anche meglio di me, molti concetti che riguardano la nascita della” relazione” maschio/ femmina e poi uomo/donna dopo l’avvento della società che ne ha moralizzato i ruoli. Dentro quest’ultimo contenitore si è sviluppato il concetto di “amore” secondo le varie culture, e quella occidentale nel caso specifico, che tuttavia basa pur sempre le fondamenta sull’antichissimo richiamo sessuale comandato dall’ eterno e immutabile istinto. Il dibattito e’ stato “sanguinoso”, senza vincitori né vinti, ma quello che leggo in quello che dici mi conferma almeno che non avevo visto male.
    Un cordiale saluto.

  7. 97
    rossana -

    Glosstar,
    aggiungo un dato alla tua perfetta escursione del travaso dall’animalità all’umanità dei rapporti uomo-donna: pare che soltanto il 3% delle specie animali collabori nel crescere la prole.

    quanto invece all’immaturità emotiva (che ha vari livelli), non mi risulta che sia considerata necessariamente nevrosi e spero che qualcuno più esperto di me in materia possa chiarire il dubbio.

    buona serata!

  8. 98
    Andrea_The_Original -

    Glosstar sono interessanti i tuoi approfondimenti etologici, riferendosi a questi, in natura ci sono molteplici strutture famigliari. Noi dovremmo rifarci a quelle più complesse, come ad esempio alla coppia alfa che ha diritto di riprodursi e tutto il branco che provvede al sostentamento come accade tra i lupi, oppure società a carattere matriarcale come le iene nelle quali la femmina è più grossa e forte del maschio. Oppure a forme ancora più articolate come tra i primati. In ogni caso sono sempre i più forti e abili ad avere i maggiori privilegi e la gestione del gruppo.
    Il parallelismo con il regno animale va bene, sappiamo però che non osserviamo sostanziali variazioni di ruoli nelle varie specie. Il leone continua a fare la sua parte, la leonessa altrettanto.
    La nostra evoluzione invece sta forse portando la femmina ad essere più “forte” del maschio. Tutto è legato al sesso, avendone la gestione e andando via via scomparendo i freni sociali in nome della parità ha acquisito molta più forza. Tale parità è in realtà, a mio avviso, ancora un concetto fumoso e arbitrario. Se una donna ad esempio può essere libera di fare sesso quanto e con chi vuole, la stessa cosa dovrebbe valere anche per l’uomo. Ed è così, ma sulla carta, perché essendo il sesso nelle mani delle donne, l’uomo in realtà non ha la stessa libertà di scelta e si crea un bel paradosso.
    Detto questo, il tuo discorso sulla famiglia mononucleare non è del tutto corretto. Sia il maschio che la femmina hanno interesse che sia mantenuta la monogamia. Perché è vero che il maschio tenderebbe ad andarsene in giro a fecondare altre femmine ma è anche vero che troverebbe un altro maschio ad impedirgli di fecondare la propria.
    Ad esempio poco si sa che “una volta” era si punita l’adultera con la reclusione, ma anche il suo amante.>>>

  9. 99
    Andrea_The_Original -

    >>> Non credo che il modello patriarcale fosse quello corretto, ma credo che nemmeno la situazione attuale sia la più idonea. Tutti noi abbiamo davanti agli occhi coppie anziane che sono state insieme per una vita e in molti casi si sono anche amate, è evidente. Non dobbiamo sempre malignamente credere che duraturo equivalga a costrizione. Sappiamo invece che abbiamo a che fare con eserciti di single e con coppie che si separano continuamente. Pensa solo a tutte le ultra quarantenni single che paiono impazzite e che identificano nell’uomo il fautore di tutti i loro mali. Se sentimentalmente hanno “fallito”, non è a causa loro, ma dell’uomo. Credo che la libertà sia una gran bella cosa, ma che ci voglia anche un’educazione sentimentale e di coppia. Un pò come se si facesse scegliere ad un bambino tra 5 ore di lezione o di ricreazione. E sentimentalmente siamo diventati in realtà molto infantili, come bambini vogliamo solo il meglio scartando ciò che non ci piace.
    Comunque la si guardi l’uomo è impreparato a questa evoluzione. E’ cambiato, si è “femminilizzato”, ma poco si parla di questione maschile, perché è ancora legato a concetti quali orgoglio e cavalleria, che vuole la donna debole e da proteggere.

    MG.”L’ uomo si è reso conto che l’ unico mezzo che ha davvero a disposizione per assoggettare la donna al suo pieno controllo è la supremazia economica”
    Non è la sola verità. L’uomo sa che il potere esercita e probabilmente continuerà ad esercitare per molto tempo una forte attrattiva sulle donne. Più potere, maggiori ipotetiche possibilità di scelta. Anche in questo caso è presente una relazione di causa – effetto.
    In realtà anche le donne di potere e sono sempre in numero crescente, tendono a far loro i comportamenti maschili, scegliendo in molti casi uomini più giovani e belli.

  10. 100
    Kid -

    Bene, Andrea. Quoto . Abbiamo lo stesso punto di vista, che si potrebbe ulteriormente sviluppare . Il modello monogamico ( patriarcale? Bon è detto ) ha altri ed innumerevoli vantaggi , ma basti pensare ai doveri scaturenti dal matrimonio e garantiti dal sistema giuridico, attraverso il quale la comunità stessa si interpone tra le vicende personali dei due coniugi ( strano ,eh? )al fine di garantire la stabilità sociale della comunità con la costrizione al rispetto delle regole ( in altre culture anche la punizione corporale ) . E a chiudere il cerchio la religione che propone il premio post mortem al bravo marito , moglie e genitore . È un sistema geniale non posso che ammirarne l’arguzia che diviene anche artistica dal punto di vista della psicologia di coppia raffinatezza unica col concetto della preservazione della verginità fino al matrimonio . Il mondo animale in confronto è davvero la favoletta per i bambini . Ma attenzione che moltissime persone hanno attitudine monogamica ( mi ci metto io per primo pur vivendo giocoforza in modo opposto perché non ho la la contropartita intesa anche in termini di dedizione ed affidabilità nel tempo ) come tantissime altre non possono fare a meno della promiscuità. Pensiamo alle grandi epidemie della storia come la peste . Chi garantisce meglio la specie ? Coloro, uomini e donne, che chiamiamo oggi traditori seriali tanto da disintossicarli dal sesso , o chi è monogamo?

Pagine: 1 8 9 10 11 12 67

Lascia un commento

Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.

Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.


▸ Mostra regolamento
I commenti vengono pubblicati alle ore 10, 14, 18 e 22.
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 caratteri disponibili