03 settembre 2015 ” Aylan Kurdi giaceva senza vita a faccia in giù, tra la schiuma delle onde, nella sua t-shirt rossa e nei suoi pantaloncini blu scuro, piegati all’altezza della vita. ”
La foto faceva il giro del pianeta, provocando commozione e sdegno.
La famiglia di Aylan era di origini curde, di Kobane, la guerra, la paura e la miseria sono gli ingredienti predominanti della vita quotidiana. Per questo motivo i genitori di Aylan avevano deciso di fuggire, il progetto era quello di raggiungere un posto sicuro.
Oggi a circa tre anni di distanza non è cambiato nulla, le coste del Mediterraneo continuano ad essere costellate da troppi morti.
Quanti Aylan ancora, per smuovere il cinismo e la brutalità dell’uomo. !! ??
Altre lettere che potrebbero interessarti
La lettera ha ricevuto finora 13 commenti
Lascia un commento
Max 2 commenti per lettera alla volta. Max 3 links per commento.
Se non vedi i tuoi ultimi commenti leggi qui.
▸ Mostra regolamento
Leggi l'informativa sulla privacy. Usa toni moderati e non inserire testi offensivi, futili, di propaganda (religiosa, politica ...) o eccessivamente ripetitivi nel contenuto. Non riportare articoli presi da altri siti e testi di canzoni o poesie. Usa un solo nome e non andare "Fuori Tema", per temi non specifici utilizza la Chat.
Puoi inserire fino a 2 commenti "in attesa di pubblicazione" per lettera.
La modifica di un commento è possibile solo prima della pubblicazione e solo dallo stesso browser (da qualsiasi browser e dispositivo se hai fatto il Login).
è vero che junker bacia tutti come faceva anche berlusconi… e come si usa in certe “famiglie” (capisciammè) che schifo.. questi poi sono sempre baci di giuda, chi si rispetta non ha bisogno di queste cazzate per dimostrarlo
Amico dei negri
citazione da Arma Letale 2 (min. 1:40)
https://www.youtube.com/watch?v=NapkWRN8I_E