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Esodati

Salve mi permetto di esporre la mia versione riguardo la questione “esodati” riportata alla cronaca dal Dottor Boeri.

Principalmente il presidente del I. N. P. S si riferisce a quei soggetti messi in un contesto astratto in un mondo fino a prima sconosciuto dove non possono godere dei diritti fino a ieri sanciti dal sistema stato….
Io non ho ne la presunzione ne la preparazione di argomentare tale oscenità….
ma vorrei semplicemente porre alla VS attenzione una realtà in espansione giorno dopo giorno..
Quella dei esodati non mede Fornero ma dal sistema produttivo con l’avvallo della stessa politica che si straccia le vesti sul argomento DISOCCUPAZIONE
SONO COLORO CHE HAN COLLABORATO FINO A IERI AL BENESSERE DEL IMPRESA STATO SOCIETÀ
ma per un fatto di anagrafe vengono esiliati in un isola, di semi disperazione depressione, impotenza, frustrazioni varie….. anticamera del suicidio a volte…. e quando succede giù a piangere sul latte versato e a giurare che le istituzioni sono garanti anche di questi!!!

Con anagraficamente intendo coloro roche x forza di cose son arrivati ad un eta che varia dai 45 ai 55 anni di vita fino a ieri erano saldi punti di riferimento onesti lavoratori centri di cultura professionale esempi da seguire e uguagliare….. che oggi a causa della crisi ( passata ) si trovano in così dette BRAGHE DE TEA incapaci a rimettersi in gioco pur avendo tanto da dare e da comunicare professionalmente parlando, sono padri di famiglie di giovani disoccupati senza futuro, o single o padri divorziati che diventano “nessuno, clochard ” e SOPRATUTTO fame di coerenza rispetto a quel sistema stato/diritto che sancisce all articolo 1 della COSTITUZIONE IL DIRITTO AL LAVORO……

Di questi nessuno parla, sindacati, politica, industriali, istituzioni più o meno rappresentative non sanno non vedono non parlano…..

GLI INDUSTRIALI SANNO COSA PERDONO AD EMARGINARE QUESTE ENCICLOPEDIE PROFESSIONALI? SANNO QUALE VALORE AGGIUNTO LASCIANO PER STRADA? ???
I POLITICI CON I LORO SLOGAN SI RENDONO CONTO DI QUALE SCANDALO PER UN PAESE EVOLUTO COME l’ITALIA SI PENSA DI ESSER E ABBANDONARE A SE STESSI QUELLA CLASSE PRODUTTIVA CHE HA DATO VIGORE SPINTA ALLA PRODUTTIVITÀ DELLA NAZIONE????
ED IN FINE I SINDACATI CHE GIOCANO CON LE VESTI ALTRUI SI FANNO UN ESAME DI COSCIENZA OLTRE CHE DI CONVENIENZA ECONOMICA E POLITICA???

Per ora tutto tace anestetizzato dal suono soave del pifferaio magico che rinnega per fino un suo alto collaboratore istituzionale come lo stesso presidente del INPS che cerca con il suo ruolo sociale/politico a far capire ad un presunto governo ( di sinistra ) che:

GIUSTIZIA SOCIALE SIGNIFICA PARI DIRITTI NON SOLO DOVERI FRA QUESTI IL DIRITTO DI AVER UNA DIGNITÀ SOCIALE CHE PASSA PER FORZA DI COSA ATTRAVERSO UN EQUITÀ ECONOMICA NELLA FATTISPECIE LA POSSIBILISTA DI AVER UN SOSTENTAMENTO IL più INDIPENDENTE POSSIBILE….
ECCO LA VALENZA DEL LAVORO
ECCO l’IMPORTANZA DI SENTIRSI UTILI
ECCO LO SCANDALO TUTTO ITALIANO DELLA MIOPIA DI CHI CREDE D AVER RISOLTO PROBLEMATICHE MAI AFFRONTATE !
ECCO l’ENNESIMO ESEMPIO DI IPOCRISIA A DANNO DI COLORO CHE HAN RINFORZATO, IRROBUSTITO IL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO

e ora si trovano nel mondo di nessuno…….

Io sono fra questi e sinceramente mi fa PAURA mi TERRORIZZA l’idea di esser tagliato fuori da quel mondo in cui per cultura generazionale credo a prescindere.

GRAZIE

Lettera pubblicata il 6 Novembre 2015. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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