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Il mio uomo mi ha lasciata perché vuole dedicarsi solo alla figlia

di
Trovi il testo della lettera a pagina 1.

Caro Direttore, mi chiamo Laura, vorrei riuscire a capire come un uomo può essere tanto egoista. Sono una donna di 42 anni con due figli grandi di 26 e 21 anni.
Circa tre anni fa ho conosciuto un “uomo” (se così si può definire), di 38 anni, separato, con una figlia di 6 anni.
Ti premetto che io mi considero una persona molto accondiscendente (forse troppo), non ho mai interferito sul fatto che lui prendesse la figlia quasi tutti i giorni, anzi ero contenta di passare del tempo anche con lei.
Ma quando il giorno del nostro anniversario mi ha detto che quella sera sarebbe andato a cena con la figlia e la ex, sono sbottata.
Gli ho detto che la consideravo una mancanza di rispetto nei mie confronti, che se proprio voleva fare questa cena la poteva fare un altro giorno.
Lui quando decide una cosa che riguarda la figlia, non sente ragioni. Anche io penso che i figli vengono prima di tutto ma con questo non gli ho mai mancato di rispetto.
La scusa è che siccome la figlia ogni volta che lui la riaccompagna a casa piange e chiede al papà di fermarsi a cena con loro, insieme alla ex gli hanno promesso che sarebbero andati tutti e tre a cena insieme. Guarda caso la ex ha deciso di andarci proprio il giorno del nostro anniversario.
Ma si può illudere una bambina per alleviare i sensi di colpa che entrambi hanno? Ogni volta che abbiamo una discussione lui ha reazioni esagerate, mi manda via di casa e mi toglie le chiavi del suo appartamento, per poi sparire senza mandare nè un sms nè facendo una telefonata.
L’ultima discussione risale a circa 20 giorni fa, la modalità del mio allontanamento è stata la stessa.
Io a differenza delle altre volte non lo cerco, mi arriva un suo sms dove mi dice: Ciao Laura, ho delle tue cose che mi preme restituirti. Posso chiamarti per metterci d’accordo su dove e quando? Io ho risposto: Va bene! Lui non si è fatto sentire, dopo qualche giorno si è presentato sotto il mio ufficio con un borsone con tutte le mie cose tra le quali anche il regalo che mi aveva fatto per il nostro anniversario, che io come può immaginare ho rifiutato.
E’ andato via senza darmi nemmeno un briciolo di spiegazione. Dal quel giorno è sparito nel nulla.
E’ passato a trovare una mia amica e gli ha detto che gli dispiace molto che io sto male e che anche per lui non è facile, ma ha deciso che vuole dedicarsi completamente alla figlia perchè vuole dargli il più possibile e quindi per me nella sua vita non c’è posto.
Non riesco a farmene una ragione, fino a qualche giorno prima della discussione si parlava di andare a convivere, mi diceva che mi amava, che ero una donna fantastica, poi all’improvviso sparisce nel nulla. Aiutatemi a capire.
Laura

Lettera pubblicata il 27 Settembre 2010. L'autore, , ha condiviso solo questo testo sul nostro sito.
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La lettera ha ricevuto finora 24 commenti

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  1. 11
    miy -

    C’è da stare solo male. la priorità dei figli è indiscutibile ma la sensazione di “rubare” del tempo a loro ti si cucirà sulla pelle, rendendoti insicura su ogni aspetto della vostra relazione che oltretutto non sarà mai vissuta a pieno, ma solo e quando padre e figlio/a avranno del tempo in più. perchè noi siamo quelle del tempo in più. quindi anche no. se devo soffrire, soffro per salvarmi, non per morire dentro

  2. 12
    Karen -

    Cara diplomatica romana…..Sei riuscita a fare del male a tutti: a tuo marito che hai abbandonato per la carriera e per seguire la tua cara amica perversa ed ex drogata, alle tue figlie che sono seguite solo dal papà, a me che hai impedito di avere un Rapporto sereno con lui. Le tue figlie ora sono viziate e immature, cambiano continuamente ragazzi, sono possessive ed egoiste con il padre che sta sacrificando la sua vita per loro. Spero solo che se esiste un Dio te la faccia pagare come meriti.

  3. 13
    Max -

    Vorrei dire anzitutto che l’uomo di cui, ancora anni fa, ci ha parlato Laurina dando origine al dibattito magari non è un egoista o uno stronzo, ma sicuramente una persona immersa fino al collo in problemi con sé stesso e con la propria famiglia e non è in grado di mettere in piedi una nuova relazione. Meglio sarebbe stato se se ne fosse reso conto fin da subito, senza giocare con la vita e i sentimenti di qualcun altro. Peraltro, mettersi con una persona reduce da un precedente matrimonio e con dei figli, magari piccoli, è una cosa molto delicata. Il padre rischia di occuparsene troppo, e allora ne scapita la relazione neo-costituita, o di occuparsene troppo poco per poter vivere la propria vita, e allora rischia di passare per l’egoista irresponsabile che trascura i figli per andar dietro alla nuova compagna (che, nella maggior parte dei casi, è a sua volta etichettata come rovina famiglie, donna di malaffare o peggio, approfittatrice).

  4. 14
    Max -

    Peraltro anche per la “seconda partner” le cose non sono tanto più facili. Se si affeziona ai figli del suo uomo, viene tacciata di volersi sostituire alla madre, di volersi appropriare di ambigti non suoi ecc., se invece mantiene le distanze allora viene accusata di insensibilità, di snaturatezza, di voler manipolare un pap
    à (mi raccomando, non si dice più “padre”, ma “papà) e di distoglierlo dal suo dovere morale di mettere i figli prima di tutto. Questo discorso per dire che in queste situazioni è molto difficile trovare il giusto equilibrio fra diritti e doveri, distanza e coinvolgimento. Credo che chi ha dei figli provenienti da un matrimonio finito dovrebbe pensarci molto bene prima di pensare a una nuova vita e chi incontra una persona che si trovi in questa situazione debba a sua volta valutare molto bene l’eventualità di iniziare con essa una relazione. Per carità, non voglio dire che non si debba fare, ma nel farlo, oltre che il cuore, bisogna usare la testa.

  5. 15
    Gianstaccato -

    Concordo con Max qui sopra al mio commento e aggiungo: un/a divorziato/a si cerchi un/a divorziato/a, un/a divorziato/a con figli si cerchi un/a divorziato/a con figli. Così, provenendo entrambi da esperienze simili, sarà più facile trovarsi i propri spazi.

  6. 16
    Yog -

    Ok, Gianstaccato (nick tra i migliori che ho rilevato qui).
    Trasponiamo il tuo paragone al Regno Animale: un musso/asino/somaro si cerchi un musso/asino/somaro, un musso/asino/somaro con prole si cerchi un musso/asino/somaro con prole. Così, provenendo tutti i mussi/asini/somari da esperienze simili, sarà più facile trovarsi i propri spazi nella stalla.
    E ragliare assieme.

  7. 17
    Mat -

    Ciao sono un ragazzo di 37 anni .
    A me è successa la stessa cosa , dopo una storia di un anno e mezzo , meravigliosa dove lei diceva di sentirsi benissimo la descrive come storia da sogno , una storia piena d’amore , di attenzioni e sentimento . Tutto sembrava funzionare benissimo . Rapporto con i figli ottimo senza esagerane nel vederli o invadere i loro spazi . Insomma tutto fatto come andava fatto . Da un giorno all’altro mi sono sentito dire che vuole dedicare ancora più tempo ai figli e che per me restava troppo poco spazio . Ti amo la nostra storia è perfetta hai fatto di tutto per me so che mi ami ma ti lascio ….
    Il mondo mi è crollato a dosso . Vorrei un commento da parte vostra cosa ne pensate ? Ciao grazie

  8. 18
    Yog -

    Mat, ha trovato un altro, quale altra diagnosi potrei formulare?
    Sei andato passabilmente per un po’, ma adesso ha cambiato giocattolo.
    Sarà capitato anche a te di mollare il nintendo per passare alla sony, o di passare dalla Panda alla BMW, o fai il finto tonto?
    È così che va il mondo, per progredire bisogna saper cambiare.
    Lei lo ha già fatto, fallo anche tu.
    Focalizzati sul processo (il cambiamento) e non sull’oggetto.
    Lo diceva il Bohdissatva Govinda e lo riaffermava, pur tirato per il collo, anche l’autista del 61 barrato che mi riporta a casa la sera: bisogna saper cambiare.
    E anche frenare, aggiungo.

  9. 19
    Mat -

    Ciao yog , no non ha trovato nessun altro … io non capisco

  10. 20
    rossana -

    Mat,
    in alcuni casi, per motivi non sempre agli altri comprensibili, soprattutto le donne con figli al seguito sono indotte a concentrarsi su di loro oppure a vivere una relazione amorosa a latere, in clandestinità.

    tu sei giovane, e libero. cerca di fartene una ragione: in fondo un anno e mezzo di frequentazione non sono che un assaggio, una sperimentazione di come ci si può orchestrare o proiettare nel futuro.

    rispetta la sua decisione e non pretendere di capirne le ragioni (che magari non ha ben chiare nemmeno lei): a volte, anche con la miglior buona volontà, proprio non si può riuscire a immedesimarsi nell’altro, soprattutto se non si è almeno sperimentato qualcosa di simile sulla propria pelle.

    se il vostro rapporto era importante per lei quanto sembra lo sia per te, sarà lei, magari, a ritornare sui suoi passi, dopo essersi resa conto della perdita in gioco.

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