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Non so più chi sono e vorrei morire

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Trovi il testo della lettera a pagina 1.
Lettera pubblicata il 13 Settembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 34 commenti

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  1. 21
    Elio Mancuso -

    …ti ho trovato scrivendo “vorrei morire”…e in verità ho tentato il suicidio 2 volte…la depressione la si evoca spesso quando si sta giù…ma ti assicuro che è cosa ben più diversa…la stanchezza di vivere dopo aver dato tanto…ho visto mio padre morire dopo un tumore…ho visto sfuggirmi tutto quello che avevo…ho faticato e fatico ancora a mantenere il sorriso davanti la gente…ho combattuto sempre…ho avuto belle donne…ho avuto un bel lavoro…ho fatto cose fuori dall’ordinario…ma adesso la stanchezza e la presa di coscienza mi danno solo tante lacrime in solitudine…la depressione è un male difficile da estirpare. Non ti attaccare a chi “pensi” potrà salvarti…la gente non è mai abbastanza sincera per farlo. Sei tu e solo tu che potrai riuscirci…ma quanto è duralo so…soprattutto se sei una persona molto sensibile…è dura e sembra non finire mai. Mai.

  2. 22
    francesco -

    ciao Salvatore.. è il 19 settembre 2013. probabilmente nemmeno leggerai questa mia email.E’ passato tanto tempo ormai, e ti auguro di essere nuovamente felice come MERITI. Ti ho trovato anch’io digitando ” vorrei morire” perché anche per me è un periodo buio. ho 52 anni 2 figli da due donne diverse. sono un piccolo imprenditore. la mia vita sta cadendo a pezzi. il figlio grande non mi considera più e mi usa come bancomat, la mia attuale compagna / moglie non ha più la mia fiducia.. per tutta una serie di cose che non sto qui ad elencare. Il lavoro ormai è un incubo con grossi problemi anche economici.. e per finire mia mamma è molto malata.Io son sempre stato uno di quelli che venivano considerati “dei fighi” bello, fortunato, intelligente, mio padre era un libero professionista e ho avuto una giovinezza fantastica ( forse anche troppo), adesso mi sento come schiacciato dai pensieri negativi e non ho più voglia di vivere. unica gioia il figlio piccolo che ha solo 8 anni ed è la mia unica ragione di vita. è dolce affettuoso e ci adoriamo! I problemi intendiamoci fan parte della vita e comunque da TEMPO VIVERE è DIVENTATO DIFFICILE, ma ultimamente (complici i dubbi su mia moglie..) tutto è diventato troppo troppo pesante per me che vivo tutto in maniera “assoluta”.. niente.. volevo dirti che ho letto la tua bellissima lettera..forse .. condividere questi pensieri con altri a volte aiuta a star meglio. tanti soffrono e si disperano e sapere CHE NON SIAMO SOLI in questo percorso forse aiuta. ti auguro di cuore di aver superato tutto. e ti abbraccio. F

  3. 23
    Chiara -

    Anche io ti ho cercato scrivendo “vorrei morire”.Ho 17 anni però, penserete forse che io magari non possa aver ancora capito i veri problemi della vita, invece dentro di me ho passato l’inferno,la separazione dei miei, non aver visto mio papà per circa 6 anni, tutte le cose che mi son state tenute nascoste, la bulimia e ora anche la malattia. mi è stata diagnosticata la RCU, è davvero stressante e triste. Il fatto è che ogni tanto mi piacerebbe essere capita.
    Ho parecchi amici, esco quasi sempre e ci si diverte, ma dopo? dopo è troppo pesante, il dopo mi fa marcire dentro il dopo mi fa piangere un sacco perche mi sento sola da morire mi sento sempre uno schifo.
    Vorrei tanto essere cresciuta in un ambiente più equilibrato e meno caotico, ma non potro mai cambiare la mia natura, fatto sta che vorrei vivere senza l’irrequietezza e l’ansia dentro di me che è come se mi logorassero gli organi, che mi fanno smettere di respirare che mi fanno piangere tanto.
    E’ la prima volta che espongo il mio problema cosi apertamente, però scrivere mi aiuta molto e non l’avevo mai considerata come cosa. Forse la tua lunga lettera mi ha fatto capire molte cose…i problemi che ho io sono molto più piccoli dei vostri…ma il dolore è insopportabile comunque…

  4. 24
    adele -

    ciao salvatore. pecco di presunzione se passo davanti a tutti e dopo aver letto la tua lunghissima lettera, ti dico la mia opinione?

    hai fatto bene a sfogarti, e scrivere tutto quello che avevi dentro che ti macinava, hai rivisto tutto il tuo passato, in una lettera lunghissima, e sono lieta di averla letta tutta senza tralasciare nulla, avevi bisogno che qualcuno ti ascoltasse e ti capisse perché come tanti nella vita tu hai bisogno di essere ascoltato e capito e di ritrovarti. di ritrovare te stessso.
    hai avuto due donne nella tua vita una importante che ancora ti lacera il cuore e l’altra che era buona si ma che era solo un modo per soffocare il tuo vuoto.
    quella sera che hai fatto a botte con l’amico della tipa con cui uscivi, ti sei sfogato, era giusto che tu facessi uscire il leone soffocato per anni, che era in te.
    ora come sei salvatore=?? a che punto sei della tua vita??
    io la penso cosi: va bene che vuoi smettere di prendere farmaci, non portano da nessuna parte, sono come le droghe, servono solo a tenerti fuori pensieri pesanti dalla mente,a farti pensare meno, ma poi ti fanno solo diventare uno zombi…..
    va bene che sei ingrassato che stai toccando il fondo che non ti piacci quando ti guardi allo specchio, hai una crisi d’identita’, lo so che non ti riconosci piu’ …..
    prenditi tuto il tempo che vuoi, per cancellare il passato, certo non lo eliminerai del tutto ma se vuoi lo puoi fare con il tempo….
    devi con i tuoi tempi a prendere in mano la situazione, e quindi piano piano uscire dinuovo.
    mi spiace che ti senti male ancora ma con il tempo solo se tu lo vorrai, riprenderai a vivere, e se lo farai sarai contento di essere passato da un tunnel buoi della tua vita, e da li preso coscienza che volevi vedere la luce.
    vedo grandi qualita’ nel tuo racconto, hai grosse potenzialita’ nel farcela.
    un’abbraccio adele

  5. 25
    narina -

    So come ti senti a me non e successo la stessa cosa ma a me e successo tutto in famiglia anche io mi sento sola e faccio finta di essere felice però non funziona perché io dentro sono morta l’unica cosa che ti posso dire e che ti devi rialzare e combattere devi ritrovarti devi capire chi sei e non devi arrenderti mai ^-^

  6. 26
    Giuseppe -

    Per ricominciare a vivere bisogna innanzitutto cominciare a volersi bene. In che modo? Amando in maniera diversa le cose che ci circondano. Noi ne siamo parte ma non siamo noi il tutto. Però gli altri non sono a loro volta tutto. Quindi alzarsi la mattina e camminare tanto guardando le cose belle che ci circondano con serenità. Mangiare con moderazione, amare il proprio corpo, praticare sport, tutti palliativi ottimi. Ma veniamo al dunque per superare i propri problemi comincia assolutamente ad aiutare qualcuno che ha problemi più seri dei tuoi e vedrai che i tuoi si ridimensioneranno. Nasceranno amici automaticamente. Il lavoro? Ecco comincia a viverlo come il luogo dove nonostante persone sgradite devi riuscire ad essere importante perché ti devi sentire utile. Ma ricorda sono cose che si conquistano settimana dopo settimana e tieni sempre a mente che siamo un insieme di doni e non assoluti non lo siamo noi in prima persona nè sono l’assoluto le persone che ci hanno condizionato la vita o ce la condizionano. Se uno pensa che 70 anni passano comunque e che noi non ci siamo più tutti diventano relativi, figurarsi le proprie esperienze. E allora visto che non siamo nulla rispetto al tempo e alla morte ma perchè non viversi la vita con bellezza e serenità ma ricchi di speranza perchè importanti, Per chi? Per tutti quelli a cui potremo offrire un pò di aiuto. Farsi fare del male dalla gente non ci conviene proprio, guardiamo il tutto con sorridente distacco. Oggi ho fatto 3 ore di palestra, mi sento in forma, ma ieri meglio ancora c’erano un centinaio di persone anziane a cui ho dedicato la mia attività artistica (non ti sto a dire quale) eppure c’era il cretino che li dirigeva che non ha capito il mio regalo, e chi se ne frega, la mia gioia è stata l’offerta per loro, non per il cretino, e il fatto di tornare a casa contento e sereno perché per loro mi sono sentito vivo. L’amore e le passioni ci appartengono e tanto! Non ci riuscirò a fare altri guai, pazienza valuterò il tutto come un’esperienza per il futuro. E subito continuare la nostra offerta di noi stessi per gli altri. Si vive bene anche a novant’anni se lo si vuole. Bisogna cambiare prospettive ma attento non in maniera razionale o matematica, guai! La cosa deve essere interiorizzata, direi spirituale, perchè non siamo fatti di calcoli ma di spirito o se vuoi di sensibilità! Comincia da domani fatti 3 chilometri a piedi e ricomincia ad osservare il tutto con nuova ottica il bene ritornerà.

  7. 27
    rossana -

    Giuseppe,
    ho apprezzato il tuo post, che a mio avviso denota un ottimo punto di equilibrio, persino invidiabile (in senso buono)…

  8. 28
    alfonso -

    Ciao non ti abbattere pensa alla tua famiglia solo loro sono il tuo vero amore

  9. 29
    giulia -

    Salvatore chi sta meglio di teeee!!!!!! Tutti questi viaggi io me li sogno ….

  10. 30
    paulo -

    Ciao Salvo. Facilmente ti sarai scordato di questa pagina dove ti sei sfogato, e magari ti sarai ripreso, farai una nuova vita e magari starai bene. O magari no, magari sei uno di quelli che arriva al gran passo e ora non ci sei più… Io sono quasi 40 anni che penso di non voler più vivere…in pratica ci sono nato…dev’essere una c.... di predisposizione genetica, una tara o che ne so. E comunque sono ancora qui. E pensa che da 25 anni mi son pure scelto un lavoro pericoloso. ma sono ancora qui. Da una vita passo da una depressione, al paradiso, alla prossima depressione. Ma almeno, mai medicinali, nè droghe. Alcool solo quelle giornate quando proprio non reggo più. Ma sono qui. A fare una vita inutile, pesante, triste. Ma è anche vero che da qualche anno ho una ragione in più per resistere, perchè ho una figlia. Persino malata, che ha bisogno di me. E devo vivere per lei, anche perchè sua madre, brava donna, è una persona purtroppo inutile e incapace… Lo scelta per sbaglio e ci ho fatto una figlia, ma è andata così. E nemmeno posso desiderare di morire. Perchè amo la mia bimba e non posso lasciarla sola. E’ come se il destino sapesse che prima o poi avrei trovato il modo di troncare, e mi ha messo in una situazione, l’unica, in cui non potrei tirarmi indietro. E così, continuo a pensare che vorrei morire, oh se lo vorrei…ma non posso, anzi, penso sempre c’è solo la mia bimba e non crepo nemmeno se mi ammazzano! Il grande amore l’ho provato. E’ stato il paradiso. Ma l’ho perso. Ed è tremendo vivere lontani dal paradiso dopo averlo provato. Mia figlia è la sola ragione per cui son qui a scrivere e anzichè essere sepolto da qualche parte. Per ora resisto. Ma mia figlia prima o poi crescerà. E allora me ne potrò andare. Finalmente.

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